"Avventura" romana

Quattro giorni con (amara) sorpresa nella Capitale!

Questo è il racconto, sotto forma di diario, di un breve viaggio di 4 giorni a Roma, con partenza dalla mia città, Cremona. La gita è stata effettuata con un viaggio organizzato dal mio Cral, con partenza il 29/12/2001 e quindi festeggiamento della fine d' anno nella Capitale.29/12/2001, Sabato
Partiamo il sabato all'alba e recuperiamo tanto vantaggio che abbiamo la possibilità di fare una sosta di un paio d'ore ad Orvieto. Rivediamo con piacere la bella cittadina, che raggiungiamo con la funicolare, poiché da qualche anno è interdetta la circolazione agli autobus. La nostra attenzione è calamitata come al solito dal Duomo, uno dei massimi esempi di architettura religiosa, oggetto di recenti restauri e pertanto in forma smagliante.
Si prosegue per Roma dove arriviamo verso le 14 nel luogo in cui abbiamo l'appuntamento con la guida nella zona del sottopasso (recente conquista del Giubileo) del Gianicolo, nelle immediate vicinanze della città del Vaticano; la visita del pomeriggio, infatti, sarà tutta dedicata alla basilica di S. Pietro.
In piazza S. Pietro due ali di folla sotto i bracci del colonnato attendono di passare il controllo delle guardie dell'ordine che, dopo i noti fatti dell'11/9/2001, sono dispiegate in gran numero all'esterno e all'interno della Basilica per motivi di sicurezza.
Dopo aver colto con un solo sguardo tutta l'ampiezza di piazza S. Pietro abbellita in questo periodo dall'enorme abete e dalla capanna del presepio, iniziamo la visita dell'interno del simbolo della cristianità.
Il primo richiamo è ovviamente rappresentato dalla Pietà di Michelangelo e poi via via i monumenti sepolcrali di Papi e altri personaggi di alto lignaggio. Percorrendo la basilica in tutta la sua lunghezza, giungiamo all'altare della confessione e con il naso all'insù ammiriamo quel capolavoro assoluto che è la cupola di Michelangelo. E poi ancora le enormi pale d'altare a mosaici dalle tessere talmente minuscole, da sembrare dipinte, le statue imponenti fra cui spicca il S. Pietro di Arnolfo di Cambio.
Recentemente nella stessa S. Pietro è stato portato il corpo del Papa Giovanni XXIII il cui volto è ricoperto da un calco in cera.
Concludiamo con la visita ai sotterranei dove si trovano le tombe dei Papi ed i resti dell'antica Basilica sorta sul luogo dove sorgeva il sacello di Pietro.
Proseguiamo a piedi costeggiando Castel S. Angelo ed il Palazzo di Giustizia e ci godiamo un tratto di lungotevere mentre il sole col suo tramonto ci regala splendide visioni.
Il pomeriggio si conclude con la visita di due capolavori della creazione artistica di tutti i tempi: il Pantheon, l'unico tempio romano ancora perfettamente integro e funzionale all'uso, dalla cupola perfetta e le tele del Caravaggio in S. Luigi dei Francesi.
E' durante il viaggio di ritorno verso il Gianicolo che si consuma la mia avventura romana: sull'autobus n. 62 (e non è neanche il leggendario, per i borseggi, 64) vengo "alleggerita" per la prima volta in vita mia; è una sensazione spiacevolissima di impotenza e di rassegnazione.
30/12/2001, Domenica.
La visita è libera, ma già abbiamo le prenotazioni per la visita della DOMUS AUREA e della mostra del Rinascimento al pomeriggio.
La visita guidata della "Domus Aurea" mi gratifica enormemente. Raggiungiamo le pendici del monte Celio, nelle vicinanze del Colosseo, con la ferrovia che proviene da Ottavia dove si trova il nostro albergo Villa Paradiso, di buon mattino, perché siamo prenotati per le ore 9.40.
La suggestione del percorso spiegato da una preparatissima guida archeologa è enorme e ben si comprende la fama che fin dal rinascimento ha accompagnato la scoperta della grandiosa dimora di Nerone.
Ho ancora negli occhi lo splendore delle pitture e dei mosaici miracolosamente pervenuti fino ai nostri tempi e la splendida sala ottagonale sormontata dall'enorme cupola e protesa tutta verso quello che all'epoca doveva essere un immenso lago che ora è occupato dalla costruzione dell'anfiteatro Flavio.
Al termine della visita percorriamo via dei Fori Imperiali mentre sono in corso le prove di uno spettacolo di strada in cui due palloni con le sembianze del sole e della luna si muovono sinuosamente in cielo al suono di musiche celestiali; visitiamo la chiesa dell'Ara Cieli e sulla piazza del Campidoglio ci ritroviamo nel mezzo di un corteo nuziale.
All'ora di pranzo, piacevole intermezzo in un ristorante che propone cucina siciliana, nei pressi della colonna Traiana; fra le specialità in tavola: pasta alla norma, pasta con le sarde e cassata.
Ci avviamo verso il Quirinale perché il pomeriggio è dedicato alla visita della mostra del Rinascimento allestita nelle scuderie papali.
L'allestimento già esposto a Tokio per far conoscere ai giapponesi i capolavori italiani frutto del genio e della creatività dell'epoca, ci permette di ammirare le splendide opere che decoravano le residenze delle corti principesche che costituivano i centri artistici per eccellenza: Firenze, Milano, Mantova, Urbino.
Da quest'ultima città proviene l'opera che rappresenta il logo della mostra ed il simbolo della perfezione nel Rinascimento.
L'ultima sezione della mostra è dedicata ai capolavori degli artisti che operarono nella Roma papale dove si completò la stagione del Rinascimento maturo.
Alla fine della visita raggiungiamo con calma il luogo dell'appuntamento con il resto del gruppo che ha dedicato il pomeriggio alla visita della Galleria Borghese: viale Washington a ridosso di Piazza del Popolo. Il nostro percorso si snoda attraverso la piazza con la Fontana di Trevi, via del Corso, via Frattina, Piazza di Spagna, la chiesa di S. Maria del Popolo per la visita ai capolavori di Caravaggio.
31 dicembre 2001, Lunedì
Abbiamo di nuovo l'appuntamento con la guida per la visita di una giornata. Fin dalle prime ore il tempo si preannuncia grigio e piovigginoso; la prima visita del giorno è riservata alla Basilica di San Clemente: edificio mirabile in cui è possibile vedere la stratificazione di varie epopee, tra cui il tempietto dedicato al Dio Mitra; vi sono poi i mirabili affreschi che inneggiano al prodigioso ritrovamento dei corpi dei martiri Cirillo e Metodio.
La meta successiva ci conduce alla Piazza di San Giovanni in Laterano, dominata dall'obelisco e centro di radunate oceaniche. Dopo aver ammirato la porta santa iniziamo la visita dell'interno della Cattedrale di Roma. All'uscita e sotto una pioggerellina battente raggiungiamo la Scala Santa.
Breve pausa per uno spuntino e via verso S. Pietro In Vincoli dove abbiamo l'occasione di vedere da vicino i lavori di restauro e pulitura che si stanno compiendo sulla statua del Mosè di Michelangelo, e le catene con le quali, secondo la tradizione, sarebbe stato incatenato l'apostolo Pietro. In seguito passiamo per lo splendido percorso che congiunge il Colosseo con l'arco di Traiano, la via Sacra, i fori imperiali fino al Campidoglio e al Vittoriano.
Salgo per la prima volta fino alla sommità dell'Altare della Patria da dove si può ammirare la grandezza del monumento equestre e solo così si comprende come nel ventre del cavallo poterono trovar posto un tavolo e la decina di persone che brindarono al successo dell'impresa. Purtroppo il cattivo tempo ci guasta la vista panoramica; la pioggia e il vento non ci danno tregua, i marmi sono resi scivolosi e in brevissimo tempo raggiungiamo la base del grandioso monumento.
Le ultime visite della giornata riguardano S. Maria sopra Minerva e di nuovo il Pantheon.
Abbiamo solo il tempo per una breve sosta in albergo per la cena frugale arricchita, però, da porzioni di panettone o pandoro a piacere e dallo spumante gentilmente offerto dalle nostre ospiti suore.
Verso le 22 si riparte verso il centro cittadino per essere puntuali al grande brindisi da consumare in piazza; l'organizzazione ci ha forniti per tempo di una bottiglia a coppia di spumante e di bicchieri di plastica.
Arriviamo in piazza del Popolo, già gremita all'inverosimile, dove è in corso uno spettacolo di intrattenimento costituito da musica e proiezioni di luci sulle facciate delle case circostanti e soprattutto continui spari di mortaretti. Un fine anno così scoppiettante non l'avevo mai vissuto.
Avvicinandosi l'ora fatidica, poiché la folla dà qualche segnale di eccitazione riteniamo opportuno allontanarci verso i bordi della piazza in modo da non rimanere bloccati al centro in balia di eventuali disordini, dal momento che già ci sono bottiglie abbandonate in terra e qualcuno dà già segno di essere alticcio ed intemperante.
Ci ripariamo all'inizio di via Ripetta protetti da un camioncino dove si vende porchetta e vino.
Alla mezzanotte il brindisi corale, tra gente festante e fragore di botti che esplodono da ogni parte, da su e da giù con un rumore assordante che non dimenticherò tanto presto. Dopo il rituale scambio di baci, abbracci ed auguri, lasciamo alle spalle la folla festante e raggiungiamo il lungotevere, mentre il cielo di Roma è tempestato di luci multicolori; ed in fondo è questa l'immagine che voglio ricordare per l'inizio del 2002 perché mi pare rappresenti al meglio ciò che mi auguro debba essere l'anno nuovo fecondo di interessanti novità.
1/1/2002, Martedì
La mattinata passa stancamente e verso le 11 partiamo destinazione Arezzo.
La città è veramente splendida e anche se non abbiamo modo di soffermarci a lungo, tuttavia ne percorriamo il centro e in particolare ammiriamo il ciclo della vera croce di Piero della Francesca la bellissima Pieve di S. Maria e la piazza Grande.
Nonostante la temperatura sia gelida godiamo delle bellezze di questa splendida città toscana.
Il resto del viaggio non ha storia e tutti desiderano rientrare il più presto possibile ormai paghi di quanto ammirato nei quattro giorni di visita.

3 commenti in ““Avventura” romana
  1. Avatar commento
    etta
    12/02/2003 06:45

    Chiedo scusa, mi riferivo proprio all'arco di Tito, evidentemente nello scrivere il diario sono andata a memoria senza controllare il percorso.

  2. Avatar commento
    Roberta
    12/02/2003 06:45

    ho letto l'articolo in questione e vi devo segnalare un'inesattezza / errore. Ad un certo punto si parla del Colosseo...e subito dopo si cita "l'Arco di Traiano" e la Via sacra...ecco, l'Arco di Traiano NON si trova a Roma ma a Benevento. Penso che chi scrive l'articolo possa far riferimento o all'Arco di Costantino -che è vicinissimo al Colosseo- o forse, ancora più probabilmente all'Arco di Tito che si trova all'inizio della Via Sacra e segna l'entrata agli scavi del Foro Romano (dunque, anche per similitudine di nome, credo voglia dire "Arco di Tito")???!!!! In realtà, la citazione sull'Arco di Traiano non è sbagliatissima, perchè all'interno del foro, alcuni studiosi hanno parlato dell'esistenza dell'arco in questione (cioè nei tempi antichi, nel Foro sorgeva un arco dedicato a Traiano), ma di questo NON si vede proprio e assolutamente niente. Non per screditare la conoscenza e la cultura della persona che scrive l'articolo, ma credo che questa non ne sia proprio a conoscenza (è una notizia che sa solo chi studia molto approfonditamente l'archeologia.....)...anche perchè perchè mi sembra strano che parli di un qualcosa di quasi "sconosciuto" e che non si vede oggi e sorvoli su due archi molto famosi (quello di Costantino e di Tito).

  3. Avatar commento
    Claudio
    12/02/2003 06:45

    Complimenti agli organizzatori del viaggio! In quattro giorni non si sarebbe potuto fare di più! Vivo a Roma, quindi puoi credermi! Al di là dello spiacevolissimo incidente, spero che ti sia piaciuta. Nonostante i numerosi problemi, è una città stupenda che offre tantissimo. Complimenti per la foto di piazza Navona e dei Fori imperiali. Davvero belle!

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