Alaska: the last frontier

Viaggio in uno tra i posti più incontaminati del pianeta

Sabato 16 aprile 2005 - Vancouver-Seattle
Stamane lasciamo il Canada, ci aspetta una bella trasferta. Andiamo con il taxi (10 CAD) alla coach station, dove alle 9:30 parte il bus per Seattle (52 CAD per due persone), dopo circa 1 ora di viaggio arriviamo alla frontiera degli USA dove c'è un traffico incredibile. Aspettiamo due ore prima di entrare, arrivato il nostro turno ci chiedono: chi siamo, che facciamo, quanti siamo, dove andiamo (1 fiorino... no questo era un film), prendono l'impronta del dito indice sinistro, quella del destro, ci fanno una foto digitale e dobbiamo compilare due moduli (però che fatica entrare negli USA). Dopo aver pagato 9 dollari USA (no CAD quindi non essendoci ATM ci vuole la carta di credito) passano i nostri bagagli ai raggi X... finalmente siamo negli Stati Uniti.
Dovevamo arrivare alla stazione dei bus alle 13:05 arriviamo due ore più tardi. Dalla stazione degli autobus pochi metri in direzione dell'albergo West inn, dove passa il bus diretto all'aereoporto (10,25 USD). Trenta minuti e siamo all'aereoporto dove prendiamo un taxi per il nostro hotel il SeaTac Valu Inn che si trova nella cittadina di Des Moines lungo l'international boulevard.Domenica 17 aprile 2005 - Seattle-Anchorage-Cantwell
Tanto per cominciare oggi festeggiamo il nostro primo anniversario di matrimonio. Il volo che ci porterà in Alaska è della Continental, che in circa 3 ore arriva ad Anchorage, dove dopo aver prelevato i nostri bagagli ci dirigiamo al desk della Dollar rent a car. La nostra macchina è una bellissima sportiva la Dodge neon, piccolo particolare ha il cambio automatico. Dopo un pò di pratica ci lanciamo sulle strade di Anchorage, oggi dobbiamo fare ben 280 miglia (pazzo che non sono altro).
Il tempo è eccezionale, fa un caldo esagerato anche se ai bordi della strada è pieno di neve, ci fermiamo ai vari viewpoint del Denali National Park per ammirare il bellissimo monte Mc Kinley. Proseguiamo verso Healy dove dovremo dormire la prima notte, verso il miglio 180 il cielo si imbrunisce, comincia ad alzarsi un venticello che trascina la neve presente ai bordi della strada. Il tempo cambia repentinamente all'improvviso la strada diviene completamente bianca, non si vede più la doppia linea gialla, la neve cade copiosamente, la visibilità è ridotta a circa 50 metri, un inferno... e pensare che qualche ora prima faceva un caldo.
Dopo una bella sbandata con l'auto decidiamo di fermarci alla prima pompa di benzina, siamo a Cantawell, anche se noi abbiamo il cappotto, le sciarpe ed i guanti i locali girano in maglietta corta e pantaloncini (gulp!!!), entro nella stazione di servizio e domando se è normale tutto questo (ovviamente si) e se il tempo è così fino a Fairbanks (ovviamente si 2°). Vista la stanchezza deicidiamo di fermarci e non proseguire per Healy, domandiamo se ci sono accomodation nelle vicinanze, ci indirizzano verso il Lazy J cabins, la prima traversa sulla sinistra. Torniamo in macchina, ma quale traversa? la strada si vede a malapena... imbocchiamo una stada ovviamente ricoperta di neve facciamo qualche decina di metri, si vedono un paio di case in lontananza illuminate da una fievole luce. Decido di fermare l'auto visto che non posso continuare, la neve diventa sempre più alta e se rimaniamo bloccati voglio proprio vedere come si fà, scendo a piedi facendo qualche metro in direzione della casa, i piedi affondano nella neve soffice, il freddo è pungente le mani rapidamente diventano blu... ritorno rapidamente in macchina, faccio inversione e di nuovo alla stazione per domandare altre informazioni... fortunatamente una ragazza gentile decide di accompagnarci, subito seguiamo il suo fuoristrada: arrivati al Lazy J cabin andiamo alla "reception" ma non c'è nessuno, sono le sette, c'è solo un cartello che dice di uscire fuori e bussare alla casa che dista cento metri... noooo. Fortunatamente un "passante" che era in cerca di un drink, mi aiuta a cercare sto tipo. Mamma mia che stanchezza... e pensare che oggi era l'anniversario di matrimonio.

Lunedì 18 aprile 2005 - Cantawell-Talkeetna
Inutile dire che ci svegliamo da un sonno profondo, personalmente non è che sono riuscito a dormire un gran che (i rimorsi, la tensione accumulata o la luce
fino alle 22:30), ovviamente inutile dire che tutta la notte ha continuato a nevicare... cosa facciamo? per il momento colazione visto che come dicono a
stomaco pieno si ragiona meglio.
Carichiamo gli zaini in macchina (ci accorgiamo che la bottiglia di acqua lasciata la sera prima è completamente congelata) e partiamo in direzione Fairbanks. Inutile, la strada è peggio di ieri, in un ora di viaggio incontro una decina di spazzaneve che sembrano "accarezzare" la coltre di neve presente sulla strada, andiamo a circa 20 km/h e tutte le volte che incontriamo una discesa è un incubo, quando la situazione peggiora decidiamo di fare una bella inversione ad U e tornare indietro. Alle 16:30 (7 ore dopo!) arriviamo a Talkeetna percorrendo la strada sempre a 20 km/h; prima cosa da fare è cercare un posto dove dormire,scegliamo l'economica e molto spartana roadhouse, intanto continua sempre a nevicare. Per il cibo vi consiglio l'ottima Latitude 68 (credo), si mangia veramente bene. Troviamo un internet point e ci colleghiamo al sito della viabilità (www.511.alaska.gov), notiamo che la strada in direzione di Fairbanks, dopo Healy è stata chiusa: meno male che siamo tornati indietro.

Martedì 19 aprile 2005 - Talkeetna-Palmer
Visto che ha continuato a nevicare stamane ci tocca spalare per "liberare" la macchina dalla neve. La strada non è il massimo, nulla confronto ad ieri, "rapidamente" arriviamo a Wasilla dove ci fermiamo ad un fantastico negozietto lungo la strada (http://www.whidbeystore.com) dove un tipo intaglia dei tronchetti creando delle bellissime figure di animali; purtroppo non c'è nessuno e noi vorremmo tanto acquistare un orsetto alto circa 25 cm (30 USD); decidiamo di prendere l'oggetto dopo aver inchiodato i soldi con delle punesse alle pareti di legno del negozietto (mica volevamo scappare); mentre Manu è intenta ad imballare il manufatto spunta il tipo che ci becca con le mani "nel sacco"... ovviamente vede i soldi e ci ringrazia. Dopo Wasilla ci fermiamo a Palmer, la nostra accomodation è il Pioner motel (spartano anche lui, come tutti qui in Alaska).

Mercoledì 20 aprile 2005 - Palmer-Copper center
Oggi dobbiamo andare a Glennalen in modo da ricogiungerci all'itinerario originale. Percorriamo l'autostrada n°1, bellissima, ormai la neve non si vede più se non sulle montagne circostanti, il cielo finalmente si apre... facciamo qualche sosta per scattare delle foto a questi panorami mozzafiato.
Rapidamente arriviamo a Copper center, dove alloggiamo al copper center lodge, molto carino anche se le stanze sono abbastanza piccole (tutte con il bagno in camera). Decidiamo di mangiare al ristorante dell'hotel dove per la prima volta assaggio l'halibut, buono se non fosse per quelle orrende salsine che lo sommergono.
Il pomeriggio decidiamo di fare una bella "passeggiata" in direzione di Valdez, sulla strada ammiriamo la bellezza del Wrangell St. Elias national park. Sulla sinistra ad un certo punto vediamo un grandissimo lago (ovviamente congelato), ma c'è qualcosa... sono un gruppo di caribou che lo sta attraversando, sulla riva c'è un gruppo più folto che li aspetta, forse devono individuare la strada migliore, infatti dopo poco tutti si mettono in marcia per raggiungerli. Decidiamo con Manu di ritornare indietro, saliamo in macchina e cerchiamo una stradina che ci porti sulle rive del lago. Passando attraverso varie proprietà private ci riusciamo e da dietro agli alberi riusciamo a guardarli, sono bellissimi, ad un certo punto si accorgono della nostra presenza e cominciano a scappare nel boschetto circostante.
Purtroppo non li riusciamo più a vedere, decidiamo di ritornare sulla strada. Aspettiamo una decina di minuti ed ad un certo punto li vediamo attraversare, solo che sopraggiunge a tutta velocità un fuoristrada, i caribou che si trovano in testa indietreggiano repentinamente, in gruppo si compatta e sollevando un gran polverone ritornano nel boschetto. A questo punto ci prepariamo con l'attrezzatura fotografica, sappiamo che passeranno di qui, è solo questione di tempo; ad un certo punto sento uno strano rumore proveniente dalle mie spalle, mi giro e li vedo alle mie spalle, dico a Manu di girarsi... che spettacolo (e che foto).
Certi che la giornata ci ha riservato una bella sorpresa, decidiamo di continuare la nostra passeggiata in direzione Valdez, ad un certo punto Manu (che durante tutto il viaggio ripeteva solo: voglio vedere una moose) urla dicendo: "guarda una moose", purtroppo come accadde in Norvegia riesco solo a vedere il fondo schiena dell'animale... che peccato, inutile aspettare: pur essendo un animale molto grande sa mimetizzarsi egregiamente.
Torniamo indietro a fare benzina e riprendiamo la nostra gita (a questo punto diviene un safari); arrivati all'incrocio per Chitina, decidiamo di cambiare itinerario ed andiamo in direzione di quest'ultima, bene facciamo, dopo pochi metri incontriamo una coppia di alci (una mamma con un piccolo), praticamente Manuela si lancia fuori dalla macchina in corsa per scattare le foto... bellissimo, appena sopraggiunge una macchina in direzione opposta le alci rapidamente si dileguano.

Giovedì 21 aprile 2005 - Copper center-Anchorage
Oggi si ritorna indietro, ci fermiamo lungo la strada al Mendeltna creek lodge (mendeltnalodge@cvinternet.net), molto carino, beviamo una buonissima cioccolata calda per soli due dollari. Per ammortizzare la stanchezza facciamo numerose soste lungo il percorso.
Arriviamo ad anchorage alle 14:00, il nostro hotel l'Inlet Inn è praticamente in centro la stanza è veramente calda ci saranno circa 4000°C, un forno. Dopo aver escogitato con la Manu un sistema per far entrare un pò di arietta fresca nella stanza, decidiamo di fare una passeggiata per la città... devo dire abbastanza deludente, vediamo le prime case costruite qui ad Anchorage ed il monumento dedicato al cane ispiratore della mitica Iditarod, nonchè un numero imprecisato di barboni. Verso sera decidiamo di mangiare un buonissimo salmone alla griglia (anche se non è periodo) presso il bearthoot, il locale è carinissimo ed il cibo buono.

Venerdì 22 aprile 2005 - Anchorage-Seward
Oggi ci aspetta la Kenai penisula, un posto veramente affascinante che dista sole 125 miglia da Anchorage. Arrivati a Seward ci dirigiamo al desk della Keani fjord tours dove ci aspetta il grey whale whatch tour. Il battello parte alle 12, il mare è agitatissimo (flashback Nuova Zelanda), riusciamo nelle quattro ore di navigazione a vedere una bellissima bald eagle, una coppia di otarie marine ed una colonia di leoni marini... purtroppo delle balene grigie neanche l'ombra.
Dopo la gita, ancora abbastanza scombussolati dal mal di mare ci rechiamo al nostro hotel il Van Gilder, per la cena all'ottimo Christo Palace.

Sabato 23 aprile 2005 - Seward-Anchorage-Seattle
Stamane facciamo una bella colazione con il quasi immancabile cappuccino, prima di ritornare ad Anchorage decidiamo di percorrere qualche miglio in direzione dell'exit glacier, purtroppo la strada è chiusa. Ritorniamo indietro e ci fermiamo lungo la strada a Moose pass all'Alaska's beetle bears un bellissimo "negozio" di artigianato... vi consiglio caldamente di fermarvi. Arriviamo all'aereoporto di Anchorage dove senza troppe difficoltà restituiamo la nostra bella dodge. Dopo le solite tre ore di viaggio arriviamo a Seattle, siamo di nuovo al Sea-Tac valu inn.

Domenica 24 aprile 2005 - Seattle-Londra-Napoli
Dopo aver parcheggiato i nostri bagagli alla reception ci rechiamo alla fermata dei bus proprio fuori il nostro motel. Il bus 174 in circa 50 minuti ci sgancia sulla 4th, oggi è domenica, passeggiamo per le belle strade della città fino a raggiungere la torre simbolo lo space needle, situato in un carinissimo parco giochi, soddisfatti torniamo in aereoporto alle 17 parte il nostro volo per Londra.

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