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Si, a me farebbe molto piacere vedere qualche foto e magari leggere le tue impressioni sui vari luoghi visitati.
Poi, potresti fare anche di più...
vale a dire inviare allo Staff il tuo diario completo ed una selezione di foto x la pubblicazione su questo sito.
grazie del suggerimento Danibi, in effetti mi piacerebbe farlo, appena avrò finito di lavorarci lo manderò alla redazione :)Citazione:
Originariamente Scritto da danibi
lo leggerò volentieri anche io, con attenzione, sono curioso di vedere se qualcosa è cambiato in questi ultimi anni ( a parte le recettività che già mi hanno detto che ora è indispensabile prenotare in certi posti ad agosto....). Dunque, sai già di avere almeno due lettori!!
Questo paese me l'ero immaginato in buona sostanza MENO selvaggio e PIU' benestante…e mi sono dovuta ricredere su entrambi gli aspetti: nonostante attragga ormai un certo numero di turisti, e quindi me lo immaginassi (anche un po’ troppo) turistico, l'ho trovato invece ancora very wild. La natura qui la fa davvero ancora da padrona.
E anche per questo forse lo immaginavo anche più benestante, mentre ho constatato che l’economia è ancora largamente basata sulle attività tradizionali, specialmente la pastorizia – anche se ovviamente l’apporto del settore turistico è fondamentale e aiuta a diminuire almeno in parte l’alto tasso di disoccupazione.
È un paese dalle forti contraddizioni, in cui l’apartheid è finito solamente sulla carta, e la divisione fra bianchi e neri è tuttora fin troppo evidente e palpabile in ogni piccolo aspetto della vita quotidiana. In cui la modernità si mischia alle tradizioni ancestrali dei popoli che ancora vivono in modo tradizionale. In cui ti può capitare di vedere, su due lati della stessa strada, un bambino in divisa che va verso la scuola e uno che invece va a lavorare, oppure una donna himba che passeggia per strada nel suo abito tradizionale, ma con gli auricolari del lettore mp3 nelle orecchie. In cui una donna con i capelli piastrati cammina accanto ad una che indossa il tradizionale costume herero. In cui pochi fortunati che possiedono un’auto sfrecciano sulle strade sterrate sorpassando i molti che si spostano su un carro trainato da asini, o, ancora più numerosi, semplicemente sui propri piedi.
In un paese come questo la natura riserva degli spettacoli meravigliosi, ti riporta ai ritmi ancestrali del sorgere e tramontare del sole, ti fa sentire insignificante ed indifeso di fronte allo sguardo magnetico di un leone. E allo stesso tempo ti mette di fronte a numerosi interrogativi, alcuni anche scomodi o addirittura dolorosi. Toccare con mano la realtà di un paese come questo scatena continuamente il confronto mentale con ciò a cui si è abituati, e ti fa rendere conto di tutte le fortune che troppo spesso diamo per scontate. In altri casi ti fa chiedere se si tratti davvero di fortune, e non piuttosto di disgrazie.
Un paese che ti smuove dentro, in un modo o nell’altro.
qualche foto
http://www.facebook.com/?ref=home#!/...&ref=fbx_album
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spero che si vedano...
Molto profonda ed interessante la tua riflessione, è evidente che la Namibia ha scatenato in te mille pensieri, emozioni ed interrogativi.
Non so se è un problema solo mio, ma non vedo le foto... :-?
uffi uffi...
può essere che sia perchè le ho prese da facebook? :-?
stasera ci riprovo..
nel frattempo grazie per le tue parole Danibi, in effetti è proprio come hai detto tu.
Prova a caricare le tue foto su un altro sito, tipo Picasa o Flickr
La Namibia è la tua prima Africa?
sì, prima volta..
speriamo che ce ne possano essere altre, perchè il mio moroso non ha la stessa mia inclinazione naturale verso questo continente.. :(
Bel guaio avere un fidanzato che non è innamorato anche dell'Africa..