Anch'io ci sono.
Anch'io ci sono.
Eubea, Corfù, Paxos, Karpathos, Creta (X 4), Gavdos, Rodi, Citera, Anticitera, Stampalia, Milo, Santorini, Andros, Lemno, Chio, Skiathos
… Ci vorrebbe ...un amore, qualcuno… lui saprebbe inventarla una strada … una strada clemente e bella… una strada da qui al mare (A. Baricco)
Mariarosaria
Il mio sito http://www.porticandonuovo.eu/
sempre strabiliata. Leandro! bella la capretta kri kri in bermuda!
belle foto subacquee, progosk, ne hai altre?
KEEP CALM AND VISIT GREECE
A frequentare un gatto si rischia di diventare migliori (Colette)
Finirai per trovare la via... se prima hai il coraggio di perderti (T. Terzani)
I libri che leggo
com'era l'alloggio a Diafani, silenzioso? Avevate vista mare? Colazione inclusa?
Scusate le mille domande ma sto prendendo appunti...
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Naturalmente io sono presente in ispirito. Che bello rivivere momenti così intensi! Leandro, vai più di un treno ad altà velocità...
Sì, Mariarosaria, Scarpanto è un'isola favolosa. Te la consiglio senza riserve.
Dopo un riposino post-prandiale, rieccomi.
Prima di "illustrare" Olympos, vorrei fare una considerazione.
Nei vari resoconti - non solo qui ma in genere anche in Rete - si legge che il villaggio non è più come un tempo e che un po' per volta si sta svendendo al turismo. Ancora poche sere fa ho rivisto il video di Paperella del 2006, quando ancora buona parte della strada di accesso era sterrata con poche protezioni sui lati e noleggiarono appositamente un fuoristrada: quindi si può immaginare come potesse essere dieci o vent'anni fa. Oggi la strada è tutta asfaltata, ampia, a due corsie, addirittura con i catarifrangenti sulla mezzeria per garantire l'illuminazione notturna.
Si legge che i turisti vengono fatti segno alle insistenze delle donne (si insinua che si mettano in costume solo per loro) per vendere souvenir, souvenir che ormai sono tutti globalizzati ad eccezione di qualche tessuto ricamato e dei caratteristici stivali in cuoio ancora prodotti in loco.
Ecco quindi sorgere un dilemma.
Da una parte c'è la nostra "voglia di pittoresco" che vorrebbe trovare tutto com'era un tempo ma in fondo tiriamo un respiro di sollievo nel percorrere una strada agevole e non più una sterrata pericolosa: facile essere "puri" sulla carta ma poi all'atto pratico le comodità non ci dispiacciono. Dall'altra c'è un villaggio che ha vissuto secoli di isolamento, difficile da raggiungere, quasi privo di servizi essenziali (la corrente elettrica ci è arrivata solo negli anni Settanta), con scarsità di risorse, dato che ancora oggi i prodotti della terra e dell'allevamento arrivano da quella specie di dipendenza che è Avlona.
E allora abbiamo il diritto di storcere il naso davanti al turismo in crescita quando anche noi in fondo siamo turisti? E ancora, abbiamo il diritto di storcere il naso se gli abitanti cercano di tirare su qualche soldino da quel turismo, un turismo che non hanno "chiamato" loro ma che è via via aumentato con l'affermazione sempre crescente dei mezzi di comunicazione?
E' sempre un discorso delicato allargabile a tutto il mondo: il turismo, anche quando viene proclamato di basso impatto, porta sempre danni snaturando le realtà in cui arriva, vedasi le malinconiche esibizioni dei Masai, dei maori neozelandesi, degli aborigeni australiani, delle donne-giraffa thailandesi, degli indios dell'Orinoco che addentano un serpente narcotizzato e altri mille esempi.
Tornando ad Olympos, il mio consiglio è quello di visitarlo nel primo mattino o (come abbiamo fatto noi) nel tardo pomeriggio, cioè prima e dopo l'invasione dei gruppi di turisti arrivati in pullman, direttamente da Pigadia o via mare tramite Diafani.
Tenete anche conto che i vari negozietti sono in pratica tutti allineati sulla direttrice principale e basta svoltare sulle stradine secondarie per bypassare l'aspetto turistico riappropriandosi degli impagabili silenzi e della magia che questo villaggio sa ancora trasmettere. E se volete fermarvi a cena, considerate che a una cert'ora gli esercizi cominciano a chiudere, quindi è meglio avvisare un po' prima la taverna prescelta: potrà succedere di essere gli unici clienti, laddove magari a mezzogiorno non si trova posto. Nel nostro caso, ci siamo orientati sul Blue Garden consigliato da Sternchen: alla nostra richiesta del menu, Nikos ci ha risposto "il menu sono io" e ci è arrivata una serie di portate fino al punto da dover dire "basta". Tutto squisito, manco a dirlo. E nel tornare alla macchina ormai nel buio appena rischiarato da qualche lampione, ci siamo trovati Olympos tutta per noi!
Chiusa l'esternazione di un vecchio scassapalle, adesso lasciamo spazio alle immagini.
Ultima modifica di leander; 02-07-2014 alle 15:39:14
Più che legittima la domanda, Manu, ma a me viene istintivamente da sorridere. Dunque, il vento l'abbiamo sentito frizzantino soltanto una notte, il mare era calmo...altri rumori erano inesistenti. Sì, ci trovavamo in c..o al mondo, ma ci tornerei anche subito in quel villaggio affascinante, si stava divinamente bene.
La vista mare c'era anche se laterale. Leandro, il solito fortunello, l'aveva migliore della nostra quindi, se avessi voglia di soggiornare al Dorana, chiedi la camera n. 1.
Io e Nicola abbiamo optato per la colazione, che è risultata soddisfacente. 35 euro tutto compreso.
Ultima modifica di Myria; 02-07-2014 alle 15:20:11
Grazie mille Myria! Ottimo!
Leandro, condivio appieno le tue considerazioni!
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