Anterselva, fruscio di sci ed eco di carabine

Proprio in cima all’Italia, la montagna “di una volta”

Dove alloggiare

Noi abbiamo soggiornato all’agriturismo Huberhof (www.Huberhof.it) maso posto a mezza costa sui prati di Anterselva di Sopra.
L’accoglienza è stata decisamente positiva: la casa offre soggiorni in camere graziose e ben ordinate, con bagno, televisione e classico balcone altoatesino su cui soffermarsi di sera a guardare la sorprendente stellata e le cime imbiancate delle montagne riflettere la luce azzurra della luna.
Gli ospiti dell’agriturismo ricevono le attenzioni della premurosa e cortese padrona di casa, sempre disponibile anche a fornire quelle informazioni utili di cui il turista spesso necessita.
Il soggiorno, nel febbraio 2004, ci è costato 22 euro a testa per pernottamento e prima colazione, mentre per la nostra bambina di 4 anni abbiamo pagato il prezzo di 10 euro al giorno.
Va ricordato che è possibile usufruire del servizio di mezza pensione, per gustare nella stube le cene (noi ne abbiamo provata una) preparate dalla signora con cura tipicamente familiare.
Purtroppo, non abbiamo assaggiato lo speck prodotto dal maso, che dovrebbe venire pronto intorno ad aprile. Peccato!
Altri amici sono stati nello stesso periodo all’agriturismo Mullerhof (tel.0474.492158); mi riferiscono di essersi trovati bene e di aver pagato 20 euro a testa per una stanza mansardata con uso di piccola cucina.

In cucina

In una vacanza in Alto Adige, di qualsiasi zona si parli, la gastronomia è parte integrante e fondamentale. Ultimamente, ho cominciato ad apprezzare nel particolare la cucina della Val Pusteria, semplice e dai sapori tradizionali, direi diretta ed esplicita se stessi parlando di una persona, a cominciare dal classicissimo strudel che quindi viene immancabilmente preparato con la pasta frolla, e non con quella sfoglia, migliorandone di gran lunga il gusto.
Nella nostra breve esperienza, abbiamo provato i seguenti locali:
- Ad Anterselva di Mezzo, Bruggerwirt, un albergo-ristorante posto praticamente sulla piazzetta del paese, dove in una bellissima stube ottocentesca di legno scuro si gustano tipici piatti tirolesi a prezzi competitivi. Giudizio più che buono, tel.0474.492120, sito internet www.bruggerwirt.it;
- Sempre ad Anterselva di Mezzo, giusto in parte al Bruggerwirt si trova il ristorante-pizzeria Anger; dove però ho trovato sinceramente qualità leggermente inferiore e non una corrispondente riduzione dei prezzi;
- In fondo al Lago, proprio all’inizio della salita che porta al passo Stalle, si trova la già citata Henzianhutte, una locanda dove si possono trovare piatti della tradizione a prezzi concorrenziali e in un ambiente caldo tipicamente tirolese (la specialità, non testata, dovrebbe essere il pesce di lago); noi abbiamo avuto la fortuna di pranzare insieme ad un gruppo di tedeschi che scaldava piacevolmente l’atmosfera con allegri canti di gruppo.
Alla Henzianhutte si può anche pernottare; tel. 0474.3160290
- Proprio sulle piste, in prossimità del parcheggio, si incontra la invitante Huber Alm, la malga adibita a ristorante dove si gusta la classica cucina del luogo (porzioni abbondanti comprese). I prezzi non sono quelli di una volta, però restano non paragonabili ad uno qualsiasi degli insignificante self-service si moltiplicano sulle piste di sci da discesa.
Molto piacevoli i tavoli all’aperto, di grande suggestione l’oscura stube interna; difficili da dimenticare i dolci! Tel.0474.492343.

Da non perdere

Mi mancava la valle di Anterselva.
Da quando l’Alto Adige è diventato ufficialmente terra di conquista per le orde dei vacanzieri italici, ho cominciato a cercare rifugio e tranquillità nelle valli laterali, impropriamente definite “minori”, dove si possono trovare ancora un po’ di Sud Tirolo quasi genuino e prezzi che restano accettabili, pur risentendo innegabilmente del maledetto “effetto Euro”.
Così quest’anno ho scelto Anterselva per staccare la spina con qualche giorno di fondo, relax e sacrosante ore passate con la mia famiglia.
Anterselva è proprio così: un mondo che se ne sta silenziosamente “in parte”, una bellissima valle da cui d’estate si accede in Austria e che con la neve invernale si chiude sotto il Passo Stalle, appena sfiorata dal caotico affollamento di Plan de Corones; anzi, Rasun, porta d’accesso e principale paese della valle, costituisce una delle basi di partenza per la celebre località sciistica, preferita da chi intelligentemente vuole risparmiare qualcosa rispetto ai più rinomati, e cari, S.Vigilio di Marebbe e Brunico.
Ma gli sportivi che si addentrano nella Valle sono alla ricerca di altro: questo è il regno del Biathlon, tanto che la maggior parte dei biatleti italiani proviene da Anterselva e si allena sulle piste che si dipartono dal Centro Biathlon posto in prossimità del fondo valle (che ospitano tra l’altro ogni anno le gare di Coppa del Mondo e che nel 2007 saranno teatro dei Campionati del Mondo). Naturalmente, tutti i fondisti hanno accesso alle piste di varia difficoltà che si sviluppano intorno al lago ghiacciato di Anterselva, sul quale si cimentano i principianti alle prese con i piccoli sci da fondo apparentemente incontrollabili.
Intendiamoci, i tracciati a disposizione non sono numerosi e nemmeno rilevanti dal punto di vista della lunghezza (5 km il più impegnativo, circa 30 km il totale delle piste), d’altro canto il fondo chiuso della Valle non lo permette; presentano comunque una piacevole varietà, rari i tratti pianeggianti, diciamo che sono divertenti soprattutto per chi abbia già una minima dimestichezza con il fondo.
Ancora, come recita il piccolo depliant di presentazione delle piste, percorrendo le stesse, mai troppo affollate, ci si cala in un “racconto d’inverno” percorrendo la natura incontaminata di romantici boschi sommersi dalla neve, anche se lo sforzo fisico, che chi pratica il fondo ben conosce, avvicina più alle soddisfazioni dell’agonismo piuttosto che a considerazioni poetiche.

Anterselva è una Valle di relativa lunghezza, circa 15 km dalla statale della Val Pusteria e sei già ai parcheggi del Centro Biathlon; i paesi sono in pratica due, Rasun, ad inizio valle e Anterselva, suddiviso in tre frazioni di cui la principale è Anterselva di Mezzo mentre Anterselva di Sopra è piè che altro una località, solo poche case scarse, una graziosa chiesetta tirolese a fianco della strada. Gli abitati, almeno d’inverno, sono collegati tra di loro da un comodo servizio pullmann con frequenti fermate, spesso in prossimità di alberghi o strutture turistiche; per i più valorosi, non manca la possibilità di percorrere l’intera valle con gli sci ai piedi, innevamento permettendo, naturalmente.
Una particolare attrattiva che mi piace evidenziare è la pista per le slitte che scende dal passo Stalle, facilmente raggiungibile a piedi, fino al lago di Anterselva; sia chiaro, la pista è per tutti e non esclusiva dei “professionisti” dello slittino, anzi rappresenta una piacevole possibilità di divertimento. Chi non abbia una slitta propria da usare, può noleggiarne una al Rifugio Genziana (Enzianhutte), alla fine della pista, oppure credo anche in partenza, lasciandola poi al “traguardo”.

La mia esperienza si limita alla stagione invernale; l’impressione, anche per le informazioni raccolte, è che la Valle sia bellissima anche d’estate, quando offre il meglio con i suoi meravigliosi boschi, la pace dei laghi di Anterselva e Obersee, e le splendide escursioni nel Parco delle Vedrette di Ries condiviso con la vicina Valle Aurina.
Tra l’altro, mi è stato raccontato come a giugno Anterselva festeggi la ricorrenza della Pentecoste, con una suggestiva festa in cui le montagne vengono illuminate da numerosi fuochi.

Anterselva, quindi, è in primis valle per i puristi dell’Alto Adige, per gli amanti del relax, e per gli sportivi della montagna, sia estiva che invernale; e se qualcuno sentisse per caso il bisogno di prendersi una pausa dalla tranquillità, magari per due passi per vetrine, da non sottovalutare la possibilità di raggiungere velocemente centri più importanti e ben attrezzati come Brunico o come Campo Tures, dove si può visitare lo splendido castello medioevale.

2 commenti in “Anterselva, fruscio di sci ed eco di carabine
  1. Avatar commento
    Ste
    19/04/2004 19:11

    Sono d'accordo sulla sensazione di libertà e sulla selvaggia bellezza di Anterselva. Però una cosa mi ha lasciato con un pizzico d'amarezza. Ho soggiornato anch'io all'agriturismo Huberhof questo inverno, prenotato tramite una telefonata alla padrona di casa. Confesso che, sentito il prezzo della camera al telefono, mi sono sentito sollevato: ecco il vecchio Alto Adige, finalmente una zona dove non sono arrivati i rincari dei prezzi, pensando sinceramente che i 22 euro richiesti fossero per la stanza e non a testa, considerati il posto ed il tipo di alloggio (che peraltro ho trovato sì in posizione splendida, ma non pulitissimo rispetto agli standard altoatesini). In più, quando mi sono visto incluso nel conto un sovrapprezzo (i 10 euro dell'articolo) per mio figlio di tre anni che dormiva nel letto con me e mia moglie, ho provato un po' di delusione. Trasformiamo in vecchie Lire: allora una stanza a 110.000 lire la trovo anche in Val Badia o a Siusi!

  2. Avatar commento
    Tom Bombadil
    26/02/2004 07:17

    Confermo la sensazione dell'autore, la Val di Anterselva è splendida anche d'estate: ne sono da anni estimatore e ho percorso ogni suo sentiero da Rasun a Passo Stalle, godendo di una pace impensabile nelle vallate alpine più alla moda. Tra le trasversali alla Pusteria, consiglio anche le bellissime Val di Fundres e Val Casies.

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