La Valle di Champorcher

Paesaggi idilliaci in Val d’Aosta

La Valle di Champorcher, ricca di storia e di natura, è la prima che si incontra entrando nella Valle d'Aosta. Di fronte al suggestivo forte di Bard, tagliata dal torrente Ayasse, si inoltra alla destra orografica della Dora Baltea. Facilmente raggiungibile, offre diverse opportunità e non dista molto dai divertimenti mondani di Saint Vincent!
Chi si trova nella valle di Champorcher ha la possibilità di riscoprire tante bellezze naturali che raramente si trovano da altre parti. Decine di laghi, torrenti, cascate, sorgenti, torbiere, oltre a molte specie di animali, di piante, e di fiori. Due parchi, uno Regionale del Mont Avic e uno Nazionale del Gran Paradiso si trovano a comunicare grazie ad un corridoio di protezione, nel territorio del comune di Champorcher, attualmente oasi. La particolare morfologia di questa vallata, un vero paradiso naturale, ha impedito al grande turismo di massa di rovinarne l'integrità. E per questo motivo ne ha conservata intatta la propria purezza.
Tutto il materiale presente in questo articolo appare per gentile concessione del sito internet www.valledichamporcher.it
Dove alloggiare
Diamo di seguito alcuni indirizzi di esercizi alberghieri della valle:
* Albergo Ristorante Beau Sèjour:
Frazione Loré, 1 11020 CHAMPORCHER (AO) Tel.0125/37122 Fax 0125/37198
* Albergo Castello:
Frazione Castello, 53 11020 CHAMPORCHER (AO) Tel.0125/37108
* Ristorante Bar Brasserie Chateau:
Frazione Castello, 52 11020 CHAMPORCHER (AO) Tel.0125/37150
* Maison Nicole Appartamenti:
Frazione Chardoney 11020 CHAMPORCHER (AO) Tel.0125/37290 Fax 0125/376921
*Albergo Ristorante Chez Isabel:
11020 PONTBOSET (AO) Tel.0125/803280
* Agriturismo Le moulin des Aravis:
Frazione Savin, 55 11020 PONTBOSET (AO) Tel.0125/37312 cell.329/8013184
* Hotel Chardoney:
Fraz. Chardoney, 137 11020 CHAMPORCHER (AO) Tel.0125/37221 Fax 0125/37116

In cucina
Le specialità della cucina hanno caratteristiche strettamente legate alla natura montana. Tra i prodotti dei nostri campi, squisite sono le patate, uno dei prodotti base della nostra alimentazione, ed ancora viene coltivata la segale. I pascoli estivi ad alta quota offrono dell'ottimo latte, panna, e formaggi (tome), nonché il burro, particolarmente ricercato per la sua dolcezza e per il suo profumo. Tra i prodotti caseari ricordiamo anche il "sargnun", ricotta finemente aromatizzata con erbe e bacche. In ambito culinario troviamo il tipico pane "nero": è un pane di segale che per le grandi occasioni viene arricchito con castagne ed uvetta. È cotto di norma una volta all'anno, in autunno, nei forni tradizionali (nella sola Champorcher ce ne sono ben 17, e quest'anno è perfino stato pubblicato un calendario su di essi). Consumato fresco, il pane ha una fragranza deliziosa; viene comunque conservato anche per parecchi mesi, in luoghi freschi e su apposite rastrelliere in legno dette "rateli". Essiccato, il pane viene consumato con il latte, oppure è utilizzato, unitamente a brodo, burro, formaggio e verza, per preparare la zuppa.
Altro piatto tipico è la polenta "concia" ossia condita con burro e fontina e poi passata al forno. In autunno e in inverno la polenta con il camoscio risultano essere un piatto assolutamente squisito e da non perdere. Da gustare infine il "sanset", appetitoso insaccato, i cui principali ingredienti sono la patata e la pancetta.

Da non perdere
BARD
Bard si trova a 381 metri s.l.m., ed è situato nella parte più stretta di tutta la valle d'Aosta, dove le rocce scendono ripide verso la Dora Baltea. Proprio in questo punto il fiume compie un meandro, da dove nella sommità della roccia si erge il celebre Forte, attualmente in restauro.
Il borgo medievale di Bard è uno dei più suggestivi dell'intera valle, in quanto, sin dall'antichità, per la sua posizione strategica, è sempre stato un sicuro baluardo contro le invasioni, e conserva tuttora lo stile ad archi ricco di bifore, e con finestre crociate.
Il Forte che tuttora è visibile venne costruito intorno all'anno 1000, su delle costruzioni precedenti le cui fondamenta furono eseguite dai Romani.
Il clima è simile a quello della vicina Hône, che si trova nella sponda opposta della Dora, e si mantiene assai mite per gran parte dell'anno. La cittadina fu dominata per lungo tempo dalla signoria dei Bard, la quale estendeva la propria tutela su tutta la vicina valle di Champorcher.
Attualmente nel vecchio borgo è possibile visitare la splendida Casa Challant, che fino a tutto il 2002 è sede di una mostra dedicata ai lavori di restauro, eseguiti con il contributo della comunità europea, per il recupero del forte e del borgo stesso.
Si prevede, una volta ultimati i lavori di restauro, di ospitare delle mostre permanenti, come il museo Cultura Alpina, in cui verranno esposte immagini per commentare la nascita dell'alpinismo e lo sviluppo del turismo, e l'Opera Ferdinando, in cui si creerà un centro per il recupero e il restauro del legno, della pietra, e del tessuto.
Nel borgo medievale è possibile ammirare degli edifici di rara bellezza, come la Casa del Vescovo, Casa della Meridiane, Casa Valperga, e l'elegante palazzo dei nobili Nicole, ultimi conti di Bard, Casa Ciucca.

HÔNE
Il paese di Hône è situato all'imbocco della valle di Champorcher, a 364 metri s.l.m., sulla destra orografica della Dora Baltea e alla sinistra del torrente Ayasse. Originariamente addossate al monte, le abitazioni si stendono ora su tutta la piana posta dirimpetto al forte di Bard. Le aree libere interne e periferiche sono coltivate rispettivamente a orti, foraggi, vigneti e frutteti. Il clima in questa zona del fondovalle è assai mite, anche se il paese non è particolarmente soleggiato.
Come gli altri insediamenti della vallata anche Hône appartenne, anticamente, alla signoria di Bard.
Nel centro del paese, accanto alla chiesa parrocchiale, sorge l'imponente palazzo Marelli, una dimora feudale di fine '600 appartenuta alla famiglia medesima. La chiesa di Hône è dedicata a San Giorgio e risale al 1713; essa racchiude numerose testimonianze di arte sacra: oltre ad un ricco museo, si possono osservare tre altari barocchi in legno scolpito e dorato, una splendida cantoria ed il pulpito scolpito ed intagliato con pannelli raffiguranti la vita del Santo. La festa patronale si svolge ogni anno il 25 di Aprile. Nei mesi di Luglio ed Agosto si celebrano i patroni nei villaggi alpestri di Biel, Courtil e Pourcil. Dal capoluogo di Hône partono diverse escursioni che raggiungono villaggi, boschi e radure molto suggestivi.

PONTBOSET
Il capoluogo di Pontboset è sistemato su di un modesto spiazzo tra la carrozzabile ed il suggestivo torrente Ayasse, che in questo punto ha scavato per secoli la roccia, provocando una profonda gola selvaggia ed impervia, tra rocce levigate, massi e fitti boschi di castagni. Nelle sue acque è possibile pescare la trota fario che qui trova uno dei suoi habitat naturali. Il paese si trova a 780 metri s.l.m. ed è composto da tanti piccoli villaggi alpestri, dove le case rispecchiano la tipica architettura valdostana, e dove sono conservate numerose costruzioni d'epoca. Nel corso del XVII secolo vennero costruiti alcuni caratteristici ponti in pietra, tuttora praticabili, e la chiesa parrocchiale dedicata a San Grato (1624). Sino a tempi recenti, l'attività principale della popolazione consisteva essenzialmente nella coltivazione di numerosi terrazzamenti e nella conduzione degli alpeggi.
All'ingresso del paese si trova la cappella del Gom (1727) con all'interno numerosi fregi e decorazioni. Nei pressi dell'abitato è ancora possibile scorgere alcune tracce delle antiche fonderie appartenute al conte Nicole di Bard. Ogni anno, in data 2 Luglio, si svolge la tradizionale processione verso il Santuario di Retempio (m. 1474) edificato nel 1835, a cui partecipa tutta la popolazione. Il giorno 16 di Agosto, sempre a questo Santuario mariano, viene festeggiato San Rocco. Un'altra consolidata tradizione di Pontboset, oltre a quella sopra citata, è la Sagra della Castagna, che si svolge in autunno presso la località di Trambesère. Da Pontboset è possibile effettuare alcune piacevoli escursioni verso i laghi alpini della Manda, oppure gite ai villaggi o camminate verso i vecchi alpeggi.

CHAMPORCHER
Champorcher è una località pittoresca di alta montagna, circondata da prati e da boschi di larici. Il clima è tipicamente alpino, e d'estate è assai asciutto e temperato. Il centro del paese è denominato Chateau e si trova a 1427 metri s.l.m., dove sorgono gli antichi resti del castello (oggi rimane solamente l'antica torre merlata) e la chiesa di San Nicola del XVIII secolo. Il campanile della medesima monta una campana del 1548. Dalla località Chardonney partono gli impianti di risalita per lo straordinario comprensorio sciistico di Champorcher, dove è possibile sciare fino a quota 2500. Tra la località Chateau e Chardonney, vi sono vari impianti sportivi dove potersi divertire. Più avanti si trova la pineta che, d'estate, è un luogo di ritrovo per il pic-nic sulle sponde dell'Ayasse, che in questa parte della valle ospita con abbondanza trote, e d'inverno diventa parte delle piste di fondo della valle. Quest'area di 5 ettari, ha una capacità ricettiva di circa 1000 persone, un parcheggio con 220 posti, 148 tavoli, e 43 fornelli, oltre che a due chalet adibiti a servizi igienici. Il 5 di Agosto si celebra la suggestiva festa della Madonna delle nevi: la processione parte a notte fonda, illuminandosi la strada con delle torce, per raggiungere il mattino successivo il lago Miserin dove sorge il santuario dedicato alla Madonna. Da Champorcher sono molte gli itinerari che si possono fare, sia a piedi che in mountain bike, che a cavallo. Da vedere inoltre la mostra permanente dedicata ai tessuti artigianali in canapa, e il museo parrocchiale. Inoltre in ogni frazione del Comune di Champorcher si trovano un forno per la cottura del pane, una cappella, ed un parco giochi per bambini.
Curiosità 
L'artigianato locale, anche se attività modesta sotto il profilo economico, vanta l'antica tradizione della tessitura della canapa, per la quale vengono utilizzati antichi telai. Altri prodotti riguardano la scultura e l'intaglio su legno, la lavorazione della pietra ollare, prelevata dalla cava del Petit Rosier, il restauro e la riproduzione di mobili antichi. Pregevoli inoltre alcune piccole produzioni di cesteria.
Sport
Sport invernali.
Lo sci nordico lo si può praticare in un suggestivo anello di circa 8 Km che attraversa la pineta di Champorcher per inoltrarsi nel bosco, portando gli appassionati di questo sport a immergersi in un paesaggio da fiaba e a godere di profondi silenzi in questa oasi di tranquillità. Per la pratica dello sci alpino la stazione di Champorcher offre 5 impianti di risalita che permettono di sciare in 9 piste di ogni difficoltà con oltre 25 Km di discese, ad alta e bassa quota. Le piste della valle sono state studiate per rispondere a tutti i gusti e le necessità, da quelle più semplici e tranquille a quelle più impegnative. Gli impianti sono dotati anche di innevamento artificiale garantendo così un'ottima copertura nevosa per tutto l'inverno. Le scuole di sci, con maestri preparati e qualificati, offrono, oltre alle normali attività di insegnamento, anche grandi opportunità di svago con l'organizzazione di gare. Moltissime altre sono le occasioni di svago e di divertimento all'aria aperta. I più esperti possono raggiungere le cime più alte ed isolate con gli sci di alpinismo. Si possono praticare anche il fondo escursionismo e le passeggiate con le racchette da neve.

Sport estivi.
D'estate il clima, l'ambiente, la conformazione orografica, invitano alle passeggiate, all'equitazione, alle escursioni, alla pratica della mountain bike, che da tempo ha fatto il suo ingresso nella scenografia valdostana, ed è sicuramente uno strumento che esalta il rapporto uomo-natura. Ci sono diverse strutture disseminate per tutta la valle, che consentono di dilettarsi in tutti gli sport tradizionali. Ci sono campi da calcio, da calcetto, da tennis, da bocce, da pallavolo, e centri equestri. Per la ginnastica all'aperto si sta attrezzato un percorso vita. Inoltre i boschi della valle di Champorcher si prestano molto all' Orienteering, nuova e affascinante disciplina sportiva.

3 commenti in “La Valle di Champorcher
  1. Avatar commento
    enrico51
    22/06/2008 09:23

    ho sparato voto due ad una foto ma solo per sbaglio

  2. Avatar commento
    kqtnmyaw qotpn
    17/09/2007 12:57

    tihms wncqredom aqrp dxowh cmhpeodva upxiesf gduysnj

  3. Avatar commento
    andre
    28/02/2005 16:17

    Sono un grande appassionato di escursionismo estivo ed invernale ad alta quota,nonchè proprietario di una casa a Champorcher.Descrizione breve ma completa,ottima per chi vuole conoscere questa valle...che ha davvero molto da offrire!!

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