Originariamente Scritto da leander
Bentornato! Foto... foto... foto!!!
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… Ci vorrebbe ...un amore, qualcuno… lui saprebbe inventarla una strada … una strada clemente e bella… una strada da qui al mare (A. Baricco)
Mariarosaria
Il mio sito http://www.porticandonuovo.eu/
Mo' devo andare alla Coop per reintegrare frigo e dispensa. Ma al ritorno...Originariamente Scritto da zuppalatte
Arrivo a Ortisei alle 15 di sabato 25 agosto.
Ambientamento, giretto in paese con preferenza a negozi di articoli sportivi che hanno dei saldi interessanti. So già che mi costeranno cari...
Domenica, meteo assai assai incerto. Vabbè, ho la scusa che è il primo giorno, mica vorrò fare subito una gita di 7-8 ore! E invece vorrei proprio, ma mi contengo per i nuvoloni che si stanno addensando. Intraprendo la passeggiata da pensionati con pannolone e catetere che ha il bucolico nome "orlo del bosco - Waldrand": 4,5km da Ortisei a Santa Cristina su un bel sentiero che corre alto parallelo alla sponda sinistra orografica del Rio Gardena. C'è il vantaggio che in caso di pioggia, si può velocemente scendere sulla statale, dove non mancano possibilità di riparo.
E' comunque un percorso rilassante, intervallato di tanto in tanto da caratteristiche casette tradizionali
Arrivo a Santa Cristina ancora asciutto ed è già una bella notizia. Sono le 12,30 e faccio sosta in un bar per uno spuntino: la scelta cade su una bruschetta, ben nota specialità altoatesina.
Sembra schiarire, così salgo sul primo bus per il Passo Sella, magari da lì ho la fortuna di fotografare qualche scorcio di cime che spuntano fra le nuvole e squarci di sereno. Pochi tornanti prima del Passo (m.2240) comincia a piovere e subito dopo a grandinare. Giunto il bus al capolinea, faccio una corsa al rifugio Passo Sella per un caffè, poi da sotto la tettoia faccio un paio di scatti al pianoro imbiancato e risalgo sullo stesso bus per tornare indietro.
Ecco lo scenario
Giunti a Selva, sembra schiarire (sì, lo avevo già scritto ma stavolta sembra davvero), cosicché scendo. Sono le 15,30 e decido di inoltrarmi per un tratto della Vallunga, stupendo interminabile pianoro erboso (indovinate perché si chiama Val-lunga...) circondato dagli imponenti massicci della Stevìa, del Puez e dei Cir: vorrei arrivare almeno alla caserma della Guardia di Finanza (famosa perché vi alloggiava il Presidente Pertini quando veniva in vacanza in Val Gardena) e da lì alla pittoresca chiesetta di San Silvestro situata allo sbocco della Val di Chedul. Cammino mezz'ora ma proprio non è giornata: riprende a piovere con forza e faccio appena in tempo ad estrarre dallo zaino la mantella integrale, faccio dietro-front e torno in piazza dove per fortuna dopo pochi minuti arriva il bus che mi riporta a Ortisei.
Proprio un bell'inizio di vacanza. E meno male che stavolta avrà ragione Rossella O'Hara: domani è un altro giorno. E lo sarà davvero!
Lunedì 27. Finalmente il gran sereno!
Non so ancora che giro farò, ma intanto prendo una delle prime corse della funivia che da Ortisei sale all'orlo dell'Alpe di Siusi.
Dalla stazione a monte (m.2005), già il panorama è di tutto rispetto.
Verso il Molignon e i Denti di Terrarossa
Verso il gruppo Sassolungo / Cinque Dita / Punta Grohmann / Torre Innerkofler / Dente / Sassopiatto
Zoomando un po', verso il punto più alto dello Sciliar (Monte Pez, m.2563), con le Punte Santner ed Euringer
Si scende verso l'Alpe, fra simpatici incontri con bipedi e quadrupedi
Giunti allo storico albergo Sole / Sonne, il prospiciente laghetto regala riflessi da favola
Il paesaggio dell'Alpe è a dir poco idilliaco, in qualunque direzione ci si volga.
Verso la Seceda, le Odle e la Stevìa...
Verso il Sassolungo / Sassopiatto...
Verso lo Sciliar
Dopo un'ora e venti arrivo a Saltria, insieme con Compaccio e Tirler i soli nuclei abitati (se escludiamo le numerose baite/malghe sparse un po' dovunque) dell'Alpe, dotati di strutture ricettive e di ristoro nonché serviti da alcune corse di autocorriere. E' anche punto nodale di numerosi itinerari, fra i quali scelgo il Rifugio Alpe di Tires, indicato a due ore e 30. Lo so che è lunga, e poi c'è anche il ritorno alla funivia per Ortisei la cui ultima parte sale di quasi 300 metri di quota... ma una giornata così limpida è rara, e da dopodomani è di nuovo previsto peggioramento del meteo. E poi ci andai l'ultima volta nel 1994 e lo spettacolo dei Denti di Terrarossa ripaga la stanchezza...
Un bellissimo punto di sosta è il Rifugio Zallinger con la caratteristica chiesetta
Si prosegue lungamente in piano fra mandrie al pascolo, mentre si avvicinano la muraglia rocciosa del Molignon e i Denti di Terrarossa (sono gli spuntoni sulla destra, ma il rifugio è ancora dietro, su una quota superiore di quasi 400 metri)
Si svolta infine sulla salita finale, mentre dietro di noi in lontananza danno spettacolo l'Antelao, le Creste del Padon, l'inconfondibile Pelmo a forma di trono (dialettalmente "el caregon - cioè sedia - del Padreterno") e la calotta ghiacciata della Marmolada.
(segue più tardi...)
che giornata! Un sogno per i panorami di montagna come questi, bellissimi!
KEEP CALM AND VISIT GREECE
A frequentare un gatto si rischia di diventare migliori (Colette)
Finirai per trovare la via... se prima hai il coraggio di perderti (T. Terzani)
I libri che leggo
Purtroppo ce ne sono state solo due, e giusto un altro paio di mezze...Originariamente Scritto da manumanu
Ti seguo anche da Kalymnos con il sottofondo della musica del mare! Il rifugio Zallinger è uno dei miei preferiti, nella zona.Originariamente Scritto da leander
Non sei salito al rifugio Sassopiatto? C' è quel bellissimo sentiero in quota che domina la val Duron e conduce all'Alpe di Tires, hai presente?