Bellissimo racconto Giorgio. Ti seguo. Le Meteore mi mancano e vorrei andarci prima o poi. Piu' prima che poi
Bellissimo racconto Giorgio. Ti seguo. Le Meteore mi mancano e vorrei andarci prima o poi. Piu' prima che poi
Adoro le Meteore: anch'io pernottai in zona nell'agosto del 2011 durante il tragitto verso Volos, dove ci imbarcammo per le Sporadi (Alonissos, Skopelos, Skiathos). Pure al ritorno ci fermammo a Kalambaka. Visitammo cinque dei sei monasteri, non quello della Metamorfosi già visto anni addietro.
Mi permetto di far presente che esiste un topic specifico: "Grecia, le sorprendenti Meteore", aperto appunto da me nel 2011. Questo è il link: http://forum.cisonostato.it/showthre...ndenti-Meteore.
Credo sia il caso di unificare le preziose informazioni per non disperderle. Che ne dite?
E così, la mattina dopo, ci dirigiamo verso quella che è la meta delle nostre vacanze balneari: Katò Gatzea. Si trova a 18 km da Volos, quasi alla base della penisola del Pelio. Durante il tragitto tentiamo una sosta a Larissa per avere un minimo di idea su questa città, ma un giro in centro con l'auto ci fa rendere conto che l'impresa di trovare un parcheggio, nella confusione del traffico delle 11 di mattina, è impresa praticamente impossibile. Così proseguiamo. Ed arriviamo al Pelio. Questo è un monte che dà il nome alla penisola che, a forma di dito ricurvo, inizia a Volos e divide il golfo Pagassitico, che chi si è recato con il traghetto alle Sporadi ha avuto modo di percorrere, dall'alto Egeo dove si trovano appunto queste isole. La penisola ha delle zone ben differenziate: quella nord, caratterizzata appunto dal monte, dove si riesce anche a sciare d'inverno, è caratterizzata da montagne boscose che nella parte occidentali degradano abbastanza dolcemente verso il mare, dove si affacciano alcuno borghi e villaggi, sempre più rari man mano che si procede verso sud, con spiagge di sabbia strette e lunghe. La costa egea è invece più tormentata. I pochi villaggi sono alti sul mare e per scendere nelle baie che accolgono le spiagge, più corte, ma più larghe di quelle dell'altro lato, bisogna percorrere alcuni chilometri di strade in discesa, generalmente ben tenute (almeno molto meglio di quanto mi aspettassi. Procedendo verso sud, i monti diventano colline, ed il bosco viene prima sostituito dagli uliveti, e poi il panorama assume l'aspetto brullo che la Grecia ha in tante delle foto che avete scattato. Sul lato occidentale le spiagge sono rare (ma che baie!) e prevalentemente recintate perché purtroppo private. Il versante egeo presenta invece coste a falesia.
Ultima modifica di sangiopanza; 05-08-2015 alle 08:40:39
Di una città non apprezzi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda.
Italo Calvino.
Non sai quanto ne abbiamo discusso con mia moglie, ma siamo arrivati alla conclusione che Peleo e Pelio non soo neppure lontani parenti
Di una città non apprezzi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda.
Italo Calvino.
Alcune considerazioni da parte di chi per la prima volta ha avuto modo di vedere, davvero, la Grecia. Dico davvero dato che, come già accennato altrove, ci ero passato due volte quaranta anni fa, ma evidentemente con interessi ed occhi diversi, oltre al fatto che la memoria di quei tempi è molto offuscata.
Dunque, alcune cose che mi hanno colpito: nei bar e nei ristoranti la prima cosa che arriva spontaneamente è l'acqua fresca. Sempre nei ristoranti, non è mancata praticamente mai, alla fine del pranzo o della cena, l'offerta di una fetta di anguria, o di una pallina di gelato o di un bicchierino di Metaxa. Spesso ordinati da noi e non ritrovati poi nel conto.
Il carattere dei greci. Naturalmente è l'impressione di un turista per 10 giorni, che potrebbe essere smentita da chi la Grecia la frequenta da tanto. Mi è sembrato che fondamentalmente possano essere ricondotti a due categorie. Ci sono quelli estremamente aperti, che comunicano immediatamente, molto spesso in italiano che parlano e chiedono e da cui ti aspetti che, prima di salutarti, dicano "italiano - greco, una faccia una razza" (è successo, oh, se è successo!). Poi ci sono quelli che rimangono sulle loro. A loro volta divisi in due sottocategorie. Ci sono quelli che dopo qualche minuto si sciolgono, rientrando tra i primi citati, con la differenza però che la frase incriminata non la diranno mai, e quelli che rimangono distanti, e non sai se definirli solo riservati o addirittura antipatici.
Di una città non apprezzi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda.
Italo Calvino.
Beh in effetti sono proprio cosi'. Ma sulle isole forse un po di piu' della prima categoria. A me aveva piacevolmente sorpreso quel poco che ho visto e letto sul Pelion e credo meriti una visita piu' approfondita. Avanti tutta col tuo racconto Giorgio perche ' aspetto di vedere le spiagge che so essere Mooolto meritevoli
Diciamo che delle più famose ne ho vista solo una, essendo abbastanza scomode da raggiungere, da dove mi trovavo, le altre.
Di una città non apprezzi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda.
Italo Calvino.