Giovedì 9 giugno
Purtroppo veniamo a sapere che si può far colazione fra le 8 e le 9, come in tutti i b&b dove abbiamo alloggiato, per cui svanisce la speranza di partire presto la mattina. Visto che comincia a far chiaro alle 4 e che ci svegliamo quasi tutti attorno alle 6 ci facciamo un giro per Lynton e andiamo a vedere la "Lynton & Lynmouth Cliff Railway", una vecchia funicolare realizzata con un sistema di contrappesi ad acqua, realizzata nel 1890 per collegare il porto di Lynmouth con la soprastante Lynton, soprattutto per farvi arrivare velocemente beni e materiali (carbone, cibo, ecc) trasportati dalle navi e fino ad allora trasportati a dorso di mulo.
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Torniamo poi al b&b per fare colazione, osservati da un tipo che sembra dirci: "Ma prendetevela comoda, dove andate di corsa?"
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Finalmente si parte e dopo solo 1 km ci fermiamo a vedere la Valley of Rocks e i suoi abitanti
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Dopo essere scesi, lungo un ripido sentiero a zig-zag, alla Wringcliff Bay ed essere risaliti con un afa inaspettata (primi due giorni di vacanza con caldo anomalo per quei posti) ripartiamo e poco dopo facciamo una sosta per una foto alla Lee Abbey, transitando per una tratto di stradina a pagamento (in realtà si paga alla fine del tratto, versando in una cassettina 2 £)
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Ripartiamo e percorriamo la Sir Robert's Path, una stretta stradina in salita, prima nel bosco poi fra alte siepi, sperando di non incontrare nessuno. Passiamo per Mortehoe e Woolacombe, con la sua enorme spiaggia (da notare la foschia, anch'essa anomala)
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Dopo diversi km giungiamo a Clovelly, il paese "privato" che si paga per entrarci, dove ci fermiamo un paio d'ore, mangiando sul molo una baguette (per chi non lo sapesse, i muli fungono da mezzo di trasporto per chi non vuole o non riesce a percorrere la ripida stradina che attraversa il paese e conduce al porto)
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Nel primo pomeriggio ripartiamo e rinunciamo (per motivi di ritardo sulla tabella di marcia) ad andare a vedere l'Hawker's Hut, un minuscolo rifugio scavato nella terra/roccia, a picco sul mare, dove il reverendo e poeta inglese Robert Hawker traeva spunto per le sue opere http://www.nationaltrust.org.uk/article-1356403784588.
Abbandoniamo il Devon ed entriamo in Cornwall, giungendo a Boscastle, dove ci fermiamo solo mezz'oretta
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Da Boscastle a Tintagel il passo è breve e sono immancabili le foto al Old Post Office (che non visitiamo)
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Scendiamo verso la baia del castello ed entriamo nella Merlin's Cave, la grotta di Merlino, approfittando della bassa marea
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Saliamo poi sul promontorio salendo lungo ripide scalinate, dove ci sono fortificazioni medievali e resti di insediamenti del neolitico e dell'inizio dell'età del bronzo
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Intorno a noi il panorama non è male, ma la foschia non gli rende giustizia
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In fondo al promontorio c'è una scultura installata, grazie ad un elicottero, nell'aprile di quest'anno. Il nome attribuito dall'English Heritage è "Gallos" che nella lingua Cornish significa "potenza". Per motivi turistici è stata anche associata alla figura di King Arthur, come il vicino castello, ma 200 storici del Cornwall hanno manifestato la loro contrarietà alla trasformazione di un luogo così storico e ricco di significato, in una Cornish Disneyland che cavalca la leggenda di Re Artù.
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A proposito del castello, o meglio dei suoi ruderi,...eccolo
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Visitato questo must della Cornovaglia, diamo un'occhiata anche alla chiesa parrocchiale di Tintagel, la Parish Church, un po' distante dal paese ed isolata
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ed infine ripartiamo, in grave ritardo rispetto al programma che mi ero fatto. Prossima tappa Port Isaac e vista l'ora (circa le 18.30) decidiamo di cenare in questo bel paese, dove hanno ambientato la serie televisiva Doc Martin, molto famosa nel Regno Unito. Mangiamo al The Mote, nella piazzetta del porto, bel posto, ottima qualità del cibo ma...attesa infinita (quasi un'ora) per l'arrivo dei piatti!
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Nella lunga attesa al ristorante decidiamo giocoforza di saltare la visita a Trevose Head (e del suo Round Hole, un'impressionante voragine) e ai Bedruthan Steps, delle rocce e dei faraglioni che la leggenda vuole utilizzati dal gigante Bedruthan per spostarsi da una baia all'altra
http://www.nationaltrust.org.uk/carnewas-at-bedruthan.
Per un attimo proviamo ad ipotizzare di veder questi ultimi l'indomani mattina, prima di colazione, ma la fretta con la quale li avremmo visti ed il meteo per nulla favorevole del mattino dopo, ci hanno fatto desistere da questa mezza pazzia.
Arriviamo così, in tarda serata, a Newquay, la cittadina dei surfisti, dove alloggiamo al Ravensbury Hotel, un b&b gestito da una simpaticissima signora, gentile e piena di voglia di scherzare. La prima giornata, piuttosto intensa, termina in allegria.