attenti che se vincono la coppa je state sempre sotto...
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3-0
SPICH ENS STRAISS!!!!!!!!!!!!!!!!
L'ONESTA' è l'elemento più importante in una relazione, ma l' AMORE non ne tiene mai conto, in nessun modo.....
Tiene conto solo di se stesso....
UHIE' ......IL DUCA CONTE
Tranquilla, giuro che se escono te chiamoOriginariamente Scritto da daiana
...e se si girano gli eserciti, e spariscono gli eroi, se la guerra poi adesso cominciamo a farla noi, non sorridete, gli spari sopra, sono per voi... Vasco
UHIE'...IL DUCA
SPICH ENS STRAISS
Se... (detto alla bresciana, con sospensione, come per dire: "povero illuso", oppure "te lo sogni", oppure "ma cosa stai dicendo")Perche' ormai non c'e' piu' nulla di dire
Vedrai che mortaretti, triccheballacche e putipù appena veniamo in A: ce n'è da dire...
Piu' che da dire diciamo che ce ne sara' da vedereOriginariamente Scritto da Ricky
...e se si girano gli eserciti, e spariscono gli eroi, se la guerra poi adesso cominciamo a farla noi, non sorridete, gli spari sopra, sono per voi... Vasco
UHIE'...IL DUCA
SPICH ENS STRAISS
Un bel carteggio... a chi interessa:
Uliwood party di sabato, 31 marzo 2007
Dopo il 7 volte presidente del Consiglio Andreotti, prescritto per mafia, e il due volte presidente del Consiglio Berlusconi, prescritto 7 volte per corruzione e falso in bilancio, anche la Juventus si salva per prescrizione dall'accusa di doping. I simboli nazionali della politica, della finanza e dello sport non sono innocenti: sono colpevoli, ma l'han fatta franca.
L'altroieri la Cassazione ha annullato la sentenza d'appello che dichiarava non applicabile al doping la legge 409/1991 sulla frode sportiva; ha stabilito che avevano ragione il pg Caselli e il pm Guariniello a ricorrere contro l'assoluzione; e ha affermato che il danno fatto dalla Corte d'appello è ormai irreparabile, perché proprio domani (pesce d'aprile!) scatterà la prescrizione. Naturalmente la cosiddetta Signora del Calcio s'è ben guardata dal rinunciare - com'era suo diritto, e forse suo dovere dinanzi agli sportivi di tutto il mondo - alla prescrizione, per essere assolta nel merito. Alla prescrizione rinunciano gl'innocenti: infatti né Berlusconi né Andreotti hanno rinunciato.
Va detto che la Cassazione ha contribuito da par suo a far decorrere i termini: la II sezione ha covato il processo Juve per un anno, ha fissato l'udienza per il 16 gennaio 2007, ma ha dimenticato di avvisare un avvocato (su quattro), così l'udienza è slittata al 29 marzo (due giorni prima della scadenza dei termini), poi il presidente della II sezione s'è accorto, dopo un anno, che forse era competente la I e le ha trasmesso il fascicolo, dopodiché ha cambiato idea, se l'è ripreso e finalmente è arrivata la sentenza. Forse, con qualche sforzo in più, si sarebbe potuto celebrare anche il nuovo appello. Ora si attendono le motivazioni. Ma qualcosa già si può arguire dal dispositivo. Se una sentenza riforma in peggio la precedente, sostituendo l'assoluzione con la prescrizione, vuol dire che il reato è accertato: l'imputato è colpevole, anche se non più punibile. In questo caso, il dottor Riccardo Agricola, tuttora capo dello staff medico bianconero, e Antonio Giraudo, ex amministratore delegato, hanno commesso il reato di frode sportiva dopando i giocatori e alterando i risultati delle gare della Juventus. Hanno vinto col trucco nelle stagioni tra il 1994 e il ‘98.
Se i giudici di appello avessero adottato la corretta interpretazione della Cassazione, oggi parleremmo di condanne definitive. Insomma avevano ragione Zeman, Guariniello e i suoi consulenti (tra i quali il professor Gianmartino Benzi, illustre farmacologo scomparso da poco), e il giudice Casalbore che in primo grado condannò Agricola e assolse Giraudo per insufficienza di prove. Se i supremi giudici non hanno annullato anche l'assoluzione per l'uso di Epo, è solo perché avrebbero dovuto entrare nel merito del verdetto d'appello che giudicava insufficiente la perizia D'Onofrio, e questo il giudice di legittimità non può farlo. Dopo una sentenza del genere, il dottor Agricola dovrebbe andare a nascondersi per sempre, la Juventus dovrebbe allontanarlo e il suo ordine professionale dovrebbe esaminare attentamente la sua compatibilità con il giuramento di Ippocrate (la «giustizia» del Coni ha fatto melina per 8 anni, per garantirgli la prescrizione).
Questo naturalmente accadrebbe in un paese normale dove il prescritto a vita Andreotti non frequentasse più il Senato e il Bellachioma che marcia contro la criminalità dall'alto delle sue 7 prescrizioni venisse spernacchiato dalla gente perbene. In Italia invece le prescrizioni, almeno per i potenti, sono spacciate per assoluzioni. Così ora la Juventus tripudia perché «vengono riconosciute al dr. Agricola moralità e qualità professionali». Agricola canta vittoria dopo la sconfitta. I legali bianconeri esultano per il processo perso fingendo di averlo vinto («un grande successo dopo anni di gogna mediatìca»). Tornano in mente le scemenze dichiarate due anni fa, dopo l'appello ora fatto a pezzi dalla Cassazione. «Giustizia è fatta», «demoliti i teoremi», «chi ripagherà gli imputati?». Intervennero persino i deputati dello Juventus Club Montecitorio, dal forzista Paniz al ds Buglio: «Avevamo visto giusto, la verità è emersa in tutta la sua evidenza, non si può più dubitare che i successi della Juve siano solo frutto di fatica e bravura». Avevano dimenticato che le partite durano 90 minuti. E che l'errore giudiziario non è solo la condanna dell'innocente, ma anche l'assoluzione del colpevole.
MARCO TRAVAGLIO
La risposta degli avvocati della ggiuve...
Doping, Juve e Cassazione
Ci riferiamo all'articolo "Caro amico ti prescrivo" del 31 marzo a firma Marco Travaglio, con cui si commenta l'esito del ricorso per Cassazione nel processo doping-Juventus.
Tralasciamo il fantasioso mix di fatti e argomenti che precede e segue il commento vero e proprio. L'articolista afferma che la Corte di Cassazione, sebbene con una pronuncia di prescrizione, avrebbe sostanzialmente condiviso il giudizio di colpevolezza degli imputati avanzato dal Pg ricorrente. La notizia non corrisponde al vero.
Il Supremo Collegio ha dichiarato inammissibile il ricorso del Pg di Torino in ordine al reato di cui al capo G quanto alla somministrazione di eritropoietina umana ricombinante (Epo). Per questa parte, cioè la principale del processo, l'assoluzione del Dr. Giraudo e Dr. Agricola per insussistenza dei fatti, pronunciata dalla Corte torinese è passata in cosa giudicata. L'originaria inammissibilità del ricorso, perché in fatto e/o manifestamente infondato, ha impedito di operare alla prescrizione nel frattempo maturata.
Per la restante e meno pregnante parte del processo, la sopravvenuta prescrizione - non provocata dalla difesa che in otto anni e quattro mesi di processo ha chiesto solo un rinvio di trentadue giorni per malattia del Dr. Agricola - ha impedito alla Cassazione di pronunciarsi sul ricorso. Oggi, solo la palla di vetro potrebbe dirci qualcosa sull'esito di un nuovo processo di merito limitato a detta parte, eventualmente disposto se non vi fosse stata la prescrizione.
Sicché, ogni ipotesi è un'illazione, ed è quindi arbitraria l'affermazione dell'articolista secondo cui un giudizio di colpevolezza sarebbe stato già emesso. Travaglio aggiunge che la prescrizione è rinunciabile, dimenticando che la rinuncia è un atto proprio dell'imputato, il quale non interviene in Cassazione, dove si celebra un giudizio di diritto riservato al difensore.
La non brevità di questa replica è causata dalla non brevità del commento censurato.
Avv. Luigi Chiappero
Avv. Massimo Krogh
Avv. Paolo Trofino
Avv. Cesare Zaccone
L'ulteriore risposta del Giornalista:
Anziché con me, che ho semplicemente spiegato la sentenza della Cassazione sul processo per doping al dottor Agricola e al dottor Giraudo, gli avvocati della Juventus dovrebbero prendersela con la Cassazione che quella sentenza ha emesso. Se la Cassazione avesse ritenuto innocenti gli imputati, avrebbe confermato l'assoluzione d'appello e respinto il ricorso dell'accusa. Invece ha accolto il ricorso della Procura generale di Torino contro la sentenza d'appello, che dichiarava i fatti provati, ma non punibili in quanto la legge sulla frode sportiva 401/1989 non sarebbe applicabile al doping. Per la Suprema Corte, quell'assoluzione era sbagliata: la legge 401 si applica anche al doping, come sostenevano la Procura di Torino, che aveva chiesto di condannare, e il Tribunale di Torino, che aveva condannato. Purtroppo nel frattempo il reato è caduto in prescrizione, perciò la Corte non ha potuto annullare con rinvio a un nuovo processo d'appello che rimediasse all'errore dei giudici di secondo grado. Ha dovuto annullare senza rinvio: il reato c'era, ma rimane impunito. Ed era, questa, la parte più pregnante del processo, relativa alla mega-farmacia juventina: 300 specialità medicinali (espressamente dopanti o comunque riservate a malati gravi, roba che neanche in un cronicario) con cui venivano imbottiti i giocatori per migliorarne artificialmente le prestazioni. Quanto all'accusa di aver fatto uso anche di Epo (che non era affatto la "principale", tant'è che non era inizialmente contestata, ma era emersa dalla perizia D'Onofrio, disposta dal tribunale su richiesta delle difese), i giudici d'appello non avevano ritenuto sufficienti gli elementi portati dal perito. La Cassazione, giudice di legittimità, non ha potuto entrare nel merito di questa valutazione. Tutto ciò ho scritto nel mio articolo e sfido chiunque a sostenere il contrario. Confermo pure che, se gli imputati volevano essere assolti nel merito, non avevano che da rinunciare alla prescrizione, che tutti sapevano imminente. Gli avvocati juventini sostengono, bizzarramente, che non si poteva più rinunciare. Sciocchezze. All'articolo 157 comma 7 del Codice penale si legge: "La prescrizione è sempre espressamente rinunciabile dall'imputato". "Sempre", a casa mia, vuol dire sempre. Anche in Cassazione. Gli imputati non potevano più intervenire? Bastava che depositassero in cancelleria o affidassero ai loro legali una dichiarazione di rinuncia alla prescrizione, e la Corte avrebbe disposto un nuovo processo d'appello. Ma, per rinunciare alla prescrizione, conviene essere innocenti.
Marco Travaglio
Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario.
http://cospirazionista.blogspot.com/
La teoria è come un mendicante vestito color porpora che la gente ignorante scambia per un re.
(dal New York Times dell'11 luglio 1935, p.23)
Vabbè tutte cose risapute e allora????
SANTO ZDENEK
3-0
SPICH ENS STRAISS!!!!!!!!!!!!!!!!
L'ONESTA' è l'elemento più importante in una relazione, ma l' AMORE non ne tiene mai conto, in nessun modo.....
Tiene conto solo di se stesso....
UHIE' ......IL DUCA CONTE
Io mi tengo la mia ignoranza sulle cose risapute: è troppo lungo da leggere
Cleo, Toni e Ninni: grazie per aver fatto parte della mia vita per così tanti anni! Sarete sempre nel mio cuore! Sicuramente vorrò bene ad altri gatti e ad atri cani, ma NESSUNO occuperà mai il vostro posto!
@ Daiana
Tra poco scappo, per l'occasione cerchero' un allevamento di rapaci, gufi, e la guardero' direttamente da li
Ci sentiamo
...e se si girano gli eserciti, e spariscono gli eroi, se la guerra poi adesso cominciamo a farla noi, non sorridete, gli spari sopra, sono per voi... Vasco
UHIE'...IL DUCA
SPICH ENS STRAISS
Ciao Ramon...ci teniamo in contatto stasera, io nel frattempo ho sempre il gufo reale sul tetto!
Siamo un esercito di sognatori, è per questo che siamo invincibili! ????