Eccoci qui, a parlare della nostra vacanza dell’estate 2002.
Come sempre la scelta della destinazione è parte integrante e sicuramente tra le più belle del viaggio.
Per chi ha letto il mio precedente resoconto di viaggio, saprà che nel 2000 eravamo stati alle Hawaii, dove oltre alla bellezza delle spiagge e del mare avevamo apprezzato una bella visita ad un museo sulla caccia alla balena nonché la sede della Pacific Whale Foundation (www.pacificwhale.org) da cui abbiamo appreso un’infinità di notizie sui cetacei. Purtroppo però non era il periodo di passaggio delle balene e quindi non abbiamo potuto fare l’esperienza di un incontro ravvicinato con queste creature.
Tornando alla scelta delle Azzorre, le balene hanno influito in modo decisivo: infatti tra luglio e agosto è proprio il periodo migliore per avvistarle.
Programmando una vacanza di due settimane, abbiamo voluto includere anche un soggiorno in Alentejo, zona del Portogallo che non avevamo ancora visitato.
Come sempre abbiamo cercato di sfruttare le risorse della Rete sia per i trasporti che per i pernottamenti. Diciamo subito che i problemi più grandi li abbiamo avuti nel trovare Hotel, Residence o quant’altro; ciò a testimonianza del fatto che (fortunatamente!) sono isole non frequentate dal turismo di massa. Alcuni hotel li abbiamo prenotati via fax, altri tramite internet, ma attraverso operatori internazionali (con il risultato che abbiamo speso molto più di quanto avrei pagato direttamente in hotel). Però non ce la siamo sentita di arrivare senza un hotel di riferimento e nel complesso direi che è andata bene lo stesso.
C’è da dire che noi abbiamo optato per gli hotels, ma la scelta è ampia: va dagli alberghi, ai residences, belli anche le Pousadas e gli Estalagem, antiche dimore adattate ad alberghi (gli Estalagem sono categoria lusso), oltre anche al turismo rurale.
La lingua ufficiale è ovviamente il portoghese, ma è parlatissimo l’inglese, comunque ci si capisce; ma non aspettatevi qualcuno che parli italiano, di italiani ce ne sono veramente pochi anche d’estate.
Per quanto riguarda gli hotel, come detto di difficile reperimento, siamo stati abbastanza fortunati nell’individuare a São Miguel un Hotel situato in una posizione più che tranquilla, con un ottimo comfort ed un’atmosfera familiare. L’Hotel si chiama Caloura e attraverso il sito è possibile effettuare la prenotazione (vista la piccola differenza di prezzo, consigliamo le camera in classe A, decisamente meglio della B), la colazione era ottima! L’unica considerazione da fare è che l’hotel si trova ad Agua de Pau, a pochi chilometri da Ponta Delgada, in un golfo un po’ nascosto e se si arriva di notte (come è successo a noi), le difficoltà per ritrovarlo sono alte. Ribadiamo però che tanta difficoltà e ripagata dal posto magnifico (indispensabile la macchina).
Se è vero che soprattutto per i voli la spesa non è indifferente, sappiate che la vita nelle Azzorre ha costi decisamente competitivi; il Portogallo (continente) sia per mangiare, che per gli acquisti è decisamente più caro. L’Euro toglie un poco la poesia del cambio valuta nei paesi stranieri, ma indubbiamente è una comodità anche e soprattutto per fare confronti immediati con i nostri prezzi.
Il fatto che non siano luoghi sviluppati per il turismo di massa (e speriamo che così rimanga) procura alcune difficoltà pratiche: una di queste è la carenza di ristoranti, ma se vi armate di pazienza, li troverete e non avrete problemi ad apprezzare la cucina locale, ovviamente soprattutto a base di pesce.
Come spostarsi
Iniziamo col dire che uno dei motivi per cui le Azzorre sono relativamente esclusive, o quantomeno difficili da raggiungere, è che non ci sono voli charter diretti. Infatti l’unica compagnia che collega le isole ai continenti è quella locale SATA; sul suo sito è possibile informarsi sui voli e su particolari offerte. Noi abbiamo acquistato i biglietti tramite la nostra agenzia di viaggi, anche perché i prezzi confrontati con quelli trovati su internet erano gli stessi. C’è da dire che, mentre scriviamo, abbiamo visto che facendo la prenotazione attraverso il sito, si usufruisce di uno sconto del 5% (da non buttar via). SATA International collega Ponta Delgada a Lisbona con diversi voli, quindi non rimane che scegliere un volo comodo (e magari economico) dall’Italia per Lisbona; mentre la SATA Açores si occupa dei voli tra le isole.
Attraverso internet abbiamo provveduto a prenotare su ogni isola una macchina a noleggio di compagnie locali; l’uso della macchina è assolutamente consigliato per poter raggiungere con la necessaria libertà ogni luogo dell’isola visitata. La compagnia che abbiamo contattato, la Ilha Verde Rent-a-car, ha il proprio sito, dove è possibile conoscere i prezzi e prenotare: il servizio è risultato efficiente e tutto sommato economico.
Itinerario
Le Azzorre sono un arcipelago di 9 isole sperdute, nel vero senso della parola, in mezzo all’Oceano Atlantico (3500 km. dalla costa americana e 1300 km da quella europea). I principali visitatori quindi sono marinai e velisti che fanno tappa durante la traversata oceanica.
Le isole principali che abbiamo incluso nel programma sono tre: São Miguel, Faial e Terceira, spiegherò i motivi e le caratteristiche in seguito.
Abbiamo pianificato così i nostri 15 giorni di vacanza:
1° giorno: Italia (Pescara – Milano – Lisbona - São Miguel); 4 notti a Ponta Delgada, capoluogo delle Azzorre;
5° giorno: (São Miguel - Terceira); 3 notti a Praia da Victoria;
8° giorno: (Terceira - Faial); 2 notti a Horta;
10° giorno: (Faial - São Miguel – Lisbona - Setubal); 4 notti a Setubal;
14° giorno: (Setubal - Lisbona); 1 notte a Lisbona;
15° giorno: (Lisbona – Milano - Pescara).
Dobbiamo dire che la valutazione che abbiamo fatto per i giorni di permanenza si è rivelata corretta; si sarebbe potuto se mai allungare di un giorno la permanenza a Faial per poter visitare l’isola di Pico.
Da non perdere
La prima impressione che avrete di queste splendide isole è l’immensità e la cura del verde dell’isola. Dovete sapere che la prima attività dell’isola non è la pesca, come verrebbe spontaneo pensare, ma l’allevamento di mucche da latte. Le giornate degli abitanti locali sono scandite da orari legati a questa attività, vedrete andare in giro un’infinità di pick-up (di legno), o ancora carrettini con asini che al mattino vanno a sfamare le mucche lasciate libere tutto il giorno negli infiniti pascoli recintati solo da siepi di ortensie (azzurre, ma questo lo sapevate vero?) alte anche due metri, e verso sera un viavai dei soliti carretti con ancora i bidoni di alluminio per il latte. A São Miguel abbiamo visto un enorme stabilimento di lavorazione del latte della Nestlè.
Abbiamo già detto del verde ovunque presente, vengono curati con attenzione anche i bordi delle strade fuori città, cosa che da noi è pura utopia.
São Miguel è l’isola più grande delle Azzorre. La città principale Ponta Delgada, al cui aeroporto approderete arrivando da Lisbona, in verità non è molto bella. Il motivo è molto semplice, essendo tutta l’isola un immenso pascolo con paesini formati da quattro case e una chiesa, tutte le attività commerciali si svolgono a Ponta Delgada. Il risultato è un traffico caotico in una città le cui vie non sembrano fatte per supportare tanto movimento. Ovviamente ciò non deve farvi rinunciare ad una sua vista, di angoli affascinanti ce ne sono parecchi. Inoltre in città è più facile trovare ristoranti o valide alternative. A tal proposito merita segnalare che lungo la vie del centro, ci sono alcune panetterie con tavolini in grado di prepararvi al volo dei panini succulenti ed economici che, per esempio, per un pranzetto veloce sono l’ideale.
Le attrattive dell’isola sono tante, segnaliamo tra queste le “Caldeiras das Furnas”, in pratica una zona con un uno splendido panorama dove vi sono piccole pozze d’acqua bollente sulfurea riconoscibili anche da lontano grazie ai pennacchi di fumo, vicino ad un laghetto.
A Furnas caratteristiche e da assaggiare sono le pannocchie cotte in queste pozze dai proprietari di bancarelle. Ovviamente c’è anche un attrezzato centro termale. Una visita la merita sicuramente il Parco botanico di Furnas, un’oasi di rara bellezza; all’interno c’è anche la possibilità di fare un bagno in un laghetto artificiale caratterizzato dall’acqua di colore giallo a causa dell’alta concentrazione di minerali (con l’avvertenza però che i colori del vostro costume da bagno sono in pericolo), frequentatissimo fino a sera dai ragazzi del posto. Alla chiusura serale del parco, se vi siete trattenuti oltre, verrete fatti uscire attraverso il “O Terra Nostra Garden Hotel”, bell’albergo in posizione invidiabile essendo inserito all’interno del parco stesso.
Uno dei punti più famosi e fotografati dell’isola è senz’altro la “Lagoa das Sete Cidades”, un enorme cratere vulcanico con all’interno due laghi naturali di due colori diversi pur essendo comunicanti, con intorno un verde sfolgorante spezzato solo da siepi altissime di ortensie azzurre. La vista dall’apice del vulcano facilmente raggiungibile è stupenda, inoltre per gli amanti delle passeggiate, partono da qui sentieri bellissimi che attraversano tutto il cratere.
Lo “sport” preferito dai pochi turisti presenti, è il giro dei miradouros: come dice la parola, sono punti da cui si possono ammirare panorami con scenari di indiscutibile bellezza.
Come dicevo, il motivo che ha fatto delle Azzorre la nostra meta è la possibilità di vedere le balene nel loro passaggio sotto costa. In tutte le isole ci sono organizzazioni disposte a portarvi in mare promettendovi “l’incontro”. Abbiamo imparato a nostre spese però che São Miguel non è l’isola “preferita” dalle balene. La nota lieta è che le agenzie principali che effettuano queste escursioni sono principalmente a scopo benefico. I fondi vengono utilizzati per gli studi sui cetacei, a Faial sono gli studenti della facoltà specifica sullo studio oceanografico che effettuano come volontari queste escursioni. Ogni escursione viene preceduta da una spiegazione più o meno approfondita sui vari tipi di cetacei (balene, capodogli, delfini, ecc.) e con la proiezione di un video. Quindi una volta bardati di giubbino salvagente, si parte con un gommone alla ricerca dei nostri amici. Dicevamo che São Miguel non è il luogo migliore per quest’escursione, infatti non siamo riusciti ad avere contatti con balene, però non è stata un’uscita a vuoto. L’incontro con diversi tipi di delfini è stato entusiasmante.
Se vi resta ancora il tempo per un’altra escursione, dovete fare una visita alla piantagione di the (cha in portoghese) che è posta alla parte opposta di Ponta Delgada. Oltre a vedere un panorama eccezionale con distese di filari di the, divisi sempre dalle immancabili ortensie, avrete l’opportunità di visitare la fabbrica “La Gorreana” in piena attività. Gusterete i vari tipi di the e potrete assistere liberamente al confezionamento fatto ancora a mano da signore che non distoglieranno la loro attenzione nonostante la vostra visita. Agli intenditori possiamo anche dire che la qualità di questo the è ottima.
Tornando indietro, con gli acquisti fatti a “La Gorreana”, potete anche fermarvi vicino a Ponta Delgada a visitare la coltivazione di ananas, con innumerevoli serre che contengono dalla piantina verde fino ad arrivare a quelle con i frutti già pronti.
Siamo pronti per partire alla volta di Terceira. Il volo, fatto con degli efficienti 737, dura circa 50 minuti, questo vi dice quanto sembrino vicino le isole, invece...
Il nostro hotel, prenotato tramite internet, è il Varandas do Atlantico (www.viaoceanica.com.varandas) a Praia da Vitória, anche questa una discreta sistemazione prospicente la bella spiaggia di sabbia.
Vorrei aprire una parentesi: le Azzorre, come quasi tutte le isole dell’Atlantico, non sono l’ideale per i bagni, neanche nel periodo estivo. Infatti l’acqua ha temperature molto basse rispetto alle nostre abitudini e ci va molto coraggio per farsi una nuotata; però non impossibile.
Terceira, “l’isola verde”, deve il suo soprannome a pascoli infiniti e vulcani tappezzati di vari colori. Oltre al “solito”, si fa per dire, giro per i miradouros, è assolutamente da visitare Angra do Heroismo, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, per i suoi edifici storici e le sue chiese stupende. Da visitare il mercato coperto, la cattedrale e i vecchi uffici della Borsa, peraltro tutti vicini tra loro. Non perdersi neanche la vista dal Monte Brasil, chiamato così per la sua somiglianza al più famoso “Pan di Zucchero”.
Meritano una visita anche le grotte scavate sotto un vulcano ad Algar do Carvão. Impressionante il tunnel costruito artificialmente che porta nelle viscere. Compreso nel biglietto un utilissimo impermeabile che ripara anche dal freddo. Va detto che la parte più bella è l’interno del cono del vulcano, con una vegetazione straordinaria.
Tornando verso Praia, abbiamo fatto una sosta a Biscoitos, un caratteristico luogo in riva al mare con formazioni laviche curiose (da qui il nome) e tra cui si sono formate delle piscine naturali, affollatissime dai locali per i bagni.
Incontriamo anche un “Museo do vinho”, ma noi astemi decidiamo di saltarlo.
L’isola è caratteristica anche per i suoi “Imperios”, delle piccole e coloratissime cappelle generalmente site in prossimità delle chiese. In epoca passata in contrapposizione alle feste cattoliche, veniva eletto un “imperior” e festeggiato come se fosse il vero protettore della città. Ne sorgono veramente di tutti i colori, dal rosa al viola, dal verde all’azzurro.
I colori sono una costante anche per le bellissime abitazioni coloniali sparse nell’isola. Sono tantissimi gli emigrati in America che tornano e costruiscono residenze da sogno.
Girando per l’isola abbiamo avuto la fortuna di assistere alla “corrida à corda”, una corrida fatta nelle vie del paese ma con il toro legato da una corda tenuta da quattro pastori in costume tipico, i quali decideranno dove e contro chi lanciare il toro. Le punte delle corna vengono coperte da tappi in ottone e la tradizione vuole che il temerario che riesca a toccare le punte (senza farsi incornare) avrà un anno di felicità in amore. Queste corride, che terminano senza tori uccisi, al massimo ammaccati, durano un intero pomeriggio perché si inizia con un toro “calmo” fino ad arrivare al più nervosetto. Esiste un calendario dei luoghi più famosi dove viene effettuata, ma per noi è stata un’autentica ed inaspettata sorpresa.
Passa il tempo e dobbiamo già spostarci su quella che sarà la nostra ultima isola: Faial.
Faial, l’isola azzurra (chiamata così per le ortensie, qui veramente tante), è l’isola dei marinai, e (finalmente) delle balene. Arrivati a Horta, il capoluogo, la prima cosa che colpisce è il porto pieno di barche a vela di tutte le nazionalità; la tradizione vuole che ogni equipaggio di passaggio debba disegnare un murales lungo il molo. Il risultato è un muro colorato e lungo, con disegni anche bellissimi.
Questa è l’isola dove abbiamo trovato maggior difficoltà per la sistemazione. Abbiamo alloggiato per le due notti programmate all’Hotel Horta. Anche se avevamo una splendida vista su Pico, isola di fronte con il vulcano più alto e che è anche la montagna più alta del Portogallo, e i suoi romantici tramonti, non ci sentiamo di consigliarlo. A parte la “fregatura” di averlo potuto prenotare solo tramite un network internazionale (addirittura australiano); abbiamo pagato molto più del reale prezzo della camera per avere uno di quegli hotel eleganti ma asettici ai quali non siamo abituati. Considerato il poco tempo da passarci e la bellezza dell’isola, comunque non ci ha rovinato la vacanza.
Dopo l’esperienza di Whale Watching fatta a São Miguel, non eravamo dell’idea di fare un altro tentativo. Casualmente siamo capitati nell’ufficio/negozio di un gruppo di studenti universitari (Espaço Talassa http://www.espacotalassa.com/) che organizzavano le escursioni (e le vendite) a scopi benefici. Scettici abbiamo chiesto della reale possibilità di un incontro con le balene; stupiti ci hanno mostrato un calendario con segnati tutti i tipi di cetacei avvistati giorno per giorno: ogni giorno erano stati avvistate diverse balene e capodogli. Ci siamo fidati, e a ragione. Siamo partiti il giorno dopo, sempre dopo una più interessante lezione e nuovamente bardati con salvagenti, su un gommone ancora più attrezzato. È importante dire che ogni gommone carica circa 12 persone, non partono più di 2 gommoni per volta; una limitazione imposta per la salvaguardia della specie e del mare è la presenza di un numero molto limitato di barche vicino alle balene e, purtroppo, a circa 50/100 metri di distanza da queste. A chi si chiede come decidere la direzione da prendere è facilmente spiegato: grazie alle colline presenti lungo il perimetro dell’isola e sulle cui sommità sono posizionati dei gabbiotti con personale munito di potenti binocoli, il pilota riceve in tempo reale via radio gli avvistamenti. Per raggiungere i cetacei nel minor tempo possibile i gommoni hanno motori potentissimi.
Dopo avere incontrato i soliti simpatici delfini, siamo arrivati in un punto dove ci siamo fermati (con noi altri 3 mezzi) e con la nostra curiosità non vedevamo niente. Ci è stato spiegato che le balene vengono in superficie con i loro spruzzi per circa 5 minuti, dopodiché si tuffano e restano sotto per oltre 45 minuti; ecco spiegata la nostra attesa. Finalmente si vedono gli spruzzi (ovviamente il primo è stato la nostra guida), ci siamo avvicinati giusto in tempo per vedere due capodogli (probabilmente madre e figlio) che dopo un ultimo spruzzo, si tuffavano coda all’aria seguite da uno spontaneo applauso e commozione di tutti i partecipanti. Dopo altri due tentativi vani, era ora di tornare alla base (eravamo a circa 5/6 miglia dalla costa, il tutto è durato oltre 4 ore, pause di attesa comprese).
Il ritorno non è stato dei migliori, infatti ci trovavamo nel canale tra le isole di Pico e Faial con correnti e onde altissime (letteralmente volavamo) e in più pioveva, quindi acqua sopra e sotto. Ma tanta allegria e felicità.
Faial è un’isola più piccola e quindi facile da girare. Le cose principali sono i resti della più recente eruzione vulcanica dove, oltre al cratere, si possono vedere i resti di un faro e di alcune abitazioni bruciate dalla lava. È ancora un paesaggio lunare, senza vegetazione con una polvere lavica finissima che finisce fino in mare, bellissimo.
Una segnalazione va fatta anche per Porto Pim, i lettori di Tabucchi sapranno. A poca distanza dal porto di Horta, che tra l’altro possiede uno dei moli commerciali più lunghi di Europa, c’è un piccolo vulcano collegato da un istmo all’isola e dalla cui sommità c’è una bellissima vista su Porto Pim, una baia sabbiosa e vecchio quartiere di marinai, uno scenario molto romantico.
Un’ultima annotazione, ma non in ordine di importanza, va fatta al “Peter Cafè Sport”, un vecchio locale ritrovo da sempre dei marinai che lo utilizzano per lasciare i messaggi agli altri marinai di passaggio. Ha al suo interno anche un piccolo museo di articoli fatti in osso di balena, e a fianco anche un negozio di souvenir e magliette personalizzate belle, di qualità e molto meno care che nel resto del Portogallo. Se siete improvvisamente rimasti senza pellicole, il Peter Cafè ne ha, ma preparatevi ad un salasso. Se avete bisogno di francobolli, il Peter Cafè ce li ha. Pare che tutta Horta giri intorno a questo locale. Sedetevi ad una delle tavolate, magari avrete a fianco un famoso navigatore; e gustate a prezzi modici i piatti preparati dalla cucina sorseggiando una birra fresca. È emozionante anche solo entrarci.
Le Azzorre sono rimaste per noi un’oasi di pace e tranquillità, dove tornare ai tempi della vita in campagna ma con tutte le comodità dei nostri tempi. Non sarebbe veramente niente male passarci parte della vita, chissà?!
Per finire siamo ripartiti da Faial per São Miguel, da dove ci siamo imbarcati per Lisbona. Ci attende l’Alentejo, ma questa è un’altra storia.
Molte delle informazioni raccolte per il nostro viaggio, potete leggerle sul sito Portalacores (vedi Links) nel quale sono presenti anche delle bellissime foto.
Le foto allegate al racconto invece le abbiamo fatte noi.
Come sempre, siamo a disposizione per tutte le informazioni del caso.
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17 commenti in “Azzorre, le perle dell’Atlantico”
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ciao,mi stavo informando sulle azzorre in internet e ho trovato la vostra testimonianza....veramente da brividi! partirò per l'erasmus a febbraio, e ogni cosa che leggo mi dice che non ho sbagliato a scegliere le azzorre come meta...grazie davvero!
Good work! prvte
ciao, sto leggendo il vosatro diario perchè vorremmo partire ad agosto per le azzorre. noi facciamo immersioni e mi chiedo se può essere la meta giusta. inoltre ho qualche dubbio per il clima. Ad agosto è come da noi in italia oppure no? leggo 24 gradi la massima, la percepità comìè? come si sta in costume in spiaggia? grazie tante e a buon rendere. Anto
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ciao ho letto il vostro diario di viaggio, vorei partire ad agosto per horta per nuotare coi delfini e vedere le balene... sono molto frenata dalla temperatura sia dell'acqua che esterna, mi consigliate di andare? mi raccontate qualcosa? grazie!
Sono molto curiosa di visitare le Azzorre, ho un bimbo che al momento del viaggio avrà 22 mesi, è fattibile secondo te o è meglio aspettare ancora qualche anno?
Molto interessante.Vorrei sapere il miglior periodo e se settembre /ottobre è valido
Ciao ! Complimenti per il reportage, mi ha incuriosito moltissimo.... Mi hanno regalato un miniviaggio da fare dove voglio.... VOI COSA NE DITE, se per la prima volta facessi 3 giorni alle AZZORRE ? ( Venerdì, sabato, domenica )
E'stato molto interessante leggerlo perchè in questo momento sono attratto dalle azzorre anche se non ci sono mai stato, è stato come esserci dal vivo e condivido pure le considerazioni finali:"Non sarebbe veramente niente male passarci una parte della vita. Chissa?!
A Faial, per dormire, consiglio la casa privata Medeiros. casamedeiros.no.sapo.pt
Complimenti per la dettagliata descrizione, adoro il Portogallo da sempre, ma non ho mai avuto la possibilità di raggiungere le Azzorre. Dopo questo racconto (trovato su web per puro caso tra l'altro) credo che sarà una delle mie prossime gite. Ciao e grazie
Per settembre sto cercando di organizzare una vacanze alle Azzorre e il vostro reportage oltre ad essere utilissimo sta fomentando la mia voglia di partire...una domanda ..è possibile partire senza prenotare???si trovano facilmente e a buon prezzo???Grazie
Ciao, sto organizzando la vacanza alle Azzorre insieme al mio ragazzo e la vostra testimonianza mi e' stata molto utile per iniziare ad organizzare il nostro viaggio. Volevo chiedere una cosa: quanto avete speso piu' o meno per 15 giorni, compresi i voli da un'isola all'altra? grazie 1000, Paola