Esprimo tutto il dispiacere per il vedere un simile gigante "spiaggiato" come una balenottera qualsiasi. Il rincrescimento per le vittime, i feriti e per chiunque abbia sofferto, anche se per poche ore, l'angoscia di una situazione simile. La rabbia, se quanto si desume da quel che si legge è vero, per l'incompetenza e la vigliaccheria del comandante.
Tuttavia non posso esimermi dall'esprimere anche soddisfazione che un fatto del genere (ma sarà solo una pia illusione?) porti ad un ripensamento sulla costruzione e sulla navigazione di simili mostri.
Innanzitutto divieto a navi del genere, diciamo superiori alle 80.000 tonnellate di stazza lorda, che già sono un bell'andare, di navigare in qualsiasi mare interno di qualsiasi parte del mondo. Se proprio vogliono costruirle, le adibiscano solo a varcare gli oceani. Fuori tempo? Beh: le facciano più piccole.
Secondo: IMMEDIATAMENTE!!!! Vietare alle navi da crociera di transitare, a Venezia, per il canale della Giudecca. Se proprio devono entrare all'interno della laguna, c'è un comodissimo canale dei petroli, che evita di transitare davanti a San Marco. I turisti possono vedersela dopo,la Piazza, con calma, arrivandoci con il vaporetto. Vi immaginate, non un disastro del genere, impossibile in laguna, ma solo un'avaria al timone o ai motori mentre anche solo 50.000 tonnellate di acciaio passano tra S.Marco e S. Giorgio? Ci vogliono tre miglia perchè una nave come quella di ieri si riesca a fermare. Anche andando molto più piano all'interno del bacino di S. Marco, un guasto all'altezza di Sant'Elena, farebbe entrare una nave di quella stazza dritta dritta dentro al Ponte dei Sospiri.