Purtroppo non è solo un problema di spiagge affollate e poco godibili.Originariamente Scritto da BEA
Quello che troppa gente -accecata dai soldi pochi, maledetti e subito- non capisce è che un territorio non lavora "a risorse infinite": se d'inverno Milos ha retto, diciamo, 3.000 abitanti per tanti anni, significa che sicuramente l'ambiente non è attrezzato all'impatto di 13.000 d'estate.
Non sono attrezzate le abitazioni, le fognature, la raccolta della spazzatura, la viabilità, le colture, gli allevamenti, l'aria!
E' la terra stessa a sopportare per prima il peso del trauma, con la conseguenza di abbassare notevolmente lo standard di vita, per abitanti e soprattutto turisti: spiagge più sporche, mare inquinato, cibi scadenti d'importazione, alloggi meno ariosi. Tutto questo contribuisce, in modo poco lungimirante, ad attirare un certo tipo di turismo, sicuramente più numeroso e redditizio a breve termine. Ma quando il territorio verrà definitivamente sputtanato, l'isola avrà dilapidato l'unico patrimonio autentico che possiede -se stessa- e contemporaneamente non riuscirà ad mantenere un flusso costante e alto di vacanzieri.
Perchè di Corfù, Djerba, Sharm, Tossa de Mar è pieno il mondo.
Ma a Milos si va (si andava?) perchè è Milos.