Originariamente Scritto da
Hakon
Metropolitana (di Tokyo) - Per cominciare un po' di geografia. La prima cosa che dobbiamo sapere è che Tokyo è cresciuta intorno ad un imponente palazzo: il Palazzo Imperiale di Tokyo (presso il sito dell'ex castello di Edo). La Stazione di Tokyo è vicino al Palazzo Imperiale. E' il fulcro del sistema dei Tokyo Shinkansen (treni proiettile) che collegano la capitale con il resto del Giappone. Teoricamente la Stazione di Tokyo (insieme al Palazzo Imperiale) è il centro di Tokyo. I quartieri che circondano direttamente il Palazzo Imperiale sono quartieri più antichi di Tokyo. Questi includono Jinbocho, Otemachi, Marunouchi , Ginza , Toranomon, Nagatacho e Kudanshita. Quando si parla di geografia di Tokyo in termini di linee ferroviarie va subito detto che c'è una linea ad anello intorno all'intera area centrale di Tokyo chiamato Yamanote . I quartieri su questa linea (e quartieri all'interno del loop) sono tutti quindi considerati centrali. Posso dirvi che non abbiamo mai avuto bisogno di scendere alla Central Station, pur avendola vista dall'esterno durante una passeggiata dal Palazzo a Ginza (vedi alla voce Architettura). Infatti altre quattro stazioni servono come principali hub di collegamento di Tokyo: Shinjuku , Ikebukuro, Shibuya , Shinagawa e Ueno. L'espansione al di fuori dell'anello della Yamanote è considerato quartiere residenziale o periferia in ragione della distanza. Quartieri che si collegano direttamente alla rete nel giro di 20 minuti (o meno) sono quartieri alti. Ad esempio lo è Kichijoji che si trova a 20 minuti da Shibuya con Inokashira Line. Mentre Tachikawa che si trova a 45 minuti da Shinjuku è suburbia.
Tokyo è circondata da tre aree enormi (che sono di fatto la sua periferia): la Prefettura di Chiba, la Prefettura di Saitama e la Prefettura di Kanagawa (Yokohama). Queste zone si collegano direttamente col centro di Tokyo con i treni della JR east perfettamente integrati al collettore circolare costituito dalla Yamanote Line e dai suoi Hub .
Da ciò si evince che è poco percepibile una netta distinzione tra ferrovie e trasporti urbani, le stazioni grandi o medie accolgono tutta la varietà di linee possibili. La complicazione sorge dal fatto che nel sistema metropolitano agiscono altre due compagnie con consegueti gestioni separate delle rispettive reti: la Tokyo Metro e la Toei. Sono presenti tuttavia alcune piccole linee gestite da altri operatori ancora, su tutte la monorotaia di Tokyo con la Yurikamome Line che porta ad Odaiba. L'ignaro turista è costretto a fare più volte il biglietto, per ogni cambio, durante un unico trasferimento! E' davvero irrinunciabile procurarsi quanto prima la Suica Card! La Suica si utilizza per pagare TUTTE le linee, evita quanto detto prima, tutt'al più passando da una linea all'altra si deve inserire nei lettori ai tornelli (anche in uscita, perché è lì che avviene il conteggio a scalare!) . Volendo si può usare per comprare la bibita ai distributori automatici abilitati (sono moltissimi e sono verdi per lo più), per pagare gli armadietti a tempo in stazione, per pagare al kombini, e per fare acquisti nei negozi più grandi situati vicino alle stazioni (Yodobashi per esempio). e si fa in stazione presso le macchinette verdi. Visto che i Giapponesi passano la vita in treno, e quindi in stazione, non hanno problemi a trovare l'occasione per farlo. Uno dei grandi vantaggi della Suica rispetto al comune biglietto del treno, è che non si è legati ai "fare adjustment" per le tratte fuori le 23 circoscrizioni speciali, la tariffa viene scalata dalla carta senza bisogno di doversi confrontare con gli addetti della JR! Farla è facilissimo: appena arrivate alla macchina (funziona con il touch screen):
- Premete il tasto in alto a destra per cambiare la lingua dal Giapponese all'Inglese
- Scegliete MySuica, che prevede il nome del proprietario scritto sulla carta, (carina come souvenir)
- Accettate le condizioni d'utilizzo;
- Scrivete il vostro nome e il vostro cognome (il campo di scrittura si attiva premendo il bottone sopra di esso), ricordate che si possono inserire max 15 caratteri tra nome e cognome. Io ho accorciato il nome per lasciare intero il cognome. Premete avanti.;
- Dichiarate il vostro sesso premendo il bottone adeguato...e premete avanti...
- Inserite la vostra data di nascita nel formato YYYY MM GG (Anno, mese in due cifre e giorno), e premete avanti...
- Inserite il vostro numero di telefono locale;
- Verificate il riepilogo di quanto da voi scritto e confermate. La card viene magicamente sfornata.
Al tornello controllate sempre il vostro credito e fatevi i conti, la Suica si ricarica nelle stesse macchinette da cui viene emessa. Attenzione: sempre con contante, banconote o monete, niente carte di credito. Non abbiate timore nell'inserire i bigliettoni, la macchinetta è onesta e dà sempre il resto!
Va da sé che un altro elemento indispensabile è la mappa. Io avevo sempre in tasca quella allegata alla lonely planet oltre un paio di apps scaricate sull'iPad che più spesso consultavo a casa.
Devo dire che, dato il periodo lunghetto ivi trascorso, alcune linee avevano cominciato ad essermi familiari e le fermate sul versante ovest della Yamanote le conoscevo già a memoria. In definitiva, per chi ha familiarità con i sistemi analoghi di altre grandi metropoli, il tutto non è così ostico come può sembrare all'inizio. Tutti i nomi delle stazioni sono anche in inglese – così come gli annunci all'interno dei convogli – e i display nei vagoni permettono di seguire l'itinerario, alternando il giapponese al Romaji.
I problemi possono sorgere all'interno delle stazioni, specie di quelle più grandi, stazioni che si estendono da un quartiere all’altro e che si concretizzano in centri commerciali, luoghi di ritrovo, autentici punti nevralgici che vanno a sostituire le nostre piazze, dove per la gestione delle folle il senso di alcune scale mobili cambia a seconda delle ore del giorno: ascendenti la mattina e discendenti alla sera, dove le indicazioni delle uscite sembrano a volte giocare a nascondino (vedi Shinjuku). Consiglio di impiegare un po' di tempo per consultare - se presenti - le indicazioni planimetriche per individuare il percorso per l'uscita più conveniente, ne vale la pena!
Detto tutto questo rimane il fatto che uno dei posti dove i giapponesi si possono osservare è proprio la metropolitana. In questo microcosmo passano studenti, impiegati, pensionati. Dai bambini delle elementari in uniforme (che viaggiano soli ad età per noi impossibili) fino agli studenti, e ad anziane donne in kimono. Gente che dorme, alcuni anche in piedi (un'abilità unica dei giapponesi), altri assorti nel cellulare – circa la metà dei presenti – o nella lettura di romanzi, di fumetti o del quotidiano. Pochi parlano.