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All'imbrunire torniamo verso Mutrah e facciamo una sosta nella zona della Old Watch Tower, dalla quale il panorama non è niente male e da dove si vede il gigantesco suggestivo incensiere (da notare come abbiano spianato quello spuntone roccioso dov'è collocato)
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Infine, prima di cena, ci tuffiamo nel Souq di Mutrah, uno dei più belli del mondo arabo.
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Dopo aver comprato qualche souvenir, andiamo a cena al ristorante Al Luban (prenotato un paio di giorni prima di partire) con la sua bella vista sulla Corniche di Mutrah. Scegliamo il mix di antipasti e cibi tipici dell'Oman e siamo pienamente soddisfatti.
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Infine andiamo all'hotel Al Riyam, dove passeremo le prime due notti della vacanza. La sua posizione è strategica (fra Mutrah e Muscat) ed il rapporto qualità/prezzo eccezionale.
Finisce questa prima giornata in Oman, stanchi fa decisamente contenti.
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Giusto una settimana fa, con una coppia di amici parlavamo di futuri viaggi che ci piacerebbe fare: entrambi abbiamo messo l'Oman nella top five; ti seguirò, quindi, con molto interesse.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Zebulon
Dopo mesi di preparazione è arrivato il momento di partire. Da maggio a settembre è quasi impossibile girare in Oman, la temperatura oscilla sempre fra i 45 e i 50°C di giorno e 30-32°C di notte
Presente!
Ci sono stata a luglio :D
Infatti le gite non marittime sono state leggermente massacranti ;)
In questi anni hanno dato un po' di lustro alla città: bella!
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Sogno o son desta????!!!! Che meraviglia!
Continua.. continua...
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Eccoci al secondo giorno di vacanza...
Prima di tutto andiamo a vedere la grande moschea di Muscat e lungo la superstrada che attraversa la città non possiamo non notare che tutti i sovrappassi hanno la foto del Sultano, molto amato nel proprio paese.
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La Grande Moschea del Sultano Qaboos è aperta ai non-musulmani tutti i giorni dalle 8.30 alle 11 tranne il venerdì. All'interno, nella sala principale dove possono inginocchiarsi fino a 6500 fedeli, c'è il tappeto più grande del mondo, un tappeto persiano monopezzo di 4.200 m², pesante 21 tonnellate e composto da 1.700 milioni di nodi. La sua realizzazione ha richiesto ben quattro anni, grazie al lavoro di 600 tessitrici iraniane. Ma non è solo il tappeto a rendere famosa questa moschea, c'è anche l'enorme lampadario centrale, tutto in cristalli Swarovski, che è ritenuto essere il lampadario più grande del mondo. La cupola centrale è alta 50 m. Una curiosità: il Sultano ha vietato in città la costruzione di edifici più alti del minareto principale di questa moschea, alto 90 m.
Ecco alcune foto, esterne ed interne, di questa meraviglia
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Finita la lunga visita alla Moschea, ci aspetta un pomeriggio tutto balneare, lungo la costa a Sud-Est della capitale. Dopo esserci fermati in un KFC per procurarci il pranzo al sacco ed aver ammirato una foto del Sultano su una parete (la troveremo in tutti i bar e ristoranti durante la vacanza)
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passiamo alla famosa rotonda Al Bustan Palace Roundabout (nelle vicinanze c'è l'Al Bustan Palace, uno dei resort più esclusivi al mondo). Questa rotonda ospita al suo interno niente meno che un laghetto ed una barca
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In questa zona la strada passa in un paesaggio brullo ma molto suggestivo
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La prima destinazione balneare sarebbe una coppia di piccole baie, molto vicine, dove praticare uno splendido snorkeling (la Mermaid Cove e la Sea Horse Haze) ma arrivati quasi alla deviazione per la strada sterrata che porta alle due baie, appena finito di dire "Qui in Oman è come a Creta, tutte le strade sterrate si possono percorrere liberamente", ci si pone davanti una bella sbarra che pone fine ad ogni velleità di raggiungere queste due baie sconosciute e meravigliose. Dopo un breve "ricalcolo" la mia mente-navigatrice ci consiglia di dirigersi direttamente alla seconda destinazione balneare in programma, la zona di Bandar Al Khairan, un tratto di costa frastagliata, piena di baie e fiordi. La strada termina ad un belvedere (Bandar Al Khairan Viewpoint), da dove si può ammirare quasi tutto il tratto di costa.
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Dopo un breve trekking, scegliamo questa spiaggia per il nostro primo bagno in Oman
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La spiaggia deserta, il colore incredibile delle rocce circostanti, il mare calmo e caldo, con bei pesci...cosa chiedere di più?
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A malincuore, dopo tre orette, ce ne torniamo al Viewpoint, giusti in tempo per vedere il tramonto e le rocce di quel tratto di costa che si "infiammano"...
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Ripercorriamo a ritroso la strada fatta all'arrivo, passando anche attraverso delle strettoie, con pendenze delle strade non indifferenti...
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...e dopo aver fatto il primo pieno di 72 litri con l'equivalente di circa 30 euro
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...andiamo in hotel per la doccia e poi via verso Muscat
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per andare a cenare all'Ubhar Restaurant per la miglior cena della vacanza, con un tripudio di antipasti e piatti tipici.
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E' giovedì sera, ma per il mondo arabo è come fosse sabato sera, visto che per loro il venerdì è l'equivalente della domenica da noi. Ci godiamo un po' di movida omanita (prima di cominciare il viaggio attraverso l'Oman più selvaggio e solitario) con una parata di supercar che passano davanti al ristorante. Infine torniamo in hotel e andiamo a nanna, domani ci aspetta il primo lungo trasferimento.
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Wow che bellezza! Onestamente anche il costo della benzina è pazzesco! :D
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Più seguo il racconto fantastico e più sale la voglia di andarci...
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Venerdì 3 novembre. E' il giorno del trasferimento dalla zona della capitale Muscat (o Mascate) alla cittadina di Sur (200 km)
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Oggi per gli arabi è il giorno settimanale di festa e ci aspettiamo molta gente nei luoghi che vedremo (ai turisti si sommeranno i locali).
Salutiamo la capitale (e il bel paese di Mutrah) e subito il paesaggio si fa affascinante, percorrendo strade larghe e comode (con lampioni anche fuori dai centri abitati)
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Prima tappa la Bimmah Sinkhole, una voragine (ex-grotta con soffitto sprofondato) sul cui fondo c'è un bellissimo laghetto con acqua leggermente salata. Il nome arabo è "Hawiyat Najm" che significa stella cadente (probabilmente perché un tempo si pensava che fosse stata provocata dalla caduta di un meteorite).
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Come previsto c'è molta gente e un gruppo di ragazzi locali si diverte a fare tuffi lanciandosi quasi dal ciglio della voragine. In acqua ci sono anche dei pesciolini che ci mordicchiano la pelle dei piedi...tutto gratis! :cool:
Dopo un'oretta si riparte e in una vicina area di servizio, con annesso minimarket, ci compriamo qualcosa da mangiare per il pranzo al sacco che faremo. Si torna sullo stradone e dopo pichi km facciamo una deviazione per vedere la bella Fins White Beach, dove troviamo molti fuoristrada e tende di gente locale venuta a passare qui la loro domenica. In Oman infatti si può raggiugere in auto qualsiasi spiaggia e campeggiare quasi ovunque...(tranne poter accedere a quelle due baie...:mad:
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Il tempo di fare qualche foto e ripartiamo. Verso le 13 arriviamo allo sbocco del Wadi Shab, un canyon che risaliremo a piedi per un'ora, prima di trovare le prime pozze d'acqua e rinfrescarci. L'accesso all'inizio del sentiero è possibile solo via barca (ce ne sono due che vanno e vengono, al costo di 2 euro complessivi, andata e ritorno)
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Dopo venti minuti il sentiero si infila nel vero e proprio canyon ed il tragitto diventa a tratti decisamente spettacolare, con le prima pozze di acqua, tra pareti a picco. Pareva di stare nelle mie Dolomiti, ma al posto degli abeti c'erano le palme...
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Ad un certo punto il sentiero corre parallelo ad un Falaj, una canaletta in cemento che porta fuori l'acqua, ad uso prevalentemente irriguo.
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Superato un tratto con grossi massi sul fondo...
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...si arriva alla prima grande piscina naturale (e purtroppo non siamo soli...)
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Da qui è quasi obbligatorio, volendo proseguire, scendere in acqua. Dopo aver messo tutti i nostri "effetti personali" nelle sacche stagne (che avevamo comprato prima di partire e che quel giorno fungevano da zaini) iniziamo la risalita del corso d'acqua, con una continua alternanza di tratti con acqua profonda (con lunghe nuotate) e altri dove si toccava o dove addirittura si doveva uscire, prime di immergerci in un'altra pozza, con acqua a temperatura ideale per rinfrescarci dalla calura (33-34°C nelle zone al sole)
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Il tutto termina ( o sembra terminare...) alla fine di una lunga "piscina"
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In realtà si può ancora proseguire un pochino, basta infilarci in quella fessura obliqua che si vede al centro/in basso nell'ultima foto. Avevo letto di questo ardito passaggio e la curiosità di provare era tanta...In pratica lo spazio fra le rocce, sul pelo dell'acqua, è di 30-40 cm, giusto per farci passare la testa e la sacca stagna
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Ovviamente decidiamo di attraversare questo varco :rolleyes: e dopo 5-6 m di budello claustrofobico si esce un una "stanza di roccia", senza però soffitto, larga 6-7 metri, dove una bella cascatella scende da una parete. Un posto davvero magico, che non sono però riuscito a fotografare.
Il tempo di ammirare questo gioiello e torniamo indietro...
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...fino al punto dove ci siamo buttati in acqua, mangiando finalmente un boccone.
Ora ci aspetta un'oretta di discesa...
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...verso lo sbocco del canyon, dove ci aspetta la barchetta per tornare al parcheggio (affrettando il passo perché l'ultima "corsa" era alle 17)
Rimontati in auto, dopo alcuni km ci fermiamo a vedere i resti dell'antica città di Qalat (Patrimonio UNESCO), una delle due capitali del Regno di Hormuz (l'altra era ad Hormuz, nell'attuale Iran). I resti sono ridotti al mausoleo di Bibi Maryam Tomp (probabilmente fatto erigere dal Re di Hormuz, originario di questa città, in onore di sua moglie). Il fiorente porto di Qalat, descritto anche da Marco Polo, che passò da queste parti, ebbe un’importanza strategica in tutta la penisola arabica fra il 1300 ed il 1500.
Ecco i resti del mausoleo e della vicina cisterna, alla luce del crepuscolo
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Infine arriviamo, con l'oscurità, a Sur, dove ci aspetta l'Al Ajiah Plaza Hotel, dove passeremo due notti. Dopo aver cenato nel vicino ristorante, non stanchi e non ancora soddisfatti :D facciamo un giretto per il quartiere Al Ajiah, dove c'è un bel faro.
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Di fianco alla strada, per terra, c'è gente che gioca a carte...
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Torniamo poi in hotel, per un meritato riposo :)
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Ganza l'escursione nel Wadi Shab, me la segno :)
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Girello
Ganza l'escursione nel Wadi Shab, me la segno :)
Ganzerrima, già segnata! :077:
L'Oman si conferma meta intrigantissima, che da tempo ho nel mirino.