E' nella logica delle cose. Se rifletti un attimo, molte delle nostre conquiste sociali sono arrivate nel primo dopoguerra, quando l'Europa occidentale si trovava di fronte alla minaccia comunista. Al di là di come andavano veramente le cose in Russia, nessun governo sarebbe stato in grado di imporre un modello di capitalismo puro, senza trovarsi a fronteggiare il rischio di essere travolto. Il modello di democrazia sociale che abbiamo vissuto fino ad ora è conseguenza di questo: economia di mercato i cui eccessi però sono frenati dalla tutela delle fasce più deboli della popolazione, tutela che servivano a mantenere il consenso sociale. Oggi questa minaccia non esiste più e per di più viviamo in una economia globalizzata, dove le aziende possono produrre qualsiasi cosa in qualsiasi posto convenga loro. In più i singoli governi hanno sempre meno potere di scelta, perchè certe scelte (come la privatizzazione dei servizi essenziali) vengono imposte dal fondo monetario internazionale in cambio delle linee di credito. E' sufficiente che si sparga la voce che un paese non può più far fronte ai propri debiti per metterlo in ginocchio ed obbligarlo a scelte che vanno contro gli interessi dei suoi stessi cittadini.