Il Presepe vivente di Montenero di Bisaccia

Un bel centro storico nella suggestione della più importante sagra popolare

Montenero di Bisaccia è un comune di origini antiche, con circa 6500 abitanti in provincia di Campobasso, posto a circa dieci chilometri dalla costa molisana, della quale una parte ricade sul proprio territorio. Ha avuto origine dal villaggio di Bisaccia, del quale ha conservato il nome ed i cui ruderi sono in parte ancora visibili ad un chilometro circa dall’abitato. Il villaggio fu abbandonato con le invasioni barbariche, quando gli abitanti si rifugiarono prima nelle grotte arenarie, successivamente iniziarono a stabilirsi sulla collinetta chiamata appunto “monte nero” per la fitta boscaglia che la ricopriva.
Degno di nota, nonché di fama nazionale, è il Presepe Vivente, evento che da oltre venti anni attira visitatori da tutta la Penisola nello scenario unico delle grotte arenarie.
Non è la solita, consueta sacra rappresentazione che si presenta al visitatore ma un ambiente naturale fatto di antiche cavità naturali cariche di leggende di briganti che si rianima e prende vita.
I presepi escono all'aperto dalle case. Vivono, si realizzano. Le statuine di ceramica o di cartapesta. Le casette arrampicate su monti fatti di carta, le botteghe. Il lavoro degli artigiani prendono vita si rianimano. Le vie tracciate nei presepi con sassolini o in altri modi e ricoperti qua e là di neve artificiale. Si riempiono di gente che in fila, cammina assorta. Sale verso l'alto, indirizzata da una stella che brilla in alto. Una stella lunga quindici metri perchè si possa vedere non solo da Montenero ma anche dai paesi vicini. In alto sotto la stella c'è la capanna. Le strade si snodano in un paese dove si lavora e si produce. Questa è la novità del presepe di Montenero di Bisaccia, la caratteristica che dà ad esso un posto particolare, nuovo. Originale tra i presepi che pullulano un po' ovunque.
Via via che si va avanti, si dimentica che ci si trova di fronte ad un presepe creato per un fine particolare ed in un momento particolare, sembra di camminare per le vie di un paese che sta riacquistando il suo volto antico, che improvvisamente esce dal passato per rivivere, per richiamarci ad attività ed a momenti di vita che stiamo dimenticando. In questo presepe tutto è vero. Ci si imbatte nel vasaio che lavora la creta e i vasi posti a terra stanno a testimoniare l'abilità delle sue mani. Il calzolaio al lavoro al suo desco rattoppa le scarpe, le donne cardano lino e lana, tessono con vecchi attrezzi, ricamano. Nella stessa grotta si svolgono tutte le fasi del lavoro fino al prodotto finito. Questo vale per la filatura, ma anche per le altre attività. Tutto è inserito nell'ambiente molisano, in un ambiente caratterizzato dal prevalere del lavoro agricolo. Lo stesso lino richiama ai tempi in cui anche nel Molise si coltivava il lino.
Si procede quasi in silenzio, inseriti in una lunga fila di gente si sale senza fatica poichè gli organizzatori si sono preoccupati di sistemare un comodo tracciato di strade. La meraviglia continua: a destra ed a sinistra un continuo susseguirsi di gente che lavora. La lattaia, attenta ad una grossa pentola piena di latte, trasforma il latte nelle formaggette che sono ai suoi piedi. seguendo antichi metodi. Vicino ad una grossa botte il cantiniere offre vino ai passanti in rustiche ciotolette di rame, altre offrono le "scrippelle", i tipici fritti di pasta lievitata che in altri paesi hanno altri nomi, ma che ovunque, da tempo immemorabile accompagnano le Vigilie di Natale della gente del Molise, e accanto si ripete quel rito del pane che si svolgeva con sacralità nelle case molisane quando lo stesso si usava farlo in casa. Il fabbro batte sull'incudine infuocato, testimoniano il suo lavoro gli attrezzi sparsi a terra che vengono utilizzati nelle necessità, anche per lo stesso presepe. Sedie e banchi si accomodano o si producono in altra parte.
Poco più su ci sono prodotti in mostra, è il mercato. Ci sono tappeti che possono richiamare vagamente l'Oriente e quindi possono apparire più credibili per i tempi ai quali il presepe è ispirato, ma anche prodotti a quei tempi sconosciuti, il granone per esempio, il grano d'india come si diceva qui, venuto in Europa dopo la scoperta dell'America e molto più tardi nel Molise dove è divenuto subito, anche per l'opera di diffusione svolta dalla società economica, elemento essenziale nell'alimentazione contadina.
Solo i costumi, unico riferimento ai tempi della Natività ci ricordano che stiamo attraversando un presepe. Anche i soldati romani, come i gabellieri all'ingresso, ci tuffano per un momento in quel periodo storico. La vita che pulsa è quella della società contadina: è un museo della civiltà contadina all'aperto. I vecchi attrezzi non stanno fermi, affissi alle pareti a testimonianza quasi archeologica di un passato, essi sono in movimento, li vediamo in funzione, e con essi rinascono vecchie consuetudini. L'acqua scroscia, le lavandaie lavano i panni ai lavatoi che rivivono nelle canzoni di Cirese e degli altri poeti molisani.
Ancora più in alto le antiche macine sono all'opera, mosse dall'uomo macinano il grano, producono farina, sono quelle mole alle quali si faceva derivare una volta il nome Molise. Al lato si cerne il grano nei vecchi utensili. Si sale ancora, i pastori sono in attesa attorno alla fiamma del focolare che richiama l'antico camino delle descrizioni do Jovine e Altobello attorno al quale ci si radunava e si raccontava. E poi più in alto di tutto si giunge alla capanna. C'è la Madonna ed il miracolo si compie...

Come arrivare
Da nord: autostrada A14 da Bologna per Pescara, uscita Montenero di Bisaccia/VastoSud.
Da Roma: autostrada A24 Roma/L'Aquila, poi la A25 per Pescara ed infine la A14 per Bari: uscita Montenero di Bisaccia/Vasto Sud.
Dal Tirreno (Napoli): autostrada Napoli/Roma sino all'uscita di Caianiello, seguire le indicazioni per Isernia dove si prende la superstrada Trignina direzione Vasto: uscita Montenero di Bisaccia/San Salvo.

Un commento in “Il Presepe vivente di Montenero di Bisaccia
  1. Avatar commento
    yqbt lbdshaz
    23/08/2007 11:37

    nylitsuz evoulfk ialgqkydj xhjz qbzvpe slpnkvz tpgenm

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