Nentre i paesi africani tendono a lottare con maggiore efficienza contro il bracconaggio (nazioni disperate a parte... stile Zimbabwe), d'altra parte il fenomeno della caccia "regolamentata" è in crescita.
E' facile capire il perchè... dietro la caccia grossa c'è un giro d'affari di proporzioni vertiginose: armi, munizioni, trofei, permessi, tasse, ecc.
Considera che ho recentemente letto un report molto approfondito in cui si fa notare che un cacciatore può arrivare a spendere da 50 a 100 (!!!!) volte la cifra di un turista dedito alla sola osservazione della natura.
E' anche triste il fatto che in molti casi, come in Zambia, la percentuale più grande delle tasse sulla caccia venga impegnata in progetti di sviluppo delle comunità locali... (che a questo punto finiscono per non guardare con tanta antipatia i cacciatori)
Mentre le tasse sul turismo vengono spesso utilizzate per finanaziare i progetti di conservazione della fauna... e le attività anti-bracconaggio...
Un vero controsenso che avvicina le comunità locali ai cacciatori e fa pagare ai turisti i danni provocati dalle attività di caccia grossa.
Il Botswana concede molti permessi di caccia ma il suo apporto all'attività venatoria ufficiale è decisamente più basso di quello, ad esempio, del Sud Africa (una vera industria..) e della Tanzania..
Di contro.. il bracconaggio è ampiamente sotto controllo e l'unico paese che vanta una politica di conservazione efficiente come quella del Botswana (e anche di più) è il Sud Africa (campione anche nel settore caccia grossa..).