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Per quanto riguarda i controlli, vai a capire le dinamiche che spingono le autorità ad essere più o meno inquisitive: a me chiesero solo perché non avevo compilato la casellina dello stato - cioè non ero sicura di che stato facesse parte NY, quindi per evitare errori, l'avevo lasciata in bianco. Gli leggevo in faccia che mi considerava molto ignorante.
Mio marito invece deve avere la faccia tipica del terrorista, nell'immaginario australiano e neozelandese, perché quando passiamo da quelle parti, voli intercontinentali e voli interni, tutti i controlli esplosivi sono suoi :D
Intendo dire che gli è capitato almeno una decina di volte, mentre a me, forse perchè sono bionda, è capitato una sola volta.
Nessunissimo problema con la metrocard, per me: mi sa che si è trattato di un banalissimo caso di sfiga plurima.
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Attenti comunque alla regola dei 15 minuti fra una strisciata di Metrocard e l'altra (una volta un newyorker, vedendomi in attesa, dopo essere passato lui, ha aperto la porta dell'uscita di sicurezza di fianco ai tornelli, invitandomi a passare tranquillamente). A proposito di uscita di sicurezza... ho visto più di una volta usarla per passare senza tessera. In caso di urgenza penso si possa passare, non suona l'allarme.
Restando in argomento subway, potrebbe essere utile sapere che spesso, quando si va al capolinea di una linea (a me è capitato per la linea 1, che finisce alla stazione South Ferry, e per la linea 3 che finisce alla stazione 148th St Lenox Terminal Station (Harlem), solo le prime 5 carrozze arrivano al capolinea, le altre le staccano e si fermano. Quindi montate subito in una delle prime 5 oppure quando vedete che la metro si ferma più del consueto e scendono quasi tutti, scendete anche voi e passate nelle prime 5 carrozze.
Inoltre tenete conto che alcune linee non funzionano nei weekend e di notte (mi pare dopo mezzanotte), ma basta leggere i cartelli in metro, le avvertenze sono ben evidenziate.
Infine ho notato che i treni "local" sono nettamente più numerosi di quelli "express" e, stando un po' attento al tipo di fermata dove dovevamo scendere, non ho mai sbagliato treno (prima di partire avevo le idee ancora un po' confuse)
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Originariamente Scritto da
BEA
Per quanto riguarda i controlli, vai a capire le dinamiche che spingono le autorità ad essere più o meno inquisitive
Che sia perché sul passaporto gli unici visti che avevo erano quelli degli Emirati Arabi Uniti e dell'Egitto?? :confused::rolleyes:
Vabbè, oltre che ai pochi contrattempi e alle regole della subway, volevo parlarvi brevemente degli aspetti positivi che ho apprezzato molto. Ho trovato una città molto ben organizzata, veloce ed accogliente per il turista. Nei locali e nei negozi ti accoglievano calorosamente e ho trovato che, rispetto a Londra, ti venivano più incontro nelle difficoltà dovute alla lingua. Ho avvertito poi una maggiore "flessibilità" e disponibilità a risolvere i tuoi problemi. Un episodio tra tutti:
Dopo aver percorso quasi tutta la High Line (ad un certo punto abbiamo dovuto abbandonarla perché freddo e vento erano diventati ormai insopportabili), siamo andati in taxi al Pier 81, dove alle 19 partiva la Harbour City Lights, la crociera di sera che gira intorno a Manhattan. Erano le 16 e per evitare le code abbiamo subito comprato i biglietti, per poi andare a visitare il vicinissimo Intrepid Sea, Air & Space Museum. Qui abbiamo scoperto che il museo chiudeva alle 17 per cui alla fine ci siamo rifugiati (fuggendo al vento gelido) al Lucky Strike Manhattan, un centro bowling, con un bel lounge bar. Alle 18.15, come consigliatoci alla biglietteria, siamo tornati al Pier 81 per l'imbarco. Dopo aver superato i controlli di sicurezza e ormai in procinto di salire a bordo del traghetto, guardo i biglietti del prezzo totale di 76 euro e realizzo che, sovrappensiero, li ho pagati (carta di credito) invece di usare il CityPass! Dopo un paio di imprecazioni decido di tornare alla biglietteria e tentare di spiegare il mio errore. Alla security control mi fanno uscire senza problemi e la signora in biglietteria, dopo averle spiegato la cosa, mi chiede indietro i biglietti, vuol vedere la ricevuta (ridotta nel frattempo in un pallottolino di carta) e dopo pochi secondi, senza battere ciglio, mi dice che mi ha rimborsato l'importo pagato sulla carta di credito e mi consegna due nuovi biglietti. Magnifico!
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Allegati: 5
Ecco le 5 foto meno "scontate" del primo giorno di vacanza, in cui abbiamo visto: Time Square, NHL Store, NBA Store, Public Library, Bryant Park, Chrysler Building, The New Building, Gran Central Terminal, Madison Square Park, Flatiron Building, The Church of Transfiguration, partita di hockey New York Rangers-Wahington Capitals al Madison Square Garden.
La cima del grattacielo in mezzo alle nubi è quella dell'Empire State Building, dal quale eravamo appena scesi (inizialmente la visuale era libera, poi sono arrivate le nuvole)
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Che impressione, le nuvole basse!
Sì, decisamente molto ospitali, i newyorkesi: anche la gente in giro è sempre pronta a darti una mano o a indicarti la strada. Per esempio quando uscivo dalla metropolitana, ci mettevo sempre un po' a capire su che angolo ero finita e da che parte fosse l'est, l'ovest e il vattelappesca :D
Perciò se volevo evitare giri inutili, chiedevo e ho sempre avuto l'informazione e un sorriso.
Poi al Memoriale, mi sono accorta di non avere con me la stampa della prenotazione e malgrado la coda infinita, mi hanno portata a un banchetto a lato e mi hanno stampato immediatamente la prenotazione per poter entrare senza problemi. Sì, decisamente anche io amo questo modo di gestire i turisti.
In quanto al fatto che ti abbiano restituito i soldi, bisogna pensare che in questo paese ti restituiscono i soldi anche per acquisti su cui hai cambiato idea, non come in Italia che se porti un articolo che hai erroneamente comprato dieci minuti prima, al massimo ti fanno un buono spesa ( scadenza ) e i soldi non li cacciano più!
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Allegati: 7
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Originariamente Scritto da
BEA
Poi al Memoriale, mi sono accorta di non avere con me la stampa della prenotazione e malgrado la coda infinita, mi hanno portata a un banchetto a lato e mi hanno stampato immediatamente la prenotazione per poter entrare senza problemi. Sì, decisamente anche io amo questo modo di gestire i turisti.
Anche a noi è capitato (a mio figlio) di essersi dimenticato il documento di riconoscimento con foto (carta d'identità) in hotel il giorno dell'imbarco del tour della statua della libertà (prenotato ed acquistato prima di partire). Nessun problema, abbiamo chiesto se valeva la foto fatta col cellulare al documento e ovviamente hanno detto di si.
Approfitto per mettere qualche foto del 2° giorno, quando abbiamo visto: Lipstick Building, Metropolitan Museum of Art, Central Park (centro), Guggenheim Museum e Time Square di sera. Giornata un po' uggiosa ma molto mite (quando siamo usciti alle 16 dal Shake Shack, di Upper East Side, c'erano 20°C).
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Allegati: 8
Continuo (a rilento) il mio report...
Nel ventoso terzo giorno abbiamo visto/visitato Union Square, Block Beautiful, Astor Place, Washington Mews, Washington Park, Jefferson Market Library, Bedford St. (Greenwich Village), Coney Island, The Buswick Collective (Brooklyn), Rockfeller Centre e Top of the Rock di sera.
Qualche foto
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Originariamente Scritto da
Zebulon
Foto stupende, complimenti! Attendiamo un diario, ci sembra di capire che sia andata alla grande! :cool:
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Allegati: 16
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Originariamente Scritto da
Lo Staff di Ci Sono Stato
Foto stupende, complimenti! Attendiamo un diario, ci sembra di capire che sia andata alla grande! :cool:
Grazie per i complimenti! Si, è andata proprio alla grande.
Ok, appena posso provo a fare un diario (non l'ho mai fatto, finora ho sempre predisposto un foto-racconto negli appositi thread, ma immagino non sia il posto giusto).
Intanto continuo con il mio breve report...
Siamo arrivati al 4° giorno. Fa ancora più freddo e il vento non cala. Mattino statua della libertà, nel pomeriggio zona WTC e Wall St., imbrunire e sera Ponte di Brooklin (fatto tutto a piedi, oltre 2,5 km di camminata) e DUMBO.
Alcune foto:
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Allegati: 13
Eccoci al 5° giorno, sabato 5 marzo.
Il freddo raggiunge l'apice (minima -10°C) ed il venticello accentua notevolmente la sensazione di freddo.
Andiamo a piedi verso Columbus Circle (passando sotto la bella Hearst Tower), dove troviamo una piccola manifestazione contro Trump (con tanto di fantoccio con il cappio al collo...). Facciamo un giro per Central Park, lato Sud, e c'è molta gente che fa footing. C'è anche un tipo che corre in canottiera e pantaloncini corti (in quel momento saranno stati 5 gradi sottozero). Piccola sosta al celebre Wollmann Rink e poi andiamo a vedere il Central Park Zoo. Dopo una foto con la statua di Balto, piccola visita al Lincoln Center e poi montiamo in metro in direzione Chelsea. Pranzo al Corner Bistrò e per buttar giù l'ottimo cheeseburger ci facciamo un giro sulla High Line, che però è sferzata da un vento gelido. Per fare una pausa al caldo scendiamo e andiamo a vedere il Chelsea Market (strapieno di gente). Torniamo sulla High Line, ma non riusciamo a finirla, sia per il freddo che a tratti diventa insopportabile, che per dei lavori in corso che ogni tanto la interrompono.
Per raggiungere il Pier 83, da dove parte l'Harbour City Lights e dove voglio comprare in anticipo i biglietti, prendiamo il primo e unico taxi della vacanza. Ora ci attende il museo dell'aria, del mare e dello spazio ospitato dalla portaerei Intrepid, pensando di poter stare un po' al caldo per un paio d'ore (in realtà gli aerei più belli sono sul ponte della nave e lì si prendeva ancora freddo). Purtroppo veniamo a sapere che il museo chiude alle 17, quindi abbiamo solo un'ora di tempo per girare. Vediamo di corsa un po' tutto, compreso lo Space Shuttle (l'Enterprise) ma purtroppo non il Concorde :uhee:
Per fa passare l'ora che ci separa dalla partenza della crociera ci rifugiamo in un bel centro bowling, unico locale aperto vicino al pier. Alle 19, puntuale, parte la crociera e ormai è buio (partendo a quest'ora, da aprile ad ottobre ti permette di vedere le varie fasi tramonto-crepuscolo-buio, invece nel resto dell'anno si fa tutta al buio). Qualche temerario (fra cui il sottoscritto) ogni tanto esce per far qualche foto dall'esterno, ma è quasi impossibile rimanere fuori per più di 5 minuti.
Dopo un'ora e mezza si torna al Pier 83 e con un bus, lungo la 42° St., smontaimo sull'8° Avenue, dove mangiamo un boccone e poi andiamo di corsa in hotel, stanchi e raffreddati.
Qualche foto
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