- Visita: I Sassi di Matera
- Data: 30 e 31 Luglio 2011
- Location: Ferrandina e Matera (Basilicata)

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Volendo festeggiare il nostro 13° anniversario di Matrimonio con un giorno di anticipo, abbiamo pensato bene di usufruire di una Smart Box ricevuta in regalo qualche mese prima. Pensando alla Basilicata e dovendo scegliere tra le strutture proposte, abbiamo individuato come struttura Hotel degli Ulivi (vedi la recensione su TripAdvisor).

Arrivati a Matera all'agenzia Karma Viaggi (che organizza anche le visite notturne al Sasso Caveoso), abbiamo acquistato i biglietti e una mappa di Matera a 12 euro a persona (10 per chi soggiorna in una delle strutture con loro convenzionate.. fino a 9 anni, i bambini non pagano).
Da via Lanera 35, dopo aver parcheggiato difronte all'agenzia (c'è un parcheggio gratuito anche nei pressi della vicina scuola) abbiamo raggiunto in 5 minuti il punto di partenza previsto dal giro tra i Sassi, ossia, quella localizzata da Piazza Pascoli di fronte al Palazzo Lanfranchi (Museo di Arte Medievale e Moderna della Basilicata).
Qui, abbiamo ammirato una scultura di un giapponese. Si tratta di una goccia metallica gigante che i materani hanno acquistato per ben 100.000 euro da un artista giapponese, forse per ringranziarli di tanto interesse.. infatti, il turismo giapponese è uno dei più fervidi di questa zona, (basti pensare che molti cartelli turistici riportano informazioni anche nella loro lingua) quello che frequenta i Sassi tutto l'anno anche in periodi morti come gennaio, febbraio, marzo o novembre.
Da qui, è possibile dare uno sguardo panoramico ai Sassi che si trovano a sinistra e non difronte, come generalmente riportato da molte trasmissioni televisive che la confondono con la murgia pugliese (dalla murgia e precisamente dalla città di Laterza è possibile ammirare il panorama da un'altra bella visuale). Al centro, la gravina, ossia un percorso che proprio per il significato del nome attribuitogli significa sentiero profondo. Il presepe, così sembra da questa visuale, in realtà a dicembre del 2010 scorso è divenuto davvero un presepe ma il più grande vivente mai esistito entrando nei guiness dei primati. Si aspettavano per l'evento 5.000 turisti. In realtà ne sono arrivati 60.000 e tutti ammassati tra i sassi, con uno sforzo disumano.

Nel tour di circa 2 ore sono compresi: ingressi a siti rupestri quali chiesa rupestre del IX sec. (tra cui il Convicinio di Sant'Antonio), alla cantina storica, alla Grotta Naturale. Il tour si conclude con una degustazione di prodotti tipici e uno sguardo agli oggetti di artigianato locale, tra cui molti dei fischietti in ceramica, semplici, bitonale e ad acqua. Interessante le forme in terracotta che riproducono delle donne vestite con gli indumenti di antiche etnie albanesi (una di queste è quella che viene riprodotta dall'amaro lucano). Oggi, sono realizzati nei più svariati colori, un tempo erano di formaggio e servivano per svezzare i bambini, che provando a mangiare la dura corteccia esterna, facevano fuoriuscire i loro piccoli dentini e nel contempo era un passatempo. Il gioco veniva passato ai fratelli più piccoli. All'epoca non si buttava nulla.
Importante: ad alcune di queste si può accedere solo con i tour organizzati in gruppo e non gite improvvisate individualmente.
Una delle caratteristiche di questa zona è il materiale di cui è costituita: il tufo. Un materiale poroso che lavorato all'interno (per avere un'idea: la corteccia di un panino al cui interno si è rimossa la mollica) è in grado di sostenere grandi sforzi ma che al tempo stesso (se colpito nel punto debole) può essere responsabile di grandiosi cedimenti. Recentemente proprio per evitare lo sfacelo di una grande volta storica a causa di un terremoto, si è provveduto a puntellare con una strutture, ed effettuare delle iniezioni di cemento. Davvero singolare sono le traccie lasciate dai residui fossili marini, individuabili da alcune parti delle conchiglie rimaste ancora intatte nella roccia a testimonianza di quello che secoli fa era immerso nelle acque del mare e che poi dopo la risalita degli appenini è rimasto.

I Sassi di Matera rappresentano una delle città più antiche della storia (e preistoria), infatti, grazie alla possibilità di poter usufruire di acqua in grandi quantità e provviste ben conservate nelle strutture che avevano realizzato appositamente, le stesse erano difficilmente attacabili dai popoli stranieri che generalmente riuscivano dopo un assedio a colpire altre popolazioni che stremate invece dalla fame e dalla sete dopo mesi di attacco, uscivano dalle loro difese inermi. Proprio per questa caratteristica gli abitanti dei Sassi, che non si sono mai allontanati di molto dal loro zona di origine, hanno mantenuto nei secoli la loro residenza senza subire invasioni. La grande disponibilità di acqua è rappresentato anche oggi per il fatto che la Basilicata fornisce anche tutte le provincie e le città della Puglia.
La gente ha vissuto fino al 1953, quando l'allora Presidente del consiglio De Gasperi, fu il fautore di una legge con cui si provvide a far traslocare dai Sassi di Matera ben 30.000 persone. Un esempio di come vivevano è rappresentato dalla storica Casa Grotta del Sasso Caveoso di vico Solitario. Una tipica casa-grotta arredata con mobili e attrezzi d'epoca che visitati possono dare un'idea precisa di come era organizzata la vita familiare, prima del loro abbandono. All'interno una riproduzione audiofonica racconta punto per punto in progressione, ogni più piccolo dettaglio: dal contenitore delle provviste (quella che veniva chiamata del pane) al grande letto dove riposavano i genitori e bambini, all'ultimo cassetto più largo del grande comò che diveniva il giaciglio dell'ultimo dei bambini.. le famiglie erano numerose, sebbene il tasso di mortalità infatile era del 50%.
Se all'epoca per l'intera Italia un agglomerato urbano del genere era qualcosa di cui vergognarsi, basti pensare che intere famiglie (tra genitori, nonni e nipoti, compresi asinello e provviste) viveva tutta ammassata in spazi ristrettissima per una simile quantità di inquilini e senza servizi, oggi i Sassi di Matera, per la loro unicità rappresentano invece patrimonio UNESCO. Eppure, proprio perchè vivano tutti assieme e tante famiglie si ritrovavano raccolte in un piccolo centro, (diversi di loro amavano anche i rapporti sociali che si intrattenevano nel cortile) molta era la solidarietà nell'aiutarsi l'uno con l'altro. Il pane veniva preparato in famiglia dalle massaie che provvedevano a farlo cuocere nel forno collettivo.. se per dimenticanza non si apponeva il timbro di riconoscimento di famiglia per il relativo recupero, le pagnotte preparate venivano divise tra gli altri (anche se qualcuno riferisce che rimanevano in realtà al fornaio).
Oggi, sono rimasti 3.000 persone, per lo più benestanti, visto che ristrutturare, mantenere e far allacciare di tutti i servizi essenziali delle abitazioni nei sassi (basti pensare che solo ogni singolo pezzo di tubazione di scarico di acque piovane ha un prezzo di € 35) costa molto.. cosa strana visto che con la legge per il trasferimento i Sassi di Matera sono divenute proprietà del Demanio.
Oggi, alcune abitazioni demaniali vengono date in concessione, ma solo a chi è residente a Matera e chi ci vive in modo stabile.

Tantissime le chiese, quasi in misura maggiore delle stesse abitazioni, dalla stessa Piazza Pascoli è possibile vederne già tre: la Chiesa del Purgatorio, quella di Santa Chiara e ancora dietro ma più a destra quella di San Francesco, ma particolarissime sono quelle rupestre del IX sec.. Purtroppo all'interno molti degli affreschi hanno perso il loro colore a causa dell'acqua e dell'umidità che veniva raccolta all'interno del tufo. Davvero interessanti i passaggi e le ultime nicchie nascoste dall'oscurità. Sotto sono alloggiati i cunicoli dove passava l'acqua e alcune degli incavi che funzionavano a mò di cisterne di raccolta. Alcune di queste chiese, nate originariamente come tali, venivano poi trasformate in cantine, con delle strutture aggiuntive particolari sempre in tufo che coprivano gli altari. Il vino veniva spacciato per liquido santificato e riusciva a spuntare un prezzo maggiore sulla ingenuità dei poveri acquirenti. Una delle cantine sociali generalmente chiuse con lucchetto a chi non si affida alle visite guidate riporta all'interno dei cunicoli e delle zone di lavorazioni con cui si premeva l'uva per produrre poi il vino.

Un cricca: a Matera, grazie all'ambiente storico che si riesce a riprodurre, si sono realizzati ben 33 film, l'ultimo 'The Passion' di Mel Gibson, quello più importante divenuto ormai un cult del cinema: 'Il Vangelo secondo Matteo' (1964).
La stessa guida (molte di loro ambiscono a partecipare attivamente alle riprese per godere di pochi momenti di celebrità) riuscì a partecipare al film 'L'uomo delle stelle' (1995) di Giuseppe Tornatore con Sergio Castellitto.. ci ha raccontato di quanto fosse stato difficoltoso per la madre (anche lei comparsa) pronunciare una semplice frase che dimenticava sempre, facendo rifare mille volte delle scene, al regista disperato che spesso perdeva le staffe e riproverava la vecchietta.

Link Utili
Turismo
- Apt Basilicata: http://www.aptbasilicata.it/MATERA.1623 ... 8be.0.html
- Comune di Matera Sito Web Ufficiale http://www.comune.matera.it/it/turismo/

- Informazioni su I Sassi di Matera http://www.sassidimatera.it
- Informazioni su Convicinio di Sant'Antonio http://www.sassiweb.it/matera-podcast/s ... t-antonio/

B&B
- http://www.ladolcevitamatera.it/
- http://bbmatera.allemalve.it/
- http://www.sassolino.eu/

- Storica Casa Grotta del Sasso Caveoso di vico Solitario: http://www.casagrotta.it/
Per meglio comprendere uso e costumi degli abitanti degli antichi rioni dei Sassi di Matera e di come organizzavano la vita familiare, prima del loro abbandono

Agenzia Viaggio che organizza il Tour
- http://www.priscoprovider.it/
- http://www.gruppokarma.it
Visite giornaliere e notturne al Sasso Caveoso
MATTINA: 10.30 – 11.30 – 12.30
POMERIGGIO: 15.30 – 17.00

Ristorante
- Ristorante del Caveoso Matera http://www.ristorantedelcaveoso.it (vedi la recensione su TripAdvisor)

Artigianato
- Il Bottegaccio Artigiano Tipico di Matera: http://www.ilbottegaccio.it
- Bg Arte Oggettistica locale - prodotti tipici- Email: bg.arte@libero.it
- Maristella Daretta - Tel 0835.334206 - Cell 3201839947