Anche noi non vediamo l'ora che tu ci vada perchè poi aspetteremo il tuo racconto fotografico.
Anche noi non vediamo l'ora che tu ci vada perchè poi aspetteremo il tuo racconto fotografico.
Next: ???
In un prossimo futuro...Kyoto
http://my.flightmemory.com/pic/Reietto.gif
http://www.flickr.com/photos/reietto-es/sets/
Le mie mappe di viaggio Consultatele!
e io non vedo l'ora di raccontarvi tutto e di mostrarvi le foto!!!!!
finito di leggere la New York di Daiana
ora mi sposto nell'altro topic...
@elisir: aspettiamo le tue foto!!!
http://citynoise.org/article/10506
In questo sito ci sono foto di Ny del 1941. Sono bellissime.
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In un prossimo futuro...Kyoto
http://my.flightmemory.com/pic/Reietto.gif
http://www.flickr.com/photos/reietto-es/sets/
Le mie mappe di viaggio Consultatele!
Che belle!
Siamo un esercito di sognatori, è per questo che siamo invincibili! ????
una bella finestra sul passato, non c'è che dire!!
bravo cris che le hai scovate
A New York i marciapiede-ghetto
Lenti, lentissimi, col naso per aria ad ammirare i grattacieli o gli occhi incollati alle vetrine della Quinta Strada. Fermi ogni trenta secondi per scattare una foto, o magari dieci. Per di più tutte uguali. I turisti sono l’incubo degli abitanti di New York, soprattutto nelle ore di punta, alla chiusura degli uffici. Sempre di corsa per non perdere il treno o la metropolitana, i newyorkesi sono obbligati da sempre a dribblare mezzo mondo: italiani, tedeschi, inglesi e non solo... Per superarli, finte, controfinte e scatti come nemmeno riusciva a Maradona al Mondiale ’86. Ora però qualcuno ne ha avuto abbastanza dei turisti, e per gioco o per provocazione ha deciso di piazzare una bella linea bianca in mezzo al marciapiede, sulla trafficatissima Fifth Avenue di Manhattan, all’altezza tra la 22esima e la 23esima Strada . Da una parte, accanto alle vetrine, la scritta “tourists”, dall’altra, lato macchine, “new yorkers”. Come dire, ciascuno prenda la sua strada.
La linea non ha diviso solamente i marciapiedi di Manhattan, ma anche l’opinione pubblica. Da chi ci ha riso su a chi la vede come una proposta fattibile e tutt’altro che strampalata, chiunque a New York si è già fatto un’idea. Di sicuro, l’iniziativa non è piaciuta all’amministrazione locale, che ha fatto rimuovere le scritte. Nel frattempo però, la linea che divide turisti e newyorkesi aveva già fatto il giro del mondo, sui blog e sui siti web. Non solo, anche in altre strade di New York sono apparse le stesse scritte, con gli stessi caratteri. Nella città della tolleranza zero è già partita la caccia al colpevole: un buontempone, uno spostato, o perché no un grande artista che ha deciso di esprimersi per una volta sulla più calpestata delle tele, un marciapiede. Alcuni fanno il nome dello street-artist britannico Banksy, che di solito però dipinge sui muri. E si è già chiamato fuori. Qualche domanda è stata fatta anche a Mark Armstrong, il primo ad aver scattato una foto e poi averla messa sul sito web www.theawl.com.
Pare non c’entri nulla nemmeno lui. Intanto il giornale locale New York Post sta indagando fianco a fianco con la polizia. Una segretaria che lavora in zona, Bianca Smith, ha detto che «in effetti non sarebbe affatto una brutta idea dividere i marciapiedi». E pure Melissa Pace, una giovane turista dell’Ohio, approva: «Ho appena comprato un paio di pantaloni New York style a Soho. Quasi quasi mi metto sul lato dei new yorkers». Ma spuntano, soprattutto su internet, commenti inorriditi di chi vede la linea come un tentativo di segregare i turisti, renderli più riconoscibili. Marchiarli. C’è da dire che si riconoscono abbastanza bene, di solito, senza bisogno di metterli sulla loro metà di marciapiede. Intanto una lettrice del Post si chiede dove si finirà di questo passo: magari con «l’acqua delle fontane che sgorgherà da due rubinetti differenti», come ai tempi della segregazione razziale. Da Chicago, invece, Daniel, che lavora in pieno centro, dice che lui - ostacolato ogni giorno dai turisti - ci aveva già pensato a qualcosa del genere, dopo aver visto un marciapiede simile a Birmingham, in Inghilterra, ma diviso solo per sensi di marcia. D’altronde, a Birmingham, turisti ce ne sono pochi. E non a torto. A New York, invece, i visitatori abbondano, e «vanno in giro minimo a file di quattro.
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eh si ragazzi, fra un mese esatto starò dormendo in quel di New York e avrò tante di quelle foto da mostrarvi che nemmeno immaginate...vero cris?
Stavo pensando ad una cosa riguardo la statua della libertà: voi avete visitato la base della statua o l'avete tralasciata?
Vale la pena scendere al basamento o si può escludere dalla gita?
ovviamente ellis island la visiterò..
Se vai ad Ellis island a quel punto ti conviene andare anche alla statua della libertà, la differenza di tempo è minima.
Siamo un esercito di sognatori, è per questo che siamo invincibili! ????
per il basamento della statua devo prendere un altro traghetto diverso rispetto a quello che porta a ellis island...?
se c'è una cosa che non riesco a capire sono proprio i traghetti per ellis e statua!!!