L'Australia secondo me

Magnifici scenari, ma anche qualche perplessità in un mese di permanenza nel “continente rosso”

All'alba del 15 novembre 2006, attaccato al finestrino del 777, il mio sguardo riesce finalmente a bucare qualche nuvola e vedere una landa rossa: siamo in Australia.
Il pensiero anticipa il 777, sto con i piedi sul suolo di Adelaide, ed è sempre il pensiero che torna a “qualche” anno fa: cercavo di far capire a mio padre (2° elementare + 15 gg di terza, vita vissuta nei campi ma con la soddisfazione di avere un figlio Ingegnere, ne era ovviamente molto orgoglioso anche se cercava di non darlo a vedere per quel certo pudore dei sentimenti …) che la terra è rotonda e gli comprai un mappamondo… “ma quelli che stanno qui (indicando l’Australia) sono a testa in giù, non ci credo, ma va va la terra è in piano, non prendermi in giro” …no pà devi capire che la forza di gravità…
Ore 9.00 arrivati ad Adelaide, siamo in piedi ma non a testa in giù, forse aveva ragione lu. (un po’ di magone: cosa darei per aver qui mio padre a testa in su). I doganieri mi distolgono dai miei pensieri: cosa avete di cibo… crackers ecc., qualche controllo lo fanno ma non l’esagerazione che ho letto da qualche parte e sull’aereo non hanno spruzzato nessun disinfettante (avevo letto anche questo).
Uno dei motivi che ci hanno portato in Australia era il bisogno di un clima caldo, ad Adl ho preso la più grossa infreddatura degli ultimi anni, per fortuna che nei gg seguenti Alice e dintorni sono stati tutt’altra temperatura…DIARIO DI VIAGGIO

Adelaide: shuttle per il centro 5 $ au andata 7,5 ritorno, taxi 17 $
Pernotto Mercure Grosvenor (di fronte alla stazione e al casinò) 99 $ (internet su bookadelaide.com.au), pulito, dignitoso e molto gentili. Parcheggio bagagli per una settimana gratuito (ad Alice abbiamo portato poche cose e visto che ripassavamo di lì…).

16 novembre 2006
Volo Qantas per Alice Springs 220 $/p – shuttle per il branch della Backpacker 24 $/p a e r.
Ci danno un Nomad della Britz per 70 $/g + le assicurazioni, per soli sei gg ci va bene. Un po’ di rifornimento nel buon supermercato del centro commerciale, pranzo riposo e via alla volta del deserto…
I primi 100 km di Stuart hwy scorrono via veloci ma siamo riusciti, fra una incertezza e l’altra, a fare quasi sera e non vogliamo rischiare gli altri cento km fino al bivio della Lasseter hwy, quindi pernottiamo liberamente nella prima area di servizio: molto gentili. I primi cammelli, canguri, emù. C’è un tizio (e mi ricorda un po’ mio padre) che sta parlando con un cammello, ci sta attaccato all’orecchio per molto tempo, faccio alcune foto, vado in camper per cenare, torno fuori… è ancora lì che parla con il cammello (a proposito li chiamano cammelli ma mi sembra che siano dromedari o no?).

17 novembre 2006
Ci svegliamo presto, il tizio è già lì che addestra i C o D, ogni tanto si ferma e per qualche minuto sussurra all’orecchio del capofila, intorno alcuni cangurotti saltellano per la gioia della mia fotocamera… mia moglie mi richiama all’ordine, ci sono circa 350 km di deserto ad attenderci
Poprio deserto non direi, c’è una discreta vegetazione specie ai lati della Lasseter… ogni tanto incrociamo i famosi road train (si chiamano così, mi pare, i tir con due enormi rimorchi), dopo averli visti capisco perché c’è una carcassa di canguro ogni 30 metri: non riusciamo a definire questo fenomeno, abbiamo visto persino un cammello ucciso qualche giorno prima, che scempio! Ma non c’è modo di mettervi riparo? E non pensiamo sia solo colpa dei truck, boh! Forse qualche spiegazione ci sarà… ma comunque non la condividiamo, è vero che siamo in un deserto ma (la definizione l’ho coniata in seguito ricordando le zone desertiche del Messico) trattasi di un deserto ricco! Quello messicano povero (c’è molta più anima).
Fra una considerazione e l’altra, l’asfalto che corre veloce sotto di noi, siamo a Yulara. Proseguiamo subito per Ayers (di cui sapete già tutto), foto di rito, giro panoramico, visita al centro culturale, riposino, nuovo giro, piccola scalatina pochi metri per qualche altra foto. C’è anche che il solito gruppetto di aborigeni che fa da soprammobile, (“solito” perché lo abbiamo rivisto più volte), scusateci ma non ci siamo emozionati più di tanto, forse Chichen Itza è un’altra cosa, forse il rosso della roccia sa di ricchi dollari mentre il verde della boscaglia sapeva di poveri pesos!!??
Non comprendiamo bene quale sensazione stiamo provando. Ci sembra di essere fuori dal coro, sarà…. boh! Non so! (scusate se vi parlo a volte in prima persona singolare e ltre plurale), fatto è che questa bellezza non ci ha emozionato più di tanto! e mi dispiace…
La cosa che ci ha colpito di più è stata la corsa del mattino successivo da Yulara ad Ayers per vedere l’alba: è stata una sorpresa vedere tanta gente in pulman, auto, camper, moto, affrettarsi per osservare un fenomeno che… boh!? Poi darò qualche spiegazione sui miei “boh”, forse!
(Mi viene di pensare a De Crescenzo… “è un’opera d’arte o nu ciess scassat...) scusatemi l’irriverenza, probabilmente dobbiamo ancora capire e ci proveremo e forse riprovereremo!
Esaurito il dovuto omaggio all’”alba” puntiamo verso le Olgas. Avvistamento di cammelli.
Alle Olgas abbiamo fatto le due escursioni segnate sulle mappe, molto belle, quella lunga l’ho fatta da solo, rischiando un po’ mi sono ritrovato proprio al centro delle Olgas, solo con la mia fotocamera, e giù foto e panoramiche, forse un po’ troppe, comunque sono solo in mezzo ad un gruppo di belle rocce, al centro dell’Australia, dall’altra parte del mondo, qualcosa da raccontare ai nipotini… per ora ..ine.
Pomeriggio: visita al complesso di Yulara, poi via verso Kings Canyon. Se non lo raccontate agli Australiani vi dirò che abbiamo percorso gli ultimi 150 km a 120/130 km/h con il buio pesto rischiando non poco.
Anche di K.C. sapete tutto, carina la passeggiata lunga, ma anche qui sensazioni di un certo livello non ne ho avute.
Per chi deve ancora andare da queste parti, ma anche sulla costa sud G.O.R., è assolutamente necessario munirsi di veletta anti-mosche, ce ne sono tante e appiccicose, insomma fastidiosissime.

19 novembre 2006
Tardo pom da Kings C. ad Alice S. con pernotto a 100 km da Alice dove arriviamo nella mattinata del 20.

21 novembre 2006
Riconsegna camper e partenza per Adelaide. (Non avevamo trovato il volo diretto per Cairns a prezzi accessibili)

22 novembre2006
Cairns, sistemazione al Queenslander H.(Comfort Inn), camera con angolo cucina per 4 g 365 $au.

23 novembre 2006
Cairns: zonzo, riposo, ancora zonzo, si sta bene, internet per prenotazioni varie.

24 novembre 2006
Gita a Green Island: a noi è apparsa solo carina ma non di più forse per le condizioni del mare e del tempo non eccezionali. Costo 82 $ au/p compresi snorkeling, barca a fondo trasparente e sommergibile (cosiddetto): coralli e pesci ma pochi colori!

25 novembre 2006
Noleggiata auto AVIS e gita a Kuranda e poi verso cape Tribulation. A Kuranda non abbiamo visto gli aborigeni, ma in compenso molti negozi che vendono prodotti aborigeni…
A chi mi legge e a coloro che hanno visto questi posti traendone sensazioni entusiastiche chiedo scusa se sono, come detto sopra, fuori dal coro.
Ovviamente il bello è soggettivo, e non dico che questi posti non sono belli, anzi, la foresta pluviale è affascinante, però ho trovato troppo “business” anche dove non ci doveva essere.
Il mio intento non è quello di sminuire le bellezze dell’Australia, ma di smorzare un pochino e solo un pochino, e sono contento di essere andato in Australia, i grossi entusiasmi che ho letto qua e là e che forse mi hanno ingenerato delle aspettative un po’ troppo… aspettative, in giro per il mondo ci sono certamente cose (paragonabili ovviamente) molto molto più…!
E se dite che non ci abbiamo capito nulla scusateci di nuovo. Stiamo ancora studiando.

26 novembre 2006
Ampio giro in auto: Cairns – Mareba – Atherton –Yungaburra – Milla Milla - Townsville – Airlie beach: diversi posti carini, cascate, foreste, uno strano cratere, e poi km e km e km di canna da zucchero e trenini per il trasporto, e piantagioni di banane, mango e un po’ di deserto... ma il mare non vedo, non vedo le spiagge.
È sera e dopo una corsa pazzesca (si era fatto buio prima del previsto, avevamo dimenticato che in questa zona che si trova all’incirca sullo stesso meridiano di Sydney abbiamo un’ora in meno, alle sette am il sole è alto mentre alle sei pm è già al tramonto), anche a 155 km/h e speriamo che gli AU non “mi abbiano visto” considerato che viaggiando così veloci in 200 km non ho raggiunto nessuna altra macchina, e incrociato solo qualche camion, boh! Non c’era nessuno in giro tranne che in qualche piccolissimo paesino.
Sistemazione al Paradise Court, prenotato su www.not1nigth.com.au, piccolo non elegante ma economico, con cucina e comodo. Prezzo 75 $ au/g.

27-28 novembre 2006
Airlie beach: bello il posto, peccato che le spiagge sono praticamente inesistenti e/o fangose e ci sono i cartelli che avvisano sulla pericolosità del mare per via delle meduse, per le spiagge belle bisogna andare sulle isole Withsunday, e per fare un bagno si deve utilizzare la piscina comunale, free, molto ampia e bella: decidiamo di fare due gg di pieno relax e sole qui ad Arlie.
Nel complesso siamo stati molto bene, ci siamo divertiti anche ad osservare la miriade di ragazzi, soprattutto ragazze, molti/e single, sfornate dai bus, zaino in spalla in cerca di “gloria”. Abbiamo parlato con molti di loro (anche a Sydney e Melbourne) e abbiamo scoperto una realtà che non conoscevamo: un modo di vivere dei giovani tutto da indagare in funzione della vita futura.
Qualche spunto di riflessione: un ragazzo che faceva il bagno con noi, figlio di Italiani, da Melbourne, 32 anni, lì ad Airlie in cerca di “businesses”, era appena uscito dalla famiglia, aveva lasciato la fidanzata e si poneva (ormai maturo) il problema della famiglia. Noi gli chiediamo qualcosa di tutte queste ragazze sole che sono in giro e lui ci spiega che l’AU ne è piena, che le ragazze sono libere sin dalla prima adolescenza (non so quanto possa essere vero), lui si è divertito per una diecina d’anni ma adesso è ora di mettere su famiglia, …ma con chi, … con quale di quelle che hanno partecipato al divertimento… è un problema. La libertà è bella, ma dopo tanta esperienza in libertà saranno capaci di ritrovare il giusto equilibrio per la VITA vera, quella che ti consentirà di andare in vacanza solo quando andrai in pensione, forse,?
(P.S.: qualche giorno fa - 15 gen 2007 - raccontavo al mio barbiere di questa esperienza e lui esclama: guarda che qui da noi è uguale! io non ci credo, fino a 4-5 anni fa non era così e per professione conoscevo molti ragazzi).
Qualcuno ci ha parlato di lavoro, progetti seri da portare avanti in AU, ma altri erano a zonzo, divertimento è l’imperativo! un mese da lavapiatti, poi un giro, e poi ancora piatti e così via, sono troppi, e intanto gli asiatici avanzano, lavorano a basso costo, si impiantano ovunque e aumentano il loro potere e comunciano a gestire zone sempre più vaste e ai giovani del mondo occidentale cosa resterà? Forse farebbero bene a studiare il mandarino e non il brutto inglese d’Australia…
29 novembre 2006
Mattina in piscina poi in macchina fino a Mackay airport, da qui volo per Sydney.
A proposito di rent car, io l’ho presa con l’Avis, one way per molte località non prevede sovraprezzo, c’è il solito problema della franchigia sulle assicurazioni, ma tant’è!
In serata con volo Virgin Blu siamo Sydney – Hotel DeVere prenotato su www.not1nigth.com.au sito preciso e puntuale, 115 $ au per notte, 5 min a piedi da King Cross Station, silenzioso e tranquillo, bus stop e supermercato proprio davanti, decoroso e comodo insomma.
Fra le diverse possibilità di pass abbiamo scelto il Sydney pass 32 $ a persona valido per una settimana (noi 5 gg) su metro, bus e traghetti che percorrono la baia.
La baia di Sydney è molto bella, di sera dai traghetti o dalle altre sponde si godono delle viste stupende.
Durante il giorno in centro c’è un brulicare continuo di gente a passo svelto, posti per mangiare in quantità e tutti pieni di persone affamate, ma quanto mangiano!
Il posto che ci è piaciuto di più è stato Darling Harbour, di giorno e di notte: il mercato coperto, la baia, il ponte, le luci, i preparativi per il Natale molto sentiti, e tanta tanta gente vestita in tutti i modi, brulicante e in avvicinamento all’agognato divertimento, locali pieni, passeggiate piene, D. H. sprizza divertimento da tutti i pori, pardon gli angoli!
Una puntatina a D. H. la facciamo tutte le sere, poi il ritorno al DeVere H passando per Kings Cross che poi non ha niente di particolarmente rischioso, basta non dare troppa confidenza e… tutto fila liscio, almeno per noi è stato così.
Dal punto di vista architettonico Syd non ci è sembrata formidabile, però la baia aggiusta tutto!
Bello lo spiaggione di Bondi e la roccia che gli fa da contorno, peccato che il mare sia fruibile solo dai surfisti, ce ne sono tanti (neri con le loro mute) e bravi, forse quanto il vento soffia da terra sarà tutto diverso ma l’acqua penso sia sempre fredda…!

2 dicembre 2006
Andiamo a prendere il camper al branch della Apollo, un cheapa camp un po’ malandato, prezzo 80 $ au/g + le assicuraz. 35 $/g con franchigia di 250 $, pernottiamo nella strada a fianco dell’Hotel Devere senza problemi per due notti (abbiamo prolungato la permanenza a Syd oltre il previsto perché ci si stava bene).

4 dicembre 2006
Primo pomeriggio, partenza per le Blue Mountains: bella la vista sul canyon completamente verdeggiante, niente di ché le tre sorelle, almeno per noi, un bel tramonto, molto belli gli alberi di felci e… non siamo esperti né di geologia né di botanica e pur se sappiamo dell’importanza di questi posti in tal senso, noi li osserviamo un po’ freddamente e non ci emozionano più di tanto! mi piacerebbe fare l’indomani la passeggiata a scendere nel canyon ma il tempo stringe e mi accontento di giungere fino alle tre sorelle e poi si riparte.

5 dicembre 2006
Cavalcata alla volta di Melbourne. Piccolo incidente (sassata da un truck sul parabrezza) ci costerà i 250 $ della franchigia … pazienza, poteva andare peggio, per fortuna il vetro non si è sbriciolato: per essere l’unico inconveniente in un mese ci possiamo accontentare.

6 e 7 dicembre 2006
Melbourne. Girare per la città è molto facile, ci sono due linee turistiche gratuite che si intersecano. Qualche parcheggio gratuito con limite a 4 ore nella prima periferia, quindi abbastanza vicini al centro. Città carina, non grandiosa, un centro vivibile e brulicante anche di sera. Belle le viste sul fiume. Siamo stati bene.

7 dicembre 2006
Pomeriggio partenza per la Geat Ocean Road, pernotto in campeggio (18 $) a Lorne, canguri, koala, pappagalli, istrici (+ o -), e viste e panorami molto belli, sono soltanto da vivere, difficile raccontare, i 12 apostoli, le islands, i boschi e i deserti, bello.

9 sera, 10 e 11 dicembre 2006
Da Warrnanbool verso Adelaide: il quasi nulla o meglio deserto, qualche bosco e pascoli soprattutto di bovini e ovini, zone un po’ più povere ci è sembrato. A Mount Gambier abbiamo visto il Blue Lake, un lago di origine vulcanica con acqua di un blu intenso, veramente carino…
A questo punto era prevista la puntata a Kangaroo island… ma abbiamo dovuto saltarla per fare visita ad un nostro amico di Adelaide che ci aspettava per festeggiare la nostra vacanza e ripartenza e che proprio in questi giorni ha dovuto fare un intervento alle coronarie (4 bypass) per un’improvviso quanto inatteso infarto (per fortuna ora – fine gen – sta abbastanza bene).
Una considerazione sulla sanità australiana: questo nostro amico ha avuto l’infarto il 27 nov e il 13 dic era già operato, non so se da noi funziona così…
Per l’assistenza medica agli Italiani c’è un convenzione Italia-Australia che funziona così: ti fai fare una dichiarazione dalla tua ASL (non ho capito bene ma pare che sia sufficiente solo il tesserino, però…) poi ti rechi presso una struttura sanitaria “Medicare”che ti indicano all’information dell’aeroporto (ad ADL è stato molto semplice), qui ti rilasciano un numero provvisorio (la tessera arriverà per posta, noi non l’abbiamo neanche ritirata) con il quale puoi avere l’assistenza indiretta in caso di bisogno, ti rimborseranno a presentazione di ricevuta. Questo ho capito io con il mio scarsissimo inglese.

14 dicembre 2006
Riconsegna del camper al branch della Apollo, taxi per l’aeroporto e volo verso Singapore.
A proposito del camper: precisi quelli della Backpacker di Alice S., i campervan sono un po’ più vecchiotti ma più economici e tenuti bene, senza franchigia sulle assicurazioni a parità di costo, (purtroppo a Sydney non ho trovato disponibilità), mentre ci ha deluso l’Apollo sotto tutti i punti di vista (forse siamo capitati male e nei branch sbagliati).
A parte Yulara e Kings Canyon dove è obbligatorio stare in campeggio, ma si sta anche bene, abbiamo fatto sempre campeggio libero (tranne che a Lorne una notte) nei paesini e senza alcun problema (da considerare che siamo camperisti di vecchia data, quindi con una discreta esperienza).

Costo complessivo del viaggio, considerato anche lo stop over di 2 gg a Singapore, per un totale di 33 giorni, circa 6.700 €. Qualcosa si poteva risparmiare con “il senno di poi” e se avessimo avuto più tempo e sicurezze in fase di preparazione.
Il volo di ritorno, sempre ovviamente con la Singapore air, ha avuto una sosta a Singapore dalle 17,20 pm all’una di notte, l’aeroporto di SIN è fantastico, organizzatissimo per passare le ore di attesa, bello da vedere, non ci si annoia e anche se si è stanchi si desidera girare, vedere, fare… volendo si può anche prendere un pulman gratuito e fare un giro per la città.
La puntualità nelle partenze e negli arrivi e il servizio a bordo (più nella tratta SIN – Roma) sono eccezionali. Le hostess sono molto carine, un vitino niente male e… sembrano fatte con lo stampino! La gentilezza ovviamente è il loro punto forte, diversamente dalle Qantas o Virgin in Australia che ho trovato un po’ bruttine e sgorbutichelle in genere.

15 dicembre 2006
Ore 06,35 am, così come previsto alla partenza da SIN e con mezz’ora di anticipo sull’orario ufficiale, tocchiamo terra a Fiumicino TUTTO OK, grazie a…!
Credo di avervi raccontato quasi tutto, se vi ho annoiato perdonatemi e prendete solo le indicazioni tecniche. Ah! dimenticavo, potrebbe essere utile un aggiornamento sui prezzi della benzina: BENZINA VERDE da Alice a Yulara da 1,40 a 1.65 $/l, da Cairns a Sydney ad Adelaide da 1.05 a 1.29 $/l; il cambio del periodo è stato 1 $ au = 0,6 € circa.

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