Breve tour della Germania cittadina

Berlino, Hannover, Braunschweig, Magdeburgo, tra luci e ombre

Avevo saputo che tra il 1° Giugno ed il 31 Ottobre 2000 si sarebbe svolta l'Esposizione Universale ad Hannover, nella Germania nord occidentale. Queste esposizioni coinvolgono nazioni da tutto il mondo e riguardano aspetti tipici dei vari paesi, scambi culturali, comunicazione, tecnologia. Il tutto rappresentato astrattamente in padiglioni. Ma non hanno una cadenza temporale precisa (infatti le precedenti erano 1998, 1992, 1970, 1967...)
Così nell'Agosto 2000 sono partito (con una prenotazione di 5 giorni prima) con mio padre in aereo da Reggio Calabria, facendo scalo a Roma e giungendo al Tegel dove ci ha accolti una bella pioggia e la nota 'gentilezza' per cui l'Alitalia si distingue nel trattare le borse (comunque al ritorno hanno riparato il danno).A Berlino avevamo solo prenotato l'affitto dell'auto, ma siamo riusciti a trovare una sistemazione da una simpatica signora che affittava le stanze di una casa privata. Fortunatamente mio padre ha studiato Tedesco al liceo, così era in grado di formulare domande; il problema, poi, era capire le risposte!
La capitale della Germania, come le altre città tedesche, risente purtroppo dei maltrattamenti subiti dai bombardamenti americani degli anni '40 e da quattro decenni di governo sovietico.
Il centro storico si trova nella vecchia zona est (ricordate la Brandenburger Tor al di là del muro) ed era ancora fatiscente nel 2000 (ma stavano restaurando tutti i palazzi importanti).
La torre di Berlino in Alexander Platz (ovviamente ho fatto la foto sotto l'insegna di detta piazza) ospita un ristorante rotante nella sfera in cima.
I centri commerciali non sono un granché (per quel poco che ho visto io), l'uso del bagno, anche all'interno di fast food, si paga.
Mi rammarico di aver visitato poco di Berlino, perché ormai era sera e ci attendeva un viaggio di 290 km il giorno dopo, durante il quale comunque visitammo la periferia sud ovest. Mi ricordo un pezzo di muro con la scritta "posto nel 1967" e le prostitute vestite allo stesso modo, come una divisa, lungo un viale, di sera.
Superati la città di Postdam ed il Berliner Ring abbiamo preso l'autostrada per l'ovest. Tutta dritta (grazie, in pianura) a tre corsie (più una larga corsia d'emergenza) e pavimentata con lastre di cemento battuto anziché asfalto, per durare di più!
In autostrada ci siamo fermati in un autogrill: mio padre non era con noi, quindi ci ritroviamo totalmente ebeti in materia di scelta culinaria. Tra dei freddi ed incerti panini e maccheroni scotti a 3 marchi, opto per questi ultimi, facendogli aggiungere il gulasch. Il sughetto lo conoscevo già dall'Ungheria, ma non pensavo potesse fisicamente esistere una pasta scotta a quel livello; e poi scoprivo che i 3 marchi si riferivano ai 'maccheroni' in bianco, col sugo ne costavano 9. E chi si dovrebbe prendere la pasta in bianco, mah.
Tappa a Braunschweig, caratteristica città del nord Europa con le case di legno a tetto molto spiovente.
Giunti ad Hannover non sapevamo, ovviamente, dove avremmo dormito, ma la fortuna ci venne incontro: nel momento in cui siamo entrati in una pizzeria per chiedere informazioni a persone che parlassero Italiano era lì presente una tedesca che cercava inquilini per una stanza di casa sua.
Il giorno dopo visita ad Hannover, ed in serata alla tanto attesa Expo 2000, con prezzo d'ingresso da far venire i brividi. I padiglioni erano tantissimi e, quantunque l'esposizione rimanesse aperta fino a notte inoltrata, questi chiudevano prima di sera, bel modo per fregare i soldi alla gente!
La mattina dopo sfoderammo una serie immane di tessere di associazioni (Club Unesco, Kronos, Touring Club, National Geographic, La Repubblica.) per sperare in uno sconto, ma non ci fu verso di convincere i Tedeschi!
Così tornammo in centro: Rathaus, il palazzo più importante della città con parco e laghetto a seguito. All'interno vi erano dei plastici che raffiguravano Hannover nel '600, negli anni '30, dopo i bombardamenti (distrutta) e quella attuale, con pochi palazzi e la cattedrale superstiti e restaurati. La ferrovia è sopraelevata e la stazione centrale sembra un'opera d'arte moderna. I bagni sono a pagamento differenziato per ciò che si deve usare (lavabo, gabinetto, doccia, urinatoio).
La giornata successiva fu interamente dedicata alla visita dell'Expo, con biglietto a persona da 49 marchi che ancora posseggo. Le file agli stand erano immani. Da bravi Italiani ci facemmo subito riconoscere per l'arguzia: entrammo dall'uscita nella maggior parte dei padiglioni, facendo finta di aver dimenticato qualche parte degli stessi; in quello costruito dalla Spagna accedemmo da un ingresso di servizio. In un altro salimmo da una scala chiusa al pubblico ed arrivammo in un ambiente dal quale non si poteva tornare all'inizio del giro, così, addirittura, facemmo aprire la porta che permetteva il transito verso una sola direzione da una guardia, la quale all'inizio era perplessa, ma, compresa la nostra nazionalità (evidentemente conoscendo Italiani e Spagnoli), capì il fatto e ci fece passare.
Lo stand del Giappone (bellissimo secondo le descrizioni) rimaneva chiuso proprio quel giorno. Abbiamo anche preso la cabinovia con biglietto valevole per due corse (andata e ritorno) finché si scopre che era per una sola corsa. Alla sera (dopo aver camminato per circa 11 ore) ci siamo sdraiati su enormi divani dai quali si poteva contemplare una carta geografica affissa al soffitto.
Sono rimasto comunque deluso dall'Esposizione perché era piena di ristoranti, Mc Donald's e negozietti; un'operazione commerciale insomma (il libro "Expo-Book" è costato 50 marchi), è sono stato contento quando ho appreso la notizia che i produttori ci hanno rimesso parecchi soldi. Ho persino ritrovato, l'anno dopo, magliette invendute dell'Expo 2000 in un negozio di Oslo!
Una sera abbiamo cenato al ristorante greco, nel cui menù, però, non era prevista la mussaka, e la cucina greca era adattata al nord Europa.
Durante il viaggio di ritorno abbiamo preso una strada alternativa per visitare Hildesheim (meno bella di Braunschweig) raggiungendo dopo l'autostrada. Sulla strada diritta e monotona mio padre stava ormai dormendo alla guida della Ka 1.3 (colore verde maggiolino) in affitto, e così uscimmo per visitare Magdeburgo. L'imponente cattedrale gotica era in restauro, e in questa città vidi per la prima volta a mia memoria ragazzi che mangiavano e riposavano per terra in una piazza. Quest'abitudine è normalissima nel nord Europa, e c'è anche di peggio (lo scriverò a proposito della Danimarca).
A Berlino, il giorno dopo, passeggiata in Kant strasse, foto alla casa di un mio zio in estate assente dalla Germania; vetrine con scarpe dalla suola spessa 12 cm (veramente!); visita di un negozio pieno di macchine fotografiche d'epoca e 'sbavamento' da parte mia nei confronti di alcuni modelli.
Della Germania mi ha impressionato la struttura urbanistica e la tipologia delle case, che poi ho scoperto essere uguale in tutti paesi del nord.

6 commenti in “Breve tour della Germania cittadina
  1. Avatar commento
    yqepgvul ajnd
    26/07/2007 15:56

    pftzmwsdi kzecswnf kmvfeo vdwqt jmgrnpx uoyvpftd cnkjg

  2. Avatar commento
    MeatLoaf
    10/05/2005 20:39

    Non c'e' di che! Aspetto un tuo nuovo diario di viaggio sulla mitica Germania...!

  3. Avatar commento
    AlexanderFreud
    06/05/2005 00:53

    Già, in effetti avrei dovuto esplicitarlo nel resoconto di viaggio. Beh, mi ricorderò di farlo nel prossimo racconto. Grazie del commento!

  4. Avatar commento
    MeatLoaf
    02/05/2005 20:39

    Vero, come darti torto? A quanto pare i tuoi giudizi sulla Germania non erano scontati e prevenuti! Bene!

  5. Avatar commento
    AlexanderFreud
    02/05/2005 11:01

    Certo, è ovvio! Questo è quanto ho potuto notare io nella mia breve visita in quella piccola parte di Germania, e ho riportato le mie impressioni. Inoltre adesso saranno finiti i lavori di restauro che c'erano 5 anni fa e, checché parlino della crisi economica della Germania, questa nazione si risolleva sempre (ha superato brillantemente Nazismo e Comunismo) ed i suoi abitanti (oltre 80 milioni) rappresentano la maggiorparte degli Europei. Comunque pensa ad uno straniero che visiti Napoli o Palermo per mezza giornata passando con l'automobile per la periferia: si farebbe un'idea sbagliata di città bellissime (pur con i loro disagi come tutte le grandi città)

  6. Avatar commento
    MeatLoaf
    01/05/2005 22:24

    Non per criticare, ma mi sembra che con questo diario di viaggio tu abbia dato un'immagine molto squallida della Germania. Non so se ciò fosse voluto...la Germania offre molto di più di quello che ci si aspetterebbe leggendo il tuo intervento!

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