Rovaniemi, la suggestione dell’inverno lappone

Quattro giorni nella magia della Lapponia finlandese

Coinvolta dalle feste natalizie, mi sembra doveroso andare a porgere omaggio a Babbo Natale direttamente a casa sua, e così organizzo viaggio per Rovaniemi - Lapponia, con la mia bimba di 10 anni. Ben presto si aggrega anche un’amica con le due figlie. Perfetto! L’organizzazione è rigorosamente online: se chiedete preventivi e vi appoggiate ad un’agenzia, considerate di spendere almeno il doppio!

Itinerario

18-2-2011
Puntuali siamo al check in dell’aeroporto di Milano Linate. In coda ci rendiamo conto che i documenti della mia amica non sono in ordine, manca la foto della bimba di 11 anni sul passaporto (foto obbligatoria dai 10 anni!)… attimo di panico… ma tutto bene, i controlli sono sommari. Non lo sono quelli dei bagagli: voliamo con air baltic (1 adulto + 1 bimba + bagaglio imbarcato, € 490), e sono molto fiscali, puoi imbarcare 1 bagaglio di max 20 kg e uno a mano che deve avere misure standard e pesare max 8 kg (verificano tutto, anche le borse: se si prenota online, il bagaglio imbarcato costa € 15 a tratta piuttosto che i 20 in aeroporto). Il volo prevede uno scalo a Riga ed una breve sosta a Tampere. Partiamo alle 14.30 da Milano per arrivare a Rovaniemi alle 22.
Il primo impatto è fantastico, una quantità incredibile di neve avvolge tutto, l’aeroporto è carino che mai, piccolo, un grosso stanzone dove troneggia un bel camino! Gli unici due negozietti e bar sono chiusi, e per la verità non c’è proprio anima viva, zero controlli, zero persone! Facciamo in tempo ad entrare, che i bagagli sono già belli e consegnati. All’uscita si trova immediatamente un taxi collettivo che per € 7 a persona vi porta in città, che dista circa 8 km. Un consiglio: le temperature sotto zero scaricano le batterie in maniera velocissima, per cui telefoni e macchine fotografiche è meglio tenerli al caldo sotto ai giacconi. Per l’abbigliamento, santo decathlon: doposci con calzettoni da neve (per le escursioni consiglio anche, soprattutto sui piedi, e anche sulle mani per i bambini che fanno le escursioni in slitta, quelle bustine che si inseriscono tra un calzino e l’altro e scaldano per 6 ore), sottopantaloni termici, pantaloni da sci, maglietta termica, pile e giaccone da sci o comunque pesante. Berretto, sciarpa, guanti, anche se questi ultimi non li ho usati sempre, le temperature sono glaciali, ma è un freddo totalmente diverso dal nostro e si avverte molto meno.
Il nostro albergo è il Cumulus, molto carino, stanze enormi, pulite, tutto ben curato (ottimissima e molto varia la prima colazione!): il costo per una doppia è di circa € 80.
Rovaniemi è una piccola cittadina, alberghi, ufficio informazioni, agenzie per escursioni, tutto ruota nella piccola zona pedonale al centro città: i locali per mangiare sono moltissimi e i costi bassi. E anche il nostro albergo si trova lì, per cui, anche se l’ora è tarda, ci concediamo un boccone ed un giro veloce in centro città, così possiamo valutare la temperatura, -23°, dal display che troneggia in piazza e salutare tutti a casa dalla webcam che si trova proprio sulla zona pedonale e che si aggiorna ogni 5 secondi (ma anche telefonare costa poco più delle normali tariffe): http://www.rovaniemi.fi/Kansainvalinen_sivusto/English/Webcam.iw3.

19-2-2011
Online avevamo anche prenotato l’escursione del giorno dopo, safari in motoslitta e in slitta con gli husky. Dopo aver chiesto preventivi via mail alle varie agenzie, scegliamo la Erasetti, più che altro perché era l’unica che abbinava la motoslitta agli husky, per cui, a conti fatti, costava meno che non fare le due escursioni divise con le altre agenzie (circa € 150, i bambini fino a 14 anni pagano la metà). Per il resto, le varie agenzie hanno prezzi abbastanza allineati. L’escursione parte alle 9.30 (fuso orario +1 ora) dall’ufficio sempre in piazza. Ci portano alla loro sede dove veniamo equipaggiati di abbigliamento termico e casco (portarsi un proprio passamontagna è consigliato, per il resto danno tutto loro, dalle scarpe, ai guanti, tutto). Dopo un rapido corso in inglese (tutti parlano benissimo l’inglese, scordatevi l’italiano però!) di guida in motoslitta, si parte!!! L’emozione è tanta, dopo avere attraversato il fiume (o era un lago??? Bah, era tutto ghiacciato!!!) che attraversa la città, si entra nella foresta. I paesaggi che si susseguono sono assolutamente da favola, indescrivibili! Guidare la motoslitta è semplicissimo, e il timore del freddo (eravamo a circa -20°) fugato, visto che la moto è scaldata: a patire il freddo, invece, le povere bimbe che, non potendo salire sulla motoslitta, erano sulla slitta a traino.
Dopo circa un’oretta o poco meno, si arriva alla fattoria degli husky e subito, anche qua, rapido corso, sistemazione delle bimbe in slitta e pronti a partire. La slitta si guida stando in equilibrio su una specie di sci sul retro della slitta: i cani fanno tutto, l’unico comando che si ha è lo stop, azionando una specie di barra che si ha tra i suddetti sci. Attenzione: non fate come me (credo che lassù al polo nord ancora stiano ridendo…). Fate molta attenzione alla partenza, perché nel momento stesso in cui slegano i cani, quelli si lanciano in una corsa che ha dell’incredibile, non vedono ora di essere liberati e si sfogano! I primi 10 minuti sono stati da panico (con la bimba che in slitta si divertiva come una matta a sentire gridare me… e non solo lei!), nel tentativo di restare in equilibrio in quella folle corsa, capire cosa fare, tentare di rallentare i cani azionando il freno senza cadere…. ma poi è stata un’esperienza unica, meravigliosa, correre in questi stretti sentieri in mezzo alla foresta davvero non ha eguali!
Alla fine della corsa, che sarà durata una mezz’ora o poco più, doverosa una sosta a scaldarci intorno al fuoco alla fattoria, dove un paio di guide ci hanno offerto bevande calde, biscotti, e ci hanno raccontato un po’ della vita lappone e degli husky. Rapida visita a questi meravigliosi cagnoni e cuccioli, e poi via nuovamente alla motoslitta e rientro in città.
Siamo rientrate in albergo alle 14.30 circa, abbastanza provate da questo meraviglioso safari, e fortunatamente l’escursione della sera per l’aurora boreale, costo € 69 e bimbi sempre la metà, ci era stata spostata al giorno dopo (su consiglio della gentilissima ragazza dell’agenzia Erasetti della Lordi’s Square, la piazza centrale), in quanto c’erano condizione meteo più propense alla visione dell’aurora boreale. Premessa: si sa che riuscire a vedere l’aurora boreale è questione di fortuna e non una cosa scontata. Quello che non si sa, è che solamente il 5% delle persone che escono in escursione riesce a vederla…
Ne approfittiamo quindi per prenotare la serata a Snowland (€ 17,50), un ristorante completamente fatto di ghiaccio. Arriviamo alle ore 20, facendo un 10 minuti scarsi di taxi per un totale di € 15, e lì un simpatico (e carino!) lappone ci fa fare un giro in questo incredibile posto, e abbiamo potuto girarcelo a nostro piacimento, visto che per un’ora buona siamo state le uniche visitatrici! Anche qua ci viene offerta una specie di thè caldo e molto dolce, davvero buono. Il posto è difficile da descrivere, è meraviglioso, da vedere, completamente di ghiaccio, con tavolate formate da lastroni di ghiaccio scavato dal vicino lago quando ghiaccia. Perché questo locale viene ricostruito ogni anno in autunno, visto che in primavera tutto si scioglie! All’esterno facciamo anche un giro per vedere gli igloo adibiti a camera da letto, con letto rigorosamente in ghiaccio e pelli di renna come coperte e materasso! Immancabili poi i falò, sia all’esterno che all’interno di una tenda.

20-2-2011
Oggi siamo andate al Santa Claus Village. Anche qua le varie agenzie ve la propongono come escursione per cifre che arrivano anche a € 100. Bene: a 50 m dall’albergo, in centro, c’è il bus n° 8 che vi porta in un quarto d’ora direttamente al villaggio per € 6,60 a/r. Quindi, ovviamente, optiamo per questa seconda soluzione. L’unica attenzione da prestare è agli orari, circa 1 ogni ora. Arrivati là si entra in un mondo da favola, è tutto bellissimo, e quanta neve! All’interno dell’ufficio di Babbo Natale, lo si può incontrare personalmente e avere un colloquio privato per 3 minuti esatti, durante il quale un elfo simpaticissimo, e in un italiano bozzicato, ci scatta foto e fa riprese video. All’uscita si può acquistare la foto per € 23 oppure una pen drive che contiene 2 foto, il video dei tre minuti, un altro video della fabbrica di Babbo Natale (molto inquietante, per la verità, davvero brutto e tetro!), ed una decina di foto dell’intero villaggio per € 49. Scegliamo la seconda opzione. Tappa obbligatoria all’ufficio postale, spedizione cartoline e pranzo in una simil tenda indiana, 4 tavoli, fuoco centrale acceso dove veniva cucinato un salmone favoloso poi servito con una non meglio identificata specie di insalata russa, buona, pane e acqua, il tutto per € 14. Da vedere anche l’ice bar, un igloo adibito a bar dove anche qua tutto è di ghiaccio, dai tavoli, al bancone, al menù. Qui c’è anche la possibilità di scivolare sulle piste ghiacciate coi gommoni. Veloci acquisti vari, e poi nuovamente in bus si rientra in città.
Alle 18.45 la guida Erasetti ci viene a prendere in hotel per l’escursione serale (-27° circa) alla ricerca dell’aurora boreale. Dopo la solita vestizione termica, si parte con pullmino, si esce dalla città per circa una ventina di minuti e poi si fa un sentiero in mezzo alla foresta a piedi per altri 20 minuti circa, per poi arrivare ad una specie di bivacco dove la guida accende il falò e prepara thè e biscotti. Anche qua, non ho parole… Camminare in mezzo alla foresta al buio, vedere il cielo brillare di stelle come mai, sentire come unico rumore il nostro passo sulla neve, beh, già questo mi ripagava abbondantemente dei soldi spesi, anche perché dopo tutto quello che ci era stato detto dalla guida a riguardo della rarità di riuscire a vedere un’aurora boreale, oramai avevo accantonato la possibilità. E invece… a un certo punto un ragazzo del gruppo ci chiama a raccolta ad una cinquantina di metri, dove il vicino fiume ghiacciato permetteva una visuale più ampia del cielo ed eccola là… l’aurora boreale! Dapprima solo una luce verde che partiva dal suolo, ma poi eccola progredire in giochi di colore dal verde al rosa, in movimenti che pareva una danza, coni di luce che partivano da dietro gli alberi e si trasformavano in onde, incredibile. Ed è durato almeno mezz’ora, durante la quale, con la neve fino a metà gamba, stavamo col naso al cielo nel silenzio più assoluto… Mai spesi meglio dei soldi! E al rientro alla base per togliere l’abbigliamento termico, nemmeno i ragazzi della sede stessa volevano credere che avessimo avuto tutta questa fortuna!

21-2-2011
La giornata di oggi era, in teoria, dedicata allo zoo artico di Ranua, a poco più di un’ora di pullman (corso circa € 23 a/r). Ma i ragazzi italiani, incontrati la sera prima e con cui abbiamo fatto l’escursione dell’aurora boreale, ce l’hanno sconsigliata vivamente. Facendola, si perde tutto il giorno (i collegamenti sono davvero pochi, a meno che non si vada tramite agenzia ma con costi per superano i € 100 a persona), e nonostante le possibilità di spazio che avrebbero, lo zoo rinchiude gli animali in brutte gabbie con pochissimo spazio, ed è stato definito da loro davvero triste, con animali tristi e costretti in pochissimo spazio. Già odio gli zoo, figuriamoci con animali in queste condizioni… Quindi, desistiamo e dedichiamo la giornata alla visita della cittadina, degli enormi centri commerciali che ci sono, a prendere gli ultimi souvenir… Perché è già finita, l’indomani si parte!

22-2-2011
Il nostro aereo parte alle 7.20. Come consuetudine, arriviamo due ore prima all’aeroporto, ma ci rendiamo conto che è perfettamente inutile qua! Infatti restiamo sole in tutto l’aeroporto per un’ora buona. Ma anche il rientro poi è perfetto, aerei puntualissimi, anzi, atterriamo a Milano in anticipo… ed è già finita ma da rifare assolutamente!

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