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Discussione: *INFO PALERMO*

  1. #361
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  2. #362
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    Re: *INFO PALERMO*

    PALERMO. Dopo quasi quattro anni di restauro, è pronto a riaprire Palazzo Branciforte a Palermo, costruito alla fine del '500 da Nicolo' Placido Branciforte conte di Raccuja. L'edificio, vecchia sede del Monte dei Pegni di Santa Rosalia, dal 2005 è di proprietà della Fondazione Sicilia (ex Banco di Sicilia), che lo ha acquistato per circa sei milioni di euro; nel 2008 sono iniziati i lavori di restauro, costati 18 milioni, curati da Gae Aulenti. L'architetto e designer che ha firmato il progetto, ha ridato vita al palazzo curandone anche tutti gli arredi e i dettagli. L’intervento s’inserisce nel solco del dialogo culturale tra la Lombardia, il Veneto e la Sicilia che, nel Novecento, ha determinato il restauro e l’allestimento museale di Palazzo Abatellis curato da Carlo Scarpa (1953), e tra 1960 e 1970 gli interventi dello studio Bbpr tra cui spiccano Palazzo Amoroso in piazza Santo Spirito, la sede della Banca Commerciale (oggi Intesa) in via Mariano Stabile e la nuova sede del «Giornale di Sicilia» in via Lincoln. Un dialogo che, a partire dall’idea di continuità e dalla teorizzazione del «fare architettura collocando l’opera non sul luogo, ma nel luogo e dunque nella storia», ha dimostrato che il linguaggio dell'architettura moderna può leggere, interpretare e ricucire i frammenti della città antica senza snaturarla e perseguendo, attraverso un uso critico della referenza storica, la via della continuità e dell’innovazione nella difesa dell’autonomia estetica del luogo, della cultura e della tradizione.
    Il punto di partenza dell’intervento a Palazzo Branciforte è stata l’eliminazione dei corpi aggiunti nel cortile d’ingresso: scelta che ha permesso la riapertura dell’antica strada interna che attraversa l’edificio connettendolo al quartiere. Sulla via interna si attesta la Cavallerizza dove, grazie alla realizzazione di una maglia di pilastri in metallo collegati a un sistema di travi in fondazione e al colmo, è stato riportato in luce il doppio colonnato in marmo che era stato inglobato nelle murature realizzate per supportare il carico della sovrastante struttura del Monte dei pegni. In questo spazio, restituito alla sua originaria unitarietà, è ospitata la collezione archeologica proveniente dai depositi della Fondazione: oltre 4.700 pezzi in teche antisismiche, aderenti alle murature e disegnate dallo studio Aulenti insieme agli altri arredi.
    Sul fronte opposto della strada interna si apre il cortile che ospita una nuova fontana ed è allocata una scuola di cucina con il ristorante in cui sarà esposta la collezione di maioliche prodotte tra Quattro e Settecento; al piano terra trovano inoltre posto la biglietteria, il bookshop e la sala conferenze.
    Al primo livello è ospitata la biblioteca che renderà fruibile un patrimonio librario di oltre 40.000 volumi. L’importante intervento strutturale ha permesso la realizzazione dell’ampia biblioteca con sala lettura sul cui perimetro si attesta un sistema a due ordini di ballatoi e ospita al soffitto un dipinto murale di Ignazio Moncada. Della biblioteca fanno inoltre parte la sala del fondo Giuseppe Spatrisano, allievo di Ernesto Basile, e la sala del fondo Franco Restivo. Dal piano si accede alle sale espositive dedicate alle collezioni filatelica, numismatica, dei bronzi e a quella di stampe e disegni; alle sale di rappresentanza della Fondazione e agli spazi dell’antico Monte dei pegni che conservano intatto l’audace e labirintico sistema d’impalcature in legno con scale, palchetti, ballatoi e scaffalature costruito dopo il bombardamento del 1848 per la raccolta degli oggetti pignorati. Qui, l’intervento conservativo si è basato sul restauro della struttura lignea e sul consolidamento delle strutture murarie, restituendo lo spazio di straordinaria forza evocativa alla fruizione pubblica, con la possibilità di realizzarvi mostre temporanee. Ai livelli superiori sono infine ospitati ulteriori uffici per il personale della Fondazione, la foresteria e alcuni atelier per artisti che potranno lavorare e alloggiarvi.
    Con la sua articolata proposta il nuovo polo di Palazzo Branciforte è un’ulteriore tappa nel percorso culturale della città. Poco lontani si trovano, infatti, il Museo archeologico Salinas, prossimo alla conclusione dei lavori di adeguamento impiantistico e restauro; il serpottiano Oratorio di Santa Cita, il Parco archeologico del Castello al Mare e il Palazzo Abatellis.
    Il palazzo riaprirà il 23 maggio contestualmente all'inaugurazione della mostra fotografica realizzata dell'ANSA su Giovanni Falcone e Paolo Borsellino da parte del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

    Apre al pubblico Palazzo Branciforte
    Dal sito della Fondazione Banco di Sicilia troviamo un articolo del settimanale “L’espresso” sull’imminente riapertura di Palazzo Branciforte di via Bara All’Olivella 2, edificato da Nicolò Branciforte Lanza conte di Raccuja a fine Cinquecento. Il palazzo riaprirà giorno 25 maggio 2012. Il restauro, coordinato dall’architetto Gae Aulenti, ha previsto la trasformazione dell’intero complesso in polo culturale di alto livello, con un investimento totale di 22 milioni di euro . La gestione museale e il bookshop sono affidati a Civita Sicilia. La parte più impressionante dell’intero palazzo sembra la biblioteca della Fondazione, con oltre 40 mila volumi e sviluppata su due piani.
    Palazzo Branciforte sarà aperto al pubblico da martedì a domenica, dalle ore 9:30 alle 19:30 (di inverno dalle 9:30 alle 14:30). Costo del biglietto 7 euro.


    Palazzo Branciforte è un luogo unico, dove si fondono identità e innovazione. Uno spazio nel quale la storia si coniuga con l’archeologia, con l’arte moderna e contemporanea, con i libri e con la grande tradizione culinaria italiana.
    La straordinaria collezione archeologica, ma anche le ceramiche, le maioliche, i francobolli, le monete e le sculture costituiscono i pilastri di un grande 'museo della memoria siciliana', che raccoglie gli aspetti e gli elementi artistico-culturali più interessanti dell’Isola, in un contesto architettonico di grande prestigio e funzionalità. Uno spazio che, grazie anche a un innovativo auditoriumtecnologicamente all’avanguardia, può ospitare conferenze e iniziative culturali di alto livello. I servizi museali saranno garantiti grazie all’impegno di Civita Sicilia, che gestisce anche l’Emporio Branciforte, un bookshop dove si possono acquistare i principali cataloghi sulle mostre in corso e sulle collezioni esposte nell’edificio, ma anche i volumi su arte e cultura realizzati a cura della Fondazione.
    Al piano terra, nei saloni espositivi della cavallerizza è ospitata una grande Collezione archeologica con migliaia di reperti.
    Al primo piano del Palazzo sono esposte le collezioni di monete siciliane medioevali e moderne, testimonianza della continuità della coniazione in Sicilia, dagli Aragonesi fino ai Borbone, e una collezione filatelica comprendente anche rari documenti postali. Un’area sempre al primo piano ospita cinquantacinque sculture, appartenenti all’Ottocento e al Novecento.
    Fra gli ambienti di maggiore suggestione, un posto di primo piano merita la struttura lignea, ultima testimonianza del “Monte dei pegni di Santa Rosalia”: ricco di storia, con le sue scaffalature in legno, le scale interne, i palchetti, i ballatoi e gli spazi per custodire gli oggetti lasciati dai palermitani negli anni in cui Palazzo era sede del celebre Monte dei pegni.
    Di grande prestigio è la biblioteca, che comprende oltre 50 mila volumi. Una ricca sezione è quella sulla storia della Sicilia, sulla Storia dell’arte, sulla Numismatica e sull’Archeologia. Nella grande sala di lettura del primo piano si possono consultare enciclopedie, annuari, dizionari, ma anche periodici, miscellanee e monografie su argomenti vari.
    Nella consapevolezza che cultura, arte e grande cucina italiana sono da sempre i testimoni di quell'Italia Eccellente che ha fatto di questi settori il miglior biglietto da visita del nostro Paese, Gambero Rosso ha creato, in un’ala del piano terra dello storico edificio, la sua celebre Scuola di cucina.
    All’interno del Palazzo è inoltre presente il Ristorante Branciforte. Un luogo per palati raffinati, aperto sia d’inverno che d’estate in una straordinaria cornice architettonica, che lo rende unico. Al suo interno è possibile ammirare un centinaio di pregiate maioliche, prodotte tra il Quattrocento e il Settecento da fornaci italiane, europee e del vicino ed estremo oriente.





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  3. #363
    Administrator L'avatar di Ricky
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    Re: *INFO PALERMO*

    Grazie Hakon!

  4. #364
    Senior Member L'avatar di reietto
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    Re: *INFO PALERMO*

    Bello.

  5. #365
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    Re: *INFO PALERMO*

    Palermo quinta al mondo per il cibo di strada

    Secondo una classifica di Virtual Tourist pubblicata da Forbes Palermo è quinta al mondo per il migliore cibo di strada.
    Vengono citati arancine, crocché, panelle, cardoni e la pizza.

    http://www.forbes.com/sites/andrewbende ... reet-food/
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  6. #366
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    Re: *INFO PALERMO*

    Citazione Originariamente Scritto da Hakon
    Palermo quinta al mondo per il cibo di strada
    Sono soddisfazioni...

  7. #367
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    Re: *INFO PALERMO*

    E il pane ca' meuza?
    Di una città non apprezzi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda.
    Italo Calvino.

  8. #368
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    Re: *INFO PALERMO*

    Da quel che sento in casa mia posto meritatissimo.
    Ho visto anche le altre posizioni e l'Asia la fa sempre da padrona!
    Siamo un esercito di sognatori, è per questo che siamo invincibili! ????

  9. #369
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    Straordinario programma di passeggiate e visite (molte in luoghi solitamente inaccessibili) per tutto ottobre con

    www.leviedeitesori.it
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  10. #370
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    Il percorso arabo-normanno di Palermo, Monreale, Cefalù entra nella lista UNESCO del Patrimonio dell'umanità.

    http://palermo.repubblica.it/cronaca...ist-118275295/
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