Ci spostiamo, parte in auto parte a piedi, verso altri viewpoint
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Ci spostiamo, parte in auto parte a piedi, verso altri viewpoint
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tra cui il Hiking Viewpoint da dove si può scendere sul fondo del Canyon e iniziare un trekking di 85 km normalmente fatto in 4-5 giorni (previa autorizzazione); viene considerato uno dei trail più duri dell’Africa meridionale e, purtroppo, ogni anno qualcuno ci lascia le penne per il troppo caldo.
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ed infine ritorniamo al main viewpoint per un ultimo saluto a questa meraviglia della natura
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In tarda mattinata riprendiamo il viaggio e passando per Keetmanshoop e Mariental arriviamo al
Bagatelle Game Ranch; siamo nel Kalahari, inconfondibile per il rosso della sua terra
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g21) Bagatelle Kalahari Game Ranch – Windhoek km 260
Al mattino partiamo per l'ultimo game drive del nostro viaggio; gli animali sono quelli visti e rivisti ma la novità è data dal paesaggio
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Un game drive da "macello"; così Laura ha battezzato quelli senza leoni, elefanti o rinoceronti.
Da "macello" perché, a parte le giraffe, vediamo gli animali che ci ritroviamo nei piatti la sera a cena.
Anche ieri sera, carpaccio di Springbok (squisito) e arrosto di zebra; da buon juventino mi sono rifiutato di mangiare quest'ultimo optando per un "banale" arrosto di maiale con senape e miele: buonissimo !.
Kudu
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Gnu
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ed un dolcissimo steenbok
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Ma la visita al Bagatelle non finisce qui. Il Lodge, come diversi altri in Namibia, si prende cura del recupero dei ghepardi feriti. Vivono in cattività ma liberi su un'area vastissima però, se non recuperano in breve tempo, rimangono qui tutta la vita perché dopo essersi abituati al "pranzo servito" perdono la capacità di cacciare.
Per la loro bellezza e la distanza ravvicinata a cui li vediamo valgono senz'altro la visita.
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Il trasferimento pomeridiano a Windhoek così come la visita della città il giorno successivo non hanno niente da dire né dal punto di vista del racconto né di quello fotografico per cui il viaggio finisce praticamente qui.
P.S.
Alla fine del viaggio ho chiesto a Paolo (la nostra bravissima guida) di dirmi in tutta franchezza quali erano le prime 3 cose imperdibili che avevamo lasciato fuori dal nostro giro. Me ne ha dette solo due: il Damaraland (che abbiamo fatto solo marginalmente) e il Caprivi.
Il Damaraland l'avevamo tagliato a cuor leggero perché guide e T.O. ne mettono in evidenza sopratutto i graffiti rupestri e noi, di questi, ne siamo un po' "saturi". Paolo dice che è bellissimo anche dal punto di vista dei paesaggi e degli animali, addirittura, secondo lui, è la regione più emblematica della Namibia.
Che il Caprivi fosse un taglio doloroso, invece, ne eravamo consapevoli ma il tempo a disposizione era quello e non si poteva vedere tutto; "ça va sans dire" che adiacenti al Caprivi ci sono le Cascate Vittoria e due superbi Parchi del Botswana: Chobe e Delta dell'Okavango. Chi ha orecchi per intendere ....intenda :)