P. S.: se desiderate vedere i miei giudizi su alloggi e ristorazione durante il mio viaggio questo è il mio link a TA (il viaggio in Grecia si sta man mano completando anche lì):
http://www.tripadvisor.it/members-reviews/sangiopanza
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Di una città non apprezzi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda.
Italo Calvino.
Ma non hai ancora finito di raccontare giusto?
Lavori in corso. Vi chiediamo scusa per il disagio: stiamo lavorando per voi.
Di una città non apprezzi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda.
Italo Calvino.
Allegato 23015
La chiesetta di Trikeri.
Allegato 23016
L'allevamento di capre lungo la strada che scende da Trikeri.
Allegato 23017
Il porticciolo di Kottes.
Allegato 23018
La spiaggetta di Milina.
Di una città non apprezzi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda.
Italo Calvino.
Una raccomandazione: non parlate male di un greco in italiano a distanza tale che lui vi senta. Sono alte le probabilità che sia un greco che abita da trent'anni in Veneto, sposato con un'italiana e che parla più veneto che italiano. Per fortuna che sapeva di essere in torto...
Di una città non apprezzi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda.
Italo Calvino.
Alterniamo mare e montagna. Dopo la giornata di ieri trascorsa lungo tutto il mare del Pelio e l'odierna mattinata alla spiggia del campeggio, nel pomeriggio ci dirigiamo verso Makrinitsa. Ci si arriva da Volos per una strada trafficata e con molte curve che passa da Portaria ed arriva ai 600 metri di questo paese, tutto inerpicato sui fianchi del monte. Si lascia l'auto nel parcheggio, non molto vasto tanto che molto probabilmente di domenica non è facile trovare posto, all'ingresso del centro. Per entrarvi, per fortuna, non bisogna fare grandi sforzi dato che si trova sullo stesso pano del parcheggio. Alla piazza, con le caratteristiche tipiche: ombra dei platani, chiesetta, tavolini delle taverne, ci si arriva percorrendo una via piena di negozi di souvenir. Uno dei grandi platani si distingue per una grande cavità nel fusto all'interno della quale i turisti non mancano di farsi fotografare. Vista su Volos ed il suo golfo. Per il ritorno percorriamo un'altra strada, meno frequentata perché meno comoda, per scendere a Volos. Qui troviamo fortunosamente un parcheggio per fare un accaldato giro per una città che non sembra offrire molte attrattive dal punto di vista turistico. Molti negozi, anche se una certa percentuale, ma non dissimile da quella che troviamo nelle città italiane, è chiusa per la crisi. A proposito di esercizi commerciali, mi ha colpito molto la presenza di "farmakeion" (farmacie). Non c'è villaggio, per quanto piccolo, in cui non ve ne sia almeno una, ma soprattutto nei centri più grandi ce n'è una ogni centinaio di metri.
Allegato 23184
Il platano con cavità.
Allegato 23185
La facciata della chiesetta.
Allegato 23186
La fontana della piazza.
Allegato 23187
La piazza con uno dei suoi platani.
Allegato 23188
L'ultimo piano di casa tipica.
Allegato 23189
I tetti di ardesia di Makrinitsa e vista su Volos.
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Italo Calvino.
Oggi è il giorno dell'unica delusione greca. Non per colpa di alcuno e comunque, come leggerete, ampiamente compensata. Vogliamo fare una gita a Skiathos. Ma andarci da Volos con il traghetto richiede tempo, denaro e una mobilità, una volta sbarcati, limitata. Scopriamo così, grazie all'informazione fornitaci al campeggio, che da Platanias, nella parte sud della penisola, a poco più di una quarantina di km da Katò Gatzea, che c'è un battello che effettua escursioni ai luoghi più caratteristici dell'isola, consentendo bagni nelle spiagge più ambite e lasciando il tempo per un giretto nel centro principale. Non parte tutti i giorni, ma, telefonando il giorno prima al capitano, ci viene confermato che quel mercoledì l'escursione è in programma. Così ci alziamo presto per fare quell'oretta di tragitto e, attrezzati di tutto il necessario, essere al porticciolo di Platanias entro le 9.30 ora di partenza. Ma butta male: cielo parzialmente nuvoloso e vento abbastanza sostenuto. Infatti quando siamo lì, il capitano ci informa che il mare è troppo mosso per affrontare un viaggetto del genere. Ma ci assicura che il venerdì successivo la gita si sarebbe effettuata. Ma... il seguito alla puntata relativa.
Allegato 23250
L'Africana, il battello che da Platanias effettua l'escursione a Skiathos.
Di una città non apprezzi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda.
Italo Calvino.
Così, saltata l'escursione isolana, chiediamo al capitano qualche dritta sulle spiagge, lato Egeo, dove poterci dirigere. Il fatto è che su questo lato della penisola, per ovvie ragioni orografiche, non esiste una strada costiera, ma bisogna percorrere una strada più interna ed alta sulla costa, per poi scendere per qualche chilometro utilizzando strade che terminano con il parcheggio nei pressi della spiaggia. In ogni caso la prima meta è il paesino di Karagiorgos, dove facciamo solo una toccata e fuga, constatato che l'interesse non è molto elevato e che, almeno ad una breve occhiata, non presenta spiagge degne di nota.
Per cui proseguiamo verso Mourtias. Il mare è molto mosso (d'altra parte ci sarà pure un motivo se l'Africana non è salpata verso Skiathos, no?), ma quando arriviamo mi sembra di essere arrivato su un pezzo di costa australiana. In miniatura, ovviamente. E vista solo in foto. Infatti dal mare sorgono degli spuntoni di roccia che mi richiamano quelle immagini. Ci godiamo per un po' il vento ed il sole di quell'angolo che un signore greco, uno di quelli gioviali e chiacchieroni che parlano, e bene, l'italiano definisce la più bella spiaggia del Pelio. Non lo so se lo sia davvero, ma a me ha davvero colpito.
Allegato 23277
Quelli che ho definito "I piccoli dodici apostoli".
Allegato 23278
Allegato 23279
La spiaggia di Mourtas.
Allegato 23280
Una roccia.
Di una città non apprezzi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda.
Italo Calvino.
Bellissima questa spiaggia Giorgio!! Chissa' quando il mare e' calmo che spettacolo deve essere con i colori. A me Makrinitsa e' piaciuta tanto. Mi dava un senso di pace incredibile
Davvero spettacolare Mourtas!