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Discussione: In Giappone, tra tecnologia e tradizione

  1. #351
    Senior Member L'avatar di Hakon
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    Maid Café
    - Ad Osaka e poi un’altra volta ad Akihabara abbiamo trascorso un po’ di tempo in un Maid cafè, particolare tipo di caffetteria a tema, discretamente diffuso in Giappone.
    Sebbene siano una sintesi tra una sala da tè, un bar e un ristorante (nel menù compaiono non solo torte e dolcetti ma anche pasta, zuppe, polpo fritto, hamburger, omelette rice e insalate, tutto in piccole porzioni) la vera particolarità di questi locali è il servizio, basato sullo stile e la cortesia esibita dalle graziose cameriere che ne costituiscono l’essenza stessa. In poche parole sono dei locali dove delle giovanissime ragazze, che, come in un cosplay, svolgono il ruolo di cameriere, indossando delle divise, solitamente in uno stile simile a quello vittoriano o della Belle époque francese, non si limitano a servire ai tavoli, ma intrattengono i clienti con magie, giochetti e piccoli spettacolini. Inoltre come servizio a pagamento, fissato solitamente intorno ai 500 - 800 yen (dai 3 ai 6 euro circa), le meido si prestano anche a posare per delle foto ricordo coi clienti e a decorare i margini delle polaroid, rilasciate ai clienti come souvenir, con disegnini e dediche. Quindi il conto risulterà mediamente più alto di un ristorante normale, ma è l’intrattenimento che dovete considerare più che il cibo da spizzicare che è quasi solo un pretesto!
    La prerogativa delle meido è non solo di essere molto carine e premurose verso i clienti ma di usare anche particolari forme di rispetto del linguaggio relazionale giapponese, come il keigo e il kenjōgo (ovvero il linguaggio onorifico e l’umile), così come potrebbe fare una domestica verso il padrone, di modo che a ciascun cliente viene offerta la totale devozione, attraverso gesti e frasi di massimo rispetto, esattamente come avverrebbe all’interno di una nobile abitazione privata fin de siècle. Ne è tipico il repertorio di reverenti saluti e di rispettosi epiteti che le cameriere usano verso i clienti. Queste infatti si rivolgono agli avventori, che si apprestano ad entrare nel locale, con la tipica frase “okaerinasai mase, goshujin –sama” , «Bentornato a casa, onorevole signore», qualora si tratti di un uomo, oppure, “okaerinasai mase, ojyō –sama”, «Bentornata a casa, onorevole signora», qualora di tratti di una donna. All’uscita, invece, i clienti sono solitamente accomiatati dalla locuzione “mata no gokitaku wo omachi shite orimasu. O-ki wo tsukete, itteirasshaimase.«Aspetto umilmente il vostro prossimo ritorno. Fate attenzione. Andate pure ». E’ anche loro il compito di procacciare i clienti al locale: a turno scendono in strada e distribuiscono i volantini e, specialmente in alcuni quartieri, le si incontra molto spesso. Inoltre, trovandosi questi locali non al piano terra degli edifici, sono sempre loro che accompagnano in ascensore fino al piano. Infatti essendo da fuori minimamente segnalato, in un edificio normale, neanche s’immagina che, una volta varcata la soglia, all’interno ci si trova in un mondo a parte, fatto di colori pastello, tavolini, servizi da tè, musichette e atmosfere rilassanti, del tutto più simile ad un anime che alla realtà: possiamo trovare sale arredate all’inglese o in stile europeo, alla giapponese con tanto di tatami per terra o interni arredati in modo futuribile oppure decisamente kitsch ma in ogni caso rispondenti ad un'estetica kawaii .
    I Maid Café si sono diffusi agli inizi degli anni 2000 ad Akihabara, il quartiere più otaku (quella cultura prodotta dal fandom di anime, manga e videogiochi, nonché di patiti dell’elettronica) di Tokyo e forse di tutto il Giappone. Proprio per dare l’idea al cliente di essere entrato in un mondo fantastico, completamente distaccato dalla realtà, gli interni sono sempre arredati in modo abbastanza fantasioso. Ovviamente una particolare attenzione è rivolta all’abbigliamento delle ragazze: come per l’arredamento, si tratta di una caratteristica importante che finisce per determinare il target della clientela. Si passa così da locali che adottano divise molto conservatrici, strettamente vittoriane, solitamente dei vestiti scuri con ampie gonne lunghe fino la caviglia coperti da grembiuli candidi e cerchietti di merletto; a divise meno severe che pur rispettando lo stile vittoriano o francese arrivano a malapena al ginocchio, solitamente accompagnate ad calze alte. Tipica è la caratterizzazione delle diverse dipendenti: ognuna deve avere una propria peculiarità che la distingua dalle altre, rendendola una sorta di personaggio stereotipato e codificato. Infatti al vostro arrivo si presentano tutte, così come chiederanno a ognuno di voi quale sia la preferita (da scegliere anche per la foto) o chi volete che si esibisca cantando. La cosa che più colpisce di questi locali è la quantità di tempo che le meido trascorrono con i clienti e ovviamente il loro numero sperequato, rispetto quello dei clienti stessi: persino nei locali più frequentati, si può notare che il rapporto numerico tra cameriere e avventori è di circa uno a due o a tre al massimo! Questo avviene per via del fatto che le meido, come già detto, debbano intrattenere i clienti con giochetti vari, jankenbon (la morra giapponese), magie, esibizioni al karaoke e così via, assicurando loro un’esperienza fuori dal comune.
    Altri servizi offerti al pubblico sono prendere le ordinazioni stando in ginocchio, giocare con i clienti a giochi da tavolo (come giochi di carte, tris, jenga ecc), disegnare sui cibi ordinati simpatiche immagini e infine recitare, sempre in modo giocoso, piccoli incantesimi per rendere le pietanze servite più gustose.Inoltre all’interno dei maid café è proibito solitamente fumare e fare fotografie o ripresei. Recentemente la clientela di questi locali, che inizialmente aveva come target gli otaku di sesso maschile, persone che spesso hanno difficoltà ad avere relazioni con il sesso opposto e che lì vengono stuzzicati solo psicologicamente dalle cameriere - con frasi incredibilmente gentili, si è estesa prima di tutto anche ai non-otaku, alle ragazze e spesso sono accettati anche i bambini.
    Di modo che oggi sono un posto dove anche i turisti stranieri possono andare, anche in compagnia dei più piccoli che sicuramente si divertiranno.

    Ultima modifica di Hakon; 22-10-2014 alle 15:06:17
    Last: July 29-August 29 J A P A N

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  2. #352
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    Metropolitana (di Tokyo) - Per cominciare un po' di geografia. La prima cosa che dobbiamo sapere è che Tokyo è cresciuta intorno ad un imponente palazzo: il Palazzo Imperiale di Tokyo (presso il sito dell'ex castello di Edo). La Stazione di Tokyo è vicino al Palazzo Imperiale. E' il fulcro del sistema dei Tokyo Shinkansen (treni proiettile) che collegano la capitale con il resto del Giappone. Teoricamente la Stazione di Tokyo (insieme al Palazzo Imperiale) è il centro di Tokyo. I quartieri che circondano direttamente il Palazzo Imperiale sono quartieri più antichi di Tokyo. Questi includono Jinbocho, Otemachi, Marunouchi , Ginza , Toranomon, Nagatacho e Kudanshita. Quando si parla di geografia di Tokyo in termini di linee ferroviarie va subito detto che c'è una linea ad anello intorno all'intera area centrale di Tokyo chiamato Yamanote . I quartieri su questa linea (e quartieri all'interno del loop) sono tutti quindi considerati centrali. Posso dirvi che non abbiamo mai avuto bisogno di scendere alla Central Station, pur avendola vista dall'esterno durante una passeggiata dal Palazzo a Ginza (vedi alla voce Architettura). Infatti altre quattro stazioni servono come principali hub di collegamento di Tokyo: Shinjuku , Ikebukuro, Shibuya , Shinagawa e Ueno. L'espansione al di fuori dell'anello della Yamanote è considerato quartiere residenziale o periferia in ragione della distanza. Quartieri che si collegano direttamente alla rete nel giro di 20 minuti (o meno) sono quartieri alti. Ad esempio lo è Kichijoji che si trova a 20 minuti da Shibuya con Inokashira Line. Mentre Tachikawa che si ​​trova a 45 minuti da Shinjuku è suburbia.
    Tokyo è circondata da tre aree enormi (che sono di fatto la sua periferia): la Prefettura di Chiba, la Prefettura di Saitama e la Prefettura di Kanagawa (Yokohama). Queste zone si collegano direttamente col centro di Tokyo con i treni della JR east perfettamente integrati al collettore circolare costituito dalla Yamanote Line e dai suoi Hub .



    Da ciò si evince che è poco percepibile una netta distinzione tra ferrovie e trasporti urbani, le stazioni grandi o medie accolgono tutta la varietà di linee possibili. La complicazione sorge dal fatto che nel sistema metropolitano agiscono altre due compagnie con consegueti gestioni separate delle rispettive reti: la Tokyo Metro e la Toei. Sono presenti tuttavia alcune piccole linee gestite da altri operatori ancora, su tutte la monorotaia di Tokyo con la Yurikamome Line che porta ad Odaiba. L'ignaro turista è costretto a fare più volte il biglietto, per ogni cambio, durante un unico trasferimento! E' davvero irrinunciabile procurarsi quanto prima la Suica Card! La Suica si utilizza per pagare TUTTE le linee, evita quanto detto prima, tutt'al più passando da una linea all'altra si deve inserire nei lettori ai tornelli (anche in uscita, perché è lì che avviene il conteggio a scalare!) . Volendo si può usare per comprare la bibita ai distributori automatici abilitati (sono moltissimi e sono verdi per lo più), per pagare gli armadietti a tempo in stazione, per pagare al kombini, e per fare acquisti nei negozi più grandi situati vicino alle stazioni (Yodobashi per esempio). e si fa in stazione presso le macchinette verdi. Visto che i Giapponesi passano la vita in treno, e quindi in stazione, non hanno problemi a trovare l'occasione per farlo. Uno dei grandi vantaggi della Suica rispetto al comune biglietto del treno, è che non si è legati ai "fare adjustment" per le tratte fuori le 23 circoscrizioni speciali, la tariffa viene scalata dalla carta senza bisogno di doversi confrontare con gli addetti della JR! Farla è facilissimo: appena arrivate alla macchina (funziona con il touch screen):
    - Premete il tasto in alto a destra per cambiare la lingua dal Giapponese all'Inglese
    - Scegliete MySuica, che prevede il nome del proprietario scritto sulla carta, (carina come souvenir)
    - Accettate le condizioni d'utilizzo;
    - Scrivete il vostro nome e il vostro cognome (il campo di scrittura si attiva premendo il bottone sopra di esso), ricordate che si possono inserire max 15 caratteri tra nome e cognome. Io ho accorciato il nome per lasciare intero il cognome. Premete avanti.;
    - Dichiarate il vostro sesso premendo il bottone adeguato...e premete avanti...
    - Inserite la vostra data di nascita nel formato YYYY MM GG (Anno, mese in due cifre e giorno), e premete avanti...
    - Inserite il vostro numero di telefono locale;
    - Verificate il riepilogo di quanto da voi scritto e confermate. La card viene magicamente sfornata.
    Al tornello controllate sempre il vostro credito e fatevi i conti, la Suica si ricarica nelle stesse macchinette da cui viene emessa. Attenzione: sempre con contante, banconote o monete, niente carte di credito. Non abbiate timore nell'inserire i bigliettoni, la macchinetta è onesta e dà sempre il resto!



    Va da sé che un altro elemento indispensabile è la mappa. Io avevo sempre in tasca quella allegata alla lonely planet oltre un paio di apps scaricate sull'iPad che più spesso consultavo a casa.



    Devo dire che, dato il periodo lunghetto ivi trascorso, alcune linee avevano cominciato ad essermi familiari e le fermate sul versante ovest della Yamanote le conoscevo già a memoria. In definitiva, per chi ha familiarità con i sistemi analoghi di altre grandi metropoli, il tutto non è così ostico come può sembrare all'inizio. Tutti i nomi delle stazioni sono anche in inglese – così come gli annunci all'interno dei convogli – e i display nei vagoni permettono di seguire l'itinerario, alternando il giapponese al Romaji.



    I problemi possono sorgere all'interno delle stazioni, specie di quelle più grandi, stazioni che si estendono da un quartiere all’altro e che si concretizzano in centri commerciali, luoghi di ritrovo, autentici punti nevralgici che vanno a sostituire le nostre piazze, dove per la gestione delle folle il senso di alcune scale mobili cambia a seconda delle ore del giorno: ascendenti la mattina e discendenti alla sera, dove le indicazioni delle uscite sembrano a volte giocare a nascondino (vedi Shinjuku). Consiglio di impiegare un po' di tempo per consultare - se presenti - le indicazioni planimetriche per individuare il percorso per l'uscita più conveniente, ne vale la pena!
    Detto tutto questo rimane il fatto che uno dei posti dove i giapponesi si possono osservare è proprio la metropolitana. In questo microcosmo passano studenti, impiegati, pensionati. Dai bambini delle elementari in uniforme (che viaggiano soli ad età per noi impossibili) fino agli studenti, e ad anziane donne in kimono. Gente che dorme, alcuni anche in piedi (un'abilità unica dei giapponesi), altri assorti nel cellulare – circa la metà dei presenti – o nella lettura di romanzi, di fumetti o del quotidiano. Pochi parlano.
    Ultima modifica di Hakon; 02-11-2014 alle 19:59:40
    Last: July 29-August 29 J A P A N

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  3. #353
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    Monete - C'è un bell'assortimento di monete. Dopo che avrete imparato a riconoscerle (attenzione a quelle a ciambella: ci sono da 5 e da 50 ¥), eliminate, lasciandole da parte per conservarle magari come souvenir, quelle da 1 ¥. Al cambio attuale valgono qualcosa come 7 millesimi di euro. Dovremmo ingombrarci il borsellino con sette pezzi per avere l'equivalente di 5 eurocent!

    Ultima modifica di Hakon; 05-11-2014 alle 17:59:10
    Last: July 29-August 29 J A P A N

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  4. #354
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    Nattō - L'unico cibo che ci è risultato sgradito, anzi di più... ributtante per il gusto e repellente per l'aspetto, nauseabondo per l'odore. Si tratta di fagioli di soia fermentati, hanno una consistenza viscida e sono francamente maleodoranti. Paragonarli a un formaggio stagionato sarebbe troppo gentile (adoro i formaggi stagionati!). Nei kaiten sushi (ristoranti di sushi con nastro trasportatore) il nattō può trovarsi messo all’interno di apparentemente innocui maki; proprio in quest’occasione ho avuto la ventura di assaggiarlo, In ogni caso consiglio a chiunque non voglia fare l’esperienza a sue spese di imparare l’ideogramma di nattō, e di leggere l’etichetta degli ingredienti quando si acquista un onigiri in un konbini, per evitare spiacevoli sorprese nel momento in cui si addenta la polpetta di riso.



    Last: July 29-August 29 J A P A N

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  5. #355
    Senior Member L'avatar di manumanu
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    pur essendo io per niente schizzinosa trovo questo Nattō davvero poco appetitoso
    Ultima modifica di manumanu; 08-11-2014 alle 10:02:22
    KEEP CALM AND VISIT GREECE
    A frequentare un gatto si rischia di diventare migliori (Colette)
    Finirai per trovare la via... se prima hai il coraggio di perderti (T. Terzani)
    I libri che leggo

  6. #356
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    Piani (degli edifici) - Abbiamo visto la relativa difficoltà data dagli indirizzi, ora però è doveroso specificare due elementi che ci possono aiutare: uno è costituito dal fatto che tutti gli edifici hanno un nome proprio; l'altro è dato dall'indicazione del piano dove è allocato il luogo che cerchiamo. Tale indicazione è decisiva per esempio per trovare un determinato negozio all'interno di uno shopping mall verticale. Quello che vi potrebbe servire è quindi ciò che scrivono all’inizio dell’indirizzo: un numero con una F che sta ad indicare il piano.
    Ripeto non è un informazione inutile perché soprattutto se cercate qualcosa in un grattacielo conoscere il piano è molto importante.
    Fate attenzione che in Giappone non esiste il “piano terra” ma iniziano a contare direttamente dal numero 1, come negli Stati Uniti. Quindi il piano terra è l’1F, il nostro “primo piano” è il 2F e così via. Il nostro “decimo piano” per loro è l’11. I piani -1 e -2 (seminterrati) vengono indicati con B1 e B2 (basement).
    Last: July 29-August 29 J A P A N

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  7. #357
    Administrator L'avatar di Ricky
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    Questo "Giappone dalla A alla Z" - glossario giapponese è uno dei più bei topic di sempre nella storia di CSS!

  8. #358
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    D'accordissimo con Ricky!
    Nonostante il Giappone non rientri tra le mie mete prioritarie, sto seguendo questo topic con molto interesse, sicuramente anche attratta dal modo - chiaro, intelligente, di grande utilità e facile comprensione - in cui è strutturato.
    Complimenti!

  9. #359
    Senior Member L'avatar di reietto
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    Citazione Originariamente Scritto da Hakon Visualizza Messaggio
    Metropolitana (di Tokyo) - Per cominciare un po' di geografia. La prima cosa che dobbiamo sapere è che Tokyo è cresciuta intorno ad un imponente palazzo: il Palazzo Imperiale di Tokyo (presso il sito dell'ex castello di Edo). La Stazione di Tokyo è vicino al Palazzo Imperiale. E' il fulcro del sistema dei Tokyo Shinkansen (treni proiettile) che collegano la capitale con il resto del Giappone. Teoricamente la Stazione di Tokyo (insieme al Palazzo Imperiale) è il centro di Tokyo. I quartieri che circondano direttamente il Palazzo Imperiale sono quartieri più antichi di Tokyo. Questi includono Jinbocho, Otemachi, Marunouchi , Ginza , Toranomon, Nagatacho e Kudanshita. Quando si parla di geografia di Tokyo in termini di linee ferroviarie va subito detto che c'è una linea ad anello intorno all'intera area centrale di Tokyo chiamato Yamanote . I quartieri su questa linea (e quartieri all'interno del loop) sono tutti quindi considerati centrali. Posso dirvi che non abbiamo mai avuto bisogno di scendere alla Central Station, pur avendola vista dall'esterno durante una passeggiata dal Palazzo a Ginza (vedi alla voce Architettura). Infatti altre quattro stazioni servono come principali hub di collegamento di Tokyo: Shinjuku , Ikebukuro, Shibuya , Shinagawa e Ueno. L'espansione al di fuori dell'anello della Yamanote è considerato quartiere residenziale o periferia in ragione della distanza. Quartieri che si collegano direttamente alla rete nel giro di 20 minuti (o meno) sono quartieri alti. Ad esempio lo è Kichijoji che si trova a 20 minuti da Shibuya con Inokashira Line. Mentre Tachikawa che si ​​trova a 45 minuti da Shinjuku è suburbia.
    Tokyo è circondata da tre aree enormi (che sono di fatto la sua periferia): la Prefettura di Chiba, la Prefettura di Saitama e la Prefettura di Kanagawa (Yokohama). Queste zone si collegano direttamente col centro di Tokyo con i treni della JR east perfettamente integrati al collettore circolare costituito dalla Yamanote Line e dai suoi Hub .


    Da ciò si evince che è poco percepibile una netta distinzione tra ferrovie e trasporti urbani, le stazioni grandi o medie accolgono tutta la varietà di linee possibili. La complicazione sorge dal fatto che nel sistema metropolitano agiscono altre due compagnie con consegueti gestioni separate delle rispettive reti: la Tokyo Metro e la Toei. Sono presenti tuttavia alcune piccole linee gestite da altri operatori ancora, su tutte la monorotaia di Tokyo con la Yurikamome Line che porta ad Odaiba. L'ignaro turista è costretto a fare più volte il biglietto, per ogni cambio, durante un unico trasferimento! E' davvero irrinunciabile procurarsi quanto prima la Suica Card! La Suica si utilizza per pagare TUTTE le linee, evita quanto detto prima, tutt'al più passando da una linea all'altra si deve inserire nei lettori ai tornelli (anche in uscita, perché è lì che avviene il conteggio a scalare!) . Volendo si può usare per comprare la bibita ai distributori automatici abilitati (sono moltissimi e sono verdi per lo più), per pagare gli armadietti a tempo in stazione, per pagare al kombini, e per fare acquisti nei negozi più grandi situati vicino alle stazioni (Yodobashi per esempio). e si fa in stazione presso le macchinette verdi. Visto che i Giapponesi passano la vita in treno, e quindi in stazione, non hanno problemi a trovare l'occasione per farlo. Uno dei grandi vantaggi della Suica rispetto al comune biglietto del treno, è che non si è legati ai "fare adjustment" per le tratte fuori le 23 circoscrizioni speciali, la tariffa viene scalata dalla carta senza bisogno di doversi confrontare con gli addetti della JR! Farla è facilissimo: appena arrivate alla macchina (funziona con il touch screen):
    - Premete il tasto in alto a destra per cambiare la lingua dal Giapponese all'Inglese
    - Scegliete MySuica, che prevede il nome del proprietario scritto sulla carta, (carina come souvenir)
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    - Scrivete il vostro nome e il vostro cognome (il campo di scrittura si attiva premendo il bottone sopra di esso), ricordate che si possono inserire max 15 caratteri tra nome e cognome. Io ho accorciato il nome per lasciare intero il cognome. Premete avanti.;
    - Dichiarate il vostro sesso premendo il bottone adeguato...e premete avanti...
    - Inserite la vostra data di nascita nel formato YYYY MM GG (Anno, mese in due cifre e giorno), e premete avanti...
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    Al tornello controllate sempre il vostro credito e fatevi i conti, la Suica si ricarica nelle stesse macchinette da cui viene emessa. Attenzione: sempre con contante, banconote o monete, niente carte di credito. Non abbiate timore nell'inserire i bigliettoni, la macchinetta è onesta e dà sempre il resto!

    Va da sé che un altro elemento indispensabile è la mappa. Io avevo sempre in tasca quella allegata alla lonely planet oltre un paio di apps scaricate sull'iPad che più spesso consultavo a casa.

    Devo dire che, dato il periodo lunghetto ivi trascorso, alcune linee avevano cominciato ad essermi familiari e le fermate sul versante ovest della Yamanote le conoscevo già a memoria. In definitiva, per chi ha familiarità con i sistemi analoghi di altre grandi metropoli, il tutto non è così ostico come può sembrare all'inizio. Tutti i nomi delle stazioni sono anche in inglese – così come gli annunci all'interno dei convogli – e i display nei vagoni permettono di seguire l'itinerario, alternando il giapponese al Romaji.

    I problemi possono sorgere all'interno delle stazioni, specie di quelle più grandi, stazioni che si estendono da un quartiere all’altro e che si concretizzano in centri commerciali, luoghi di ritrovo, autentici punti nevralgici che vanno a sostituire le nostre piazze, dove per la gestione delle folle il senso di alcune scale mobili cambia a seconda delle ore del giorno: ascendenti la mattina e discendenti alla sera, dove le indicazioni delle uscite sembrano a volte giocare a nascondino (vedi Shinjuku). Consiglio di impiegare un po' di tempo per consultare - se presenti - le indicazioni planimetriche per individuare il percorso per l'uscita più conveniente, ne vale la pena!
    Detto tutto questo rimane il fatto che uno dei posti dove i giapponesi si possono osservare è proprio la metropolitana. In questo microcosmo passano studenti, impiegati, pensionati. Dai bambini delle elementari in uniforme (che viaggiano soli ad età per noi impossibili) fino agli studenti, e ad anziane donne in kimono. Gente che dorme, alcuni anche in piedi (un'abilità unica dei giapponesi), altri assorti nel cellulare – circa la metà dei presenti – o nella lettura di romanzi, di fumetti o del quotidiano. Pochi parlano.
    Interessantissimo grazie Umberto. Sono d'accordo per la Suica come souvenir.
    Ho una curiosità: hai trovato qualche negozio Canon a buon prezzo???

    Citazione Originariamente Scritto da Ricky Visualizza Messaggio
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    Quoto in pieno!

  10. #360
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    Grazie Ricky e flafla!

    Rispondo a Cristian e a tutti gli amanti della fotografia. Oltre agli innumerevoli negozi e negozietti di Akihabara c'è una catena di riferimento che è Bic Camera. Ho visitato sia la sede di Shinjuku che quella di Shibuya, ma è stato a Osaka che ho trovato il miglior prezzo per quello che era (ed è) il mio oggetto del desiderio, la Canon Eos 6d. Tuttavia non ho rimpianti per non averla presa in quanto oggi come oggi la trovi nel web in negozi italiani per lo stesso prezzo (siamo sui 1265€), considerando anche il prezzo netto che ti fanno in Giappone (cioè senza la loro iva che è solo dell'8%) presentando il passaporto. Tale prassi è comune per tutti gli acquisti al di sopra dei 10.000 yen. Il discorso sulla convenienza cambia se siamo interessati agli obiettivi, in questo caso la scelta diventa poi addirittura smisurata se consideriamo di allargarci all'usato: c'è una varietà incredibile a prezzi irrisori!
    Last: July 29-August 29 J A P A N

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