Ho trovato l'album storico.Originariamente Scritto da daiana
Non scappate, sto lavorando per voi...
Ho trovato l'album storico.Originariamente Scritto da daiana
Non scappate, sto lavorando per voi...
E allora andiamo, per la serie "senza vergogna"!
Carnevale 1985:
Io ho un vero abito da Cardinale (precisamente quello "da viaggio"), proprietà del mio amico L. a destra, che è un fanatico di cose strane raccattate dai rigattieri. La maschera è in cartapesta costruita da me.
L. indossa un abito fatto di pezzi di pelliccia e ha per mantello e copricapo una vera pelle di cinghiale.
Il motivo è il contrasto fra la religione e il paganesimo, rappresentato dallo sciamano.
(continua...)
Carnevale 1986.
L'amico L. ha il solito abito da sciamano (notare il bastone rosso di rami intrecciati), quest'anno mi sono allineato anche io (al centro). Il mio vestito è tutto messo insieme con materiali di recupero, la maschera, in cartapesta, sempre fatta da me. Al collo avevamo delle grosse conchiglie che avevamo imparato a far suonare.
L'uomo a destra è un veneziano mascherato da barbaro che all'epoca faceva parte dell'equipaggio della regata storica.
Fummo fotografati da un gruppo di giapponesi, che dopo qualche mesi ci mandarono una rivista (giapponese) in cui c'era una foto simile a questa. ERA UNA RIVISTA PER GAY!!!
Sempre 1986.
Qui si è aggregato l'amico S. (al centro). Noi abbiamo aggiunto la colorazione rossa al viso (all'epoca avevo la barba intera).
Ci stiamo occupando del gemellaggio con la provincia di Padova.
Carnevale 1987.
Costume tutto autoprodotto. Abito assemblato con ritagli di pellicce, maschera sul viso di cuoio, maschere sul petto e in cima al bastone in cartapesta.
Qui sto curando i rapporto diplomatici con l'oriente.
Di nuovo 1987.
Sono insieme con l'Uomo-Struzzo e con H., una marionettista olandese.
Oddio leandro, sei un mito!!!!!!!!!!!!
Ok, ok, l'anno prossimo torniamo a Venezia con vestiti autoprodotti!
Siamo un esercito di sognatori, è per questo che siamo invincibili! ????
Ero particolarmente orgoglioso del bastone dell'ultima foto. Era un ramo di pino con avvitata una radice e sopra la maschera, bianca da un lato, nera dall'altro (il bene e il male, il giorno e la notte, l'inferno e il paradiso, l'amore e l'odio...), con una corona di piume di gallo che mi ero procurato in polleria. Dal bastone penzolavano campanelli e giri di conchiglie, a ogni passo lo battevo per terra e il tutto risuonava. Sarà pesato non meno di cinque chili. C'era addirittura chi fotografava solo il bastone.
La notte del martedì grasso, saranno state le due, stavo rientrando in albergo sfinito, faceva un freddo caino e tirava un vento gelido (alle gambe avevo solo una calzamaglia); quando fui in cima al ponte degli Scalzi (quello di fronte alla stazione), per una folata pià forte la doppia maschera del bastone fece da vela, io opposi resistenza e si spaccò di netto volando nel Canal Grande. Peccato, era un capolavoro!
Mamma mia Leandro che ricordo struggente!
Certo che sei creativo, io non lo sono per niente!
Siamo un esercito di sognatori, è per questo che siamo invincibili! ????
così ora sappiamo cosa facevi quando ancora non passavi ore a correggere diari e a fare il moderatore
cmq, complimenti: belle ginocchia