La Maremma toscana: Capalbio

Una vacanza trascorsa nel relax fra natura e storia

Come spostarsi

In automobile:
l'auto è senza dubbio il mezzo migliore per visitare la zona che proponiamo. La purtroppo trafficatissima SS. 1 nota come Aurelia è l'arteria principale della Maremma; ad essa ci si collega facilmente provenendo dalla direttrice nord (collegamenti con la A12 Genova - Livorno - Rosignano e con l'autostrada del sole A1), sia dalla direttrice sud (stessa A1 o Roma - Civitavecchia). Capalbio, stupendo borgo posto su un poggio, si raggiunge lasciando l'Aurelia al km 128 e salendo per una bella strada per 6 Km.

In treno:
la linea delle F.S. Genova - Pisa - Roma e viceversa consente di raggiunger tutti i centri del litorale. Stazione principale è la stazione di Grosseto dove fermano gli intercity; altre stazioni abbastanza importanti (informarsi tuttavia preventivamente) sono le stazioni di Orbetello e Campiglia Marittima.

In autobus:
i servizi in provincia di Grosseto sono assicurati dalle autolinee RAMA (0564-454169) ed in provincia di Viterbo dal COTRAL.
Su molte linee le corse vengono intensificate durante la stagione balneare.

Dove alloggiare

Abbiamo preso come punto di riferimento per il nostro soggiorno nella bassa Maremma il borgo di Capalbio.
Qui abbiamo soggiornato all' Hotel Valle del Buttero (tel. 0564896097 fax 0564 96518). L' hotel è dotato di sito internet (www.valledelbuttero.it) dove potrete comodamente guardare i prezzi e le offerte nei vari periodi dell'anno, nonché visitare l' hotel stesso e valutare le sue attrezzature. Il nostro giudizio è sostanzialmente positivo , sia per la forma di alloggio che per noi lascia molta libertà ( abbiamo alloggiato in miniappartamenti posti dentro il corpo dell' hotel e dotati di tutti i comfort essenziali ) sia per il rapporto qualità prezzo. Il personale dell' hotel si è rivelato sempre attento e gentile ; inoltre se non avete la voglia di cucinare esiste la possibilità di convenzione con un vicino ristorante.

In cucina

Come detto abbiamo scelto la formula del mini appartamento; abbiamo tuttavia avuto l'opportunità di provare alcuni locali che vi vogliamo segnalare: a Vallerana (frazione di Capalbio, ma non vi illudete: per raggiungerla dovete percorrere circa tredici chilometri di una strada di campagna molto bella e "sperduta") c'è la Trattoria Vallerana (0564 896050) di cui abbiamo apprezzato le tagliatelle, i bricoli, e soprattutto i tortelli ripieni di pecorino e pepe, nonché la fiorentina che viene servita sulla tavola rispettando un caratteristico cerimoniale. I prezzi sono davvero buoni e la qualità ottima anche se il locale dà l'impressione di essere un po' "grande".
A Capalbio, appena saliti in paese, abbiamo anche provato la Bruschetteria nella prima piazzetta che si incontra ma sinceramente non ci ha per nulla entusiasmati; purtroppo sgradevolissima l'impressione provata dal locale "Coco de mer" a Chiarone Scalo vicina a Capalbio.
Ad Ansedonia abbiamo provato, nei pressi della Tagliata etrusca, il ristorante La Strega (0564 882009) dove abbiamo potuto gustare una discreta cucina di mare su una bella terrazza in legno posta sulla spiaggia.
A Saturnia abbiamo provato "Bacco e Cerere" in via Mazzini (0564 601235) che segnaliamo per la buona qualità dei vini e per la cucina tipicamente maremmana.

Quando si parla di cucina maremmana si parla di una cucina che viene da una terra un tempo aspra e malsana, terra difficile che si diceva non concedesse ai suoi abitanti granchè da vivere : terra dai sapori forti, dunque, terra di cacciatori e contadini, di pescatori e di butteri, di gente abituata a lottare con la vita e per la vita.
Ed allora ecco trionfare le ricette a base di cacciagione (cinghiale su tutto, ma anche lepre e fagiano ), ecco apparire sulla costa i sapori ora forti ora delicati del pescato, ecco il trionfo delle zuppe e dei formaggi o delle semplici bruschette, create per esaltare il buon olio d'oliva ...
Da ricordare sono senz'altro i crostini, nelle loro infinite varianti, l'acquacotta, ricetta che come evoca il nome è fatta con quel poco che si aveva un tempo a disposizione, i "pici", sorta di antichi parenti degli spaghetti, i tortelli, le pappardelle con sugo di lepre o cinghiale, la scottiglia, piatto di antica derivazione etrusca composto da carni ed aromi misti, e via fino ai dolci tra cui si possono ricordare il castagnaccio ed i tozzetti (versione maremmana dei cantucci pratesi).

Itinerario

L'intera zona che proponiamo è da assaporare direi quasi palmo per palmo; bisogna tuttavia assolutamente trascurare i periodi più affollati dell'estate ed alcuni "pericolosissimi" ponti festivi (segnatamente Pasqua, 25 aprile e 1 maggio ) pena il trovarsi coinvolti in estenuanti code.
Partendo dalla base di Capalbio proporremo poi delle destinazioni tutte facilmente raggiungibili in gite di ½ - 1 giornata.
Capalbio già da lontano si staglia in tutta la sua bellezza di antico borgo medioevale; è interamente da gustare la passeggiata lungo il cammino di ronda sulle mura e poi attraverso il paese: ogni angolo è incantevole, con stretti viottoli, archi, balconate ... Da visitare la pieve di S. Nicola in piazza della chiesa: l'interno, rigoroso e severo, presenta affreschi del '400; la torre della Rocca, pure quattrocentesca, e l'oratorio della Provvidenza, al di fuori delle mura, del 1500. Nei dintorni di Capalbio trionfa il paesaggio maremmano: colline ondulate in vista del mare, zone di splendida macchia mediterranea , greggi di pecore,campagne in cui qua e là occhieggiano aziende agricole; spesso sulle strade più interne è possibile incontrare animali (a noi è capitato di vedere tra gli altri anche un esemplare di istrice).
A pochi chilometri da Capalbio, scendendo lungo la costa e dirigendosi a nord, è possibile raggiungere la zona di Ansedonia e di Orbetello.
Innumerevoli sono le attrattive, a cominciare dalla bellissima zona marina della Tagliata Etrusca , sede di un'importante opera idrica ( un vero e proprio canale scavato nella roccia) di epoca romana, continuando nella visita del sito archeologico di Cosa, colonia romana fondata nel 273 A.C., per poi visitare lo Spacco della Regina, una "grotta a cielo aperto" (munirsi di pila!!) nei pressi della Tagliata.
Dirigendosi verso Orbetello è il paesaggio lagunare a farla da padrone: l'Oasi del wwf (0564-820297 862439) con l'annesso vicino Bosco della Patanella consente di ammirare fenicotteri, aironi,cavalieri d'Italia ed altri esemplari in un ambiente naturale veramente suggestivo.
Consigliamo inoltre una passeggiata, preferibilmente in bicicletta ( vicini noleggi) nella vasta Riserva Naturale della Feniglia, gita questa particolarmente adatta ai bambini. Da Orbetello viene quasi naturale spingersi a visitare il Promontorio dell'Argentario, proteso nel mare e rivolto, con la sua costiera alta e rocciosa, verso l'isola del Giglio.Il paesaggio è veramente incantevole e spiccano i due centri di Porto S. Stefano e Porto Ercole (A.P.T. Porto S. Stefano 0564/814208) che offrono anche un tocco di mondanità e di "vita". Da Porto S. Stefano sono attivi i collegamenti con l'isola del Giglio ( da sola varrebbe un soggiorno di almeno una settimana; abbiamo solo il rammarico di averla potuta ammirare " al volo").
Un altro itinerario che consigliamo caldamente è quello che da Capalbio porta ,passando per Manciano ( da vedere il centro storico col bel panorama visibile dal Castello), a Saturnia, borgo prima etrusco poi romano e medievale accanto a cui sgorgano le calde e sulfuree sorgenti termali. Le cascate offrono uno spettacolo particolarmente emozionante nelle giornate fredde in cui i vapori provocati dal calore dell'acqua si diffondono creando effetti surreali; fare il bagno nella zona delle cascate, ove sono presenti delle vasche formate da concrezioni calcaree, è veramente suggestivo: peccato però che, dato l'affollamento sia quasi impossibile e non particolarmente igienico. Un' alternativa più sicura ma anche meno caratteristica è data dai grandi stabilimenti termali per cui Saturnia va famosa ogni dove. Da Saturnia si può poi proseguire verso San Martino sul Fiora e quindi verso la zona di Sovana, Sorano e Pitigliano. Queste tre cittadine sorgono in una zona tufacea particolarmente caratteristica e sono ricche di testimonianze etrusche (necropoli e "vie cave") e medievali. Descrivere appieno le bellezze di queste tre cittadine è impossibile in poco spazio: vi lasciamo la gioia di scoprirle passo per passo, documentandovi su quanto avrete la fortuna di ammirare e ricordandovi oltretutto le delizie gastronomiche che la zona riserva. (A Pitigliano viene prodotto tra l'altro un ottimo vino bianco D.O.C. che prende appunto il nome della cittadina, acquistabile presso la Cantina Cooperativa di Pitigliano, a pochi passi da Piazza Petruccioli.) Da Pitigliano è poi possibile tornare a Caparbi portandosi nuovamente sulla strada per Manciano.
Una terza gita che consigliamo porta da Capalbio, attraverso i piccolissimi centri di Pescia Fiorentina e Pescia Romana ( nelle vicinanze la curiosità del Castello dei Tarocchi, sorta di opera d'arte all'aperto composta da sculture moderne e visitabile solo su appuntamento), a Montalto di Castro e quindi a Tarquinia famosa per le sue necropoli etrusche poste a circa due chilometri dal centro, che sarebbe a sua volta affascinante se non fosse circondato dalle brutture dell'edilizia "moderna" degli anni 60-70. La visita alle tombe ipogee, ( 0766 856308)che sono protette da un sistema a vetri che permette di controllarne l'umidità interna, è veramente affascinante se siete appassionati di archeologia o se solo semplicemente vi affascina il mistero degli Etruschi. Da Tarquinia consigliamo poi di portarsi nella zona di Tuscania, (uff. turistico: 0766 436371) forse il paese più affascinante della Tuscia. La passeggiata nel centro storico di Tuscania riserva incontri ravvicinati con Chiese medievali e rinascimentali, testimonianze etrusche raccolte presso il Museo Archeologico (0766 416209) ed antiche torri medievali. Attenzione, fuori dalle mura di Tuscania vale sicuramente la pena di visitare le due chiese di S. Pietro e di S. Maria Maggiore, testimonianza splendida dello stile romanico. Da Tuscania consigliamo poi di prendere la strada per Canino (fermarsi all'Oleificio Sociale per acquistare dell'ottimo olio) e quindi proseguire per Vulci dove in località Ponte dell'Abbadia è da non perdere il Museo Archeologico Nazionale di Vulci, ospitato nel bellissimo Castello dell'Abbadia. (0761 437707)
A Vulci è anche visitabile un'oasi del WWF (0766 897015) importante perché tutela le acque del fiume Fiora, uno dei pochi ambienti in Italia in cui sopravvive la lontra. Da Vulci si torna a Montalto e quindi a Capalbio.
Siamo consci d'avere dato informazioni piuttosto stringate: d'altra parte le possibilità e le attrattive di questa zona sono tali e tante da non poter essere "compresse" in un breve resoconto: se qualcun altro vuole dare il suo contributo ...

7 commenti in “La Maremma toscana: Capalbio
  1. Avatar commento
    marino
    28/01/2011 20:23

    sono stato a Capalbio a seyyembre e dopo aver letto i vostri suggerimenti ho provato i ristoranti da voi consigliati ma devo dire che l'unico che mi e' piaciuto è stata la trattoria(non più bruschetteria) al pozzo. pasta buonissima veramente fatta a mano, eccellente il cinghiale alla cacciatora e molto buoni i dolci in particolare la torta di ricotta e frutti di bosco.provate questa trattoria è sicuramente la meglio

  2. Avatar commento
    elisa
    14/08/2010 15:11

    sono appena tornata da una bellissima settimana di mare/cultura/natura a capalbio. visitate questa parte della maremma ne vale la pena! a capalbio vi consiglio il ristorantino "la torre da carla" nella parte vecchia: si mangia divinamente, anche la carne ed è molto romantico con vista sui bastioni della cittadina.

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    mario
    04/04/2009 21:39

    bel posto anche agriturismo Ghiaccio Bosco, un bel parco con piscina, circonda le camere con ingrsso indipendente, ho soggiornato li' a Dicembre e sicuramente tornerò non appena il tempo sarà bello e potrò usare la piscina

  4. Avatar commento
    mifasti
    14/02/2008 22:52

    Alla Tagliato il miglior ristorante per qualità, prezzo e cortesia è il Pescatore di Ansedonia, praticamente a 100 m dalla caserma della Finanza e dalla Torre Puccini.Mangio lì da anni splendidamente e i proprietari sono persone squisite.

  5. Avatar commento
    luisa
    07/10/2007 18:22

    è vero sono stata la settimana passatta alla bruschetteria -trattoria al pozzo, tutto molto buono, personale gentile, ottima pasta e cinghiale alla cacciatora veramente superbo, il prezzo onestissimo

  6. Avatar commento
    MAESTRO
    26/05/2007 21:49

    BUONISSIMI I CORREGGIOLI MANTECATI AL PECORINO, OTTIMI VINI,

  7. Avatar commento
    momo
    16/04/2006 12:16

    La Bruschetteria Al Pozzo a Capalbio ha cambiato gestione si possono assaggiare primi di pasta fatta in casa assolutamente da provare gli gnocchi alla rustica ed i tortelli di patate al sugo di cinghiali , una vera prelibatezza, buoni anche gli antipasti e buonissimi i dolici

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