Sognando la Patagonia

Il sogno che diventa realtà: quattro amici dall’Italia alla Fine del Mondo

Ciao sono Gianluca, faccio parte di un gruppo di quattro amici che hanno deciso di vivere una vacanza “invernale” nell’altro emisfero durante il nostro caldo agosto italiano.
Argentina: Patagonia, terra che mi ha conquistato e dove ho lasciato una parte di me…
6 mesi di preparazione, minuziosa per certi dettagli onde riuscire in 18 giorni a visitare totalmente in stile “fai da te” quanto piu’ e’ possibile. Siamo io, Patrizia, Aniello e Michele: i fantastici quattro…
E’ fine Febbraio e cominciamo a stilare una bozza di viaggio. Questo guide alla mano (lonely planet in testa…) o visitando siti e cercando consigli dagli altri “turisti per caso” del web. La nostra ambizione e’ un’avventura che nel tempo a nostra disposizione possa farci godere quanto piu’ possibile di questa regione.
Partenza il 27 agosto rientro il 13 settembre: bisogna correre! Meta la Patagonia argentina con tappa breve in quella cilena, proseguimento in Terra del Fuoco e finale a Buenos Aires. Anche solo i trasferimenti interni prendono tanto tempo. Questo soprattutto facendoli via terra (come e’ nostra intenzione). Ma e’ altresi vero (e ne avremo la confema durante il viaggio) che si ha cosi facendo la possibilita’ di vedere molto anche solo dal finestrino di un autobus… Occorre solo fare molta attenzione a non fare molto affidamento negli orari indicati dalle compagnie di trasporti su internet che spesso ci sono risultati poco precisi o addirittura sbagliati. Prenotiamo i voli. Infatti anche se la ad agosto e’ inverno e c’e’ meno turismo e’ bene muoversi per tempo, soprattutto per ottenere una tariffa la piu’ economica possibile.
Tutto con il passare del tempo prende forma e l’eccitazione cresce come la voglia di partire. In giro tanti ci chiedono se siamo matti ad andare la in inverno, ma il fascino di cio’ che ci attende supera ogni condizione meteo possa attenderci. Nel corso dei mesi di attesa prenotiamo anche tutti i pernottamenti. E’ sicuramente consigliato farlo, soprattutto in bassa stagione e nei paesi piu’ piccoli. Molti alberghi infatti risultano chiusi. Internet in questa ricerca e’ un mezzo eccellente e con il prezioso aiuto di mia sorella Daniela (a cui va un sentito grazie!) ci ritroviamo anche questo aspetto del viaggio risolto. Per la nostra comodita’, o per meglio dire per essere piu’ comodi negli spostamenti (che saranno molto frequenti) decidiamo di organizzarci i bagagli con due zaini a testa. Uno grande ed uno piu’ piccolo da considerare bagaglio a mano e che servira’ nei tour e trekking che prevediamo di fare. Cerchiamo di essere organizzati il piu’ possibile dal punto di vista dell’abbigliamento e calzature: la e’ inverno ed e’ notoriamente una regione fredda e prevediamo di calpestare la neve nei trekking previsti anche se sara' fine inverno!
Il badget di spesa in loco e’ 1000 euro, che a fine vacanza risulteranno a consuntivo 1100.
Nel complesso il viaggio voli compresi (un intercontinentale ed uno interno) ci e’ costato poco meno di 2500euro. Considerando sempre sistemazioni in alberghi piu’ che decorosi e mangiando sempre in bei ristoranti.Ma veniamo al viaggio:
27 AGOSTO 2008: Finalmente si parte! Sveglia alle 5,00… ma che importa siamo in vacanza!
Volo da Milano via Madrid per Buenos Aires. Ore 19 locali arriviamo a B.A., tutto preciso e per fortuna ci sono anche tutti i bagagli, niente e’ andato smarrito! Ci trasferiamo in citta’ (l’aeroporto Ezeiza dista infatti 35km dal centro, circa 30-40min. d’auto). Non vi sono sistemazioni alberghiere nei pressi dell’aeroporto occorre necessariamente andare in citta’. Dormiamo all'Hotel Frossard, un tre stelle decoroso ad un prezzo ragionevole e molto centrale.

28 AGOSTO: nuovo trasferimento in aeroporto per prendere il volo interno direzione ELCALAFATE, la nostra PATAGONIA comincia li! Poco piu’ di 3 ore di volo e’ gia’ dall’alto cominciamo ad emozionarci, tra una nuvola e l’altra il paesaggio e' stupendo. Km e km di “niente”…: la natura “lavorata” dal clima avverso si manifesta in tutta la sua bellezza. Il lago Argentino ad un tratto ci appare in tutta la sua grandezza e bellezza. Siamo nella provincia di S.CRUZ, la seconda per dimensione dopo quella di B.A. Aeroporto stile “chalet” molto suggestivo e paese altrettanto carino: molto a misura di turista, ma di fatto accogliente e tranquillo. Dormiamo all’Hosteria Austral, la sua proprietaria, Fabiana, e’ squisita, gentilissima ed e’ veramente un posto carino che consiglio. Organizziamo la gita per il giorno seguente: meta il ghiacciaio Perito Moreno, con la formula che loro chiamano il "minitrekking". In paese molte agenzie offrono questo tour, il prezzo e’ uguale per tutti. Cena alla Tablita ristorante dove si mangia ottima carne tra cui la famosa parrilla od il cordero patagonico. Il tempo e’ incerto,freddo e pioviggina,ma speriamo in bene!

29 AGOSTO: ore 8,30 partenza per il minitrekking del Perito Moreno, la giornata promette bene! Il cielo si schiarisce man mano e giungiamo li con un sole meraviglioso ed il “Mostro” ci appare in tutta la sua imponenza e bellezza.
Una giornata indimenticabile. Siamo stati fortunati… Consiglio il “minitrekking” per godere appieno di cio’ che la natura qui regala.

30 AGOSTO: ore 8,30 trasferimento per la seconda tappa: meta ELCHALTEN. Andiamo a fare un po’ di “trekking patagonico” ed a vedere le due meraviglie locali (almeno lo speriamo se il tempo ce lo permette): il Cerro Torre ed il Cerro Fitz Roy. Il trasferimento avviene con un taxi. Infatti i bus che ci sono hanno degli orari che non ci tornano comodi ed anche se la spesa sale facciamo questa scelta. E’ comunque a mio parere un prezzo piu’ che accessibile (circa 120 euro al cambio) considerando tempi (circa 3,5 ore) e distanza (210km). Facciamo un tratto della mitica Ruta 40 che “purtroppo” stanno asfaltando per rendere tutto piu’ a “misura di turista”. Il paesaggio e’ meraviglioso e chi ama la fotografia puo’ sbizzarrirsi. E’ nuvoloso, ma all’orizzonte appare ad un tratto in tutta la sua imponenza il Fitz Roy e comincia a scorgersi il cielo sereno: speriamo in bene! Infatti e’ cosi: un cielo azzurro ci attende e le montagne ci appaiono sempre piu’ belle e vicine. L’emozione e’ intensa soprattutto per chi come me, ama la montagna ed ha visto queste meraviglie solo e sempre in fotografia! El Chalten: ci siamo! Hosteria Kaleshen, carina: stile montano, rustico, i proprietari gentili e disponibili. Il paese e’ caratteristico, solo strade sterrate, case basse e ci sentiamo veramente nella Patagonia che volevamo vivere. Non perdiamo tempo, c’e’ un sole meraviglioso ed un cielo da cartolina. Sono le 14,00 e partiamo subito per il trekking che volevamo fare il giorno seguente: Laguna Torre! L’emozione e’ grande per cio’ ci aspetta. Godiamo il Cerro Torre in tutta la sua bellezza, compreso di tramonto e dopo 6ore di cammino rientriamo alla base. Stanchi ma felici.

31 AGOSTO: tutto ancora sereno! Non mi sembra vero… La fortuna e’ dalla nostra, la meta oggi e’ la Laguna del Los Tres, per ammirare il Fitz Roy. Partiamo alle 9.00, con 4,5 ore di cammino giungiamo alla meta, calpestiamo ancora molta neve soprattutto nell’ultimo tratto, ma tutto va bene e raggiungiamo la meta, con grande orgoglio di tutti. Siamo noi e “lui”. Ennesimo tramonto da cartolina!
In due giorni in questi sentieri abbiamo incontrato solo 6 persone! Tutto indimenticabile!

01 SETTEMBRE: purtroppo e’ il giorno della partenza, ma abbiamo ancora tempo per andare a vedere il Salto del Chorillo, una bellissima cascata ad un 1 ora dal paese, il tempo e’ ancora piu’ che buono. Chi e’ del posto e conosce bene il clima come e' bizzarro in quei luoghi, ci dice quanto siamo stati fortunati nel trovare delle condizioni meteo cosi favorevoli.
Nel pomeriggio rientro ad El Calafate con il taxi che ci e’ tornato e prendere, un grazie va a Kelly, l’autista: gentile e simpatico. Trascorriamo la notte ad Elcalafate.

02 SETTEMBRE: con un po’ di nostalgia lasciamo Elcalafate. Prendiamo il Bus, direzione Cile, Puerto Natales. Andiamo li per visitare il parco delle Torres del Paine, meraviglia locale. Purtroppo il tempo si e’ guastato, piove. Siamo consapevoli che non si puo’ passare indenni all’inverno patagonico!
Giungiamo a Puerto Natales (5 ore di viaggio): siamo nuovamente in citta’! Questa ci appare un po’ deludente rispetto alle descrizioni lette. Molto bella solo la sua posizione sul mare con vista meravigliosa vista sulle montagne. Dormiamo all’Hotel Glaciares, bello, ma troviamo troppo formale e distaccato il trattamento: ci mancano i rapporti umani che abbiamo vissuto nei giorni precedenti. Un consiglio a chi e’ goloso per una bella merenda ed una buona cioccolata calda: Patagonia Dulce, dove si trovano ottime torte e squisitezze varie.

03 SETTEMBRE: PIOVE! Tempo pessimo, ma facciamo ugualmente il tour previsto alla grotta di Milodon ed al Parco Torres del Paine. Qui delle belle montagne locali nemmeno l’ombra, ma e’ suggestivo vedere tutto cio’ che le natura ci riserva il questi luoghi. Lago Grey per primo,con i suoi magnifici iceberg.

04 SETTEMBRE: continua a far brutto, ma almeno non piove piu’. Partiamo con il bus per andare a PUNTA ARENAS, tappa di sosta durante il trasferimento ad Ushuaia: 4,5 ore di bus. Piove e fa freddo pernottiamo all’Hostal l’Oro Fueguino, bellissimo e molto particolare nei dettagli soprattutto per i colori delle stanze. La citta’ e’ grande, ed e’ il capoluogo della regione del Magallanes. Posizionata sul mare e’ indicata come il paradiso dello shopping essendo una zona di essa porto franco. Noi non riteniamo di aver visto questa grande convenienza negli acquisti…
Cena al Ristorante Brocolino, ubicato vicino al porto. Tutto ottimo, pasta compresa!

05 SETTEMBRE: continua a far brutto, prendiamo il Bus per raggiungere Ushuaia. Bel viaggio suggestivo, anche se un po’ lungo: sono 12 ore. Si ammira lo stretto di Magellano e la desolazione di questa regione in cui vento e freddo la fanno da padroni. Rientriamo in Argentina! Cambiamo bus a Rio Grande (altra importante citta' della Terra del Fuoco argentina) e finalmente giungiamo alla “fine del mondo”. L’impatto mi lascia un po’ perplesso: non immaginavo Ushuaia cosi grande! Ma ci viene spiegato che il paese di qualche anno fa ormai e’ una citta’ di circa 70000 “anime” e tutto sta crescendo soprattutto grazie al turismo…
Soggiorniamo in un B&B: Galeazzi e Basily, molto centrale. I proprietari sono una coppia carina e disponibile. Ushuaia ha una bella via (Av.S.Martin) dove si concentrano quasi tutte le attivita' commerciali principali e molti ristoranti.

06 SETTEMBRE: il tempo e’ incerto, ma del resto qui regna da questo punto di vista l’instabilita’! Non fa eccessivamente freddo per fortuna. Partiamo per una gita con un fuoristrada, denominata “adventure 4x4”, meta Lago Escondido e Fagnano: due “bellezze” locali. Piove, ma il tutto risulta divertente ed emozionante per il percorso molto tortuoso tra boschi e fango ed il pranzo (grigliatona di carne!) suggestivo in una capanna in riva al lago. Gran finale di giornata con un’altra gita che ci “regaliamo” al calar della notte: giro con la slitta trainata agli husky, passeggiata con le racchette da neve e cena all’aperto (sotto la pioggia!) di uno stufato di cordero, gustato ed apprezzato soprattutto per le condizioni avverse del tempo!

07 SETTEMBRE: per fortuna riappare il sole, con un taxi affittato (ad un prezzo piu’ che ragionevole) facciamo una sorta di visita guidata in tutti i punti piu’ belli del Parco Nazionale Tierra del Fuogo. Bello, Baia Lapataia in testa…
Nel pomeriggio con un catamarano ci rechiamo a vedere nel canal Beagle i leoni marini, cormorani ed un faro della zona. Tutto interessante soprattutto per la stupenda vista di Ushuaia dal canale. Cena con merluzza negra e centolla, specialita’ locali da “zia Tita”,ottimo.

08 SETTEMBRE: la terra del fuoco ci regala una giornata veramente bella, ma purtroppo oggi dobbiamo partire, ne approfittiamo per l’ultimo giro in paese. Rapida visita al museo marittimo, ubicato all’interno del vecchio carcere dell’isola .Spuntino in una cioccolateria locale in Av.S.Martin (mangiamo la famosa “selva negra”, una torta da menzionare soprattutto per i golosi e per chi ama la cioccolata!). Raddolciti, ci rechiamo all’aeroporto che si trova adiacente alla citta’ per tornare a Buenos Aires. La vista al decollo e’ uno spettacolo: dall’alto si puo’ ammirare la bellezza del Monte Olivia, dei laghi e del canal Beagle.

09-10-11-12 SETTEMBRE: rieccoci a B.A., sinceramente un po’ spaesati, dopo giorni e giorni in Patagonia, la metropoli ci crea qualche turbamento. Caos, sporcizia, smog: non ci siamo piu’ abituati. Visitiamo la citta’ ed i suoi quartieri piu’ caratteristici: il “microcentro”, Boca (Caminito e vediamo la mitica “Bomboniera”), S.Telmo (con il mercatino delle pulci e il tango ballato per strada), Palermo con il suo stupendo parco e Recoleta. La citta' ci appare comunque bella e varia: ogni quartiere denota le differenze sociali esistenti. Bello anche Puerto Madero, il vecchio porto, zona oggi rivalutata, ricca di tanti ristoranti come l’Estilo Campo dove abbiamo mangiato bene: soprattutto un ottimo asado. Deludente solo la Pampa da noi visitata, soprattutto S.Antonio da Ereco che la guida Lonely Planet indica come carino con molto artigianato tipico: ci siamo chiesti dove?!? Suggestivo infine il delta del Parana’ a Tigre, consigliamo pero’ il giro sul barcone da 40minuti: sono piu’ che sufficienti per vedere e fotografare quanto basta…

13 SETTEMBRE: ITALIA rieccoci! Tutto si chiude, il rientro alla vita di tutti i giorni. Ma sicuramente arricchiti di cio’ che questo viaggio ci ha regalato. Luoghi meravigliosi ed un sogno realizzato.
Sognando la Patagonia… e' diventato tutto realta'!
Un viaggio che consiglio a chi ama la natura e la montagna. C’e’ sicuramente tanta nostalgia in me, ma una grande soddisfazione.
Per concludere faccio un grande plauso soprattutto a Patrizia l’unica donna del gruppo che ha dimostrato di essere veramente “tosta” senza niente di meno dei “maschietti” presenti: brava! E ad Aniello, ”marinaio partenopeo della Patagonia” che ha saputo veramente stringere i denti nei trekking di El Chalten.
CIAO A TUTTI!

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