Tutto il centro storico di Vicenza è un gioiello architettonico, con le strade centrali e anche quelle secondarie meno frequentate da percorrere con il naso all'aria.
Consigli utili/suggerimenti: dormiteci almeno una notte, anche se una giornata è sufficiente per percorrerla a piedi. Ma con un giorno in più potrete vedere con più calma i musei, il comunque imperdibile Teatro Olimpico, e un po' dei dintorni.TEATRO OLIMPICO, Piazza Matteotti
Se veniste a Vicenza e malauguratamente foste costretti a visitare solo una cosa (ma perchè? Vicenza ha tante cose da vedere), scegliete il Teatro Olimpico. Infatti di belle città, anche se diverse l'una dall'altra, ce ne sono tante ma il Teatro Olimpico è unico. Ultima opera del Palladio (1580), fu completato da Scamozzi dopo la sua morte. Costruito in legno e gesso, dà l'impressione di essere in pietra, tanto che la guida vi racconterà che Napoleone, non credendo che non fosse di pietra, infilò la sua spada in una statua. La gradinata per gli spettatori, in legno, fronteggia un palcoscenico che raffigura le sette vie di Tebe, con un'illusoria prospettiva che aumenta la profondità. Si entra dalle 9 alle 16,45, tranne il lunedì, Natale e Capodanno. Il biglietto cumulativo, valido per tre giorni anche per il Museo Chiericati e per quello Naturalistico-archeologico, costa 7€ (intero) e 4€ (ridotto). Il biglietto family, per almeno 3 persone, costa 12€.
CORSO PALLADIO
Uscendo dal Teatro Olimpico, vedrete di fronte a voi sulla destra il Palazzo Chiericati, anch'esso del Palladio, sede della Pinacoteca, il cui biglietto è cumulativo con quello del Teatro, contenente opere di Veronese, Tiepolo, Van Dyck. Altrimenti, girate a destra e percorrete in tutta la sua lunghezza quella che è la strada principale, anche per lo shopping, di Vicenza.
Troverete quasi subito la casa di Palladio e incontrerete le case e i palazzi più caratteristici della città, tra cui il Palazzo da Schio o Ca' d'Oro (non quella veneziana) e il Palazzo Trissino o del Comune. Arriverete infine a Piazza Castello, oltre la quale si apre la porta omonima. È curioso notare la stretta facciata sul fondo della piazza, l'unica parte terminata di quello che avrebbe dovuto essere un altro progetto di Palladio.
PIAZZA DEI SIGNORI
Dopo aver percorso corso Palladio, non crediate di aver finito. Piazza dei Signori è il luogo dell'antico "forum" romano ed è sempre stato il centro delle attività civili della città. Ancora oggi, al martedì e al giovedì, vi si svolge il mercato. Da qualche tempo, ogni seconda domenica del mese, c'è anche un frequentato mercato dell'antiquariato. L'influenza veneziana è evidente nelle due colonne poste a un estremo della piazza.
Ma quello che la connota è, ancora una volta, la presenza del Palladio di cui sono sia la Basilica, che a dispetto del nome non ha nulla di religioso, e la Loggia del Capitaniato, che fa parte dell'edificio del Comune. A fianco della Basilica si erge la snella Torre Bissara, con il più antico orologio pubblico del Veneto. Di fronte alla Basilica il Palazzo del Monte, sulla cui facciata si notano tracce di antichi affreschi, purtroppo cancellati, e nella quale è inglobata la chiesa di San Vincenzo, che però è aperta solo in giornate particolari.
L'insieme è spettacolare, e, soprattutto nel tardo pomeriggio e nelle serate d'estate, è vivacizzato dalla gente che frequenta i numerosi bar, specie nell'adiacente piazzetta Palladio. Da non perdere la retrostante Piazza delle Erbe, con la Torre del Tormento, antica prigione. Attenzione, è vietato dare da mangiare ai piccioni, anche se è vero che, a causa di questa ordinanza, sono quasi tutti emigrati.
Vi ho lasciato in Piazza delle Erbe. Ora, spalle alla Basilica, scendete per la stradina sulla destra e, se non vi sarete fatti tentare dalle vetrine della pasticceria "La veneziana", risalite sulla prima a destra. Dopo pochi metri, sulla sinistra, vedrete uno dei migliori esempi di gotico fiorito. È la casa di Pigafetta, il secondo ufficiale di Magellano nel suo viaggio intorno al mondo, colui che condusse a termine la spedizione dopo la morte del comandante e ne scrisse il diario.
Ritornate sui vostri passi e stavolta girate a destra, scendendo sul ponte da cui godrete la vista di un altro ponte, quello di San Michele, sul fiume Retrone.
Altra strada poco conosciuta dai turisti è Contrà Piancoli, la prima a destra tornando indietro, che mostra anch'essa alcuni interessanti palazzi nobiliari.
Se ne avete voglia, inoltratevi in Contrà Barche, sempre sulla destra dopo aver superato la strada che riporta alla Basilica. È un piccolo quartiere dove sorgeva il porto fluviale di Vicenza, in passato abitato da commercianti e barcaioli. Restaurato qualche anno fa, doveva diventare quartiere di artisti e artigiani, ma il progetto, qui è proprio il caso di dirlo, non è andato in porto.
CHIESA DI SANTA CORONA
Dalla parte opposta di Corso Palladio, risalendo dal Teatro Olimpico, la seconda strada a destra vi porta alla Chiesa di Santa Corona, così chiamata perchè custodisce quella che si dice essere una spina della corona di Cristo. Ma la chiesa è interessante sia per l'architettura sia per le opere d'arte che contiene, tra cui un dipinto di Paolo Veronese ed un altro di Giovanni Bellini.
Tornati sul Corso, prendete la seconda strada a destra e percorrete in discesa Contrà Porti, anch'essa ricca di palazzi interessanti. Sulla sinistra troverete la casa di Luigi Da Porto, autore della novella da cui Shakespeare trasse ispirazione per "Romeo e Giulietta". Tornate indietro, lungo Corso Palladio, e percorretelo fino all'incrocio con corso Fogazzaro. Strada meno spettacolare, ma sicuramente interessante, qui abitavano non i ricchi nobili, ma la media borghesia. Troverete anche l'interessante chiesa di San Lorenzo, gotica, sul cui lato destro è visibile il resto di un tratto di strada romana.
BASILICA DI MONTE BERICO
Al di là della stazione ferroviaria di Vicenza si innalzano i Colli Berici. Partendo da qui, con l'autobus o con l'auto, potrete rapidamente raggiungere la Basilica, percorrendo una strada fiancheggiata da portici che permettono ai pellegrini di salire al riparo dalle intemperie. In cima alla salita si erge la Basilica, edificio di fine Seicento, sorta per ringraziare la Madonna per la fine di una pestilenza.
Interessante l'interno, ricco di ex-voto, ma è sicuramente da vedere anche il grande dipinto del Veronese nel refettorio del convento.
Come curiosità vi potrete affacciare dal balcone che dà sul "salto della guardia", dove si dice che un ladro in fuga si fosse gettato per sfuggire a una guardia. Questi, per inseguirlo, fece lo stesso ma ebbe salva la vita, nonostante il salto di una ventina di metri, essendosi affidato alla protezione della Vergine.
Di fronte alla Basilica, il Piazzale della Vittoria vi darà un magnifico panorama della città, della pianura circostante e dei monti che la chiudono. Se avrete la fortuna di capitare in una di quelle rare giornate limpidissime che ci sono qui solo poche volte all'anno, e di avere una buona vista, potrete anche individuare il campanile di San Marco a Venezia. Questo però dalla strada accanto alla Basilica e non dal Piazzale.
EREMO DI SAN CASSIANO, LUMIGNANO
Consiglio di fare questa escursione la prima domenica del mese, quando l'eremo è aperto al pubblico. Altrimenti potete contattare il gruppo speleologico Proteus. Per arrivare a Lumignano partendo da Vicenza, percorrete la statale della Riviera Berica e, superata Costozza, prendete la strada indicata sulla destra. Dopo circa 800 metri vi troverete nella piazza del paese, con la chiesa e un curioso lavatoio, sotto il livello strada, attualmente ancora utilizzato.
Lasciate l'auto nel piazzale e avviatevi a piedi sulla strada che porta a Costozza. Dopo poche decine di metri troverete sulla sinistra l'indicazione per il sentiero che conduce all'eremo. L'ultimo tratto è un po' impegnativo. Se invece proseguirete sulla destra, raggiungerete delle grotte ricche di reperti archeologici e, per questo, zona di scavi.
La passeggiata è piacevole, in mezzo ai boschi, e in certe giornate di primavera e di inizio autunno, anche molto frequentata. Tornando indietro, in paese troverete un paio di bar, uno con ristorante, dove potrete riposarvi dalle vostre fatiche. La salita richiede, procedendo con calma, circa tre quarti d'ora.
Nei dintorni esistono altri sentieri interessanti, che però non ho mai avuto l'occasione di percorrere. Inoltre Lumignano ha una delle più famose palestre naturali di roccia per arrampicate. I migliori scalatori del mondo vengono qui ad allenarsi prima di imprese ai quattro angoli del mondo.
COSTOZZA
Un'altra località ai piedi dei Colli Berici, non lontana da Lumignano, in comune di Longare, è Costozza. Gioiellino incastonato in un panorama che ricorda vagamente la Toscana, è poco conosciuto anche se facilmente raggiungibile in auto da Vicenza, percorrendo per una quindicina di chilometri la strada della Riviera Berica e deviando verso destra al semaforo di Costozza, poco dopo la caserma dei Carabinieri. La visita non richiede molto tempo, trattandosi di un centro molto piccolo, anche se ricco di attrazioni.
Sono molte le ville presenti in questa zona. Tra queste, potete visitare il giardino della Villa Da Schio, con biglietto acquistabile presso l'adiacente "Botte del Covolo", piccolo bar costruito in un particolare ambiente di pietra, dove è forse consigliabile sedersi ad assaggiare un buon bicchiere di vino dei colli e qualche fetta di sopressa, salume tipico del vicentino. Tranne il lunedì, quando il bar è chiuso.
Previo accordo telefonico al numero 0444 555099, è anche possibile farsi condurre dal conte Da Schio a visitare la cantina della villa. Per gruppi di dieci persone almeno, il prezzo è di 8€ a testa, compreso l'assaggio dei vini (che poi si possono anche acquistare) con pane e sopressa e la visita del giardino. Il conte Da Schio offre anche ospitalità di tipo B&B.
Un'altra particolarità della zona sono i "ventidotti", gallerie scavate nella roccia che servivano a offrire riparo agli abitanti della valle ed utilizzati successivamente per la conservazione del vino a temperatura costante. Ne potete vedere un esempio, ammirando anche affreschi del Settecento, nella dirimpettaia "Taverna Eolia", dove potrete anche pranzare o cenare. Verso la fine del borgo, prima del portico sulla destra, troverete un antico lavatoio, mentre oltre al portico c'è un'altra villa seicentesca.
Infine, se prendete la stradina acciottolata accanto alla villa Da Schio, arriverete fino alla chiesetta di Santa Croce. Un'altra piacevole sorpresa di questa interessantissima escursione.
LAGO DI FIMON
Poco prima della deviazione che vi ho indicato per raggiungere l'Osteria alla Quercia, sempre sulla destra, troverete l'indicazione per il lago di Fimon. Questo è l'unico specchio d'acqua naturale della Provincia di Vicenza, di ampiezza tanto limitata, da consentirne il periplo tramite una strada per tre quarti sterrata e vietata al transito di veicoli che non siano bici in poco più di mezz'ora, passeggiata rilassante, immersi nel verde di una valle dei Berici.
Sul lato occidentale, dove la strada è asfaltata, ci sono un paio di locali, dove bersi uno spritz o passare qualche ora in allegria. Da evitare la domenica per l'arrivo di tutti quei vicentini che hanno deciso di fare la gita fuori porta a due passi dal centro.
Molto pomposamente nel lago ha sede una scuola di vela (d'altra parte non esiste posto più comodo per i vicentini), e c'è qualche barchetta a remi.
Interessante è sapere che questa zona è stata sede di insediamenti preistorici, ed è uno dei pochi luoghi dove cresce una pianta che dà dei frutti detti "castagne d'acqua".Trattoria Ponte delle Bele, Contrà Ponte delle Bele 5
Per arrivarci, se siete in Piazza Castello, osservate la statua e prendete la stradina sulla sinistra, e alla prima discesa, sempre a sinistra, girate. Quasi subito una porta di legno, abbastanza anonima, vi condurrà in un piacevole locale, dagli arredamenti in legno, che richiamano quelli trentini: all'ingresso il bancone bar, con un tavolo, introduce a una seconda sala, un po' più grande, a sua volta collegata a una terza sala, la maggiore, per un totale di 65 posti. Il cortese e discreto proprietario, Daniele, vi suggerirà i piatti più adatti tra quelli del menù, un misto di cucina vicentina e trentina curata dalla signora Maria Silvia.
Come antipasto potreste assaggiare la carne salata con grana e rucola, per passare poi a un primo che potrebbe essere i canederli, conditi in maniere diverse. Per secondo non potete lasciarvi sfuggire il baccalà alla vicentina.
La trattoria fa parte de "I Ristoranti del Baccalà". Altrimenti non c'è che l'imbarazzo della scelta. Io, che amo i formaggi, mi butterei sulla tosella in padella con polenta e funghi. Semifreddo d'estate, con cioccolato fuso, o strudel d'inverno sono i miei dessert preferiti. Accompagnate il tutto con un favoloso Dindarello Maculan.
Il locale è chiuso la domenica e va in ferie per 15 giorni a cavallo di Ferragosto. Potrete mangiare a pranzo tra le 12.15 e le 14.00. La sera tra le 19.30 e le 22.00. Hanno anche un sito web (vedi Links). Insomma, dopo una bella passeggiata tra le bellezze di Vicenza, è il posto ideale per rilassarsi e mangiare bene senza spendere un capitale.
Bella Napoli, Via Quadri 144, tel. 0444/504171
Situato sulla circonvallazione interna e più facilmente raggiungibile in auto, questo locale, ristrutturato circa un anno fa, ha un bel portico mediterraneo in cui pranzare d'estate. Peccato che la vista sia su una strada trafficata. L'interno è caratteristico, in quanto ricostruisce un ambiente tipico della costiera sorrentina. Siamo un po' fuori zona, ma per chi si vuole illudere... Meglio prenotare per cenare nel fine settimana, in quanto dopo le 20 è molto frequentato. Ampia scelta di pizze, tra cui anche quelle dedicate a ciascun segno zodiacale. Le pizze Margherita e Marinara sono fatte secondo il disciplinare della "vera pizza napoletana". I prezzi sono nella norma.
Il locale funziona anche da ristorante, con specialità dichiarata il pesce. Sulla parte ristorante non sono in grado di dare un giudizio, mentre le pizze sono apprezzabili. Ho assaggiato la pastiera napoletana, ma se avete mangiato quella vera rimarrete delusi. Se invece è la vostra prima esperienza, come dessert può anche andar bene. Certo che non si è mai vista una pastiera guarnita con panna montata e amarena! Cordiale il proprietario Luigi, meno disponibile il personale, anche perchè in maggioranza non proprio padroni dell'italiano, in quanto stranieri.
Gamma di prezzo: € 20 - € 30
Gelateria La Golosa, Viale d'Alviano
Peccato che sia un po' fuori dal centro, vicino all'Ospedale, subito fuori da Porta San Bortolo. Ma se una volta percorsa Contrà Porti proseguirete oltre Ponte Pusterla per Contrà San Marco, che comunque è una strada interessante da vedere, vi troverete alla Porta. Girate a sinistra e, quasi di fronte a una fortificazione ora restaurata e sede dell'Associazione Alpini, che faceva parte delle mura, vedrete questa gelateria. Ve la consiglio perché qui troverete il miglior gelato di Vicenza. Potrete solo gustarlo in cono o in coppetta, perché il negozio non offre posti a sedere oppure, se siete ospiti da qualche amico, portare una buona torta gelato, anche se io consiglio sempre quello sfuso. Non sono tantissimi i gusti (comunque sempre almeno una ventina, sia di creme che alla frutta), ma tutti preparati con i migliori ingredienti e lavorati per il tempo necessario.
Prezzi: cono 1 gusto 1 euro, 2 gusti 1,50, 3 gusti 1,80.
È chiuso il martedì, ma non nella stagione calda, quando il proprietario tiene sempre aperto.
Osteria Alla Quercia, via San Rocco 25, Villabalzana di Arcugnano, tel. 0444/273663
Arriverete a questo locale percorrendo la Riviera Berica, deviando sulla destra alla chiesa di Longara e salendo per circa 5 km per via San Rocco, finché non troverete sulla sinistra questa vecchia casa, con parcheggio adiacente, affiancata da una vecchia quercia. Non andateci il martedì, né per pranzare durante la settimana. Infatti è aperto dalle 18 alle 24, mentre sabato e domenica dalle 8 all'una di notte. Ma se proprio siete lì durante la settimana e non volete proprio perdervelo, potete tentare di prenotare anche per il pranzo. Le ferie sono variabili, in genere verso metà settembre.
È una trattoria dalla chiara impronta culturale, in quanto spesso si tengono serate musicali, letture di poesie o mostre fotografiche. Anche per quanto riguarda il menu, potreste avere la fortuna di incappare in una serata a tema. Per esempio, in primavera potrebbe esserci un menu a base di fiori, oppure la serata degli strudel, dai salati ai dolci. Anche nelle serate normali, comunque, i piatti sono gustosi e genuini, sempre con ingredienti di stagione, offerti con cordialità e discrezione. La musica che sentirete in sottofondo nelle serate non a tema è discreta, tale da non disturbare una piacevole conversazione.
In alcune mattinate domenicali vengono organizzate passeggiate a tema sui colli, tipo le erbe autunnali, o la visita ai caseifici della zona, con guida, e che si concludono con il pranzo basato sul tema della passeggiata.
Gamma di prezzo: € 15 - € 25. Prenotazione consigliata.A Vicenza potete arrivare comodamente in macchina, da qualsiasi direzione. Venezia dista solo 70 km, Verona 50, Padova 30. Invece di pernottare in queste affollatissime mete turistiche, potrete usare Vicenza come comoda base di partenza e nel contempo visitarla con calma. Anche il treno è comodissimo, essendo fermata obbligatoria per tutti i treni della linea Venezia-Milano. Tutti i monumenti, tranne Monte Berico con il suo Santuario, La Rotonda, e Villa Valmarana Ai Nani, si visitano tranquillamente a piedi. Se arrivate in macchina, lasciatela in uno dei parcheggi periferici e raggiungete il centro con il servizio Centrobus.
Non credo sia una novità che i negozi in molte città siano chiusi al lunedì mattina. E se vai in Trentino o in Alto Adige o in alcune città non turistiche del Sud, succede il sabato mattina. Se poi era lunedì 8 settembre, sei stata sfortunata: era la festa patronale!
Oggi grande delusione! il lunedì è assolutamente tutto contemporaneamente chiuso! nn andate il lunedì
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Conosco già un pochino la tua città ed é veramente splendida. Un piccolo gioiello purtroppo spesso sottovalutato!
Mi hai fatto venir voglia di visitare Vicenza..
E bravo Sangio!!
Bello ed insolito.