..... terzo giorno a Praga .....
4 febbraio 2008
Il programma della giornata è la zona ebraica di Praga, Josefov.
Ci alziamo come al solito intorno alle 9.00, colazione a buffet e ..... eccoci diretti verso lo Josefov anche oggi con un bel sole.
Per raggiungere questo quartiere attraversiamo nuovamente la piazza della città vecchia, imbocchiamo via Parizska e ci troviamo vicino alla Sinagoga Vecchio-Nuova.
Anche in questo caso le distanze sono brevi, 10 minuti al massimo a piedi dal nostro hotel.
La Sinagoga Vecchio-Nuova è la sinagoga più vecchia ad essere utilizzata in Europa; essa è fatta di "mattoni", sembra una chiesa di origine medievale. Si accede mediante dei gradini: la sinagoga è "sotterranea", in quanto costruita prima che il livello della strada fosse elevato.
Ci diamo un'occhiata in giro per vedere dove si fanno i biglietti per la zona ebraica, li acquistiamo e ci dirigiamo verso la sinagoga Pinkas, punto di accesso per l'antico cimitero ebraico.
Il biglietto acquistato comprende: tutte le sinagoghe (esclusa la sinagoga Vecchio-Nuova per cui è necessario pagare una cifra supplementare), il cimitero ebraico e la "Cerimonial Hall". Il costo è di 300 corone.
Sicuramente mi colpisce moltissimo la sinagoga Pinkas, in quanto è un "documento vivente" dell'olocausto. Al suo interno sono stati trascritti i nomi delle oltre 77000 persone ceche che persero la vita nei campi di concentramento durante il nazzismo. E' impressionante! Durante il periodo comunista tali nomi erano stati cancellati, poi riscritti in seguito.
Rimango profondamente colpita anche da una esposizione di disegni realizzati dai bambini ebrei morti nei campi di concentramento. Questo più di tutto mi "segna", forse anche perchè sono un'insegnante. Osservo con molta attenzione tutti i disegni che vedo esposti; in particolare me ne colpisce uno fatto solo con la matita, in bianco e nero.
Rappresenta la vita quotidiana vista con gli occhi ingenui di un bimbo all'interno dei campi di concentramento.... è la rappresentazione delle tristementi famose camere a gas.
Paolo ed io usciamo dalla sinagoga ed entriamo nell'antico cimitero ebraico. Ci sono un'infinità di lapidi, molte illeggibili .....
L'ultima tumulazione risale al 1787 e il terreno è addirittura stato rialzato per permettere la sepoltura di più persone.
Noi ci siamo posti silenziosamente e rispettosamente all'interno del cimitero, purtroppo però non per tutti è così. A breve distanza da noi un gruppo di turisti spagnoli si fa scattare addirittura foto "abbracciati" alle lapidi. Per me questo vuol dire non avere rispetto per il luogo che si sta visitando e mi dispiace molto.
Visitiamo poi le altre sinagoghe, merita sicuramente la sinagoga spagnola per i suoi interni neomoreschi.
All'interno di ogni sinagoga sono esposti oggetti relativi alla vita delle persone ebree: da calici e piatti a oggetti di uso quotidiano come pettini e fermagli. Davvero interessante!
Intanto sono le 13.30 circa, ritorniamo velocemente in hotel per rinfrescarci e questa volta si parte alla volta della parte nuova della città, in particolare verso la Casa Danzante.
Percorriamo con calma Na Prikope e Narodni Trida, vie con molti negozi e centri commerciali. Ci fermiamo in una "Paneria" per mangiare qualcosina..... c'è l'imbarazzo della scelta!!!!! Panini, torte, merendine ..... alla fine due panini, una fetta di torta e due cappuccini.....
Nel punto in cui Narodni Trida incontra il fiume Moldava sorse il Teatro Nazionale con accanto il Teatro Nuovo completato nel 1983.
Proseguiamo la nostra passeggiata lungo la Moldava e siamo piacevolmente colpiti dalle abitazioni in stile art nouveau.
Finalmente eccola ..... la Casa Danzante!!!!! Sembra un'illusione ottica! E' sicuramente un buon esempio di arte moderna e l'edificio più eccentrico di Praga.
Qui le foto si sprecano.....!
Osservando la cartina ci accorgiamo di essere abbastanza vicini a Piazza Carlo, ma non ci piace granchè! Troppo traffico e troppa gente!
Torniamo lungo la Moldava e decidiamo di passeggiare lungo il fiume, davvero rilassante!!!!!!! La nostra passeggiata prosegue fino al Ponte Carlo, poi lo oltrepassiamo per visitare la Kampa, una delle zone più verdi e tranquille della città.
Ci sediamo nel parco a prendere un tiepido sole.....
Di colpo a Paolo viene in mente che nella Kampa è presente il "muro" di J. Lennon così chiediamo informazioni (in un inglese un po' troppo italianizzato!) e andiamo a vedere di cosa si tratta. E' un muro dove è presente, credo in bronzo, il volto di Lennon, che per i giovani praghesi vissuti nel periodo comunista significava pace e libertà.
In quel periodo vi erano scritte e disegni contro il regime, pertanto prontamente cancellate. Oggi è pieno di frasi e firme di turisti, ha perso purtroppo l'antico significato. Ma io voglio invece credere e pensare a quel muro come simbolo di pace.
Si è fatto tardi, salutiamo la Kampa e torniamo alla base.
..... usciamo convinti di andare a U Rotta, ma anche oggi è chiuso!
Così "ripieghiamo" verso un ristorante dietro la piazza della città vecchia.