Dopo le foto ho buttato il treppiede, credo che ciò abbia un significato.
Dopo le foto ho buttato il treppiede, credo che ciò abbia un significato.
Nelle intenzioni c’era anche un dolcetto nella zona pedonale ma una notevole creatività gastrica mi induce ad evitare, già una volta sono stato scambiato per un leone provocando il panico nel campeggio, qui nella migliore delle ipotesi mi arrestano.
Non direi che Brisbane vale un viaggio apposito per visitarla, dovendosi fermare o di passaggio è sicuramente piacevole, viva, qualcuno la definisce scintillante, magari è esagerato ma avercene noi di centri così a misura d’uomo. Avendo girato a piedi ed a caso abbiamo visto i principali quartieri centrali, da Roma street a Riverside, non credo però che il resto della città nasconda particolari meraviglie. L’attrattiva principale nei dintorni è il Lone Pine Koala sanctuary, dove il must è fotografarsi con un koala in braccio. Avulsi agli zoo, anche se camuffati, abbiamo evitato la visita, con quello che offre l’Australia di realmente wild ci è sembrato una stupidata, mi sono stati consigliati però il parco delle Glass Mountain e la Wetland reserve, ambedue poco fuori città.
Amo i segnali anglosassoni
MORETON ISLAND
Situata a circa 40 km dalla foce del fiume Brisbane quest’isola sabbiosa meno famosa della non distante Fraser mi sembrava una meta interessante. Acquistiamo il tour presso il tourist center in centro città. La compagnia la scegliamo a caso, più o meno le proposte si equivalgono, per noi è fondamentale tornare per sera avendo il volo di ritorno nella notte.
Cosa dite? Non si fa mai un’escursione in luoghi remoti quando si deve prendere un aereo? Mannaccia, se penso al rischio di restare in Australia.
Dopo una levataccia raggiungiamo il porto su una Land Lover guidata da una signora simpatica totalmente fulminata. Arriviamo al traghetto in perfetto orario solo per vedere lo stesso che si allontana nella baia. Perchè percome, telefonate: orari cambiati, scusate non ce l’hanno comunicato. Bell’agenzia. Tante scuse, rimborso, incazzamento; poi si apre la possibilità di raggiungere l’isola con l’aliscafo del Tangalooma Island resort.
Ringrazio qui i due giovani francesi che hanno rinunciato a venire permettendo a noi due di andare, veramente carini e gentili.
Il battello per il resort è un gran casino e parte in ritardo, arriviamo sull’isola quasi a mezzogiorno. Qui ad attenderci c’è un paio di quintali di guida con il suo fuoristrada.
Il primo impatto è fantastico, mare verde e blu, una lunga lingua di sabbia dorata, uccelli acquatici in bella mostra.
Moreton island, recreation & national park, è la terza isola costituita da sabbia del mondo ed, escluso il resort sulla spiaggia principale che attira migliaia di turisti all’anno, ha una popolazione permanente di circa 140 persone divisa in quattro micro centri, un faro historical monuments e per il resto è completamente selvaggia.
Il nostro elefantiaco autista ci assicura che ci farà visitare il più possibile nel tempo a disposizione e parte a chiodo sul bagnasciuga, non ci sono strade, si sfrutta la spiaggia a seconda delle maree o si percorrono piste di sabbia.
Siamo in compagnia di tre simpatiche ragazze indonesiane e la prima sosta è alle dune per il sand boarding. Il posto non è particolarmente esaltante, sarà anche una tavanata per turisti ma ci divertiamo molto. Le fanciulle orientali sono entusiaste. Resto sempre di stucco osservando quanto ed in che modo si entusiasmano gli orientali!
Anche la mia poco orientale fanciulla si diverte assai.
Vi delizio anche con me stesso
zuzzurelloni! bravi!
KEEP CALM AND VISIT GREECE
A frequentare un gatto si rischia di diventare migliori (Colette)
Finirai per trovare la via... se prima hai il coraggio di perderti (T. Terzani)
I libri che leggo
Molto interessante!
Siamo un esercito di sognatori, è per questo che siamo invincibili! ????
Quando ci fermiamo nell’unico ristopub dell’isola capisco il perchè della stazza dell’amico. Su sua ordinazione ci viene servito un hamburger più o meno così costituito:
Due fette di pane di circa 20 cm di diametro
Un haburger di ottima carne da almeno 4 etti
Un etto di pancetta
Un uovo fritto
Un paio di organismo filamentoso identificato come cheddar.
Copiosa quantità di cipolla fritta
Barbabietola rossa ad uso cromatico
Una badilata di un misto di insalata, peperoni, cetrioli, funghi, mais, verdure varie non identificabili, cementato con mezzo litro di soluzione costituita da ketch up, maionese e malta premiscelata fibrorinforzata ad effetto antichizzante.
Altezza dello stesso cm 15 circa, peso kg 2, densità circa 22.000 N/mt3
Accompagnato dal solito contorno di un kilo di patate fritte.
Ottimo, abbondante, leggero e digeribile ideale per l’outdoor.
Due birre per finirlo. Anna cade nel tentativo.
Il resto dell’isola è una corsa in macchina sulla spiaggia, un bagno nelle gelide acque della laguna e la visita al faro con breve trek nel parco