Comincio con il copiaincollare quanto scrisse Paperella al ritorno della "sua" Kythira nel settembre 2009. Non modifico una virgola perché è una caratterizzazione perfetta. A voler essere pignoli, a distanza di otto anni può essere un po' migliorata la rete stradale, ma è rimasta la dimensione di isola "non facile" (e ripeto, per fortuna).
Kythira la consiglio agli amanti della Grecia vera, che magari sono disposti a qualche difficoltà in più pur di godersi un’isola ancora “verace”.
Spiego le difficoltà: l’isola è grande e la rete stradale pessima. Non esiste una strada che gira intorno all’isola, ma una strada centrale da cui si diramano tante stradine secondarie che portano alle varie spiagge o paesini. In pratica per raggiungere due spiagge che viste sulla cartina sono vicine tra di loro, bisogna andare alla prima spiaggia, poi tornare indietro verso il centro dell’isola, e riprendere la traversa successiva e riscendere giù.
Oltre alla rete stradale anomala, bisogna poi considerare che Kythira al centro è costituita da un grande altopiano, per cui scendere alle spiagge significa percorrere lunghe strade tutte curve, spesso anche sterrate che scendono al mare. Ovviamente i panorami che si ammirano scendendo alle spiagge sono molto belli, ma girare l’isola significa passare abbastanza tempo in macchina. Giusto per dare un’idea delle distanze, per andare dal nord al sud dell’isola ci vuole oltre un’ora di macchina. Non consiglierei quindi il noleggio di un motorino, a chi vuole girare bene Kythira.
Per finire le spiagge di Kythira sono prevalentemente di sassolini, anche se per gli amanti della sabbia c’è Diakofti con la sua bellissima spiaggia sabbiosa.
Ho specificato tutto questo, perché su quest’isola avevo letto pareri abbastanza contrastanti. Su questo stesso forum c’era chi la elogiava e chi ne era rimasto deluso.
In generale Kythira non è un’isola facile, per gli amanti della Grecia comoda, ma per chi è disposto a superare qualche difficoltà è un’isola splendida, molto varia, con dei paesaggi incantevoli.
Fortunatamente, è un’isola che non offre solo spiagge, e noi anche con i nuvoloni neri, abbiamo avuto tanti posti da vedere. Ci sono tantissimi monasteri e chiesine disseminate per l’isola, alcune minuscole, incastonate nelle rocce, costruite dentro le grotte, ci sono mille paesini all’interno, mulini, pinete, gole, minuscoli porticcioli, antichi insediamenti, tartarughe marine giganti. E’ ovvio che un conto è vedere questi posti con il sole e un bel cielo azzurro e un conto è vederli con la pioggia. Insomma se siamo riusciti ad apprezzarla con questo tempo infame, figuriamoci cosa avrei scritto oggi se avessimo trovato belle giornate!
Non abbiamo ovviamente visto tutte le spiagge, ma le 4-5 che abbiamo provato erano tutte belle, insomma bisogna guadagnarsele ma la fatica è ampiamente ripagata. Si tratta prevalentemente di calette sassose racchiuse tra alti speroni rocciosi molto scenografici.
L’immagine che ci rimarrà più impressa di Kythira è il panorama che si ammira salendo alla chora con l’imponente fortezza che dall’alto domina la doppia baia di Kapsali…secondo me è uno dei paesaggi più belli della Grecia!
Dopo le sei giornate trascorse nel Peloponneso (dedicherò un fotodiario mirato a quest'area), traghettiamo da Neapoli, all'estremità del "dito" più orientale, per approdare sull'isola dopo circa un'ora e un quarto.
La nave che espleta il servizio è la Porfyrousa...
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...e il porto di attracco è Diakofti, sulla costa orientale di Kythira. In realtà il molo è situato sull'isoletta di Makrikythira ed è collegato alla terraferma con un ponte: il risultato è una sorta di lagunetta dalle acque bassissime e calme che rendono l'antistante spiaggia di sabbia fine assai gradita in particolare a famiglie e bambini.
Lo scenario può essere apprezzato dalla strada che dal porto sale a tornanti verso l'interno
Allegato 27757
Come anche a Zante e ad Amorgos, presso il vicino isolotto di Prasonissi è incagliato il relitto di una nave naufragata
Allegato 27758