Da Vicenza a Capo Nord - L’andata

Il mito del “punto estremo” non finisce di attirare i viaggiatori

…e Dio creò la Terra…
…lasciamo questo particolare e spicchiamo un salto nel futuro…
Cinque o sei anni fa nacque la voglia di fare un viaggio verso i Paesi Nordici con meta Capo Nord. Dopo tanto lavoro, armati con i più sofisticati sistemi di navigazione, mappe, itinerari, consigli, documentazioni, ecc., siamo riusciti ad organizzare il tutto.
Ed eccoci qua, con la famiglia, pronta ad affrontare il viaggio… sperando che tutto vada bene!
Ci auguriamo che la nostra storia vi appassioni!
Partecipanti (in ordine d’importanza):
* Annalisa, comandate in cabina, anni 53 3/4
* Daniel, responsabile diario di bordo e Navigatore (insomma il mozzo), anni 17 ½
* Zev, vice comandante e autista (l'omo tutto fare), anni 48 ½.Diario di viaggio

Venerdì 13 giugno 2003
Dopo un pomeriggio rovente (36°!) fra il terzo piano e il camper, finalmente abbiamo finito di caricare e sistemare il tutto: un calvario che si ripete ogni volta che arriva il camper,
e per finire un appello di controllo: allora tutto ok ?… Invece no: “Naisa dove gheto meso le scarpe da ballo?” chiede papà (un ballerino che non va mai in vacanza senza le scarpe da ballo…) “…non si sa mai” ha terminato. La mamma replica: “Le go mese nell’armadio!”, “perfetto - dice papà - partiamo!”. Una carezza ai gatti, le ultime raccomandazioni alla nonna da parte della mamma e via.
Nonostante venerdì 13 siamo riusciti a convincere papà di partire dopo aver fatto tutti gli scongiuri possibili visto l’orario di partenza programmato.
Partenza 22.20; dopo 155 km. il papà si è arreso alla stanchezza. Ci siamo fermati nella stazione di servizio a Fai della Paganella (TN) e qui la temperatura era più sopportabile, 28° circa, umidità poca.

Sabato 14 giugno
Siamo alla piazzola di sevizio a Fai della Paganella; colazione con cappuccino e due brioche a testa.
Partenza dalla piazzola di servizio h. 8.20. Oggi doveva essere una giornata molto lunga, circa 750 km, invece ne abbiamo fatto 942: attraverso Bolzano, Brennero, Innsbruck, Monaco, Norimberga, Lipsia, con arrivo a Potsdam alle porte di Berlino in Germania.
Tempo 12 ore con 4 soste. Tempo soleggiato, nuvoloso, e in Germania finalmente la pioggia.
Abbiamo notato la differenza del paesaggio che, essendo una zona che frequentiamo solo d’inverno, ci appare tutta verde. Lungo il viaggio abbiamo deciso di rinunciare a visitare la città di Praga (al ritorno) cosi possiamo guadagnare tempo, lo faremo sicuramente in un’altra occasione.
Stiamo passando vicino a Bressanone; temperatura 22 gradi. Ci siamo fermati in una stazione vicino ad Innsbruck dove abbiamo comprato la grappa in quanto dimenticata a casa. Non ci siamo accorti di essere in Germania… il confine non esiste! Evviva l’Europa Unita!
Passiamo vicino a Monaco, prima di Norimberga il tempo si è guastato, ha iniziato a piovere. Come capita spesso al nostro papà, che aspetta sempre la prossima stazione di servizio, siamo stati costretti ad uscire dall’autostrada in cerca di benzina, perché mai ascoltare il comandante in cabina (la mamma). Non accadrà più, farà il pieno prima.
Lungo la strada per Berlino abbiamo visto lunghe distese di prati verdi e delle enormi eliche che servono per produrre energia. Non dobbiamo lamentarci dei lavori in corso lungo le nostre autostrade, da noi si viaggia bene, qui invece il manto autostradale è in cemento e si balla di continuo.
La giornata è stata movimentata in quanto Daniel si ritrova con una forte dissenteria, alla parigina. Nella serata abbiamo ricevuto una telefonata da Angelo, che cercava il fresco su Monte Berico (la nostra basilica) mentre da noi alle ore 22.20 temperatura 18°. Luce a volontà.
Notte a: stazione di servizio di Potsdam appena passato Berlino.
Speriamo che Daniel domani stia bene.

Domenica 15 giugno
Siamo a stazione servizio di Potsdam appena passato Berlino, regione Brandeburgo.
Partenza alle h. 9.30. Daniel non sta ancora bene nonostante abbia preso le pastiglie.
Il paesaggio si presenta piatto, qualche foresta lungo il bordo autostradale con daini che pascolavano indifferenti al traffico.
Alle h. 12 siamo arrivati a Rostock con imbarco immediato, prima però siamo riusciti a far delle spese al negozio di free-tax: vino, cioccolata e un bell’orologio della M&M’s per Daniel. Subito dopo la partenza abbiamo visto lungo la costa gente in costume da bagno, addirittura in acqua… brrr… e noi siamo con i cappotti! Mare abbastanza calmo. Da segnalare la puntualità dell’arrivo, alle 14 sbarco in Danimarca, primo impatto vento molto forte, invano abbiamo cercato il confine anche qui non esiste. La strada si presenta uguale alla Germania, sarà forse la stessa società che la gestisce.
Ci siamo fermati in una stazione, primo acquisto di papà un “crembo” (bombolone di panna e cioccolato) pagato in Euro, il resto in corone danesi (ci è sembrato di ritornare indietro nel tempo calcolare in Euro e poi in lit.): che fatica, una cosa è certa, sono molto cari.
Finalmente siamo arrivati a Copenaghen; la prima impressione della città è abbastanza brutta, sarà per il brutto tempo che la rende grigia o il ricordo dei paesini passati dove tutto era ordinato, persino i campi di grano erano tutti alla stessa altezza. Entrando in città abbiamo perso circa 2 ore per trovare il campeggio, papà incazzato come non mai, solo con l’aiuto del GPS (strumento che si è rivelato utilissimo) abbiamo trovato un campeggio in periferia della città. Era talmente affollato! Tre camper e tre tende. Non abbiamo litigato con i vicini. Per la prima volta abbiamo scaricato il WC e non sapendo ancora da che parte scaricava, la mamma indirizza il papà nel posto sbagliato, il papà scarica tutto fuori e la mamma gli urla di fermarsi. Mentre il papà gira il camper, la mamma camuffa il corpo del reato, ricoprendolo con l’erba. Il papà dopo aver centrato il buco giusto, si piega in ginocchio per aprire il rubinetto e indovinate dove mette il ginocchio? proprio sulla m…
Da quella volta ha fatto sempre da solo.
Subito dopo l’inconveniente prendendo il mezzo pubblico ci siamo recati in centro città dove abbiamo visitato il famoso parco “Tivoli”, una specie di Gardaland stile primo ‘900 (non era un granché), peccato che pioveva a dirotto e faceva anche freddo (12°) e Daniel non stava tanto bene. Ci siamo inoltrati in una via centrale dove abbiamo cenato (cucina araba); finito circa alle 22 con la città illuminata ancora dalla luce solare (anche se pioveva).
Nonostante il primo impatto, il centro si presentava bene, pedoni e autisti molto disciplinati, una cosa che ci ha colpito sono le piste ciclabili. Domani una visita rapida alla Sirenetta e al museo Experimentarium, poi via verso Malmo in Svezia.
Buonanotte, sono le 23.55. Oggi totale km 362. Tempo 8 h. di cui 2 in nave.

Lunedì 16 giugno
Siamo a Copenaghen, campeggio Bellahojvej, regione Skane.
La notte l’abbiamo passata sotto una pioggia torrenziale accompagnata per concludere dallo zampettare di quei brutti uccellacci sul tetto del camper… Alle 4,10 papi si è svegliato e pensando che fossero le 8, si alza, esce dal camper e si rende conto dell’ora. Ne approfitta per fare due fotografie e rientra.
Finalmente colazione fatta dalla nostra Annalisa, caffè biscotti e per la prima volta pane marmellata per Daniel.
Partenza alle ore 10,15 dal campeggio, dove abbiamo pagato 24,00 €.
La mattinata la passiamo al museo Experimentarium dove ci siamo sentiti un po’ bambini. Dopo aver esplorato per bene tutto il museo, prima di partire ci siamo fatti dei bei panini con salame nostrano, mejo di McDonald’s. Siamo partiti alla volta della famigerata Sirenetta simbolo della città (un po’ deludente).
Lasciamo Copenaghen e ci dirigiamo verso la Svezia, passando per il famoso ponte che collega i due stati, tanta emozione… 3,5 km sotto il mare e 6 su un ponte sospeso (nota dolente: il passaggio costa 62 €).
Il paesaggio in Svezia è da favola: casette basse, di mattoni colorati e giardini impeccabili, autostrade buone, solo qualche difficoltà con i nomi dei paesi. Lungo la strada continuavano ad alternarsi sole, pioggia e grandine (14°). Prima di arrivare a Jonkoping abbiamo chiamato la nonna, anche a Vicenza ha piovuto ma fa caldo comunque… Alle 20,45 abbiamo spento il motore dopo aver percorso 380 km.
Abbiamo cenato lungo la riva del lago con un ottimo piatto di pasta (anche Daniel ha mangiato). Dopo cena una piccola passeggiata con la mamma ma il freddo ci ha costretto a rientrare mentre gli svedesi passeggiavano con le magliette corte. Adesso che scrivo sono le 23 e papà aspetta le stelle che non vedrà, primo perché è nuvoloso, secondo d’ora in poi qui la notte sarà sempre più chiara. Per dormire ci siamo spostati verso un grande parcheggio lungo il lago alle porte della città.
Oggi totale km 380. Tempo 10 ore di viaggio di cui 2 ore nel museo.

Martedì 17 giugno
Siamo a Jonkoping sul lago Vättern, regione Jonkoping.
Partenza alle 9,10. Dopo aver fatto un giro per il centro della città, ci avviamo verso il museo del fiammifero, dove ci dilettiamo nella costruzione di alcune scatole per fiammiferi.
Abbiamo preso la direzione per Stoccolma costeggiando il lago Vättern che è molto grande e bello. Lasciando il lago, verso nord est la strada si è fatta sempre più monotona, paesaggi piatti e molte foreste. Ci siamo fermati per pausa pranzo in un’area di servizio: per Daniel l’immancabile McDonald’s servito rigorosamente da personale tutto biondo con occhi azzurri. Noi ci siamo accontentati di un buon panino.
Verso le 15,30 siamo arrivati a Stoccolma, solito ritornello per trovare il campeggio che dovrebbe essere indicato molto bene; sarà che anche in questa occasione ci siamo persi, ma dopo tanti giri finalmente l’abbiamo trovato. La prima cosa da fare è il bucato, Daniel che si è ripreso ha fatto una bella doccia.
Dopo aver sistemato il camper siamo andati in città prendendo la metro; il programma prevedeva giro in battello con rispettiva cena. Tutto annullato: siamo arrivati in ritardo e il battello era partito senza di noi (speriamo di poterlo fare ad Helsinki). Prima impressione della città: palazzi molti belli, strade larghe e canali che le attraversano, nonostante ciò è una città sporca e molto fredda (15°).
Domani, sperando che il libretto del camper arrivi (è stato spedito da Vicenza ieri), andiamo a prenotare il traghetto per la Finlandia; approfitteremo per vedere il cambio della guardia, il tesoro reale e un giro turistico con il bus, sperando in serata di partire.
Oggi totale km 345. Tempo 7 ore con 2 soste.
Notte a Stoccolma, campeggio Bredang, discreto. Sono le 0.55 e tanto per cambiare ha iniziato a piovere.

Mercoledì 18 giugno
Dopo aver fatto colazione siamo andati in città con la speranza di prenotare la nave per la Finlandia. Una delusione: tutto esaurito, l’unico posto libero è solo venerdì. Siamo tutti demoralizzati e con questo disguido rischiamo di saltare la città di Helsinki.
Abbiamo visitato la vecchia città (Gamla Stan) comprando i soliti souvenir, poi abbiamo visto il cambio della guardia al palazzo reale (si pensava migliore, dopo aver visto quello inglese). Proseguiamo lungo i canali della città, che la rendono molto bella, la fame si è fatta sentire e ci siamo presi tre hot dogs con un pezzo di pane molto piccolo. Ritorniamo verso la metro per rientrare passando attraverso strade affollate di turisti.
Arrivati al campeggio i nostri guai burocratici non erano finiti. Ristudiando le mappe abbiamo deciso di partire alla volta di Umea passando per Sundsvall, sperando di riuscire a traghettare, altrimenti saremo costretti a rinunciare a Helsinki. Prepariamo il camper per partire dopo tre ore di ritardo.
Partenza alle h. 17,10 trovando parecchio traffico, pazienza. Siamo sulla strada verso Uppsala, che raggiungiamo dopo circa un’ora e riusciamo a vedere da lontano le due guglie della famosa cattedrale. La strada si snoda fra foreste e bellissimi laghi con l’acqua immobile, il tempo da bello si va coprendo e come tutti i giorni arriva la pioggia. Dopo il temporale ci siamo fermati nell’area di servizio della città di Gavle dove abbiamo cenato con gnocchi per Daniel e pasta per noi, mentre i tedeschi vicino a noi i soliti wurstel con cappuccino.
Una curiosità lungo la strada il comportamento degli autisti svedesi: una pignoleria esemplare, rispettano i limiti di velocità, cosa che manda in bestia papà (anche la mamma).
Ancora una volta il tempo si guasta e non riusciamo a vedere il sole tramontare. Percorsi alcuni chilometri il cielo si riapre senza il sole lasciando un chiarore che ci accompagna fino alla mattinata successiva (da oggi in poi non avremo più la notte buia.
Alle 23,15 ci fermiamo nella città di Sundsvall per dormire, emozionati dalla luce che c’è.
Oggi totale km 385. Mattinata bella, pomeriggio variabile con qualche acquazzone.
Notte a Sundsvall in riva al mare vicino a un MacDonald’s.

Giovedì 19 giugno
Siamo a Sundsvall (Svezia), regione Vasternorrdland.
Dopo aver fatto colazione partiamo alla volta della città di Umea, con l’intenzione di vedere se parte un traghetto per la Finlandia.
Dando un occhiata alla mappa, abbiamo deciso di rinunciare alla città di Helsinki riproponendoci però di ritornare per il nostro anniversario di matrimonio nel mese di novembre; il motivo della nostra rinuncia è la mancanza del recapito del libretto di circolazione del camper (problema che ci trasciniamo dalla partenza del viaggio).
Lungo il tragitto, troviamo dei ragazzi che stanno andando a Capo Nord in bicicletta e degli altri in motorino Garelli con carrellino incorporato (si presume che tutti abbiano la stessa meta, che coraggio).
Il tempo si mette al peggio: per 535 km solo pioggia.
Verso le 12,30 ci fermiamo nella città di Skelleftea, entrando in un grosso supermarket; curiosiamo nelle varie corsie, ricercando dei prodotti locali, comprando del salmone che da queste parti costa poco. Prima di partire abbiamo mangiato il solito hamburger per la gioia di Daniel. Il papà ha imparato a guidare alla svedese, rallentare e rispettare i limiti di velocità.
Verso le 16 abbiamo intravisto uno sprazzo di sole. Dopo tanti km senza incontrare mai un camper italiano, ecco il primo e subito dopo un gippone targato proprio VI che con grande entusiasmo ci saluta.
Verso le 19 abbiamo passato il confine con la Finlandia, stesso scenario svedese, cambia solo la lingua, ed è tornato la nostra vecchia moneta,l’euro. Abbiamo deciso di proseguire alla volta di Rovaniemi, dove passa il Circolo Polare Artico (da qui in poi il sole non tramonta mai) che passiamo alle 20,05; naturalmente anche stasera invano abbiamo cercato il sole (tutto coperto).
Ricordiamo che questa città è famosa perché risiede Babbo Natale, che andremo a trovare l’indomani (pagando, s’intende).
Alle 21,30 papà spegne il motore. Oggi totale km 775. Tempo 11,30 ore con tre soste.
Notte a Rovaniemi, campeggio Ounaskoski.

Venerdì 20 giugno
Sveglia alle 8,30 (9,30 locale), fatta colazione e partiti alla volta della casa di Babbo Natale. Abbiamo speso tanti soldini e fatto la foto con il “padrone di casa”. Lì gli acquisti non finiscono mai, solo la foto con Babbo costa 17€… Io e papà continuiamo a distrarre la mamma dai cartellini "pelasoldi" che pubblicizzano negozietti che vendono souvenirs, tutto tempo perso…
Proseguiamo e dopo una cinquantina di km ci fermiamo presso il lago Vikajani, dove la mamma ci prepara dei succulenti panini mangiati lungo un bel torrente; nel frattempo il papi va a pescare.
Mami e papi hanno fatto una passeggiata nel boschetto, dove hanno trovato un’area attrezzata per pic-nic con tutta l’occorrenza compresa la legna… naturalmente tutto gratis, come da noi vicino ad Asiago.
Proseguendo verso lago di Inari, uno strillo spaventa tutti noi : “una renna!” urla la mamma… successivamente ne troviamo una che attraversa la strada; questi animali sono la caratteristica di queste regioni e ci tenevamo molto a vederle e fotografarle. Papà rallenta e l’animale cornuto viene immortalato…
Abbiamo riflettuto un secondo su quante macchine avevamo incontrato percorrendo 450 km. su una strada monotona, ricca di boschi e laghetti magnifici; ricordiamo che la Finlandia è tre volte più grande dell’Italia con una densità di popolazione tra 15 e 20 anime per chilometro quadrato.
Il pomeriggio per far riposare il papà la mamma ha deciso di guidare; tutto il giorno viaggiamo su strade strette. Dal momento che la mamma ha preso il volante la strada si è allargata e addirittura per un tratto diventava una pista per atterraggio di emergenza per aerei. Totale km fatti dalla mamma 42.
Sulla strada ci fermiamo in una baracca "pelasoldi" che vende souvenirs e gestita da lapponi (Suomi, una popolazione che vive in questa zona dentro a tende tipo indiano definiti da Mami "tugul"). Qui la mamma svuota quasi il nostro portafoglio; comprato: cappello stile cow-boy per papà 18 €, cappello in volpe azzurra delle nevi con cuciture fatte a mano compreso di pon-pon 120 €).
Qui dappertutto si compra qualcosa, alla faccia! Papà è poco contento (è diventato una volpe nera)… ovviamente per il sottoscritto nisba…
Prima della città decidiamo di pernottare in una piazzola in riva al lago dove per la mia gioia la densità di zanzare per metro cubo supera il milione… Papi cucina le salsicce ai ferri, io ritento di pescare lamentandomi che i pesci mi mangiano l’esca…
Il popolo finlandese è famoso per il suo rispetto della natura. Anche il papà decide di contribuire alla salvaguardia: inoltrandosi nei meandri del bosco cerca un posto isolato per fare la c… appena si accuccia sente un rombo nel cielo lucente, alzando gli occhi nota un idrovolante, rimane immobile e da buon ex militare cerca di mimetizzarsi il più possibile nascondendo la carta igienica che è bianca… L’aereo vira e il papà dice: “Mi hanno beccato!”, sospetti confermatin visto che l’aereo stava atterrando… Velocemente si alza i pantaloni e scappa. Contemporaneamente io pescavo; mentre l’aereo stava atterrando lo seguivo con gli occhi non facendo attenzione alla canna, nel frattempo un pesce mi mangiava l’esca; qualche decimo di secondo dopo l’atterraggio mi accorsi della canna: troppo tardi, il pesce se ne era andato a stomaco pieno!
Mentre sto scrivendo sono le 23,30, il cielo è limpido con il sole che stanotte non tramonterà. Il fenomeno è bello ma a noi, che siamo abituati al buio, scombussola l’orologio biologico.
Oggi totale km 348. Tempo 8 ore con tre soste-

Sabato 21 giugno
Ieri papà a chiesto ad una signora lappone, quando vedono le stelle? Nei mesi di giugno e luglio hanno il sole 24 ore, in agosto, settembre, ottobre e novembre il sole cala sull’orizzonte, la notte sempre chiara, da dicembre a febbraio buio completo.
Partenza dal piazzale di sosta lungo il Lago Inari alle 9,30 temperatura 9°, il cielo è bellissimo.
Lungo la strada, ci siamo fermati al museo dei Suomi (tipica popolazione nomade della Lapponia) dove abbiamo visto usi e costumi di questo popolo umile e gentile. Usciti abbiamo comprato i soliti souvenirs che non mancano mai. Io mi sono comprato un tappetino di pelle di renna, la mamma il solito piatto e papà niente.
Partiamo poiché stasera vogliamo arrivare a Capo Nord, la nostra meta.
A Tornio passiamo il confine norvegese: siamo nella regione di Finnmark. La strada per Capo Nord è lunga e non finisce mai. Da Russenes costeggiamo il lunghissimo fiordo Prosangen: sulla nostra destra c’è il famoso Mare di Barents, seguito poi dal Mar Glaciale Artico. Siamo leggermente emozionati, non capita spesso di essere qui, naturalmente scendiamo, raccogliamo dei sassi e ci bagniamo le mani, l’acqua è fredda.
La strada si restringe, poi sale, poi riscende, il terreno sempre più brullo, nessuna vegetazione, inizia a soffiare il vento (che ci accompagnerà fino a Capo Nord); abbiamo visto in lontananza una cascata, intorno a noi c’è neve e ghiaccio (altezza massima dei monti non più di 350 metri). Passiamo sotto un tunnel lungo 6870 metri. che ci porta sotto il livello del mare, scende e risale con pendenze del 9/10%, poi verso la cassa per il pedaggio (carissimo, 71 euro escluso il ritorno).
Lungo la strada il tempo si guasta: nuvole basse, vento forte, temperatura in discesa e paesaggio decisamente cambiato: muschi e licheni fanno da padroni. Renne e ghiaccio tutt’intorno e siamo alti soltanto 250 metri. Finalmente, dopo una lunga salita, arriviamo al casello per il pagamento della sosta. Ore 20,05, meta raggiunta (50 € per due giorni servizi compresi, salvo esborsi ulteriori).
Tutto costava tantissimo, alla faccia di coloro che criticano sempre il nostro Paese e tutto ciò che nel nostro Paese si ritiene venga fatto pagare troppo, specialmente ai turisti. Comunque eravamo arrivati sani e salvi fino lassù. Nel piazzale soffia un vento fortissimo e si cerca di parcheggiare il camper il più al riparo possibile, cosa che serve ben poco. Stasera si festeggia con un piatto di pasta all’amatriciana e un brindisi. Una telefonata agli amici per informarli del nostro arrivo e poi tutti a vedere il famoso mappamondo, coperti al massimo. Fuori dal camper ci sono 4°, le rispettive foto di rito e poi tutti dentro il centro commerciale che si sviluppa sotto terra. Al suo interno trovano spazio un museo tailandese, una cappella, un cinema, un ristorante, la posta, un gift-shop e la famosa terrazza panoramica.
Effettuati i nostri soliti acquisti, attendiamo mezzanotte. Il sole si intravede appena perché viene sovente coperto delle nuvolette di passaggio. Il freddo è pungente e decidiamo di fuggire al calduccio dentro il centro commerciale dove c’è una vetrata coperta da una grossa tenda che a mezzanotte si alza; visto l’andamento del tempo abbiamo deciso di rientrare nel nostro camper, dove lo scaldamento andava al massimo.
"Quando eravamo a Santa Maria di Leuca avevamo tutto il peso dell’Europa sulle spalle , ma ora che siamo noi in vetta schiacciamo l’Europa intera."
Nel frattempo rimangono parcheggiati solo i camper mentre i pullman che portavano i turisti a vedere il sole ripartono.
Il papà va a scattare altre foto e si autoregala un bel libro con cd-rom sulla Norvegia.
Durante la notte il vento continua imperterrito a soffiare facendoci dormire poco.
Buonanotte o meglio Buongiorno!
Oggi totale km 395. Tempo 11 ore con molte soste.

Domenica 22 giugno
Siamo a Capo Nord, regione Finnmark
Sveglia alle 8,45 dopo una notte poco tranquilla a causa del forte vento. Fatto colazione, siamo andati al cinema dentro il centro. Lì proiettavano un documentario dedicato esclusivamente a Capo Nord (realizzato veramente bene).
Alle 11 partiamo sperando che il tempo migliori. Solito paesaggio: ghiaccio e renne. Decidiamo di proseguire verso Hammerfest. Non pensavamo di dover ripagare il tunnel sotterraneo anche al ritorno invece abbiamo sborsato di nuovo 71 euro.
La strada serpeggia tra ruscelli, laghetti e ghiacciai passando per piccoli paesi di pescatori che sembrano essere usciti da una cartolina. Incontriamo un gruppo di cavalli con il loro puledrino e diamo loro degli zuccherini, cosa che mangiano voracemente. Proseguiamo verso la città di Alta dove arriviamo alle 18 (ovviamente con il sole ancora alto). Troviamo un campeggio veramente misero e ci fermiamo. Lì, dopo averci sistemato , mamma e papà sono andati a farsi una sauna.
Una cosa che abbiamo notato tra questi tre stati è che i finlandesi sono molto cordiali e gentili, gli svedesi gentili e corretti mentre i norvegesi contrari alla comunità europea; cosa confermata da alcuni turisti tedeschi.
Oggi totale km 340 km. Tempo 7 ore con tante soste per fotografie. Clima nuvoloso, freddo, variabile e bello. Notte ad Alta, Camping Kronstad.

Lunedì 23 giugno
Siamo ad Alta, nella regione di Finnmark.
Siamo partiti dal campeggio alle 10 del mattino alla volta di Tromso e il tempo non era dei migliori. Ci siamo fermati al Museo delle incisioni rupestri di Alta ma non siamo entrati, comunque abbiamo fatto i soliti acquisti (piatto e t-shirt per me). Ripartiamo e subito ci si è presentato uno spettacolo che ci seguirà per tutto il tragitto fino alla meta Tromso. Si alternavano fiordi e catene montuose ricoperte di neve, uno spettacolo unico, indescrivibile.
Lungo la strada abbiamo incontrato dei baracchini gestiti da alcuni suomi, e la mamma si è comprata delle babusche (delle ciabattine con pelo di renna, 45€!). Verso le 13 ci siamo fermati lungo la riva del mare dove abbiamo pranzato con i nostri soliti paninoni e poi siamo ripartiti…via di corsa Nel frattempo il tempo è migliorato e con esso anche lo spettacolo.
Alle 16,40 abbiamo preso il nostro primo traghetto da Kafyed a Lyngseidet in 50 minuti. Sbarcati abbiamo proseguito per una trentina di km e poi sul secondo traghetto da Svensby a Breivikeidet. Seguendo una comitiva di pullman siamo arrivati a Tromso, la più grande città della Norvegia del Nord: si tratta della città universitaria più settentrionale del mondo, piena di offerte per tutti i gusti.
L’arrivo è stato spettacolare (peccato non poter riprendere in quanto avevamo il sole in faccia), comunque neanche le foto o le riprese rendono la bellezza di questo posto. Una nave da crociera stava salpando (forse un giorno anche noi riusciremo a fare una crociera in questi luoghi). Entrati in città, passando sopra un maestoso ponte, abbiamo notato un gruppo numeroso di camper posteggiati in un campo da calcio e abbiamo optato di fermarci lì. La mamma ci ha preparato un buon piatto di pasta e dopo cena siamo saliti, a piedi, sul ponte dove un gelido vento soffiava forte.
Sono le 22,35 abbiamo il sole ancora alto e così rimarrà per tutta la notte.
Oggi totale km 305. Tempo 10 ore con tante soste + due traghetti

Martedì 24 giugno
Siamo a Tromso, regione Troms.
Partenza alle 10 per visitare il centro: è una città molto bella, ordinata e tranquilla. Una cosa ci ha colpito: sotto la città si snoda un tunnel con all’interno tre rotatorie e se non fai attenzione rischi di perderti. Abbiamo visto la chiesa moderna e quella vecchia in legno, l’università più a nord d’Europa (così dicono) e il mercato, dove non mancano anche gli extracomunitari, dove per una ciotolina di fragole spendiamo 8 €. Sperando che tutte siano buone.
Oggi ci moviamo verso le isole Lofoten. Una giornata magnifica, lasciando alle nostre spalle la città ricominciano i soliti stupendi paesaggi già descritti. Dopo qualche km., ci fermiamo dai Suomi e compriamo i calzini con il simbolo delle renne. Presso un ufficio informazione ci indicano due stupende cascate che troviamo lungo la strada: valeva la pena di vederle (Mollisfossen). Ci fermiamo per mangiare i nostri soliti panini (oggi con salmone) mentre Daniel ha già mangiato un hamburger comprato in città prima di partire.
Abbiamo dei problemi con la pompa del camper, cosa che ci mette un po’ in ansia. La giornata si è fatta più calda e verso la città di Narvik abbiamo visto gente che faceva il bagno, cosa che a noi ha fatto venire freddo. Un grido (wow) alla nostra sinistra, è apparsa una cascata stupenda, naturalmente ripresa e fotografata. Siamo nella zona delle Lofoten, il panorama è ricco di verdi colline circondate da tanta acqua, casette colorate e pecore al pascolo.
Arrivati nella città di Harstad, cerchiamo un posto per pernottare, lo troviamo vicino a un molo dove ci mettiamo a pescare, con risultato abbastanza buono: due Annalisa e due Daniel (per domani la cena è quasi assicurata). La mamma ci prepara la cena con wurstel, fagioli e cipolla, ci sembra di essere in una sagra paesana, per dessert le fragole che non hanno deluso e il dolce. Sono le 22.45: Daniel sta ancora pescando, vicino a noi c’è una comitiva di tedeschi che stanno cantando e come sempre anche oggi sole a mezzanotte. Domani il programma prevede di arrivare nell’arcipelago delle Lofoten, isolette che sembrano uscite da un libro di fiabe, famose per la produzione dello stoccafisso (baccalà).
Una chicca citando una guida turistica norvegese 2003 “Pensavate che un viaggio in Norvegia costasse molto? Vi invitiamo a cambiare idea”: la realtà è ben diversa!
Oggi totale km 316.5 km. Tempo 8 ore con tante soste.

Mercoledì 25 giugno
Partenza alle ore 9 da Harstad; il tempo è brutto e fa freddo.
Alle 10 abbiamo preso il primo traghetto, dove abbiamo impiegato 15 minuti. A bordo papà si è comprato una fetta di dolce pagato 3€!!! L’inconveniente della pompa l’abbiamo risolto fermandoci in un centro assistenza dove ci è stata cambiata.
Ripartendo, prima di imbarcarci ci siamo fermati a mangiare dei panini vicino al punto di partenza. Arrivati alla città di Fiskebol, notiamo subito il brusco cambiamento del paesaggio tra la terra ferma e le isole: montagne mezze innevate con delle nuvole che coprono le loro cime, roccia scura con vegetazione tipica delle zone tropicali (scene che rifanno venire in mente il film Jurassic Park), strada serpeggiante, acqua cristallina (tipo Caraibi), piccoli paesi con le tipiche casette basse e colorate.
La bassa marea continua a farsi vedere e non accenna a cambiare, cosa che stupisce papà: le barche toccano quasi il fondo. Una caratteristica di queste isole sono gli improvvisi cambiamenti climatici: dal sole alla pioggia nel giro di una curva…
Per arrivare in città abbiamo fatto sosta a Svolvær: girando per il centro ci siamo fermati in un mercato dove abbiamo comprato due baccalà, salame di renna e di balena. Abbiamo trovato un pescatore lungo il porto che vendeva gamberetti appena pescati (me li sono già pappati tutti stasera…).
Per arrivare ad Å abbiamo passato un paio di ponti e un tunnel che passa sotto il mare, usciti il tempo era peggiorato: nuvole basse, vento e tanto freddo. Alle porte del piccolo paese si estendevano spiagge di sabbia bianca e fine, sembrava impossibile…
Non potendo più proseguire ci siamo fermati in un piazzale con 28 camper e 2 roulotte, qui la mamma ha preparato da mangiare. Dopo cena mamma e papà sono andati a fare una camminata e hanno incontrato dei pescatori appena rientrati con il loro pescato. Io ho sfamato dei gabbiani che gironzolano qui attorno, adesso sono le 23. Buona notte…
Oggi totale km 286.5 km. Tempo 8 ore, di cui 1½ dal meccanico + un traghetto.

Il proseguimento del diario di viaggio nella seconda parte di questo resoconto!

3 commenti in “Da Vicenza a Capo Nord – L’andata
  1. Avatar commento
    carmen
    12/10/2008 09:13

    Ciao ho letto del tuo viaggio, ti volevo chiedere la nostra data sarà dal 15 maggio al 15 giugno anche noi chiediamo consiglio per l'abbigliamento e per campeggi se serve prenotazione ed eventualmente indirizzi precisi grazie ciao ciao Carmen e Bruno

  2. Avatar commento
    Fiore
    13/03/2008 17:24

    molto interessante.... noi abbiam curiosato perchè dopo anni d'attesa i primi di giugno partiremo per capo nord... per esaudire un nostro sogno.. che compiremo in tre mesi.... io ho solo un gran pensiero..... che abbigliamenti adottare... se mi venite in aiuto vi ringrazio fin d'ora... ciao Fiorella e Franco

  3. Avatar commento
    jhonny 3
    27/02/2006 14:07

    Leggendo il resoconto del vostro viaggio, ho rivissuto quello da noi compiuto anni prima. le stesse impressioni e le stesse emozioni. noi ci siamo proposti di ritornare con pù tempo (60 gg) per vedere quello che abbiamo, per necessità temporale,tralasciato.

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