London Paris

Una grande sfida fra due bellezze europee!

Itinerario

London or Paris, that's the question ...
Quante volte ci è stata rivolta la domanda: "Tu che le hai viste entrambe, allora, meglio Londra o Parigi?"; O quante volte noi stessi ce lo siamo chiesti; io parecchie volte, e mi sono sempre trovato nell'imbarazzo dell'indecisione motivata ogni volta da ragioni differenti.
Allora oggi ho deciso di rispondermi, scrivendo di getto senza pensarci prima, una sorta di "Stream of Consciousness" o di "Ecriture automatique" alla surrealista, cominciamo bene ...
Innanzitutto non sono un esperto delle due metropoli: sì, Cisonostato e più di una volta, ma mai per un periodo di tempo tale da consentire una conoscenza più che superficiale; mi piacerebbe quindi suscitare la reazione di chi le conosce meglio, o di chi desideri semplicemente dare il proprio contributo alla soluzione dell'annoso problema.
E poi il nome: se le chiamassimo con i veri nomi, già comincerebbero ad assumere una fisionomia più delineata. Vogliamo mettere chiamare Londra "London" o Parigi "Paris"? Il carattere diverso delle due città sta già tutto nei loro nomi e nel suono degli stessi: "Paris", magari con la "erre" alla francese, è sogno, arte, poesia con un pizzico di stravaganza; London è modernità, cosmopolitismo, futuro che si sposa con la tradizione più rigorosa e la trasgressione più estrema.
Proviamo a immaginare una discussione tra due persone con opinioni opposte e affrontiamo quindi il problema per argomenti. Cominciamo dalle cose serie, dall'Arte: entrambe le città hanno capolavori e tesori inestimabili, difficile metterle a confronto.
A Parigi c'è innanzitutto Le Louvre, forse il più grande museo del mondo, immenso contenitore di tesori in cui è affascinante estraniarsi dalla folla e lasciarsi trasportare come in un sogno soffermandosi di fronte agli infiniti capolavori, alcuni tra i più noti, come La Vergine delle Rocce e La Gioconda (sempre un poco deludente), La Venere di Milo, la Nike di Samotracia e il mitico Codice di Hammurabi che abbiamo studiato a scuola, altri magari non universalmente conosciuti ma di enormi importanza e bellezza. A seguire, per citare solo i maggiori, il Musée d'Orsay, la galleria degli Impressionisti, anche questo davvero straordinario e ben strutturato, il Musée de L'Orangerie e il Musée Marmottan; gli appassionati di Arte Moderna e Contemporanea troveranno entusiasmanti il Musée National d'Art Moderne, presso il Beaubourg mentre quelli che amano la Storia non si perderanno una visita al palazzo medioevale della Concergerie e al Musée de l'Armée all'Hotel des Invalides. Le chiese per la verità non brillano: bellissima Notre-Dame, ma a dir la verità si trovano cattedrali gotiche migliori, magnifica soprattutto la vicina Sainte-Chapelle, con le celebri vetrate, si visitano di solito anche St. Eustache e St. Germain des Pres. Dal punto di vista artistico, sono notevoli anche i palazzi della città, sia quelli singolarmente famosi come l'Hotel de Ville o lo stesso Louvre, sia quelli che circondano piazze, come Place Vendome, Place des Vosges e Place de la Concorde, o adornano vie suggestive, come quelle dell'Ile St. Louis.
Veniamo a Londra e alle sue bellezze artistiche. Pensandoci, i musei secondo me sono superiori: se è vero che il British Museum paga qualcosa al Louvre pur presentando una collezione infinita e pezzi incredibili (tanto per dirne un paio, la Stele di Rosetta e il Fregio del Partenone), l'insieme dei musei cittadini secondo me è insuperabile. Le tele esposte nella National Gallery e nelle due Tate Galleries (vecchia e nuova) non temono confronti, ma a farmi preferire Londra sono soprattutto le altre esposizioni, vale a dire il piacevolissimo Victoria and Albert Museum, dentro il quale ci si cala nell'atmosfera e nei fasti dell'Inghilterra vittoriana e, soprattutto, la splendida accoppiata del Science Museum e del Natural History Museum con l'enorme scheletro di dinosauro che domina il grande salone d'ingresso: queste due strutture sono normalmente poste dal turista in secondo ordine, ma vale sicuramente la pena visitarle, possibilmente non di corsa, perché sono piuttosto impegnative anche dal punto di vista didattico. Da ultima, me ne stavo dimenticando, la Tower of London, l'antica prigione medioevale sulle rive del Tamigi che va vista senza dubbio, se non altro per vedere i mitici gioielli della Corona e per incontrare le famose guardie, i Beefeaters.
A livello di chiese, andiamo maluccio: Westminster Abbey è più famosa che bella, St. Paul Cathedral invero non è proprio così affascinante ...
Per ciò che riguarda l'architettura dei palazzi, direi che Londra non vale Parigi, che mi sembra più elegante e, in particolare, più uniforme, almeno questa è la prima impressione, forse sarò criticato in modo pesante.
Ma a noi turisti (perché è di noi che si parla, non ho la presunzione di intendere necessità e piaceri degli abitanti) cosa interessa dopo esserci saziati abbondantemente d'arte? Visto il verbo usato, la cucina: beh, lasciamo perdere, qui è Davide contro Golia; non che impazzisca per la cucina francese, però, visto che i prezzi sono sempre alti, a Parigi si corrono molto meno rischi e volendo ci si può anche togliere la soddisfazione di provare una cena in un ristorante storico, pieno di fascino e eleganza francese (un esempio per tutti "Le Procope", il ristorante più antico di Francia in rue de l'Ancienne Comedie - metro Odeon). Per Londra un consiglio: evitiamo i ristoranti stranieri, sempre cari e spesso piuttosto anonimi; meglio provare i pubs, dove l'atmosfera è più "vera" e accogliente e la cucina meno cara e più gradevole di quanto ci si aspetti, a meno che non si voglia vivere di Pizza Hut, Baked potatoes e Fish & Chips (il che, volendo risparmiare ...).
Restando nello stesso campo, assegnerei un bel pari per le altre due istituzioni inglese e francese: da una parte il Pub, affollato ad ogni ora, dove consumare una birra (non chiedere però una beer, ma a seconda di quello che si vuole una lager, una ale o una stout) magari anche in piedi, tra impiegati appena usciti dall'ufficio e signori/e di ogni età e ceto sociale o dove mangiare regolarmente a pranzo o cena. Difficile dare delle indicazioni: uno dei più antichi "Ye Olde Cheshire Cheese", 145 Fleet st. -EC4 - e uno popolare, "The Enterprise", Camden Town, 2 Haverstock Hill.
Dall'altra, la Brasserie, un'istituzione a Parigi, dove bere un caffè o più speso mangiare in ambienti di vario livello ma sempre pieni di fascino (ancora un nome? Brasserie Lipp, in bd. Saint Germain - metro St. Germain des Pres, luogo d'incontro di politici e intellettuali); un discorso a parte meriterebbero le Boulangerie, alcune addirittura famose, vere e proprie esposizioni di pane e dolci nelle accattivanti vetrine, in testa a tutto la classica buonissima baguette.
Ed eccoci allo shopping, sacro per noi italiani, per tutti, non c'è di che vergognarsi, attività di primaria importanza a Londra e Parigi, sia che si sfoderi la carta di credito per acquistare, sia che ci si limiti a osservare, al cosiddetto "windows-shopping" o, con termine più colorito al léche-vitrines", letteralmente "leccare le vetrine"! Entrambe le città offrono possibilità infinite. A Parigi lo shopping è un mito, nulla è introvabile, basta ovviamente fare i conti con le proprie capacità finanziarie; chi non è andato in Place Vendome a vedere le vetrine scintillanti di gioielli di Boucheron o di Cartier, o chi non si è lasciato andare ai "soliti commenti" davanti alle vetrine di Yves Saint-Laurent, in fbg. Saint-Honoré, o di Cristian Dior, in av. Montaigne? Chi ama i grandi magazzini ha di che sbizzarirsi: dal grandioso Samaritaine, sopra il quale vi è anche una terrazza da cui si gode una splendida vista dei tetti di Parigi, a Printemps, Forum Les Halles e alle Galeries Lafayette, caratterizzate dall'enorme cupola che ne racchiude elegantemente una parte (a proposito, fantastica la scenografia degli addobbi natalizi, quando un grande Albero troneggia nel mezzo della cupola).
E Londra? Non è di certo la capitale della moda, ma guida senza pari la classifica per gli acquisti, diciamo così, estremi: a seconda di dove ci si rechi si può trovare il massimo dell'eleganza classica maschile o lo stile più trendy nelle boutiques più alternative.
La zona di st. James sq., Regent st., Old Bond st., etc. è un vero e proprio santuario dell'eleganza classica: qui troviamo antiche sartorie (Huntsman & Sons), profumerie (su tutte Floris, il profumiere della Corona) negozi di scarpe (fantastico il "dickensiano" John Lobb) e inifinite altre possibilità, tra cui i punti vendita di note marche d'abbigliamento come Aquascutum e Burberry's. Completamente agli antipodi il quartiere di Camden Town, un tempo patria degli hippies, poi dei punks e di tutte le altre nuove tendenze; oggi, nelle bancarelle o nei negozietti, si può trovare veramente di tutto, e non sempre a buon prezzo. L'atmosfera comunque è impagabile, soprattutto se ci si va fuori stagione, quando i turisti non sono così numerosi. Altro appuntamento per lo shopping fuori dagli schemi è il quartiere di Notting Hill, con il mercato di Portobello rd.; chiaro che ci si può scordare di fare "l'affare", comprando prezzi pregiati a poche sterline, ma l'atmosfera è calda e molto particolare, la gente informale e spesso davvero "strana", come quello che vende, siano creazioni artistiche create con materiali di recupero, o capigliature trashy, dai colori sgargianti, che però ormai non fanno più notizia neanche da noi. Ho trovato invece un po' invecchiata la storica Carnaby st., ridotta ad una serie di negozi spudoratamente per turisti con i soliti punks in posa per una fotografia.
Un'ultima annotazione: non si è vista Londra se non si è fatta almeno una scappata da Harrod's, che sarà banale, ovvio, inflazionato, caro, tutto quello che si vuole, ma rimane comunque un classicissimo irrinunciabile, e tra l'altro vende merce decisamente buona in ambienti lussuosi (il reparto degli alimentari vale da solo una visita).
Mi sono lasciato un po' prendere la mano parlando dello shopping a Londra, sarà meglio cambiare argomento: passiamo alle varie zone, alla varietà dei posti da visitare. Qui la lotta è veramente dura. Londra parte all'attacco sfoderando alcuni "classici" come le centrali Piccadilly Circus e Trafalgar Square, il Big Ben e la House of Parlament con tutte le sue storie, Covent Garden, stupendo luogo d'incontro dove tra pubs, locali caratteristici e botteghe deliziose si esibiscono gli artisti di strada, forse il posto che in una visita a Londra capita di vedere più frequentemente, Buckingham Palace e gli stupendi parchi, veri polmoni verdi che si aprono nel cuore della città. Al riguardo, trovo davvero stupendo passeggiare per Hyde Park e Kensington Gardens, magari d'inverno, o sdraiarsi con i londinesi a prendere il sole leggendo un libro nelle tranquille domeniche baciate da un sole mai troppo insistente; così come è affascinante visitare i Kew Gardens, con il bellissimo giardino botanico racchiuso nelle serre vittoriane. Deludente, invece, la visita nella zona della City, mentre purtroppo non ho mai visto il quartiere dei Docklands messo a nuovo, ne ho letto buone cose. Uscendo dal centro, Londra ha ancora notevoli frecce al suo arco. Già ho citato i quartieri di Camden Town e Notting Hill (che dopo il film con Hugh Grant ha avuto un vero e proprio boom), altre mete interessanti sono Greenwich e, per gli amanti del tennis, il "tempio" di Wimbledon con museo annesso; per chi voglia gustare un sorso dell'Inghilterra "fuori città" a portata di metropolitana, può prendere la linea nera, la "Northern", e spingersi fino a Hampstead, un villaggetto immerso nel verde, con un'atmosfera quasi incantata che ti porta lontano anni luce dalla frenesia della metropoli.
Ma Parigi ribatte colpo su colpo: nel pieno centro cittadino, offre la possibilità di passeggiare sull'Ile de la Cité, fino sulla punta, uno dei luoghi più romantici della città, nelle stradine dell'Ile st.-Louis, vera oasi di tranquillità, e nelle vie del quartiere del Marais, dove in un'atmosfera ovattata sopravvive la Parigi dei piccoli commercianti, molti quelli ebrei, e degli antiquari che espongono la merce all'aperto sotto i portici della splendida Place des Vosges. Il passeggio più frequentato è forse quello tra le due piazze del Centre Pompidou e del Forum des Halles, il vecchio mercato generale parigino, dove cammina una vera folla ad ogni ora del giorno e della sera; ma i luoghi che più affascinano sono il Quartiere Latino, con il labirinto di stradine piene di ristorantini e negozi folklorisitici, sede della Sorbona e "cuore" della rivolta studentesca del '68, e Montmatre, patria degli innamorati. Qui, sempre attenti ai borseggiatori ed ai "ladri legalizzati" che vendono souvenirs, si vive in un sogno, si passeggia nelle romantiche stradine e nella piazzetta strapiena di artisti e di colori e si sosta sulla scalinata che porta alla chiesa del Sacre-Coeur, divertendosi agli spettacoli degli artisti di fronte ad uno stupendo panorama della città dall'alto. Non ho ancora citato un luogo, un vero e proprio must: la Tour Eiffel, magari sarà vista e rivista, però trovarsi accanto alle fontane del Trocadero al cospetto della Torre fa sempre un certo effetto! Anche qui ora usciamo dal centro. Prima di tutto ci troviamo la Parigi del futuro concretizzata dei due quartieri della Defense, con la celebre Grand Arche, e il Parc de la Villette, straordinario avveniristico complesso dedicato a musica, arte e scienza; poi ci perdiamo nell'immensità del Bois de Boulogne, il maggiore parco cittadino. A proposito di parchi, quelli di Parigi mi sono sembrati meno frequentati dei "cugini" d'oltremanica: sono stupendi giardini, spesso curatissimi, ma meno vivibili, insomma, manca un Hyde Park in pieno centro cittadino. Però qui c'è un parco che li supera tutti: magari non è proprio solo un giardino, ma piuttosto la mecca del divertimento per bimbi e genitori: evidentemente sto parlando di Disneyland Paris, dove ci si può veramente dimenticare di vivere in questo mondo antipatico e provare ad essere per un po' spensierati (ma dove altro si può ancora esserlo?). In tema di parchi di divertimento, ho sempre sentito parlare bene anche del Villaggio di Asterix, particolarmente amato dai francesi, tradizionalmente patriottici e non troppo amanti delle "americanate".
Per gli amanti del divertimento Londra e Parigi non temono paragoni. Al di là delle discoteche e dei locali notturni, entrambe offrono il massimo: Londra ha ristoranti di tutti i tipi e "colori", in particolare nel quartiere di Soho e nella zona di Covent Garden ed ha una strabiliante offerta in tema di spettacoli teatrali: nelle numerosissime sale, sopravvivono classici senza tempo rappresentati centinaia di volte, come Cats o Grease, che tra l'altro ho avuto la fortuna di vedere. Spettacoli su spettacoli anche a Parigi, sia nei grandi teatri, primo tra tutti il mitico Opéra, sia nei famosi cabaret, in cui per assistere alle spettacolari rappresentazioni non necessariamente si deve essere giapponesi o texani con il cappello ed il sigaro, basta essere disposti a spendere (e per una volta ne vale la pena). In fatto di avvenimenti sportivi, sarebbe fantastico assistere ad una partita del 6 Nazioni di rugby al Parco dei Principi o alle fasi finali del Rolad Garros di tennis, ma per quanto ne so trovare i biglietti è praticamente impossibile (come per Wimbledon, d'altro canto).
Le nostre due metropoli hanno qualcosa che va oltre a tutto quello che possiamo da vedere o fare: l'atmosfera che vi regna, del tutto particolare e del tutto diversa. Come dicevo all'inizio di questo psico-dramma, Parigi è una città incline al sogno, che fa sognare, la melodia della Vie en Rose sembra pervadere le strade, i marciapiedi lungo la Senna, i giardini, in un'atmosfera di eleganza e solennità che non ha eguali: il cielo grigio con nuvole che corrono veloci, qualche goccia di pioggia sulla Senna grigia, e poi d'improvviso il sole ad illuminare gli splendidi palazzi. Parigi è l'emblema della Grandeur degaulliana, anzi Parigi è la Grandeur; mi sembra la Città sia veramente il centro della Francia, vuole avere un'importanza mondiale, vuole essere punto di riferimento mondiale ma non vuole essere cosmopolita, vuole restare assolutamente Francese, con i pregi che ne conseguono ed anche i difetti (che per i francesi non esistono, ovviamente).
La mia impressione è che ci sia un particolare connubio tra il grandioso passato ed un futuro che i parigini vogliono altrettanto grandioso: la sensazione è quella di una città che non si gira indietro a bearsi, immobile, delle sue bellezze, ma che anzi a queste bellezze vuole accostare un senso di Rinnovamento, di modernità: in questo senso, ben si inseriscono nel tessuto urbano la ormai vecchia Tour Eiffel, la coraggiosa Piramide di vetro all'interno del Louvre (chi avrebbe detto che non sarebbe stato un osceno pugno nell'occhio?) ed il grandioso quartiere La Defense, con la Grand Arche che idealmente chiude la prospettiva del grande viale che dai giardini di Touileries passa dall'Arco di Trionfo per arrivare appunto alla Grand Arche. Questa è una lezione che tante città italiane, Roma in testa, dovrebbero tenere ben presente.
Ma non divaghiamo, per carità, veniamo a Londra. Londra per me è più difficile da spiegare: l'atmosfera è quella degli opposti, ma regna un'armonia assoluta. L'Inghilterra, e Londra a maggior ragione, è la patria della tradizione più rigorosa; questa tradizione, associata ad un profondo senso del rispetto per la libertà d'espressione, crea ovviamente anche chi alle regole si ribella. Questo fa sì che più che altrove troviamo, come dicevo parlando di shopping, luoghi, atteggiamenti e persone incredibilmente diversi nel vestire, nel comportamento, nella concezione stessa della vita: questi mondi paralleli si sfiorano, convivono, ma non si incrociano, sono incredibilmente impermeabili l'uno all'altro nel rispetto (o forse nel disprezzo) reciproco. E solo a Londra poteva esserci l'istituzione dello Speakers' corner, un luogo dove Tradizionalmente (con la T maiuscola) chiunque abbia qualcosa da dire o esternare semplicemente può salire su uno sgabello o su una cassetta per la frutta e parlare, qualcuno ad ascoltarlo di sicuro lo troverà. Londra, inoltre, è cosmopolitismo spinto: ogni razza del Globo vi è rappresentata ed alcune minoranze, come quella indiana, vivono in quartieri divenuti ormai città nella città. Ancora, Londra è un punto di riferimento mondiale, basta vederne gli aeroporti per accorgersene, basta notare che se c'è un avvenimento, uno spettacolo a livello mondiale, passerà anche da lì; eppure, in mezzo a gente di tutte le razze, in questa città proiettata verso il futuro del mondo, basta poco per scovare il negozietto, la piccola libreria con testi antichi, la confezione di marmellata artigianale o quella tradizionale di Fortnum & Mason, la casettina con bow windows e giardinetto ben curato, per calarsi insomma in un mondo di piccole cose senza tempo, tipicamente inglese.
Sono alla fine; scorrendo quanto scritto, mi accorgo di aver detto che Londra batte Parigi in diversi campi: musei, parchi cittadini, possibilità di uno shopping spaventosamente vario.
Ma non riduciamo tutto il ragionamento ad un'arida classifica punti.
Perciò, alla fine, tu che le hai viste entrambe, meglio Londra o Parigi?
Per me Parigi, ma non chiedetemi perché.

14 commenti in “London Paris
  1. Avatar commento
    ramona
    04/09/2008 11:18

    sono stata 2 volte a Parigi e 2 volte a Londra ma parlando razionalmente credo non basterebbe andarci 1000 volte per decidere quale vinca tra le due...quando sono a Parigi mi dico assolutamente certa che sia la migliore ma succede lo stesso quando sono a Londra... parlando con il cuore invece dico Parigi perchè ha fatto da sfondo alla mia luna di miele e quindi rimarrà per sempre legata a quei momenti unici !!! ...è la capitale mondiale del romanticismo e in questo non delude le aspettative !!!

  2. Avatar commento
    Maxers
    16/07/2008 22:37

    Parigi fa schifo la citta' e sporchissima e in mano a rom barboni e vu compra' se vai di sera a MontMartre non ritorni all'Albergo!!

  3. Avatar commento
    BlackMan
    18/06/2007 21:15

    le vie di pigalle sono impressionanti e se ci si trova li non si puo non andare al moulin rouge.BELLISSIMO

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    Ninni77
    08/11/2004 16:13

    Londra, of course! Sono stata a Parigi 2 volte, a Londra 4 e ci ritronerei anche subito! La adoro, la gente, l'atmosfera, la città, mi sento a casa quando son lì e ogni volta che riparto piango! Per chi non c'è mai stato, andateci perchè è da vedere, poi decidete se amarla o odiarla!

  5. Avatar commento
    pellegrino
    08/11/2004 13:39

    londra in quanto tra le due la sola ke ho visitato,è espressione contradditoria quanto regolare incontro e confronto tra diverse culture delle volte lontanissime tra loro;Apprezzabile sicuramente la facilità con cui ci si può muovere e soprattutto l'atmosfera di mary poppins nn può essere ne tralasciata ne dimenticata .......vive ancora tra alcune di quelle vie.Un bacio anche alla storica parigi mia proxima metà;Au Revoir

  6. Avatar commento
    daiana
    01/10/2001 06:00

    Hi! Io sono originaria di Oxford e... la mia England non si tocca proprio! Scherzo ovviamente!!! Comunque Londra è wonderful anche per chi l'ha vissuta in tutte le salse (si dice cosi?) kiss

  7. Avatar commento
    Lo staff
    01/10/2001 06:00

    Consigliamo a Mac Gyver di inserire anche un post sul nostro Forum: è molto visitato e certamente avrà maggiori probabilità di ottenere risposta!

  8. Avatar commento
    mac gyver
    01/10/2001 06:00

    Ciao, mi piacerebbe andare a Londra per Capodanno ma gli amici che dovrebbero venire con me sono titubanti riguardo le condizioni climatiche il quel periodo. Se c'è qualcuno che ci è stato in quei giorni mi piacerebbe sapere se ne vale la pena o se il maltempo rischia di rovinarmi il soggiorno, grazie.

  9. Avatar commento
    dike
    01/10/2001 06:00

    Paris. Adoro la Parigi dell'alba quando la città si risveglia riprendendo il solito, irrefrenabile ritmo, adoro la Parigi di metà mattina immersa nel dolce sapore dei croissants appena sfornati nel quartiere latino, adoro la Parigi romantica del sole che tramonta tra le guglie di Notre Dame, adoro la Parigi notturna quando si spengono le luci della Tour Eiffel e comincia la vita trasgressiva e ambigua della pittoresca Pigalle... adoro Parigi, punto.

  10. Avatar commento
    stefano
    01/10/2001 06:00

    SONO STATO DUE VOLTE A LONDRA, E' UNA CITTA' INDIMENTICABILE, MERITA DI ESSERE VISITATA, LASCIA SICURAMENTE UN RICORDO INDIMENTICABILE!

  11. Avatar commento
    Elena
    01/10/2001 06:00

    E' una scelta veramente difficile, di Parigi adoro la cultura, la letteratura, la lingua l'arte, quell'aria ovettata che si respira camminando lungo i stradine meno conosciute, è affascinante e soprattuto, fa sognare... ma Londra è Londra, non so come e perchè sono così legata a questa città, ma non posso starle lontana più di sei mesi... non importa chi sei, come ti vesti sei solo tu, solo nella tua city, a mangiare schifezze mentre guardi fuori dalla finestra il cielo grigio, che sempre avvolge la città... è unica!!

  12. Avatar commento
    Licia
    01/10/2001 06:00

    Dopodomani vado a Paris per la seconda volta e la cosa mi eccita molto. Dal testo si puo' sentire l'emozione di chi ha raccontato i suoi viaggi ed e' evidente che preferisce Paris! Anch'io la preferisco anche se non sono mai stata a London!!!

  13. Avatar commento
    Valeria
    01/10/2001 06:00

    Se per se le prossime feste hai deciso di andare a Parigi, non puoi mancare l'expo di questo artista. In questa esibizione presenta il suo ultimo progetto sulle OMBRE. Se volete saperne di più il sito è www.ericjegat.com oppure scrivetemi vgfcola@libero.it qui in Italia, ci sono alcuni collezionisti che già hanno alcune sue opere. l'expo parigina si svolge all'Hotel "Quai Voltaire" dal 6 dicembre al 31 gennaio 2002. 19 quai Voltaire, 75007 Paris ; tél: 01.42.61.50.91 (métro Saint-Germain-des-Prés, Rue du Bac ou Musée d'Orsay) Eric è disponibile a farvi visitare il suo Atelie d'Artiste. Molto interessante. per non andare solo al Louvre!!! ;-)

  14. Avatar commento
    Ricky
    01/10/2001 06:00

    Parigi. Parigi che è più vicina a noi, Parigi meno "fredda", Parigi con MontMartre, con il quartiere Latino, Parigi dove sono andato per la prima volta con Cinzia, Parigi solo e comunque, tant'è che a Londra non ci andrò mai. Poi Ci sono stato......... per me Londra, ma non chiedermi perché!!!!

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