Comincio il mio viaggio col cuore in gola, vorrei già essere a Times Square ma mi ritrovo il volo con due ore di ritardo… bell’inizio!
Il volo è stato al di sopra delle mie aspettative, sarà per l’aiuto farmaceutico, sarà per la compagnia, sarà per i giochini e la musica sul personale schermetto della Delta, ma mi sono davvero divertita, il mio primo volo intercontinentale è stato una giostra!
Itinerario
22/6/2010
Venezia - JFK 12.05-15.39
Atterriamo al jfk con mezzora recuperata e poi persa per l’aereomobile in “coda” all’arrivo: non ci ferma il vento a 180 km/h ma il traffico all’aereoporto!
Passiamo i controlli alla dogana, scansione iride e impronte digitali, Nicola si prende il suo primo rimprovero perché non ha compilato il retro di un modello che ci hanno consegnato in aereo e in un secondo ritiriamo le valigie.
Taxi spericolato e ghiacciato fino all’Hotel Ameritania, 54th e broadway, dove arriviamo alle 8 p.m.: posizione azzeccatissima per via della vicinanza a Times Square, alla metro e personalmente perché siamo sopra l’Ed Sullivan Theatre dove fanno il “David Letterman show”… poi capirete perché! ;-)
Il nostro corpo non resiste e ci fiondiamo a letto.
23/6/2010
Alle 5.00 siamo belli e attivi pronti per la prima intensissima giornata nell’ombelico del mondo.
Ore 7.00: colazione da Starbucks sotto casa (commessi a dir poco antipatici), camminiamo a testa in su fino a TS dove restiamo a bocca aperta per lo sfarzo (e lo spreco) delle luci di mattina.
Proseguiamo, sempre a piedi, per la Broadway: attraversiamo Chelsea fino a Little Italy e vediamo ciò che già sappiamo: una via con festoni, tanti (troppi) colori italiani, ristoranti e… Cinesi!!
Sinceramente non mi ha fatto per niente una bella impressione, anzi, mi ha dato sensazione di sporco e di qualcosa “buttato la”…
Per fortuna che poco distante trovo il locale tanto atteso: O’Neal, il bar di Aidan di SATC: foto di rito alla prima tappa del mio tour e via diretti al city clerk’s office per ottenere la licenza matrimoniale, dove una gentilissima funzionaria ci spiega tutto nei minimi particolari, nel suo americano “aggrovigliato” (bisogna studiarli sti americani quando parlano!) e tempo 5 minuti, grazie ai pc della hall, abbiamo in mano la nostra licenza e paghiamo i primi 35$.
Ground zero, non è più un luogo di preghiera: i lavori per la nuova zona di “speranza” procedono freneticamente.
Di fronte la St. Paul’s Chapel, dal 2001 dedicata per intero alle vittime e agli operai che dal 12 settembre hanno lavorato quasi 24/7. Tute da pompiere, foto, ricordi e tanto dolore per le vittime dello Stato: combattuta fra commozione e rabbia procediamo verso il Memorial Preview 9/11, a lato della cappella: un posto cosi non si descrive.
Non procedo oltre nella descrizione delle mie sensazioni perché ho una visione molto netta di ciò che è successo e potrei ferire qualcuno che non la pensa come me, qualcuno che pensa che Al Qaeda abbia agito da sola… pertanto cambio tono e procedo per il Century 21, non negando che mi incaxxo come una bestia quando fuori dalla cappella troviamo dei deficienti che speculano sulla tragedia cercando di venderti “album fotografici” e interi book sul 11/9.
Facciamo spese al Century 21, o meglio Nicola fa spese, e risparmiamo 100$ sul primo prezzo, come gentilmente ci informa lo scontrino! Se vi può interessare: al century 21 gli uomini non possono provare i vestiti !
Prima di pranzare al burger king, foto col toro… o con le sue parti basse!!
La prima parte della giornata (sono le 1500) è andata e prendiamo la nostra prima metro per il “fashion district” e beh… devo comprarmi il vestito per il matrimonio!
Macy’s, Daffy’s, ma niente.
Distrutta, con 2 mega vesciche sotto i piedi (parte peggiore no, eh?!) e demordo, passando la commissione al giorno dopo.
Peccato che poi la metro ci fermi giusto di fronte a Sack’s, sul cui sito internet da casa avevo trovato un bel vestitino da cocktail giallo chiaro.
Non trovo nulla, passo e ripasso tutti i piani ma nulla, ma non convinta, ripasso perché voglio esserne sicura al 100%... eccolo che fa capolino in mezzo a tutti quegli abiti scuri… E’ MIO!!!!
Tutta contenta torno a casa, ci prepariamo di corsa per la nostra prima cena con l’amico Lino e l’amica Mary, conosciuto su un forum, che ci portano al Peep a Soho, locale fighissimo con atmosfere molto Sex and The City (ho trovato una ragazza più SATC addicted di me!), cibo thai squisito (chimichurri!) e bagno con sorpresa!
Prossima stazione: “Back Fence”, piccola bettola americana con musica dal vivo e devo dire che il tipo era veramente bravo.
Inizia il SATC Tour: casa di Carrie, profumeria “Fresh”, Magnolia Bakery (peccato, stava chiudendo) e Sushisamba. Tutto nel Village.
Passando per Christopher Street, arriviamo alla metro e scendiamo a Times Square: quante luci, quanta gente… e c’è anche Spiderman!
Buonanotte!
24/6/2010
THE DAY HAS COME!!
Alle 09.30 vestiti alla perfezione prendiamo un taxi che ci porta alla City Hall (tralasciamo il fatto che il tassista non sapeva manco cosa fosse…)
Ricerca testimone: una ragazza molto BIG MAMA con un “uomo che non deve chiedere mai” sono in attesa di ottenere la licenza: li blocco, chiedo se mi fanno da testimoni e lei contenta accetta subito, con gran disappunto del futuro marito (auguri Necole!)
Mettiamo un po di firme, sia noi sposi che Necole, la testimone, paghiamo 25$ e finalmente con numero C815 tocca a noi!
Vedo da lontano la faccia della “celebrante”: è la stessa musona che ha sposato Claudia, una ragazza che conosco. Non è possibile!
Io, Nicky e Necole del Bronx attendiamo nella West Chapel l’arrivo della musona che non ci da manco il tempo di consegnare le fedi alla testimone ed inizia di corsa la 3 minutes ceremony: vuoi tu… YES. IL BELLO ARRIVA ORA.
Nicola deve darmi la fede, ma non capisce! cosi resta immobile, ahahahah gli devo dire io di prenderla e lui tutto agitato non capisce più nulla!
Tocca a me: vuoi tu… YES… sto per mettere la fede a Nicola ma noto qualcosa di strano… mi da la mano destra! Risata generale, perfino la musona ha riso, e perfino il marito giamaicano di Necole!
In più la fede non entra e lascio il compito a Nicola, devo seguire la cerimonia! In un secondo ci congeda, salutiamo e ringraziamo Necole e ci facciamo due fotine!
Compiliamo tutti i forms per ottenere il certificato di matrimonio in extended form e dopo aver pagato altri 35$ finalmente ci vestiamo da turisti nel bagno del comune!
Prossima tappa: Corte Suprema per il notaio, poi Apostille al 19° piano del 123 William Street.Tanta attesa ma finalmente alle 14.00 siamo fuori SPOSATI!
Pranzo di nozze: CHIPOTLE, mechicooooooo!!
La nostra honeymoon inizia dal century 21 dove compriamo uno zaino per metterci dentro i vestiti da bride&groom e proseguiamo per Battery Park dove prenderemo il traghetto per Liberty Island e Ellis Island.
Resto davvero a bocca aperta, forse per la prima volta, quando dal molo vedo la Statua della Libertà: senza fiato, forse anche perché l’ho sempre sottovalutata, ritenuta una cosa “ovvia” di NY. Dal battello vediamo Manhattan, Brooklyn, il New Jersey e il Verrazzano bridge.
Landing a Liberty Island: giro panoramico sotto al basamento, con skyline di Manhattan che ci accompagna. Si nota benissimo il buco lasciato dalle Torri.
Si riparte per Ellis Island dove un interessantissimo e impressionantissimo museo ci aspetta… chi di voi ha visto Shutter Island mi capisce.
La giornata finisce cosi, alle 730 arriviamo in albergo e, convinti di fare un riposino pre-cena (i miei piedi mi stanno maledicendo!), ci svegliamo alle 3.30!
Quindi progettiamo la giornata, guardiamo un po di TV e poi partiamo alla volta del Consolato e di Central Park.
Dimenticavo, camminare per NY, arrivare sotto l’albergo e trovarsi di fronte Chris Rock e Adam Sandler, affacciarsi alla finestra e vedere David Letterman… NON HA PREZZO!!
25/6
Si parte per il consolato! Con la metro arriviamo alla 86th park avenue ed arriviamo al 690 park avenue. Troviamo ad accoglierci una signora dall’aspetto poco confortante (sembrava la stessa del comune) ma per fortuna si è rivelata davvero disponibile: mi ero dimenticata di tradurre il certificato e cosi si è offerta molto gentilmente di farlo lei.
Compiliamo la richiesta ed il gioco è fatto: SIAMO SPOSATI ANCHE IN ITALIA!!
Ora ci dedichiamo a Central Park: zoo, zoo dei bambini (fortissimo!), belvedere, alice in wonderland, balto e giro di jogging del reservoir per il marito (i miei piedi ci hanno rinunciato!).
Dopo Central Park, visita al Museo di storia naturale + planetarium dove la fortuna è corsa in mio aiuto: avevo perso la borsa con tutto, e dico TUTTO, all’interno, per fortuna qualche santo l’ha portata al security desk dove eran già pronti a contattare il mio HUSBAND (prima volta che sentivo quella parola!).
La sera cena da BubbaGump, abbiamo scelto degli ottimi piatti e un cocktail altrettanto buono (e mi son portata a casa anche il bicchiere!); non l’ho rubato, eh, te lo danno loro!).
26/6
GIORNATA “HIGH” …nel senso che nel pomeriggio la destinazione è il Top of the Rock e a me le altezze impressionano, non troppo positivamente!
Partiamo per il New Jersey, da Buddy, il Cake Boss.
Ariviamo al pier 11 Wall street da dove partono i ferry ma purtroppo ci dicono che nei weekend i ferry dal pier 11 non partono.
Delusi, dopo qualche foto al ponte di Brooklyn, pensiamo a come “cambiare” la giornata e la mia idea è eccezionale: TIFFANY!
Eh beh, visto che siamo a due passi da Tiffany in Wall Street, come non perdere l’occasione? Entriamo e resto a bocca aperta dai diamanti degli anelli di fidanzamento, cavolo mi sono già sposata! Attendo la commessa che mi ispira più fiducia e parto: ho speso il triplo del budget stabilito, per grande gioia del mio amore!
Felice come una Pasqua andiamo a Bowling Green e allo Smithsonian per la mostra sui Nativi Americani, la cui storia mi appassiona non poco: mostra troppo poco esaustiva e poca attenzione ed importanza rivolta a chi ha costruito mezza New York…
Relax nel piccolo parco di fronte “Subway” e poi mega insalatona, prima di procedere per Grand Central Station e il suo Food Court, dove assaggio per la prima volta le cupcakes di Magnolia Bakery: NON HO PAROLE e nemmeno Nicola visto che è impazzito anche lui per quelle tortine (quella al cioccolato è favolosa!).
Public Library: un po’ di internet e prenotazione via mail al Sushisamba in Park ave.
Usciamo e ci troviamo “nella” marcia femminile del gay pride!
Dopo un incontro ravvicinato con Elmo affronto le mie paure e già mi chiedo: MA CHI ME L’HA FATTO FARE?
Faccio alcune foto alla rockfeller plaza (per perdere tempo) e senza coda arriviamo all’ascensore. La ragazza mi guarda e mi fa: SEI PRONTA? Io: SI. Lei: Sicura? Io: NO! Ahahahah. Le luci dell’ascensore si spengono e parte la salita con tanto di led blu e ologrammi sul “soffitto”: passa anche Obama! Arrivo al 70° piano in 43 secondi e tutte le mie paure svaniscono all’istante, non so più cosa siano le vertigini.
Mi innamoro da subito di Central Park dall’alto e poi di tutto il resto: li in alto mi sento libera, resto sola con i miei pensieri e mi perdo... WOW .
Non voglio più scendere ma purtroppo mi tocca!
Ritorniamo in albergo e ci prepariamo per il nostro primo Sushisamba (primo sushi per entrambi!). Ci facciamo consigliare dal cameriere che sa come guadagnarsi la mancia e dopo una cena eccezionale con cosmo “originale”, un po’ brilla, si va verso la metro cantando Alicia Keys!!!
27/6
Hanno previsto brutto tempo cosi scegliamo di lasciare la messa gospel al prossimo viaggio e dedicarci al MET e poi SHOPPING!
Il tempo è nuvoloso ma non piove… i soliti 33 gradi di afa non mancano.
Dopo il giro culturale, fuori dal Museo ascoltiamo un gruppo che canta a cappella… bravissimi!!
Giro da Fao Schwartz, Nike, Abercrombie, ed è qui che iniziano i ns problemi. Dopo un bel ragazzone all’entrata (vestito) ed uno troppo giovane e pallido (a torso nudo) procediamo con le compere, arrivo alla cassa e CARTA NON ABILITATA… eee? Ho pagato 5 minuti prima un panino! Mezzora di attesa alla cassa ma nulla; esco e provo in un bar: idem.
Non posso comprare nulla e disperati, di domenica, senza più contanti, con il call center della banca che non risponde in quanto giorno festivo (ci hanno fatto la festa…), riceviamo un messaggio dall’amico Lino: Stasera si mangia da Andrea e poi festa per la finale del Gay Pride…
Ma come facciamo senza soldii?! Io ooodio queste situazioni.
I due angeli di Lino e Mary ci fanno trascorrere una piacevolissima serata con ottima cena da Andrea, ristorante italiano con cameriere scorbutico, tanti bei giovanotti “persi” e per finire tappa all’originale coyote ugly (quante ce ne hanno dette!)... che seratona!!
GRAZIE!!!!
28/6
Ultimo giorno pieno nella City e ci svegliamo alle 2 per contattare la banca e la Visa.
La carta non risulta bloccata… bene, e come mai non posso fare operazioni? Pur avendo specificato chiaramente al momento della richiesta della carta di credito che io non ho mai avuto in vita mia carte di credito, nessuno della mia banca mi ha informato che il massimo delle operazioni giornaliere è 6 e quella domenica le avevo superate… i giorni prima è stata solo fortuna (sempre 4 o 5 operazioni). La carta si sbloccherà automaticamente nel pomeriggio (24 h dopo il blocco).
Per Voi: la postepay vi salva sempre, è ridicolo che una prepagata delle poste sia più utile di una credti card di banca ma è cosi. Io l’ho fatta ricaricare da mia madre dall’Italia e tempo 5 minuti ho prelevato.
Tour nel condominio di Lino: molto interessante capire come vivono i newyorchesi, come sono i loro condomini, che razza di rooftop hanno… ragazzi che robe!
Procediamo per il tanto agognato BUDDY - NEW JERSEY.
Col ferry in 12 minuti arriviamo alla stazione di Lackawanna e in 5 minuti siamo da Buddy… ehm… non proprio, in 5 minuti siamo alla fine della coda che si è formata per entrare da Buddy! Un’ora sotto il sole, col caldo e con le mie vesciche... finalmente è il nostro turno e col bigliettino (come in supermercato!) entriamo.
Che goduria per palato e occhi: torte di tutti i generi, tortine, colori, arte... ci portiamo via 4 mega tortine f a v o l o s e!
Alla cassa troviamo Remy e la moglie (due dei protagonisti del reality sul ns satellite S…y) e contenti andiamo nel retrobottega: troviamo Anthony, il cugino “stupido” col quale ci facciamo una bella chiacchierata e qualche foto. Grande Anthony!
Ritorno a Manhattan con pancia piena in direzione Hollister e li mi rifaccio di tutto quello che non ho preso da Abercrombie! Stesse cose a prezzi inferiori.
Contentissimi ci prepariamo per la cena che festeggia il nostro matrimonio e il compleanno di Lino: Sushisamba nel Village.
Prendiamo TUTTO… TUTTO… eccezionale!
Con Mary su di giri andiamo a scartare le bomboniere: salita sull’Empire!
Prova ascensore superata per l’amica titubante e finalmente arriviamo all’86° piano: senza fiato, anche perché cantare Vasco li sopra non è da tutti i giorni!
Dopo lunghe discussioni su quale fosse il Top of The Rock e dopo una buona ora sul tetto del mondo, scendiamo ci dirigiamo a Times Square, passando per la sfilata di manichini e il Forever 21 appena aperto (niente di che…).
Saluti di rito e ovvio a me scappa anche la lacrimuccia... non proprio uccia... a me gli “arrivederci” fanno sempre un certo che, soprattutto quando si lasciano persone cosi preziose come mai ho incontrato prima: anche questa è New York…
29/6
Eccoci alla fine del nostro sogno, che tristezza.
Restare la mattina a NY sapendo che dovremo dopo poco abbandonarla è un trauma…
Vabe, terminiamo i nostri giri con M&M store, King Tut (bella mostra) e pizza da John’s pizza: 44th 230W.
Pizza ottima, locale molto particolare ricavato in una chiesa, ottima atmosfera.
Arriviamo purtroppo all’albergo e la ns tattica posizione ci offre l’ultimo personaggio famoso: Taylor Lautner e un sacco di bambine e ragazzine in lacrime! Che bell’età!
L’auto dell’albergo ci porta al JFK già mi infastidisco: i ritorni mi infastidiscono, sapere che devo tornare in un paese che non mi “garba” più di tanto mi innervosisce…
Sbarchiamo a Venezia… bah, perchè non sono rimasta dov’ero?
Dopo aver dato la lieta notizia ai genitori si ritorna alla vita reale ed una pesantissima ed ingombrante nostalgia mi assale. Anche ora, ogni volta che ci penso, ci sto male: chi mi diceva “attenta alla newyorkite” non scherzava… cresce sempre di più.
Il mio sogno si è finalmente avverato, non avrei mai pensato di viaggiare oltreoceano verso città che vedevo solo nei film… e questo è solo l’inizio, le porte del mio American Dream sono spalancate…
Ciao! Penso che New York sia il sogno un po' di tutti.. Anche per me e' cosi! Mi piacerebbe tanto poterci andare.. Ho letto il tuo diario un po' di fretta perche' era davvero lungo :) Invece le foto le ho guardate tutte.. Ce ne sono davvero di belle! E anche di simpatiche :) Io ne avrei fatti un milione perche' adoro far foto.. Beh.. Complimenti allora e sei invidiata! :P