Opi?!? Ma perché proprio lì? La scelta (felicissima) di questa meta è la dimostrazione di quanto possa essere utile consultare Ci Sono Stato. Battute a parte, è andata proprio così. Né io né la mia compagna avevamo mai sentito nominare prima questo paesino. L’idea ce l’ha data Ricky, con il suo articolo. Quando decidemmo (verso primavera) di passare una settimana estiva nel Parco Nazionale d’Abruzzo, si pensava soprattutto anche ad altre località. Sulla carta, Opi è stata un’ipotesi come altre. Così, verso fine aprile siamo partiti… per una ricognizione. Ma dopo aver perlustrato buona parte della zona, la scelta è caduta proprio lì.
Opi è un incantevole paesino arroccato su un’altura, dal quale si gode un panorama davvero notevole delle valli sottostanti. Opi è minuscolo, pochi vicoli che si diramano intorno alla via principale che conduce alla piazza. Molte case sono in pietra, con caratteristici portali d’ingresso. Da balconi e finestre spuntano, coloratissimi, gerani e campanule. E’ un piccolo presepe.
Poi, la grossa novità di questa vacanza è che è stata la prima... vacanza a tre! Chiara, nostra figlia, di 10 mesi di età è stata così chiamata a dar prova di sè, come del resto i genitori, che per la prima volta si sono trovati... nel ruolo! Questa esperienza ha dato risultati del tutto positivi, con grosso respiro di sollievo dei genitori, i quali hanno tratto rassicuranti segnali in previsione di continuare la loro carriera di gironzoloni incalliti.Al di là delle peculiarità che lo distinguono, Opi è anche in posizione molto strategica per visitare alcune tra le maggiori attrazioni del Parco Nazionale d’Abruzzo.
** VAL FONDILLO, a quattro chilometri da Opi. Senz’altro il luogo più bello tra quelli visitati. Si pagano 3 € per il posteggio all’entrata della valle. E’ davvero molto bello, e colpisce la mutevolezza dei paesaggi, che rende la passeggiata alquanto interessante. Si alternano tratti boschivi a zone di prato, piccoli avvallamenti, rocce, cespugli. Comune denominatore dell’intera passeggiata, un ruscello cristallino che ci accompagna con il suo luccichio e con l’allegro gorgoglio delle sue acque. Cielo azzurro e aria fresca sono gli ultimi ingredienti che completano questo bucolico quadretto.
** PESCASSEROLI, 8 km da Opi. La località più famosa della zona. Qui abbondano alberghi e ristoranti. Il centro storico non è male; anche se piccolo piccolo tutto sommato val la pena farci un giro. Chiaro che durante la settimana centrale d’agosto il luogo è frequentatissimo e per quanto Pescasseroli non sia un grosso centro, folla e anche un certo traffico d’automobili si nota.
** CAMOSCIARA, la camminata più famosa del Parco Nazionale d’Abruzzo. Ma secondo noi non la più bella. 5 km da Opi. 3,50 € il posteggio. Il primo tratto è addirittura asfaltato. Si percorre piacevolmente e comodamente, con passeggino al seguito. Ai lati del cammino c’è una rigogliosa vegetazione, anche qui per buona parte del percorso, un ruscello segue il sentiero. Terminato il tratto più agevole, vi sono due possibilità. Un sentiero, facile e di breve durata, solo percorribile però con zaino portamarmocchio. Lungo questo percorso, molto frequentato, si incontrano due cascatelle. L’altro sentiero molto più irto, e lungo, non l’ho provato.
** PARCO FAUNISTICO D’ABRUZZO. Si trova nei pressi di Castel di Sangro, a 40 km da Opi. L’ingresso per gli adulti costa 15 €, invece i bambini pagano 5 €. Al di là del prezzo d’entrata (che non è poco), qualsiasi cosa proposta non è affatto economica; dai panini (tutt’altro che buoni), al noleggio di biciclette (€ 3.5 per mezz’ora e 5 € per un’ora!). Nel complesso il parco è abbastanza gradevole ma ci ha però suscitato più di una perplessità il modo in cui sono tenuti alcuni animali presenti nell’oasi. L’assenza completa di qualsiasi riferimento ad associazioni ambientaliste induce a qualche sospetto.
** VILLETTA BARREA, BARREA, LAGO DI BARREA - Villetta Barrea (12 km da Opi) è piccola ma molto ricettiva rispetto alle sue dimensioni. Non è caratteristica come Opi ma è anch’essa a pochi chilometri da molti tra i più importanti punti d’interesse del Parco Nazionale d’Abruzzo. Il minuscolo paesino di Barrea è invece molto più pittoresco con le sue casette in pietra che si arrampicano su una delle alture che si affacciano sull’omonimo lago. Lo specchio d’acqua è ovviamente pulitissimo, balneabile, infatti in alcuni tratti lungo le sue rive si vede qualche ombrellone e qualche sdraio.
** FORCA D’ACERO, 12 km da Opi . Bella la strada che conduce a questa località. Il primo tratto della strada che si inerpica sul versante della montagna regala una splendida veduta di Opi, vista da un lato. In mezzo, la vallata. Il secondo tratto della strada sono tornanti che si snodano come delle gallerie sotto gli alberi, che, fittissimi, in alcuni tratti permettono a malapena alla luce del sole di insinuarsi tra le loro chiome intrecciate. Il culmine del passo lo si intuisce da una struttura in muratura che ospita un presidio di guardie forestali e da alcuni piccoli caseggiati in legno per la ristorazione. Da qui iniziano diversi sentieri, di diversi gradi di difficoltà. Noi ovviamente chiediamo consiglio alle gentili guardie del parco per farci indicare il più agevole, avendo una bambina da trasportare...
Panorami mozzafiato, molti tratti boschivi, ampi spazi, prati sconfinati. A differenza di Val Fondillo, che offre scenari molto più raccolti, qui, dove il bosco lo concede, si aprono innanzi ai nostri occhi, vasti spazi.
** MONTE TRANQUILLO - E’ una bella passeggiata che inizia poco fuori Pescasseroli. La difficoltà di questo sentiero è che è per buona parte in salita. Comunque, merita.Volendo stilare una “classifica” delle cose più apprezzate della zona (potrebbe essere tra l’altro un’idea per un week-end), cito: Opi, Val Fondillo, Forca d’Acero.Abbiamo alloggiato all’hotel Fresilia (3 stelle), in una bella palazzina in pietra situata nel cuore di Opi (via S. Giovanni) a pochi passi dalla (unica!) piazzetta del Paese. Nevio ed Anna (i gentilissimi gestori dell’albergo) dispongono di sette camere doppie, ubicate su due piani. Alcune guardano sulla via principale del paese, altre sulla bella vallata delimitata dal monte Amaro. Le camere sono essenziali, alcune più spaziose, altre meno. L’ambiente in sé è molto raccolto e familiare; ingresso, sala da pranzo, scale, tutto molto curato e gradevole. Appena arrivi la sensazione è quella di stare in una… bomboniera. Poi, la disponibilità e la pazienza di Nevio ed Anna e la simpatia dei loro figli hanno senza dubbio molto contribuito a creare un rapporto davvero molto amichevole e familiare. In alta stagione (una settimana dal 14 al 21 agosto, abbiamo pagato 52 a testa € in trattamento di mezza pensione.
Opi, oltre all’hotel Fresilia, dispone di un solo altro albergo, in posizione forse meno centrale (!) ma più panoramica. E’ l’hotel La Pieja (3 stelle), Via Salita la Croce 1.
Stanze in affitto, qualcuna si trova, come anche qualche appartamento. Quindi, ogni tipologia di sistemazione è presente.Fruendo di una sistemazione in mezza pensione, non abbiamo avuto modo di girare per trattorie o ristoranti. Il livello della cucina del Fresilia non è senza dubbio pari al livello di cura degli altri servizi e da questo punto di vista ci si aspettava, francamente, qualche cosa di più.
Abbiamo avuto modo di assaggiare dei formaggi davvero squisiti. Consiglio molto volentieri un pecorino f-a-v-o-l-o-s-o in vendita al negozio di alimentari più vicino alla piazza (non si può sbagliare, sono solo due i negozi di alimentari ad Opi!). E’ pecorino di Opi, prodotto “come ai vecchi tempi” (e si sente!) da un pastore del luogo.Come dicevo, per la prima volta ho vissuto l’esperienza della vacanza con prole al seguito. Da parte sua, mia figlia di 10 mesi ha superato egregiamente questo suo primo appuntamento di… vacanza vera e propria.
Se i genitori sono dotati di gambe buone, la vacanza è assolutamente consigliabile. Aria pura e natura. Cosa c’è di meglio da offrire ai bambini?
Per pappe e merende, frequenti e irrinunciabili a pochi mesi di vita, ci si può organizzare tranquillamente con l’ausilio di termos scaldavivande e una piccola borsa-frigo che permette di stare fuori per buona parte della giornata. Tutte le passeggiate qui descritte sono state affrontate con il classico zaino portabebé. E’ chiaro, dopo la prima ora di cammino il fardello… pesa, ma è un’esperienza, ne vale la pena! E senza affanno, con tutte le soste del caso, si può comunque godere con soddisfazione delle bellezze che il Parco offre.
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La prima volta nel Parco Nazionale d’Abruzzo... con prole al seguito!
Le bellezze di una regione in cui l’ambiente ha il suo trionfo
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