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Discussione: HUARO: "CI SONO STATO con MAGIE DELLE ANDE"!

  1. #121
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    Un grande abbraccio a Elmer ed a tutti i bambini di Huaro dalle loro mamme e dai loro MAMMI

  2. #122
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    Domenica 17 Aprile 2005


    Huaro, la solidarietà arriva a 3300 metri Prima lezione al centro disabili in Perù
    Costruito grazie all’associazione berica Magie delle Ande e al Comune di Bolzano
    È vicentino il progetto per ragazzi svantaggiati nelle Ande
    Nel piccolo centro a 40 chilometri da Cusco il 28 marzo la nuova scuola ha aperto i battenti per 18 bambini tutti adottati a distanza grazie alla generosità vicentina. Gli abitanti hanno collaborato alla costruzione del primo modulo che comprende refettorio cucina e un laboratorio per le attività scolastiche. Dopo aver ultimato l’edificio si provvederà a dare un “mestiere” a ciascuno e ad organizzare una casa famiglia sul modello di quelle italiane


    di Federico Ballardin



    La solidarietà vicentina può arrivare anche in un paesino sperduto tra le Ande, nel Perù meno conosciuto, a 3300 metri di altezza. Nel villaggio di Huaro, a 40 chilometri da Cusco è stato inaugurato il 28 marzo scorso il primo modulo del centro scolastico per bambini e ragazzi disabili voluto dall’associazione vicentina Magie delle Ande Onlus.
    Un’iniziativa che è nata per caso durante un viaggio di Gabriele Poli, il presidente, e scrittore dell’omonimo libro (che gli ha aperto la porta di numerose trasmissioni televisive). In cerca di itinerari fuori mano, a caccia dei retaggi dell’antica cultura quechua (così si chiamava il popolo da noi conosciuto come Incas: Sapa o Grande Inca era il sovrano e inca, in generale, era il termine usato per la nobiltà), Poli si è commosso di fronte alla mancanza di mezzi di una piccola struttura scolastica riservata a bambini disabili di Huaro, un paesino di 3000 anime. La scuola, era priva dei più elementari mezzi e organizzata in un edificio fatiscente, al limite dell’agibilità.
    Attivando la rete di solidarietà, che molte radici ha anche nel vicentino, è stato possibile avviare un progetto assolutamente unico, che mira a riprodurre nel piccolo villaggio andino, un modello di assistenza sociale che a Vicenza funziona benissimo. L’iniziativa è stata sostenuta anche dall’Anffas di Vicenza, per quanto attiene al supporto organizzativo dei programmi di attività. Al viaggio dell’anno successivo - dopo che Poli nel 2003 aveva promesso alla comunità di Huaro e al suo sindaco l’interessamento di Magie delle Ande - nel 2004, ha preso parte anche Armando Polonioli, presidente onorario del Consorzio Lavoratori Studenti di Bolzano (C.L.S.).
    Grazie anche a lui il Comune di Bolzano ha potuto stanziare 14 mila euro per la realizzazione del primo stralcio dei lavori del progetto huaro. Altri 15 mila dovrebbero arrivare a breve per completare il piano che mira a garantire ai 18 disabili della scuola non solo un adeguato insegnamento ma anche un futuro. «L’associazione - spiega Gabriele Poli - organizza dei viaggi turistici classici, toccando però anche località sconosciute al turismo; in questo modo riusciamo a raccogliere qualcosa per il nostro progetto. I rapporti con il sindaco e la comunità di Huaro sono ottimi: ci hanno concesso 2000 metri quadrati di terreno, dove è sorto il primo modulo del centro per disabili e dove sorgeranno, a breve e grazie all’aiuto dei nostri soci e simpatizzanti, i due moduli rimanenti».
    Alla costruzione hanno partecipato anche alcuni abitanti di Huaro che così hanno potuto guadagnare qualcosa. Al momento il centro dispone di un refettorio, cucina e di un laboratorio per le lezioni, oltre ai servizi igienici e ad un ufficio amministrativo. In futuro si dovranno costruire altri laboratori, una sala di idroterapia e i dormitori sia per i ragazzi, sia per eventuali volontari che desiderassero recarsi a Huaro per collaborare. Il centro è stato volutamente costruito vicino alle scuole del paese per favorire l’integrazione dei disabili con gli altri ragazzi di Huaro.
    Tutti i 18 “alunni” del centro sono stati adottati a distanza grazie alla rete di contatti dell’associazione Magie delle Ande, ma presto se ne aggiungeranno altri perché i bimbi disabili, purtroppo, non mancano. Il costo di mantenimento di un bambino è di circa 1 euro al giorno che comprende anche le cure mediche. Nonostante questo molti di loro avevano problemi a poter andare a scuola tutti i giorni perché le famiglie, poverissime, non potevano permettersi il costo del trasporto. È così dovuta intervenire, ancora una volta, la sezione locale dell’associazione (la Piccola Locanda, sede ufficiale di Magie delle Ande a Cusco) che ha ridotto della metà le spese a carico delle famiglie.
    Il fondamentale appoggio dei vicentini ha permesso anche di aumentare la qualità del servizio offerto, da una insegnante il numero è salito a tre: una è stipendiata dal governo peruviano, la seconda interamente da Magie delle Ande, mentre la terza è stipendiata per metà dal Comune di Huaro e per metà dalla Piccola Locanda. Questo ha permesso di realizzare progetti personali sui ragazzi (come avviene in Italia).
    «Il nostro progetto è ancora più ambizioso - spiega Gabriele Poli - vorremmo infatti costruire un hotel con annesso ristorante dove far lavorare i disabili con maggiori capacità, come aiuto cuoco o cameriere, ad esempio. Infatti i ragazzi possono rimanere a scuola fino a circa 20 anni, 25 al massimo, e si pone il problema sia dal punto di vista lavorativo sia, quando i genitori saranno troppo vecchi per accudirli, del “dopo”. Ecco perché vorremmo anche realizzare una casa famiglia, esattamente come quelle che ci sono a Vicenza». Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sul Progetto Huaro, si possono trovare nel sito della Onlus vicentina (www.magiedelleande.it) o sul portale www.peru.sudamerica.it.




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    Da " Il Giornale di Vicenza"
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    Italo Calvino.

  3. #123
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    Il “Pago alla Pachamama” è una cerimonia religiosa con cui il “curandero”, lo sciamano, ha benedetto la nuova struttura
    Riti millenari invocano la buona sorte


    (fe. ba.) Un rito magico, antichissimo e misterioso. Il centro scolastico per bimbi e ragazzi disabili di Huaro è stato “benedetto” dal curandero (sciamano) secondo le tradizioni che si tramandano da millenni nelle Ande, prima ancora che il popolo Inca costruisse il suo impero. Un rito in qualche modo “ibridatosi” con la conversione al cattolicesimo di gran parte della popolazione, e che dunque comprende anche alcune invocazioni ai santi cattolici e alla Vergine, secondo un sincretismo religioso che nelle Ande, e in Perù, è tollerato dalla Chiesa locale nel rispetto delle secolari tradizioni del popolo quechua.
    Si chiama Pago alla Pachamama (offerta alla Madre Terra) ed è una cerimonia religiosa che coinvolge tutta la comunità e che si celebra in grandi occasioni come l’inaugurazione di un edificio pubblico. Il 18 agosto scorso il curandero ha benedetto così il terreno su cui doveva sorgere il centro per disabili. Il rito prevede alcune offerte alle divinità tutelari, gli Apu (generalmente divinità locali che possono identificarsi in un fiume o nelle montagne) dolcetti, tabacco, pupazzetti sacri in terracotta e fiori. Immancabile l’offerta di foglie di coca, la pianta sacra e magica per eccellenza nella cultura andina. Le sue proprietà mediche ed energetiche erano usate migliaia di anni prima della nascita di Cristo, e attraverso le sue foglie si scrutava il passato, si interpretava il presente e si prediceva il futuro. Il rito dura un’ora e mezza.
    Il curandero beve il tradizionale liquore di canna, spruzzandolo sopra ad una coperta che funge da altare. Intorno la comunità attende in silenzio, ascoltando le preghiere in quechua o Runa Simi (Lingua degli uomini), il linguaggio usato dal popolo Inca. Ognuno dei presenti riceve poi tre foglie di coca che vengono intinte in una mistura di tabacco e liquore di canna da spruzzare sul luogo da benedire. Nel buco scavato nel terreno, intanto, giace un mattone di adobe, una mistura di fango e paglia con la quale si costruiscono i mattoni “crudi” lasciati cuocere al sole e poi legati insieme da una malta prodotta sempre con argilla e paglia e amalgamata con i piedi. Anche questo mattone è un materiale usato dalle antichissime popolazioni andine che costruivano con la pietra solida solamente gli edifici più importanti o sacri (come la città di Machu Pichu). Sopra al buco, intanto, è sistemato un treppiede che sostiene un’anfora ricolma di Chicha, birra di mais fermentato che è la più antica bevanda alcolica conosciuta in Sudamerica.
    La cerimonia si conclude con una sorta di “varo”: è toccato al presidente dell’associazione Magie delle Ande, il vicentino Gabriele Poli, rompere l’anfora lo scorso 18 agosto e così bagnare con la birra il primo mattone della costruzione in favore dei disabili. La cerimonia si conclude con l’aspersione di essenze, incensi e fiori. Gli spiriti maligni sono esorcizzati.




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  4. #124
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    Una coppia regala la sedia a rotelle alla sfortunata bambina peruviana
    Il sorriso della piccola Ruth illumina il primo giorno di scuola


    Il sorriso di Ruth, una sfortunata bambina di Huaro, è stato il coronamento di una giornata importante, quella del primo giorno di scuola per i diciotto ragazzi iscritti alla scuola, il 28 marzo scorso.
    La bambina, muta e con disabilità psichica e fisica non poteva più essere portata sulle spalle dalla madre. Dopo l’operazione andata male, che aveva compromesso le capacità motorie della figlia, la donna era costretta a portarla di peso. Ma Ruth era ormai diventata troppo grande e la madre non ce la faceva più.
    Per sua fortuna una coppia di Roma, aggregata alla comitiva di Magie delle Ande, ha preso a cuore il caso e, una volta tornata in Italia, ha provveduto ad acquistare una moderna sedia a rotelle da poter usare per le strade di Huaro.
    La consegna della sedia a rotelle è avvenuta proprio nel primo giorno nella nuova scuola costruita grazie alla tenacia dell’associazione vicentina. «Grazie mille per il gesto - ha scritto la responsabile del Progetto Huaro, Camilla Chavez rivolta alla coppia di benefattori - spero possiate provare la stessa emozione di quando ho spinto la carrozzella e ho visto il bel sorriso di Ruth».
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    Italo Calvino.

  5. #125
    Grazie Sangio
    E' un articolo apparso ieri su Il Giornale di Vicenza: fa molto piacere perché è utile come immagine per il nostro progetto.

  6. #126
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    Piccolo rimprovero: far presente, da parte del giornalista, che sono coinvolti anche non vicentini, specie i frequentatori di CSS?
    Ma non ti preoccupare: tanto lo so come sono i giornalisti.
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  7. #127
    Che ci vuoi fare...devono enfatizzare la presenza di vicentini...

  8. #128
    Administrator L'avatar di Ricky
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    Volevo segnalare che Magie delle Ande sarà presente a Padova all'edizione di Civitas, con un suo stand.
    Chi si recasse là può contribuire a sostenere il progetto Huaro!
    Per info su Civitas: http://civitas.iks.it/xpcivitas/web/ita/home.jsp

  9. #129
    Administrator L'avatar di Ricky
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    TUTTI I NUMERI DELLA FIESTA

    Per un resoconto completo dei numeri che hanno caratterizzato la Fiesta Latina 2005, vai qui!
    http://www.cisonostato.it/page.php?id=1034

  10. #130
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    Che dire....bravi ragazzi!!! :022:
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