O meglio ancora cosi'
https://www.flickr.com/photos/anutele/4802900018
O meglio ancora cosi'
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Ecco, sono queste. Ottime.
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Ok allora sono come le nostre piu' o meno. That's GOOD news Quindi Agios Mamas (almeno quella) mi avra'.
Sento proprio di avere fatto una scelta giusta con Amorgos
Avevo anticipato che nel pomeriggio ci siamo recati in auto al villaggio fantasma di Asfondilitis. Vi si arriva tramite una strada secondaria cementata di due km che si dirama sulla sinistra della strada che da Aegiali va alla Chora dopo circa sei chilometri dalla prima.
Però, visto che un paio di km più avanti sulla principale c'è un altro sito interessante, andiamo prima là. Si tratta dei ruderi della Torre di Richti alla quale si perviene in pochi minuti su un sentierino. Nelle immediate adiacenze sorge la chiesetta di Agios Ioannis (uno degli infiniti Agios Ioannis presenti ad Amorgos).
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Piccola dissertazione dotta. Ad Aegiali c'è la taverna "12 Akropolis", nome che ci ha incuriosito e di cui abbiamo chiesto il motivo al gestore. Ci ha spiegato che anticamente sull'isola esistevano dodici Acropoli (intese come luoghi elevati) che fungevano da sistema di comunicazione ottica in difesa delle scorrerie dei pirati saraceni. Da ciascuna si vedevano le due contigue e in caso di pericolo vi si accendevano fuochi permettendo così in pochi minuti di allertarle tutte e predisporre le difese.
Le rovine di Richti sono appunto quanto rimane di una di queste "acropoli". Un'altra ne incontreremo più avanti presso Arkesini.
Ultima modifica di leander; 26-06-2015 alle 18:32:51
Eccoci in breve ad Asfondilitis. Il luogo è davvero singolare e ricco di contrasti: non c'è traccia di presenza umana, ma è ben presente quella animale sotto forma di capre, pecore, cani, maiali, asini, oche e un recinto in cui un grosso gallo nero regna su un harem di pollastre. Evidentemente c'è un graduale recupero di un luogo abbandonato, anche se solo poche abitazioni hanno subito una - per quanto sommaria - ristrutturazione.
All'ingresso del villaggio si incontra una graziosa chiesetta sul cui sfondo si indovina il sentiero che avremmo percorso se avessimo proseguito oltre Agios Mamas
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Ci inoltriamo nel tessuto abitativo...
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...dove non mancano gli spunti di interesse, come questa serie di cisterne
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Non mancano le curiosità, come la varietà nella forma dei camini
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Ma l'aspetto probabilmente più curioso consiste in questa serie di graffiti
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Come si legge nella citata guida turistica e culturale, sono opera di un ragazzo infermo che rimase affascinato da questo altipiano e vi si soffermò a lungo incidendo le pietre. Come si nota dalle date, l'opera risale a circa un secolo fa.
La figura umana che impugna quella che sembra una chitarra è un motivo che ritroveremo altrove, ad esempio sull'insegna della Taverna Nikos di Langada.
Veramente sensazionale questa Amorgòs e immagino che il bello debba ancora venire, che mare! che monti! che Bella!