Spettacolari le Meteore!
Ti mando un MP.Originariamente Scritto da Ricky
Spettacolari le Meteore!
Ti mando un MP.Originariamente Scritto da Ricky
Ciao Myria,
sono bellissime le Meteore, ti seguo sempre con molto interesse... Le Meteore sono una delle possibili mete dell'anno prossimo, devo mettere d'accordo un po' di teste. Chi vuole tutto mare ed isole e chi come me vorrebbe vedere anche un po' di cose nel suo primo viaggio in Grecia. Dai continua così, alla prossima
myra ti seguo! e sono già conquistata! ... ne dubitavi?
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In effetti anch'io sono rimasta un po' perplessa, poi ho deciso di postare in "Europa" perchè non si tratta di "Isole greche".Originariamente Scritto da Ricky
Dando un'occhiata all'indice con attenzione, risulta che nel subforum "Isole greche" ci sia l'argomento "La nostra Grecia".
A mio avviso invertirei cioè mi sembra più logico in "Europa" il subforum "La nostra Grecia", dato che ha un posto privilegiato nel cuore di molti ciessini, distinguendo poi in Grecia continentale ed isole greche.
Continua a seguirmi, Owen! Mi fa piacer che tu ci sia.
Valya... appena sente profumo di Grecia rizza le antenne!
Vedo di continuare.
Dunque...
All'improvviso il cielo si imbroncia, si fa minaccioso, la foschia vela il paesaggio che acquista un fascino ancor più singolare.
La foto mostra il Monastero di Roussanou
Nell'inquietante grigiore che si diffonde risalta il cappuccetto rosso del colore dei tetti.
Passiamo davanti ad Aghia Triada (una scalata di 140 gradini è inaffrontabile al momento… la rimandiamo all’ultimo giorno perchè 'ste Meteore sono molto impegnative e faticosette), notiamo nelle vicinanza quanti anfratti ci siano nelle rocce, osserviamo alcuni giovani che si arrampicano, i free-climbers...
e arriviamo in vista del monastero femminile di Aghios Stefanos, dove la strada termina.
Inizia a piovviginare. Per fortuna il convento abitato da suore è facilmente raggiungibile, parcheggiamo a breve distanza e di buon passo ci avviamo all’ingresso attraversando il ponte che supera un profondo crepaccio. Il Monastero è molto interessante ed offre scorci pittoreschi. Proteggendo dalla pioggia la mia preziosa Nikon sotto l'ombrello, scatto foto su foto.
Il Monastero sovrasta Kalambaka, difatti lo distinguiamo perfettamente dalla nostra camera d'albergo. il panorama è amplissimo: la pianura della Tessaglia confina con le prime alture del Pindo, il fiume Peneo scorre lentamente...
Si scatena un violento temporale con forte vento. Possiamo visitare l'eremo con tuuutta calma. Comprende due chiese: la più antica, piccola e buia, è molto suggestiva, decorata con splendidi affreschi in parte purtroppo rovinati, quella più recente è imponente, con tre eleganti cupole. Anche in questa vi sono affreschi ammirevoli, inoltre sono notevoli l’iconostasi e il ciborio che ricopre l’altare, in legno traforato. Dato che non è possibile stare all’esterno per la pioggia ed il vento, mi fermo a lungo all’interno della bella chiesa quasi deserta, particolarmente mistica con il sottofondo del rombo dei tuoni e degli scrosci d’acqua.
Dopo circa tre quarti d’ora spiove e il sole filtra tra le nubi tuttora poco rassicuranti.
Gli scherzi della natura...nello sperone roccioso al centro pare che qualcuno abbia scolpito un volto umano. Lo distinguete anche voi o è frutto della mia immaginazione?
Sulla via del ritorno ci fermiamo a scattare foto al paesaggio che ha acquistato una colorazione dorata.
Torniamo all’hotel. Più tardi usciamo per recarci a cena al ristorante individuato al mattino. Ha ripreso a piovere ed il vento è fastidiosamente freddo. Cavoli, ma siamo in Grecia!!!
Il Meteoron Panorama è composto di diversi locali: data la situazione, ci rintaniamo in quello più interno, che è arredato in maniera elegante. C’è un cameriere che parla italiano. Ordiniamo una grigliata mista e brindiamo per la prima volta con la nostra birra preferita: la Mythos! Fuori il vento impazza, ma chissene…siamo in vacanza, siamo nell’amata terra ellenica, le avverse condizioni atmosferiche non ci fanno perdere il buon umore. Siamo soddisfatti della qualità del cibo, presentato con gusto e ancor più del conto: 28 euro in due, con omaggio di cocomero e melone. Ci torneremo per la cena d’addio alla Grecia.
Rientriamo a Kalambaka. Ci starebbero bene quattro passi per digerire, ma ne facciamo proprio quattro perché continua a piovere e fa freddoooo. Per riscaldarci N. entra in un negozio e compra la prima bottiglia di ouzo. Ci vuole! Torniamo all’hotel. La vista dal balcone della camera mi lascia senza parole: le rocce sono sapientemente illuminate dalla luce di riflettori e quella stella splendente lassù? No, non è una stella, è il monastero di Aghios Stefanos! Che meraviglia! Vado a dormire soddisfatta.
Domani è un altro giorno…si vedrà!