Malpensa-Atene con easyjet + Atene-Karpathos con Olympic. Circa cinque ore di scalo ad Atene. Partenza da MXP 11.00, arrivo a Karpathos 20.45.
Presente, raccolgo volentieri il testimone. Sì, è vero, ho proposto io di ritornare ad Avlona perché questo villaggio in c..o al mondo, costituito da circa 300 case in gran parte abbandonate, mi ha particolarmente colpito per l’atmosfera d’altri tempi, il silenzio, la tranquillità assoluta. E poi per le persone amiche che vi ho incontrato. Dalla nostra prima visita ho pensato spesso al delizioso piccolo Vassilis, il moretto dagli occhioni espressivi e curiosi e stamani ho fatto una veloce incursione nel minuscolo emporio di Diafani alla ricerca di un giochino per lui. Non ho trovato quel che cercavo, ho dovuto accontentarmi di un secchiello con paletta e formine che la negoziante, dopo aver saputo che il regalino era per il piccolo della taverna di Avlona, mi ha dato ad un prezzo scontato.
Qua appartengono tutti ad un’unica grande famiglia.
Ed eccoci alla taverna di ritorno dalla passeggiata alla chiesetta di Agios Georgios. Vassilis ci viene incontro trotterellando e ci sorride, riconoscendoci. Non è che di forestieri ne passino molti… Estratto il secchiello dall’auto, mi avvicino a lui e glielo porgo. “E’ tuo”. Mi guarda con gli occhioni sorpresi, sorridenti poi, confuso, a testa bassa, mi indirizza un timido “Efkharistò”che mi intenerisce. Porta al nonno Mihalis il “tesoro”. Nel frattempo ci ristoriamo con le paradisiache Fix. Al momento di ripartire chiediamo quanto dobbiamo per le birre… Mihalis ricambia la piccola gentilezza fatta al bimbo: non vuole essere pagato.
Gente con il cuore in mano.
Stiamo per salire in auto quando notiamo, a poca distanza da noi, due donne impegnate in un faticoso lavoro agricolo. Indossano gli abiti tradizionali quotidiani e, munite di un forcone e di una pala completamente di legno, sono intente a…fare che cosa? Non ho ben capito, nella mia grande ignoranza in materia, se stiano trebbiando o semplicemente rimuovendo e rivoltando la paglia. In entrambi i casi, è la testimonianza di un’agricoltura arcaica. Mi avvicino e a gesti e sorrisi chiedo se posso fotografare: mi rispondono sorrisi. Tre donne anziane sedute in disparte assistono al lavoro chiacchierando tra loro.
Questa è l’interessante documentazione.
ma gli uomini a Karpathos non lavorano mai..? che bello, vado a viverci! in mare di giorno e seduto al kafenion tutta la sera, da bravo uomo karpathiano
www.archipelagoskarpathos.com
Quando sei alla chiesa tiri dritto tenendoti sul lato sinistro, superi la taverna ricavata in un mulino ( mi pare si chiami Milos) e arrivi ad uno spiazzo dove arriva la strada asfaltata esterna al paese e da dove parte la sterrata per l'unica spiaggetta sulla costa ovest della zona (non ricordo il nome)