Nelle giornate di sabato 7 e domenica 8 settembre 2002 avrà luogo la diciottesima edizione della “Mare e Monti”, marcia non competitiva con partenza e arrivo ad Arenzano, piacevole località balneare della Riviera di Ponente a una ventina di chilometri da Genova.
La denominazione “Mare e Monti” potrà apparire contraddittoria a chi non conosce la morfologia di questa parte di Liguria; in realtà alle immediate spalle di Arenzano si allinea una fila di cime che superano i mille metri, anzi ci troviamo proprio nel punto in cui è minore, in linea d’aria, la distanza tra il mare e lo spartiacque marittimo-padano: appena cinque chilometri tra la spiaggia e i 1183 metri della sommità del Monte Reixa (la “x” genovese si pronuncia come la “j” francese). Ne consegue che, anche se non siamo in Val d’Aosta o in Trentino, un’escursione di tale dislivello non è mai uno scherzo.
La manifestazione rientra nel calendario della I.M.L., la International Marching League, organizzazione apolitica che ha fatto suo il motto latino “Nos iungat ambulare” (Ci unisca il camminare). Per la precisione la “Mare e Monti” è la quindicesima di ventidue “tappe” che nell’arco di ogni anno si svolgono in buona parte dell’Europa, ma anche in Australia, Nuova Zelanda, Canada, Corea, Giappone e Indonesia. Nell’ambiente escursionistico la sua notorietà va quindi ben oltre i confini liguri.
Ecco il dettaglio tecnico e una sintesi della logistica.
Ciascuna delle due giornate prevede tre percorsi:
1^ giornata - 7 settembre:
Lungo: km. 24 con dislivello di 1183 metri
Medio: km. 17 con dislivello di 752 metri
Corto: km. 6 con dislivello di 300 metri
2^ giornata - 8 settembre:
Lungo: km. 22 con dislivello di 1091 metri
Medio: km. 16 con dislivello di 722 metri
Corto: km. 7 con dislivello di 300 metri
La marcia è aperta a tutti, ma per i percorsi lungo e medio è richiesta l’età minima di 12 anni. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi al Comune di Arenzano, Ufficio Sport, Via Pallavicino 39, 16011 Arenzano (Ge), tel. 0109138291, fax 0109138292. Il modulo può anche essere scaricato dal sito www.maremontiarenzano.org e inviato all’indirizzo cultura.arenzano@libero.it . Termine delle iscrizioni: ore 18 del 6 settembre, ma in pratica sono accettate anche la mattina stessa della partenza. Ogni partecipante deve precisare i dati personali, le giornate di partecipazione (una delle due o entrambe) e il percorso scelto (A, B o C). Le quote sono di € 3 o € 1,5 rispettivamente per due o una giornata, che diventano € 8 o € 4,5 se si desidera il riconoscimento: esso consiste in una maglietta celebrativa e una medaglia ricordo, purché in regola con le varie punzonature del cartellino. Lungo il tragitto saranno attivati punti di ristoro con distribuzione gratuita di viveri e bevande.
Ma, oltre ai citati aspetti organizzativi, merita spendere qualche parola per delineare un quadro degli aspetti ambientali che caratterizzano i percorsi di questa marcia, di anno in anno più frequentata non solo da liguri e da italiani, ma anche da significative rappresentanze straniere.
Lungo la salita il panorama diventa sempre più aperto, con ampie vedute che spaziano dal monte di Portofino a est fino a Capo Noli e oltre verso ovest. Superati i 752 del Passo della Gava, lo scenario si fa via via più selvaggio, la vegetazione si dirada e ci si rende conto che, nonostante la quota bassa, abbiamo a che fare con escursioni di tutto rispetto.
Ci troviamo ormai nel cuore del Parco del Beigua e l’itinerario della “Mare e Monti”, contrassegnato con frecce bianche e il segnavia MMA, coincide su qualche tratto con l’Alta Via dei Monti Liguri (AVML), straordinario percorso di spartiacque che su uno sviluppo di circa 400 chilometri congiunge le opposte estremità della Liguria, dal confine con la Francia a quello con la Toscana.
Lungo il crinale si può notare la netta differenza tra i due versanti: ripido e roccioso quello marittimo, più dolce ed erboso quello padano. Su una quota tra i 1000 e i 1100 metri si percorre un territorio che d’inverno può essere particolarmente severo: sul versante padano la neve può anche fermarsi a lungo e non di rado capita che la carrozzabile che porta ai 1061 metri del Passo del Faiallo, giro di boa del percorso A della prima giornata, venga chiusa al traffico.
Oltre all’interesse geologico, botanico e faunistico, sono degne di nota le numerose tracce dell’occupazione umana di queste vallate. Sono ad esempio ancora evidenti tratti più o meno lunghi delle secolari mulattiere, tracciate per facilitare gli scambi commerciali tra le località costiere e quelle dell’interno, costruite con riempimenti di lastre accatastate.
Sugli altopiani erbosi un tempo adibiti a pascolo capita di imbattersi nelle cosiddette baracche de prìa (baracche di pietra), singolari ricoveri per i pastori ad altezza d’uomo strutturati a somiglianza dei nuraghi sardi, vale a dire sovrapponendo a secco in forma di tronco di cono pietre piatte con una tecnica rudimentale ma efficace, tant’è vero che sono giunte a noi perfettamente conservate: più di una volta vi ho trovato riparo dalle intemperie nel corso di anni di escursioni.
Un’altra curiosità è costituita dalle neviere, grosse buche scavate nel terreno, rivestite all’interno da muri in pietra a secco e poi ricoperte di un tetto conico in paglia: in esse, fino ai primi del Novecento, era conservata per essere poi trasportata in città la neve pressata, prezioso succedaneo del ghiaccio in tempi in cui non esistevano ancora i frigoriferi.
Altrettanto geniali erano le carbonaie, delle quali si può trovare qualche traccia in radure ricavate abbattendo piccoli tratti di bosco: si trattava di cataste di legname in strati sovrapposti e poi ricoperte di terra, che, con accorgimenti quali un’apertura superiore e gli sfiati laterali, erano sottoposte a una “combustione controllata” in scarsità di ossigeno ottenendo come risultato finale la produzione del carbone, provvidenziale quanto se non più del ghiaccio.
Credo che queste realtà naturalistiche, ambientali e antropiche siano una buona spinta per conoscere questa parte di Riviera e poter riscontrare che è proprio il caso di dire “non solo mare”. Una partecipazione alla “Mare e Monti”, secondo il grado di impegno che ciascuno ritiene più consono, può essere il primo passo: il resto viene da sé.
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La "Maremonti": una Liguria che non ti aspetti ...
Nell’entroterra Genovese, approfittando di una marcia non competitiva.
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Grande successo della manifestazione con il record di oltre 3000 partecipanti, di cui 350 stranieri! Arrivederci al settembre 2003 per la 19^ edizione!