Greci per caso

Luci e ombre in una vacanza nelle isole

Perche’ Greci per caso?
Perché in Grecia ci viviamo da 3 anni e dopo un’estate trascorsa a vezzeggiare i nostri ospiti, ci siamo presi noi la rivincita: di nuovo turisti a zonzo per le isole greche come tanto tempo fa!
Percio’, chiuse le “domatie”, buttate in una borsa le nostre vesti rigorosamente estive (a Rodi è sempre estate), affidato Manos, il nostro cagnone (anche lui rigorosamente greco) che ci guardava con sospetto già da qualche giorno, alle cure della vicina Teresa, veneziana che in Grecia ci sta da qualche decennio, siamo partiti e naturalmente, martedi' giorno della partenza, pioggia. La prima.
Ma non solo qualche goccia ripiena di sabbia come accade spesso all’inizio dell’inverno.
No! Allagamenti lungo la strada per l'aeroporto…La nostra prima meta era Astypalea,notoriamente la famosa farfalla dell’Egeo.
Da Rodi c’è un volo per Astypalea che prevede uno stop a Kos ma non sapevamo che da Kos si andava anche a Leros ed appena dopo ad Astypalea.
Niente di grave se non fosse che per 45 minuti di volo complessivi, si passano 2 ore e 10 minuti a fare il tour degli aeroporti delle piccole isole greche che di solito sono sempre mono o al massimo bilocali.
Dopo una breve sosta a Kos, atterraggio a Leros dove ci hanno fatto scendere e volevano obbligarci a stare in una sala piccola e tutta a vetrate con il sole che picchiava (a Leros e gia' anche a Kos era sereno), senza un bar e soprattutto senza poter fumare...
Poichè non siamo in Italia, ci sono state subito delle rimostranze da parte di tutti i presenti (pochi ma tosti) e si è tirata in ballo perfino la democrazia... ed allora tutti fuori a sfumazare e nel bar oltre la strada. Attesa di 40 minuti non si sa per cosa...
Il Dash, velivolo a 36 posti che ha soppiantato il vecchio Dornier a 18 finora impiegato per i voli tra le isole ed ormai in rottamazione, se ne stava la’ tranquillo sotto il sole sulla pista deserta. L’unico indizio per giustificare la sosta solamente un’appendice collegata ad un marchingegno per caricare le batterie…forse.
Ad Astypalea si arriva poi in 20 minuti. Atterraggio abbastanza brusco (come gli altri del resto, il pilota forse era in astinenza da ouzo) e sempre con il sole.
In areoporto (monolocale) ci attendevano sia il proprietario dell'Hotel che un ragazzo del rent a car con una bellissima Panda nuova che marciava che era una meraviglia e soprattutto a soli 18 Euro al giorno (anche se penso non eravamo assicurati, ma tanto... dove vai ad Astypalea che di strade c'è solo una). In carovana siamo andati in città all'albergo. Abbastanza laido. Non abbiamo per fortuna guardato i materassi ed i cuscini prima di dormirci altrimenti avremmo vomitato.Ho pensato ai coprimaterassi delle nostre domatie, lavati, stirati… boh, forse nessuno ci fa caso…
In compenso quando ci abbiamo cenato qualche volta si mangiava molto bene. Ad esempio aragosta e spaghetti cosi' buoni non li avevamo mai mangiati prima ed anche a prezzi onesti.
Abbiamo girato coscienziosamente le spiagge ma le strade per lo più sono sterrate ed il tempo non era dei migliori: freddo, vento (ma non si sapeva ancora cosa ci aspettava dopo...) Comunque le spiagge non sono un granchè, soprattutto la costa occidentale, bella e spettacolare dall'alto della strada tutta dirupi e curve mozzafiato, in realtà è un mare di plastiche portate dalle maree o forse anche dai nativi.
Abbiamo fatto la conoscenza di Carlos il pellicano che vive lì al porto da diversi anni (sembra sia arrivato durante una tempesta e lì è rimasto): mi fa proprio pena quella povera bestia, ora è anche senza un occhio e girando la Hora lo si incontra in qualche angolo che sonnecchia. Si puo’ proprio dire che “dorme con un occhio solo”.
Astypalea è il prototipo dell'isola greca: casette cubiche bianche, scalinate e scalinatelle, imposte blu. Il tutto arrampicato su una collina dominata da una fortezza bizantina che contrasta con il candore tutto intorno. Vicino una fila di mulini ed in basso la baia di Skala,il capoluogo e porto dell'isola.
Livadia è forse la spiaggia piu’ bella ed a portata di mano. Agios Kostantino è raggiungibile solo con una sterrata (tanto per cambiare…) ma c’era un’aria che una volta spogliati ci si rivestiva subito. Ma anche da li’ si vedeva la Hora. Bellissima quasi finta…
Melitzana sulla parte orientale della “farfalla” è un bel posto: tutto nuovo, carino, case bianche, imposte blu, sembra copiato da una cartolina, ma la spiaggia è inesistente, coperta di alghe, ti dà un senso di inquietudine?
Dov’è il blu del mare di Grecia? Dov’è il mare di Rodi? e le sue spiagge?
E non ditemi: statene a casa tua! Bisogna pur girare per confrontare… o no?
Il sabato siamo ripartiti al pomeriggio abbandonando la nostra cara Panda e siamo arrivati a Kos dopo aver subito in areoporto un attento esame, ci hanno aperto anche i barattoli di miele! Franz ha tranquilizzato il poliziotto dicendogli "Ohi bomba!" nel suo magnifico idioma.
Da qui con un taxi, al costo di 12 euro, abbiamo raggiunto Mastichari la località da dove parte il ferry per Kalimnos. Purtroppo l'orario dalle 19.15 era stato spostato alle 21.00. Pertanto dalle 17.30 fino a quell'ora non ci è rimasto altro che girare come due idioti, salvo una sosta rigenatrice e “riscaldante” con del vino in una taverna lungo una strada laterale e meno male che un'agenzia turistica ci ha tenuto la borsa... Ricordo di Mastichari: sembra Grado citta giardino, ancora turisti per lo piu’ nordici ed una grande puzza vicino al mare… avete presente quando la marmitta catalitica ha dei problem? grossi problem? Bene lo stesso. Insomma uova marce.
Faceva un freddo cane e abbiamo cominiciato a vestirci una cosa sopra l'altra battendo i denti. Intanto il mare diventava sempre più cattivo, le ondate arrivavano ruggendo fino agli scogli delle rive e sulla strada e non si sapeva se il ferry sarebbe partito. Gioia e gaudio! Che si farà?
Abbiamo cenato in un angolo riparato in un bel locale sulle rive (Kalo Kardia) molto bene. Franz in un eccesso di generosità e/o riconoscenza ha lasciato la munifica cifra di 2 Euro di mancia ad un cameriere molto comprensivo. Infatti non ha battuto ciglio quando Franz è riemerso al bagno indossando due magliette una sopra l’altra esibendosi nel classico atteggiamento da Superman.
Recuperata la borsa siamo andati a fare i biglietti: si il ferry partiva!
Cosi' alle 21 in punto imbarcati e si è cominicato a ballare rafforzando il mio cattivo rapporto con i traghetti in genere.
Siamo arrivati alle 21.50 a Pothia, capoluogo e porto dove ci aspettava Popy la proprietaria degli studios (una ragazza che li gestisce insieme a sua mamma) "dura de freddo" (come si dice dalle parti nostre) e poi è arrivato (bonta sua) il tizio della Avis che ci ha propinato una Matiz scassata a 25 al giorno, imbrogliandoci di un giorno con la scusa che la macchina consegnata cosi' tardi si paga un giorno intero e bla bla bla...
Il freddo era tanto che non si aveva voglia di discutere ma solo di scaraventarlo in mare.
Percio' pagato, fatto il contratto e via dietro alla Popy verso gli studios che si trovano a Mystries, località turistica di fronte all'isola di Telendos. Bella vista, strada ripidissima e studios semplici ma puliti oltre che a buon prezzo. Al buio la Poppy ci ha fatto scavalcare un parapetto per entrare nel nostro studio. In queste situazioni non si fanno domande. Lo abbiamo fatto e basta entrando per la porta finestra anziché per la porta. Abbiamo scoperto il giorno dopo che era solo una scorciatoia per evitare scale giu’, scale su.
Notte di vento, ululati contro le imposte un po’ sgangherate che davano su una bellissima e grande terrazza.
Kalimnos è tutto tranne il prototipo dell'isola greca. Non ci sono le casette cubiche bianche come nelle Cicladi ed anche ad Astypalea, ma case con i tetti a tegole.
Pothia è una cittadina di 11000 abitanti, piena di motorini, con molto traffico caotico e senza marciapiedi. Assolutamente non esistono o se ci sono, sono di altezze diverse ma non inferiori ai 50/60 cm di altezza. Cosi’ uno deve salire e scendere continuamente. Ogni negozio ha un marciapiede diverso, quando c’e. Ed il traffico non perdona. Pothia non vive di turismo ma è un centro commerciale. Non ci sono negozi di souvenir a parte le bancarelle del porto dove vendono le spugne (sintetiche o al meglio quelle importate…)
C'è una sola strada che va da nord fino al capoluogo e prosegue per una bella località un po' sperduta dove coltivano agrumi: Vathies. Forse il posto piu’ vero. In fondo ad un incredibile fiordo. Un vero fiordo IN GRECIA! Qui abbiamo assistito ad una scena strana. Passeggiando lungo il molo, ad un certo punto è arrivata una signora sulle 60na in motorino. E’ scesa, ha scambiato due parole con pescatore e poi si è gettata in mare..VESTITA. Ha fatto qualche bracciata, è risalita in motorino tutta bagnata e via… Abbiamo scoperto dopo che era la proprietaria della locanda dove abbiamo pranzato e in seguito che stare con i vestiti intrisi di acqua di mare addosso fa bene alla salute.
La costa occidentale, tanti bar, studios, alberghi. Bel panorama ma niente di piu'. Montagne alte con rocce a strapiombo dove i climber inglesi e tedeschi tracciano le nuove vie (ci sono tante scuole per rocciatori e noleggi di attrezzature).
Spiagge poche anche se solo l'ultimo giorno ne abbiamo scoperto un paio belline. Prima non ci siamo stati perchè indicate come turistiche ed a noi quello che è troppo turistico non va... e poi faceva sempre freddo. Nei pressi abbiamo anche scoperto una specie di Museo del Mare, che per i standard greci è anche ben tenuto.
Meglio l'isola di Telendos. Ci si arriva da Myrties con un piccolo caicco (1.50 euro) in 10 minuti.
Ci sono solo un paio di ristoranti (da Rita si mangia bene), qualche rovina,qualche bar ormai chiuso, una spiaggia per nudisti che non abbiamo visto ma abbiamo sentito un rumor di nacchere proveniente da la'... battevano i denti.
Abbiamo fatto un lungo giro a piedi e preso i 10 minuti dell'unico raggio di sole che si è degnato di spuntare quel giorno in una spiaggia solitaria piena di corvi e catrame.
Il giovedi' rientro: pranzo a Pothia sulle rive e imbarco sul ferry che stranamente non partiva. Erano le 15.15 ed il nostro aereo era da Kos alle 17.10 e ci sono 45/50 minuti di traversata..
Stavano caricando oltre modo "alla greca" il ferry di camion, furgoni di zingari pieni di figli, mogli e mercanzie varie, camioncini con i vuoti della birra Amstel, etc.
Percio' siamo arrivati con un quarto d'ora di ritardo a Mastichari e naturalmente non c'erano taxi.
Insieme a noi ad attendere altra gente.
Il primo che è arrivato è stato preso d'assalto ma siamo riusciti a piazzarci dentro. Noi, un greco che andava ad Atene ed una vecchia. Il tassista non voleva andare in aeroporto perchè aveva un'altra chiamata ma poi si è convinto. L'aereo per Atene partiva prima del nostro e percio' doveva correre. La vecchia vicino a me diceva tutto il tempo:"Panagia, Panagia" (Madonna, Madonna) e si faceva il segno della croce.
Arrivati stranamente sani e salvi, il greco ha pagato il taxi per tutti...
Una volta dentro con un lasso di tempo di 20 minuti, il volo è stato chiamato subito ed ancora adesso non si sa perchè, sia da Astypalea che da Kos il volo parte sempre con un quarto d'ora di anticipo sull'orario previsto. Misteri greci.Partono prima e poi fanno soste di 40 minuti.
E poi Rodi: la migliore. Ed a casa dal nostro Manuccio che si è comportato male, ha ferito la Teresa che aveva un'aria molto stravolta tanto da farci venire rimorso.
Ed il giorno dopo naturalmente, a causa delle sue solite intemperanze, le ha già prese di santa ragione facendo passare a noi i rimorsi per averlo lasciato a casa...
Fine della storia.
Il succo di tutto: Astypalea si, Kalimnos no.

3 commenti in “Greci per caso
  1. Avatar commento
    qdwsrepfn amlqoip
    21/08/2007 13:15

    uowbfm uqltyvg vxsmbec kvsztpe nvhcjxtyp tykbuwedg mwsj

  2. Avatar commento
    bimba12
    06/01/2007 10:19

    bellissimo veramente il e il mio ragazzo siamo innamorati della grecia e magari potrebbe essere una futura meta!

  3. Avatar commento
    silviaf26
    04/01/2007 17:02

    invidia!Siete riusciti (a differenza di me) ad arrivare ad Astypalea!!! Contenta di sapere che l'isola che per me è un mito l'avete trovata bella... chissà se la prossima volta...

Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento, contattaci per ottenere il tuo account

© 2024 Ci Sono Stato. All RIGHTS RESERVED. | Privacy Policy | Cookie Policy