Il primo atollo

Per generazioni sono state il sogno di molti, ora sono un po’ meno ambite, ma restano pur sempre un piccolo paradiso naturale!

Il periodo scelto è stato maggio, ottimo sia per la spiaggia sia per l'esplorazione; le Hawaii, infatti, sono sul Tropico del cancro, clima sub-tropicale con l'estate che va da maggio a ottobre, calda soleggiata e secca; d'inverno la temperatura si abbassa un poco e soprattutto in mare è più agitato (le famose onde che spesso impediscono la balneazione).In valigia possono essere essenziali vestiti e scarpe comode, costumi e ciabatte, non tralasciando qualche maglione per le escursioni ai vulcani.Il nostro viaggio
14 giorni compresi i voli, forse poco tempo, ma gestibile se non si ha interesse a visitare tutte le isole.

Honolulu merita la visita e il pernottamento nella zona di Waikiki, famosa per le spiaggie dorate; si trova vita notturna (qui come nelle altre isole gli orari sono traslati indietro, si inizia a cenare alle 17 e la serata termina verso le 23 !) e bellissimi negozietti (amate i magneti? le t-shirt? le ciabattine infradito assurde?…è la vostra fine!!!!). Ci si accorge di essere negli Usa per la presenza di grossi albergoni, limousine e fast food.
Qui, come nelle altre isole, si trovano facilmente gli ABC store che vendono di tutto, dai souvenir alle creme abbronzanti, aperti a tutte le ore. Molti i centri commerciali con diverse attrazioni, dallo spettacolino tipico all'acquario enorme. Carinissimi i negozi della catena Crazy Shirts per abbigliamento da spiaggia.
Avendone il tempo, si può raggiungere Ala Moana Center, grandissimo centro commerciale su più piani, in Honolulu, per acquisti di abbigliamento tipico e non e souvenir di tutti i tipi.
Anche se non è la tipica città Hawaiiana idilliaca, personalmente consiglio di fermarsi un giorno a Waikiki, almeno per ambientarsi ed entrare in sintonia con il ritmo vacanziero (nonché spendereccio!).

Big Island merita la visita per la presenza di un vulcano attivo, bellissimo di notte quando si vede il vapore della lava a contatto con il mare e il colore rosso-arancione del fuoco.
Esistono due aeroporti sull'isola, la scelta migliore sarebbe arrivare da uno e partire dall'altro per poter visitare velocemente la zona sud, comunque scegliere Hilo invece di Kona per la comodità al parco.
La zona del National Park può essere visitata in una giornata percorrendo campi di lava di diversa data. Si percorre la strada in auto, fermandosi per brevi camminate ai punti panoramici ben segnalati. C'è la possibilità di addentrarsi in gite più impegnative, l'opuscolo che si riceve al Visitor Center le illustra con precisione.
Una deviazione porta a raggiungere la zona del vulcano Kilauea sul mare, attualmente attiva; qui, esiste una limitazione all'avvicinamento a piedi e oltrepassandola anche di poco ci si accorge di come scricchioli il fresco terreno sotto i piedi.
L'isola non è meritevole solo per il parco, lungo la costa meridionale si possono raggiungere piccole spiagge di sabbia nera (vulcanica, appunto!) e godersi la "fresca" temperatura del mare.

Kauai è l'isola che ci è piaciuta di più. Non a caso qui si sono girati diversi film (Jurassik Park, Indiana Jones, per esempio) per lo scenario incontaminato e primordiale. La vegetazione è lussureggiante nella parte Nord, la più bella dell'isola.
La strada non fa il periplo dell'isola, è interrotta a nord presso la Napali Coast. Vicino all'aeroporto di Lihue, Poipu è una località balneare rinomata, ma con i suoi grandi alberghi risulta piuttosto anonima
La visita dovrebbe comprendere una gita in barca alla Napali Coast (molto costosa, ma con la possibilità di fare snorkeling tra le tartarughe marine e molti pesci tropicali). La prenotazione può essere fatta in qualsiasi zona dell'isola nelle diverse strutture (alberghi, botteghini, ecc.) e la partenza della barca è a Port Hallen (zona sud ovest, vicino ad Hanapepe); noi abbiamo scelto il Napali Coast Eco Tour, caro ma efficiente e ben fatto; sconsigliamo vivamente i più economici gommoni (gita più breve e decisamente meno comoda).
Da fare sicuramente, magari dopo la gita in barca, la strada che porta al Waimea Canyon. Inizia da Waimea e prosegue all'interno lungo il canyon che cresce gradualmente e si tinge di sfumature rossastre, fino a sfociare sul versante della Napali Coast. Per quanto riguarda la parte sud, non conviene spingersi oltre Hanapepe, soprattutto se si sceglie la gita in barca prima descritta.
Sulla North Shore, molto bella Hanaley Bay, mentre la vicina Princeville risulta essere perfetta, lussuosa, ma finta. Le spiagge di Hanaley sono principalmente di sabbia dorata, mentre vicino a Princeville si può accedere alla scogliera rocciosa caratterizzata da pozze naturali e mare agitato (qui si avvistano facilmente le tartarughe marine).
Spingendosi al limite della strada, merita davvero la visita, il bagno e le foto la piccola spiaggia di Ke'e Beach, contornata di palme: ottimo lo snorkeling.
La zona della Coconut Coast è caratterizzata da piantagioni di caffè e palme da cocco, merita la sosta per uno spuntino. Può essere interessante spingersi all'interno per toccare con mano la bella foresta tropicale (ma lasciate perdere la gita in chiatta al Fern Grotto!)

Maui è un'isola mitizzata dalla nascita del surf, ovunque si trovano spettacolari negozi dedicati a questo sport e al più recente kitesurfing (surf trainato da aquiloni).
L'isola è geograficamente divisa in due parti.
La parte Ovest merita la visita per la famosa Hana Road, una strada molto tortuosa che porta alla scoperta di piccole cascate, angoli di foresta incontaminata e pozze naturali. Oltre Hana, la strada è vietata alle auto prese a noleggio, ma in realtà si può fare con un po' di attenzione (strada sterrata) e porta alla scoperta della zona lavica e brulla di Maui, in pieno contrasto con tutta la restante isola.
Lungo la Hana Road, si passa vicino a Hookipa, la spiaggia più famosa al mondo per il surf (d'estate è un po' una delusione). Si incontra la piccola cittadina Paia, molto graziosa, e ci si può addentrare fino a Makahao, piccolo villaggio storico.
La parte Est di Maui è più turistica, si trovano i principali alberghi e spiagge.
Lahina è una cittadina deliziosa, ricca di negozi e localini dove mangiare o bere. Qui si può assistere alla festa del Luau (a pagamento) con cena e spettacolo tipico (consigliato "Old Lahina Luau", più caro ma originale).
Molte le spiaggette anche lungo la strada, tramite l'opuscolo gratuito che le descrive si può trovare quella con le caratteristiche desiderate (sabbia, scogli, per snorkeling, per nuotare, attrezzata, ecc.)
Se non si prevede una visita all'isola di Big Island, può essere interessante spingersi fino al cratere del vulcano Halekala, consigliato all'alba (basta svegliarsi alle 3 di notte!)
Inoltre la gita in barca allo scoglio di Molokini offre la possibilità di fare dello snorkeling in barriera molto piacevole.A differenza degli altri stati, dove si trovano senza problemi motel di tutte le catene e per tutte le tasche, le Hawaii abbondano di alberghi lussuosi, piuttosto grossi e in posizioni molto comode sul mare, spesso concentrati in città turistiche; non mancano i condomini (condos) da affittare a settimana, ma non hanno nulla di magico.
Generalmente si può scegliere tra la camera Ocean View, più costosa o la Garden View, più economica.
Molto più d'atmosfera sono le ville (intere o porzioni) che possono essere affittate (soprattutto a Maui) oppure i B&B che per legge non possono esporre l'insegna (strano, ma è così!)
Per gli alberghi la scelta può essere indirizzata dall'agenzia di viaggi, mentre per ville e B&B consigliamo vivamente la ricerca via internet e la prenotazione con largo anticipo.
A Honolulu conviene scegliere un albergo a Waikiki, vicino alla spiaggia; noi eravamo stati al Radisson Waikiki Prince Kuhio, a pochi metri dalla passeggiata, costo medio (per Waikiki) e carino, forse un po' anonimo ma comodo.
A Big Island siamo stati ospiti della Volcano House, nel cuore del parco, comoda per ottimizzare i tempi di visita. Si può trovare qualche semplice sistemazione nel vicino Volcano Village, mentre la stragrande maggioranza degli alberghi si trova a Kona nella costa Ovest, quindi abbastanza distante dalla zona vulcanica.
A Kauai siamo stati al Coconut Resort presso Wailua, ma non ne vale la pena, ci siamo fermati lì solo una notte per mancanza di alternative; successivamente siamo stati due notti nel bellissimo B&B Halee Hoo Maa sulla North Shore, perso in una stradina secondaria ma immerso in un giardino da favola e una notte nel B&B Victoria Place, a Lawai, comodo per partire con la barca verso Napali Coast da Port Hallen. In questi B&B si assapora davvero tutta l'accoglienza hawaiiana.
A Maui abbiamo alloggiato presso una grande villa ad Haiku, vicino a Paia, scegliendo la Bay View Suite; molto bella e spaziosa la camera, con cucinino privato.

Maui è un'isola mitizzata dalla nascita del surf, ovunque si trovano spettacolari negozi dedicati a questo sport e al più recente kitesurfing (surf trainato da aquiloni).
L'isola è geograficamente divisa in due parti.
La parte Ovest merita la visita per la famosa Hana Road, una strada molto tortuosa che porta alla scoperta di piccole cascate, angoli di foresta incontaminata e pozze naturali. Oltre Hana, la strada è vietata alle auto prese a noleggio, ma in realtà si può fare con un po' di attenzione (strada sterrata) e porta alla scoperta della zona lavica e brulla di Maui, in pieno contrasto con tutta la restante isola.
Lungo la Hana Road, si passa vicino a Hookipa, la spiaggia più famosa al mondo per il surf (d'estate è un po' una delusione). Si incontra la piccola cittadina Paia, molto graziosa, e ci si può addentrare fino a Makahao, piccolo villaggio storico.
La parte Est di Maui è più turistica, si trovano i principali alberghi e spiagge.
Lahina è una cittadina deliziosa, ricca di negozi e localini dove mangiare o bere. Qui si può assistere alla festa del Luau (a pagamento) con cena e spettacolo tipico (consigliato "Old Lahina Luau", più caro ma originale).
Molte le spiaggette anche lungo la strada, tramite l'opuscolo gratuito che le descrive si può trovare quella con le caratteristiche desiderate (sabbia, scogli, per snorkeling, per nuotare, attrezzata, ecc.)
Se non si prevede una visita all'isola di Big Island, può essere interessante spingersi fino al cratere del vulcano Halekala, consigliato all'alba (basta svegliarsi alle 3 di notte!)
Inoltre la gita in barca allo scoglio di Molokini offre la possibilità di fare dello snorkeling in barriera molto piacevole.Da bravi italiani, ovunque andiamo possiamo permetterci di criticare la cucina e qui più che mai occorre fare uno sforzo di resistenza per arrivare "sani" a fine vacanza! Esistono diversi ristoranti, soprattutto negli alberghi, ove, avendone la possibilità economica, si possono mangiare strani piatti, non sempre tipici (un piatto unico gira intorno ai 25$ più tasse). La scelta può ricadere sui pupus, cioè assaggi, talvolta sufficienti come piatto unico.
Molto diffusi i ristoranti cinesi, thailandesi, ecc. dove rischiare qualche assaggio.
Rimangono i diffusissimi fast food e i localini dove gustare la carne alla brace (ottimo davvero il BBQ!).
Ottime le insalatone (ad esempio la Cesar), presenti in tutti i menu, basta fare attenzione e pratica con i vari condimenti (topping e dressing)
Consigliamo di comprare un water cooler (scatola termica di polistirolo) e fare provviste per il pranzo nei supermercati (meritano una visita per le assurdità delle cose che vendono!)
Ottima la frutta, dall'ananas alla papaya, fino alle piccole banana (apple banana)
Tra i drink, molto comune il Guava Punch, un succo di frutta rosa e dolciastro.
Il caffè è quello tipicamente americano, lungo, nel bicchiere di carta; qui si produce la varietà di Kona molto aromatica.
A Honolulu ci si arrangia con vari fast food e ristoranti cinesi. A Big Island si può cercare qualcosa al Volcano Village, in prossimità del parco, magari evitando il ristorante Thailandese dove siamo stati noi.
Tra i locali meritevoli, possiamo ricordare le steak house Coconut a Wailua e la Kalaheo Steak House a Kalaheo (Kauai) e i divertenti e carini Bubba Gump (in perfetto stile Forrest Gump) e Burger in Paradise a Lahina (Maui) per mangiare hamburger, carne ala brace e insalate. Fantastici come sempre, per l'atmosfera Happy Days, i locali della catena Denny's, anche se sottotono rispetto alla media statunitense.
Una nota: ricordatevi sempre la mancia (tip, circa 10/15% del conto), è praticamente obbligatoria.Tirando le somme, andare alle Hawaii è molto costoso, soprattutto per la quotazione del dollaro. Ne vale la pena se si cerca una vacanza al caldo, ricca di sfaccettature e con la possibilità di girare on-the-road; se si pensa invece a una vacanza tutto relax, spiaggia e mare in un'unica località, allora forse conviene scegliere un'altra meta esotica, magari più economica. Per apprezzare al meglio le Hawaii, secondo noi occorre essere un po' americanofili, cioè amanti dello stile di vita USA, easy to play senza aspettarsi atolli incontaminati; non per questo, rinunciare però a trovarsi in una natura rigogliosa, sotto un sole forte e in scorci da cartolina
Il viaggio può essere organizzato in proprio, con l'aiuto dei molti siti in rete (sia governativi sia privati); a seconda della stagione di visita, ci si può appoggiare all'agenzia di viaggi giusto per trovare le tariffe aeree più convenienti e comode e la prima notte in albergo, nonché stipulare un'assicurazione medica.Tramite agenzia si può scegliere la compagnia aerea con cui effettuare il viaggio in base alle tariffe più economiche e alla comodità di coincidenze. Nel nostro viaggio la scelta è ricaduta su AirFrance, discreta eccetto la lingua (privilegiatissimo il francese) e la rappresentanza negli States; AirFrance vola in goldshare (sulla carta, nella realtà non è proprio così) con Delta (molto migliore), su cui abbiamo effettuato il tratto Los Angeles-Honolulu.
I trasferimenti tra le isole, acquistati anch'essi in agenzia in Italia, sono stati effettuati in aereo con una compagnia locale, l'Aloha Airlines, accogliente, con voli sono molto frequenti (circa ogni 30 minuti di giorno).
Delle isole turistiche la nostra scelta è stata Big Island (denominata "Volcano Island"), Kauai ("Garden Island") e Maui ("Valley Island"), oltre alla città di Honolulu, inevitabile scalo internazionale.
Su ciascuna isola (eccetto che a Honolulu) conviene affittare un'auto direttamente in aeroporto. Nel pacchetto acquistato in Italia abbiamo optato per la compagnia Alamo, che ha il pregio di fornire il contratto anche in italiano; tuttavia, da precedenti esperienze negli Stati Uniti, possiamo dire che le principali compagnie (Avis, Hertz, ecc.) si equivalgono. Pur scegliendo la classe di auto Compact, si ottiene un'auto comoda con buon bagagliaio.
Per i trasferimenti a Honolulu dall'aeroporto all'hotel sono ottimi gli shuttle cioè navette a richiesta che portano fino al proprio albergo, molto più economici del classico taxi. Gli spostamenti tra il centro di Honolulu e la zona prettamente turistica di Waikiki possono essere fatti con l'economico autobus di linea (1$ a tratta)
In aeroporto, ma in generale anche per la strada e negli alberghi, si trovano opuscoli gratuiti che descrivono le manifestazioni del periodo, le spiagge migliori (molto utile) e le varie attrazioni turistiche.

4 commenti in “Il primo atollo
  1. Avatar commento
    gigi
    07/04/2001 06:00

    Maui mi sembra un po' sottovalutata... forse l'hai vissuta in maniera troppo superficiale. E' l'isola della poesia, dell'arte, dove anche l'aria sembra consigliarti: rilassati... dove molto più numerosi che i negozi per surfisti si stagliano incredibili gallerie d'arte con opere preziose e dal fascino unico...

  2. Avatar commento
    Manuela
    07/04/2001 06:00

    Finalmente un articolo dettagliato con quello che la gente desidera sapere!! Grazie erano giorni che cercavo qualcosa di simile. Stampo e inizio la ricerca!

  3. Avatar commento
    Costantino
    07/04/2001 06:00

    Bello! Due agenti della CIA non sarebbero capaci di fare altrettanto! ;) Da stampare e portarsi dietro, tanto la descrizione è minuziosa.

  4. Avatar commento
    Christian Vecchiola
    07/04/2001 06:00

    Bello, dettagliato, ti fa venire voglia di prendere subito l'aereo per essere lì domani. Forse un po' troppo lungo, anche se di cose da dire ce ne sono tante

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