Le Cicladi e i loro colori

23/6 - 7/7/2006: Mykonos-Sifnos-Milos
Ebbene sì: anche noi tra i patiti della Grecia, tra coloro che appena sbarcano si sentono a casa, amano la libertà ed i colori del mare, apprezzano la cucina, sono ammaliati dai paesaggi delle Cicladi fatti di terre aride, greggi di pecore, sterrati che conducono a spiagge selvagge sempre da scoprire, scogliere o spiagge bianche, monasteri aggrappati alla montagna e casette cubiche magnificamente bianche contornate di blu…
Routard alla mano eccoci all’indirizzo delle Cicladi Occidentali.
Con un paio di mesi di anticipo acquisto due biglietti d’aereo della Easyjet partenza Malpensa destinazione Atene; costo 150,00 cad. ma attenzione: con i low cost abbassi i prezzi ma anche i servizi (e le informazioni); nelle conferme mail mica ti dicono i terminal così ti fanno impazzire un po’: con Easyjet si parte solo dal terminal 2 di Malpensa e si arriva al terminal 1 di Atene (occhio che il 2 è un’altra struttura).All’arrivo del (nuovo) porto di Mykonos solita calda accoglienza degli affittacamere (siamo a giugno, ad agosto la musica è molto diversa e la legge della domanda/offerta si inverte); ci troviamo molto bene da Anastasia Xidaki (tel 22890 71351 mob. 694 4226056) che offre camere in centro ma non troppo, sufficientemente lontane dalle zone più caotiche (Little Venice), pulite e comode; prezzo 40/45 € (ripeto siamo a giugno) con bagno, a.c., balcone, frigo e tv; anche nelle isole successive il livello di confort è lo stesso a conferma che il livello del servizio si è omologato.
Tempo un’ora dall’arrivo abbiamo anche il ciclomotore (da Anemos, lungo la strada superiore, tel 22890 24607) per il prezzaccio di 9,00 giorno.
Disfatte le valigie, indossato il costume, eccoci lanciati alla scoperta dell’isola: la prima spiaggia è quella di Paraga Beach, attrezzata ma carina, acqua trasparente ma un po’ freddino dato il periodo…
I giorni successivi visiteremo Lividi (spiaggiona, bellissimo mare ma esposta al vento “meltemi” che può costituire una vera piaga nelle spiagge sabbiose di Mykonos), Lia (a ridosso di un villaggio, con spazi più protetti, vicino al piccolo porto) e (udite udite) Paradise Beach: quest’ultima spiaggia è il must dell’isola perché sede di bar/ristoranti, pub/discoteche, con avvenenti bariste ed animatori dopati; vedere la partita Italia – Australia (ottavi dei Mondiali di Germania 2006) al Tropicana Beach è stata un’esperienza di puro folklore popolare (presenti anche turisti australiani: al rigore di Totti eravamo già lontani!).
Mykonos è una cartolina: certamente icona turistica della Grecia con i suoi 5 mulini sulla baia, affollata da coppie gay (vabbè), con i pellicani simboli della città, bandiera di trasgressione e ostentazione (Scandinavian Bar). Però che fascino quei vicoli, così tortuosi e impenetrabili e che vista dall’alto, con i mulini ed il sole che muore nell’Egeo mentre l’isola si ferma…
Aneddoto: i nostri orari da spiaggia mal si conciliavano con gli orari dei nottambuli così che non ho mai conosciuto le tre ragazze che dormivano a fianco di noi (regolare coppia) e che si lamentavano di non “concludere” con ragazzi evidentemente della sponda “altra”; certo che dopo tanti sospiri ho richiesto maggior silenzio destando sicuramente curiosità (ero forse colui refrattario al femminile richiamo?).
Come da consigli Routard abbiamo cenato da Eva’s Garden (molto elegante ed abbastanza caro, cibo abbastanza ricercato), da Ta Kioupia (più autentico del vicino Niko’s, prezzi accessibili, bella cornice), al Marco Polo (per quanto turistico il più genuino, prezzi accessibili, cameriera generosa con maglietta a rischio molestia), al Greco (che è uscito dal centro e si trova a Tourlos, è diventato un locale raffinato ed abbastanza caro, con tanto di cameriere che ti versa il vino quando hai terminato il bicchiere!). Prezzo per una cena per 2 da 40 a 60 €.
Occhio alle colazioni (e cene) sui locali a Little Venice sul mare: per una colazione (2 caffè e 2 brioches) ho pagato 17,00 € .
Proprio vero quanto riferisce la guida sui collegamenti da Mykonos: poco collegata con le altre isole; quindi per proseguire verso Milos dovevamo fermarci una notte a Syros o Paros (isole più nevralgiche per il traffico marittimo delle cicladi); studiatevi il sito GTP anche se le informazioni (e orari) mica sempre sono attendibili (vedi ritorno da Milos per Atene).
Ci facciamo quindi una notte a Syros: isola molto strana rispetto alle altre Cicladi. Molto grande, e terra rifugio di molti cattolici. Assomiglia un po’ a Corfù per le dimensioni mercantili - industriali (era il porto più importante prima del canale di Corinto): sicuramente non ce ne siamo innamorati. Siamo stati a mangiare sulla Terrazza: ristorante sulla scogliera, vista mozzafiato, ma la pulizia era un’opinione, cibo e prezzo nel “mazzo”.
Le successive tre notti a Sifnos, preferendo tale isola a Serifos, sempre sul tragitto e che altri italiani mi hanno descritto più bella (vabbe’, next time): dormiamo a Kamares (il porto) alla pensione Afroditi (camera con terrazza sul mare, a 150m., con spiaggia pulitissima, 40€ al giorno con colazione a buffet); ci consegnano un ciclomotore keyko nuovo di stecca e 125 c.c. sempre a 9 € al giorno che è stato un vero divertimento.
Isola piccola, dalle spiagge sabbiose con Apollonia (la capitale, delizioso borgo sulle colline) da visitare la sera, con il Kastro da vedere per la posizione sulla scogliera e la miriade di casette bianche cubiche.
Vathi secondo noi la spiaggia più bella, meno turistica e più aperta. Cherronissos (a Nord) piccola spiaggia suggestiva, antistante un piccolo porto turistico e con un piccolo centro a disparte dal resto dell’isola. Plati Gialos molto turistica con molte stazioni balneari.
Dovete andare a mangiare l’agnello in umido aromatizzato con vino e spezie da O Argiris a Kamares (dalla parte opposta di dove arrivano le navi, vicino al Caffè Follie)! Abbiamo mangiato bene e speso molto poco alla taverna Tsikali (sulla spiaggia di Vathi, in fondo a destra guardando il mare). Ottimo il pesce alla taverna Foni sulla spiaggia di Plati Gialos (già una rarità il pesce, poi per come preparato! Uno scorfano buonissimo!): retzina (vino bianco tipico) a fiumi…
Molto comodo quindi arrivare a Milos, isola vulcanica ma molto diversa da Santorini; con una varietà tale di spiagge (dicono 50) ed una diversità di colori che la rende unica… Isola in realtà abbastanza grande ma con zone di scarso interesse: tutta la parte più occidentale (le assicurazioni dei mezzi a noleggio manco rispondono per sinistri in quella zona) e le parti interne e costiere orientali. Le zone più importanti sono la costa sud da Paleochori a Gerontas (mare spettacolare, spiagge da sogno), la cittadina di Plaka (villaggio arroccato, centro suggestivo con ristoranti e negozi) con la vicina Triliti (dove visitare le catacombe e l’anfiteatro), le spiagge laviche a nord (più ventose) di Sarakiniko (paesaggio lunare) e Parafragas, la cittadina isolata e tranquilla di Pollonia.
Anche qua al porto stesso protocollo: veniamo “adescati” da Popi Veletas che ci offre una camera pulita e confortevole a 30 € sul porto di Adamandas (preferisco sempre dormire sul porto per la comodità: molto strategico, eppoi ci si sposta con la moto).
Mangiamo bene sia alla Taverna Kinigos sul porto (a parte il vino bianco caldo) sia alla taverna Barko (sulla strada di Plaka); in quest’ultima data l’intensità di italiani pare di mangiare a Trastevere… Ma il posto migliore è la taverna Ergyna (o Herghina) a Triliti: terrazzo panoramico sul golfo, ottima accoglienza, prezzi stracciati e cibo ottimo….Mangiamo molto bene anche alla taverna Apanemia a Apolonia: ottimo pesce (udite udite)!
Le spiagge a sud (da est a ovest);
** Paleochori: spiaggia di ghiaia e sassi molto grande, baia dall’acqua molto calda (rispetto al nord) e tranquilla, circondata da falesie gialle, rosse e verdi. Spettacolare la veduta dalla terrazza della pensione Artemide dalla quale abbiamo cenato, collocata sopra uno stabilimento balneare molto trendy (cucina convenzionale, prezzi ok).
** Agia Kiriaki: simile alla precedente, baia un po’ più intima e dall’acqua ferma (puoi nuotare da una boa all’altra come fossi in piscina).
** Tsigrado: la più bella e la più diversa; una lingua di sabbia in una spaccatura della roccia, con la sabbia che degrada consentendo di vedere dall’alto le varie sfumature di turchese… Attenzione: per discendere occorre calarsi in una gola di roccia e sono necessarie calzature sportive ed un certo spirito; circa un terzo degli avventori spaventati da tanta prova desiste! Se siete fanciulle dall’infradito facile convertitevi alla scarpetta da trekking! Una volta sulla spiaggia ne sarete ripagati: su un costone addirittura delle grotte naturali… Purtroppo i fondali greci non sono come quelli delle Baleari: nessuna stella marina, ma contrasti di colore intensissimo.
** Firiplaka: dietro la dorsale di Tsigrado, per allungare la giornata essendo quest’ultima una gola alle 18 (di giugno) è già in ombra. Spiaggia lunga e molto attrezzata, con le falesie che la circoscrivono, orientata sul tramonto per vedere il sole morire nel mare…
** Gerontas: attenzione, da Provatas (circa) la strada costiera verso ovest è sterrata e state valicando l’area non coperta dall'assicurazione; tuttavia lo sterrato è di terra battuta (no roccia) e la costa è bellissima (sembrano le Cinque terre, o la Corsica nord ovest). Lungo la strada troverete ad un certo punto un parcheggio sulla sinistra ed un bivio: se parcheggiate qua e scendete a piedi (20 minuti circa) troverete delle spiagge di pietra lavica ed un mare di una trasparenza idilliaca; preso dalla curiosità ho voluto poi seguire una coppia greca che oltrepassava una strada chiusa da una sbarra (basta trascinare lo scooter sotto!) per avventurarsi lungo una strada utilizzate da alcune cave; abbiamo trovato una spiaggia dalla sabbia vulcanica nera e con un arco naturale mozzafiato…

Conclusioni
Milos sicuramente l’isola greca più genuina e più bella per la vacanza di mare. Prezzo delle due settimane tutto compreso 2.300 € in due; prezzo elevato da alcune performances in quel di Mykonos: infatti a Milos con 80/100 € in due ci vivi (scooter, colazione, cena, camera).
La Grecia come vacanza di mare all’insegna della libertà e della natura: se c’è il mal d’Africa, ebbene c’è anche il mal d’Egeo… Ritorneremo.Decidiamo di volare su Atene evitando i charter sulle isole per tornare su Atene con la nave da Milos.
Ad Atene i trasferimenti sono facili: la metropolitana collega sia il porto del Pireo (sud) con l’aeroporto ed il centro città; tuttavia per raggiungere Mykonos è più comodo il porto di Rafina (nord est) collegato con una linea di bus (fronte hotel Sofitel) che partono ogni 20 minuti; tempo un’oretta arrivi al porto di Rafina che è ben diverso dal Pireo: molto piccolo e pulito, con molti ristorantini dove mangi nell’attesa della nave (occhio a prenotare od informarsi perché le highspeed e/o catamarani vanno a ruba la sera dei w.e. (vedi links in calce).

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