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Paraguay: perchè no?
Quando ho pianificato il mio viaggio in Sudamerica non ho trovato molte notizie sul Paraguay, anzi in italiano quasi nulla. Una mia collega ha un lontano parente missionario in questo paese e si è un po' informata in mia vece: sembrava che la situazione politica e sociale si fosse stabilizzata. Avevo la disponibilità di un giorno vicino al confine argentino-paraguayano e così mi sono detta 'perchè no? '
Dopo la visita in Argentina di Sant'Ignacio Minì e delle sue rovine gesuitiche ci siamo recati a Posadas per attraversare il confine e passare sull'altra sponda del fiume dove sorge Encarnacion. Da Encarnacion ci siamo diretti a Trinidad per visitare i resti della missione di gesuiti meglio conservata del Sudamerica. Tutta l'escursione in Paraguay è stata fatta con i mezzi locali ed è durata l'intera giornata viaggiando con molta calma. Ci sono moltissimi bus che fanno la spola tra Argentina e Paraguay, quando si arriva sul confine l'autobus fa scendere i passeggeri che si recano a piedi al posto di frontiera per timbrare i passaporti. Questo accade 2 volte per l'andata e 2 volte al ritorno poichè un timbro è per l'uscita e uno è per l'entrata. Il bus aspetta che i passeggeri abbiano finito per poi farli risalire. Se non riuscite ad arrivare in tempo prenderete il bus successivo, non c'è alcun problema perchè tutti si fermano. Tenete sempre i biglietti del bus perchè così non dovrete ripagare poichè sono validi quelli fatti all'inizio del vostro viaggio (circa 3,5 pesos, cioè meno di 50 centesimi di euro). I bus sono strapieni di gente con mille tipi di mercanzia, soprattutto scatoloni medio-grandi. Encarnacion potrebbe essere una qualsiasi cittadina argentina, almeno all'apparenza: strade a reticolo, stesse auto, stesso stile. Però il Paraguay è più povero e presto ce ne accorgiamo: bus molto vetuschi e consunti, gente vestita semplicemente, cellulari di vecchi modelli. La gente è cordiale se invitata a rispondere ma non è espansiva come quella argentina, si vede subito che non ha dimistichezza con il turista. I prezzi sono più bassi di quelli argentini. Arrivati al sito di Trinidad ci hanno accolti molto gentilmente alla biglietteria e poi abbiamo capito il perchè: eravamo gli unici turisti in tutto il sito! Siamo rimasti un po' basiti, non ci sembrava vero di essere gli unici visitatori. Il sito è abbastanza grande e meglio conservato di Sant'Ignacio, si capisce bene la grandiosità del centro missionario con una chiesa degna di essere paragonata a quelle europee dell'epoca. A testimonianza della scarsità di visitatori ci sono, sparsi qua e là, delle femmine di grossi uccelli che covano le uova nei nidi posti accanto alle rovine . Il loro cinguettio disperato richiama i maschi che senza esitazioni si gettano letteralmente sugli ignari turisti per poi deviare all'ultimo secondo. Così è accaduto a noi per ben 2 volte perchè non ci eravamo nenche accorti di esserci troppo avvicinati a questi nidi nell'erba. So che Sailing mi tirerebbe le orecchie e farebbe bene ma ad un occhio poco accorto e impegnato nello scattare foto non è facile capire che proprio sul prato davanti alla costruzione più importante ci sia un nido. Il biglietto di entrata vale per 3 giorni e dà diritto all'ingresso gratuito ad altri 3 siti gesuitici paraguayani ed inotre, a differenza di Sant'Ignacio Minì, dà anche l'accesso gratuito allo spettacolo di luci e suoni che si tiene di notte. Ho pensato che forse non lo organizzino per così pochi turisti...non so.
Mentre andavamo via abbiamo incrociato dei bambini della scuola che arrivavano in visita. Era una scuola locale. Per tutto il tempo però il sito di Trinidad è stato solo nostro. Ho provato un po' di pena per questa terra martoriata dal malgoverno e dalla dittatura. E' una terra di colore rosso intenso, ricca di vegetazione e di camion che trasportano il prezioso legname, dove la gente per strada vende ciambelle fatte di pasta di pane, coca cola e acqua in bottigliette di plastica riciclata chissà dove piene per metà o per un terzo, in base al prezzo. Un paese dignitosamente povero che meriterebbe un po' di attenzione dal turismo internazionale per iniziare a decollare. Mio figlio nella sua ingenuità non ha potuto non notare che i ricchi con bellissime ville sono presenti in tutto il mondo, anche in Paraguay.
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Che piacere risentirti! Ho guardato cosa hai scritto perché ero curioso, una volta ho ltto un articolo sul fatto che il Paraguay è il Paese meno interessante del mondo: non so se sia vero, certamente è uno dei meno turistici e tu ne dai conferma: Con i tempi che corrono è forse una forza non una debolezza (nel senso che sei ripagata con la genuinità della gente).
Hai avuto modo do vedere di che uccelli si trattasse, li hai fotografati? Non ti preoccupare non "tiro" certo le orecchie a chi spaventa gli animali inconsciamente le tirerei a chi lo fa apposta o, peggio ancora, a chi li uccide!;)
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Ben detto: perché no?
Anzi io direi: Uruguay e Paraguay perché no? Anche se in Uruguay un po' più di turismo credo ci sia, non fosse altro per la mondana Punta del Este.
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E' un piacere anche per me risentirvi! Sì, l'Uruguay è molto più visitato rispetto al Paraguay anche perchè ci sono ottimi collegamenti da Buenos Aires via fiume/mare. Colonia , Montevideo e Punta dell'Este hanno iniziato ad avere una certa nomea e sono in tanti che ci fanno una scappata. C'è anche da dire che Buenos Aires non possiede una bella località di mare e l'Uruguay oltre ad avere il vantaggio di essere più a nord (è quindi + caldo) ha delle belle spiagge, moltissime ancora da sfruttare turisticamente. In Paraguay invece bisogna andarci quasi di proposito, non è di passaggio se si esclude Ciudad dell'Este dove i turisti dell'Iguassù vanno a fare incetta di cadeau, specie elettronica. C'è anche un altro motivo: la capitale Asuncion non ha voli intercontinentali ''utili'' mentre Montevideo è collegata attualmente benino all'Europa e in alcuni periodi può essere presa in considerazione come riferimento al posto di Buenos Aires.
Come dice Sailing, di questi tempi l'isolamento è una risorsa per un paese che vuole affacciarsi al mondo del turismo. Sembra che la situazione nel P. centrale e meridionale sia abbastanza tranquilla, non so la zona nord, verso la foresta e il confine con la Bolivia. Credo che ci sia un forte sfruttamento del legname, anche a giudicare dalla quantità di camion che trasportano i pregiati tronchi e quindi c'è tutto l'interesse di tenere gli occhi dei turisti lontani da alcune realtà. Rimane sicuramente qualche problema di ordine politico anche perchè fino a ieri poco o nulla si sapeva di ciò che accedeva nel paese. Avendo avuto più tempo avrei avuto la possibilità di visitare una missione cattolica tramite conoscenze ma loro stessi mi hanno detto che non c'era nulla di importante da vedere se non osservare la natura con passeggiate a piedi o a cavallo.
Sì, ho delle foto degli uccelli, dammi il tempo di ricordarmi come si fa a postarle perchè è passato un po' di tempo ma la mia conoscenza dell'informatica è rimasta quella di sempre, cioè jurassica!
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prova inserimento immagine
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Forse ce l'ho fatta... questo è il maschio
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Così facile!? ... fatemi sapere se riuscite a vederle
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Mentre l'uccello ci attacca senza che ne comprendiamo la ragione... ma lui la conosceva bene!
Allegato 19843
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Pavoncella Cilena, è una rompimarroni galattica!!!:D:D:D:D:D:D
Devi sapere che è un animale molto diffuso in Sudamerica, in Patagonia ce ne sono tantissime e anche Leander forse ricorderà di averla vista. Le do della "rompimaroni" perché ha il viziaccio (forse se fai mente locale lo ricorderai) di cominciare subito a lanciare grida di allarme quando vede qualcuno: di conseguenza ha la prerogativa di mettere in allarme anche gli altri animali che tendono a scappare. Capirai che per un fotografo è una rompiscatole galattica, perché magari tu fai di tutto per avvicinarti con cautela ai fenicotteri, o a qualche svasso, o ad una volpe o ad un caracara ed ecco che spunta lei, che, anziché farsi gli affari propri, comincia a starnazzare come una gallina, anche se tu manco la badi, e mette tutti in allarme!
La Odio!
(Scherzo, naturalmente, non la odio, ma diciamo che non mi stava molto simpatica....;)
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Sailing, Sailing...le sai tutte! Sono andata a vedermi la caracara perchè non sapevo che animale fosse. Forse l'ho avvistata dalle parti di Iguassù. Sì, hai ragione perfettamente e faccio senza fare mente locale..: gridava eccome! Anzi, gridavano entrambi. Prima la femmina per chiamare il maschio, poi il maschio è arrivato quasi subito e ha iniziato a gridare e a puntarci come un aereo giapponese kamikaze del '45.:524: E' successo in 2 episodi diversi . Certo che anche loro però a fare il nido nell'erba proprio davanti all'ingresso dei resti più belli! Questa la dice lunga sul numero di ingressi al sito di Trinidad. Ma le foto vanno bene di questa 'pesantezza'? o devo ridurle? Visto che è così facile potrei postare qualche foto del Paraguay.
Un'altra cosa Sailing: a Puerto Iguassù sono andata a Guira Oga ma non ci ha convinti. Anche mio figlio ha notato che le gabbie erano piccole e gli animali compivano gesti ripetitivi in maniera ossessiva. Non avendo una traduzione abbiamo capito le spiegazioni per metà e non ho potuto fare domande. Mi daresti il tuo parere? Gracias!
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Dimenticavo: grazie della consulenza, riferirò a mio figlio il nome dell'uccello kamikaze!
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Ortensia_css
Ma le foto vanno bene di questa 'pesantezza'? o devo ridurle?
Tranquilla, ci pensa il sistema a ridimensionarle. Adelante con le altre!
@Sailing: sì, ricordi bene, in Patagonia (parco della Tierra del Fuego) vidi sia la pavoncella sia il caracara, nonché una varietà di picchio che mi dicesti di essere stato fortunato perché è raro vederlo.
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AAhhaaa, ma allora è facile! Ok, procedo:
Il ponte che da Posadas Argentina porta ad Encarnacion, Paraguay, E' la città gemella posta di fronte, sulla riva del fiume Paranà ma un po' + povera.Allegato 19846
Alla stazione dei bus di Encarnacion, vera anima della cittàAllegato 19847
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Il resto a domani...
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Sì sì sì, anche da queste poche immagini si riconosce la "mia" America Latina!
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Il tuo parere su cosa? Sui gesti ripetitivi? E' una forma di pazzia, purtroppo. Gli animali in gabbie troppo piccole impazziscono e la loro pazzia prende forma in questo modo. Il gesto che fanno più a ripetizione è quello di camminare avanti indietro lungo il recinto, è una vera tristezza. Lo vedi soprattutto nei felini e negli orsi, i mammiferi più grandi. Purtroppo è tipico praticamente di tutti i giardini zoologici, questo è uno dei motivi per i quali io non ci metto piede, mi si stringe il cuore vederli fare queste cose.
L'ultimo giardino zoologico in cui ho messo piede è stato quello di San Diego, decantato come uno dei migliori del mondo. E' osceno, anche quello! Da quel giorno ho detto basta.
Non conosco quello che hai nominato, ma se mi parli di gesti ripetuti in maniera ossessiva, capisco direttamente che sono chiusi in gabbie piccole!
Devo dire che rattrista doppiamente vedere queste cose di questi tempi, perché i giardini zoologici avevano senso forse tanti anni fa quando nessuno viaggiava. Ora la gente ha modo di vedere gli animali nel loro ambiente naturale perché ha più possibilità di viaggiare.... E comunque anche se lo scopo fosse didattico, ci sono delle esperienze diverse che dimostrano che si può fare delle cose diverse dai giardino zoologici.
Guarda qui per esempio:
http://www.nationalpark-bayerischer-...ures/index.htm
Questo è uno degli esempi di come si riesca a creare degli ambienti "didattici". Gli animali vivono in recinti molto grandi, cosa che può anche essere discutibile per gli animalisti estremi, ma c'è l'innegabile vantaggio che perlomeno non vedi le scene pietose di animali che, impazziti, compiono i famosi gesti ripetitivi di cui parlavi.
Diciamo che qui tendono ad "addomesticare" gli animali, ma perlomeno li tengono in prigione, non in gabbia! Per dirti, il recinto dei lupi è talmente grande che spesso non li vedi, bisogna andare spesso la mattina nel punto dove gli danno da mangiare per essere sicuri di vederli. Se passi da quelle parti, vicino a Monaco, vai a vederlo, ci vuole una giornata intera! Sono certo che tuo figlio apprezzerà molto di più! ;-)
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Sailing
Non conosco quello che hai nominato, ma se mi parli di gesti ripetuti in maniera ossessiva, capisco direttamente che sono chiusi in gabbie piccole!
Siamo OT rispetto al topic ma la discussione è di grande interesse, quindi proseguiamo.
A Iguaçu io visitai il Parque das Aves (parco degli uccelli) sul lato brasiliano. Visto che eravamo di base in un resort sul lato argentino, concordammo con una delle numerose agenzie locali un pacchetto di una giornata che comprendeva auto con autista-guida, pratiche di frontiera, ingresso ai percorsi delle Cataratas, ecc. L'autista (un italo-argentino che parlava un buon italiano) ci propose di includere il Parque das Aves: sulle prime restammo perplessi temendo uno di quei sedicenti zoo con gli animali ingabbiati in spazi minuscoli, ma ci assicurò che non era così. E in effetti è un'estensione di circa 16 ettari, recintata e con una rete di copertura a un'altezza di qualche decina di metri in cui ci si muove su camminamenti obbligati che costeggiano i vari habitat dell'adiacente foresta pluviale che qui ha il nome di Selva Misionera, essendo nella provincia di Misiones.
Solo gli uccelli in cova vengono temporaneamente accantonati in un settore a parte, esteso comunque per non meno di un campo da tennis.
http://www.parquedasaves.com.br/en/
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Non dirmelo Leander! Ho rinunciato al parco degli uccelli a favore della diga di Itapù proprio perchè non volevamo vedere gli uccelli in gabbia..:cry:.
Sailing, grazie della info, sono appena stata a Monaco ma senza figli... :421: Diciamo che gli animali erano raccolti in 6 tendoni dai nomi tipicamente tedeschi [smilie=720.gif]
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Allegato 19855Allegato 19856
Vi lascio un po' in standby, la prossima volta vi posterò le foto di Trinidad. A onor del vero vi dirò che queste foto le scattate quasi tutte mio marito.
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Originariamente Scritto da
Ortensia_css
Non dirmelo Leander! Ho rinunciato al parco degli uccelli a favore della diga di Itapù proprio perchè non volevamo vedere gli uccelli in gabbia
...e si possono anche intrattenere interessanti conversazioni con i nativi! :D
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Ma daiiii!!! Che meraviglia! Vuoi vedere che mi toccherà tornare ad Iguassù? In effetti sarebbe stato molto più saggio scegliere il parco rispetto alla diga la cui visita è stata interessante ma fino ad un certo punto.
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Trinidad, ovvero la missione gesuitica meglio conservata del sudamerica
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Certo Leander, ho visto anche io il parco degli uccelli e non ha neanche lontanamente l'atmosfera di oppressione dei giardini zoologici. E' ovvio che sarebbe meglio non fare nessun parco zoologico, ma io dico, senza essere talebani o puristi, esistono dei modi per tenere gli animali perlomeno in una condizione dignitosa che non li faccia soffrire fisicamente. Che perlomeno siano "addomesticati" ma non sofferenti!
Certo che per tornare al topic, non è proprio vero che non ci sia niente in Paraguay!! (ma non avevo dubbi)
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Ho visitato anche Sant'Ignacio Minì in Argentina. Sicuramente è meno conservato di questo del Paraguay poichè i danni causati da spagnoli e porteghesi sono stati ingenti però vi è un piccolissimo museo estremante interessante. Vi sono conservati rarissimi pezzi di scultura lignea che adornavano l'interno delle chiese gesuitiche. Sono le testimonianze del bellissimo barocco guaranì, cioè di quello stile artistico che imperava anche in Europa al tempo ma declinato sul gusto locale: ecco che come decorazioni abbiamo frutta, foglie, fiori dall'aspetto tipicamente della selva. Se vogliamo fare un paragone potremmo accostarlo al barocco di Lecce. E' incredibile osservare colonne, pulpiti, statue intagliate dall'altra parte dell'oceano che sembrano essere state trasportate via mare e non create sul posto da indios. Le chiese che venivano erette all'interno delle missioni avevano dal punto di vista architettonico l'esterno molto sobrio ed erano costruite in mattoni. Al loro interno però erano adornate riccamente. Avevano solitamente una navata centrale grande e due laterali: una a dx e una a sx, più piccole. Di solito erano chiese molto alte e capaci di ospitare moltissimi cristiani. I guaranì infatti ( in realtà erano tante tribù diverse) si raccoglievano in queste missioni a migliaia, dai 2-3000 fino ai 6-7000 individui.
La planimetria era uguale per tutte le missioni: grandissime piazze quadrate centrali racchiuse da costruzioni sempre in mattoni , grande chiesa, ospedale per i malati, case degli indios che non abitavano sparsi sul territorio ma in costruzioni raccolte, scuola, ampia biblioteca, prigione ecc. Non c'era il denaro e si utilizzava lo scambio. Molti beni erano di proprietà comune così come alcune coltivazioni ma in aggiunta ogni famiglia disponeva di un pezzo di terra di proprietà. Gli indios erano naturalmente inclini alle arti: musica, pittura, scultura fiorirono ovunque. Le missioni gesuitiche nacquero a fine 1500 e tra varie vicissitudini prosperarono fino agli inizi del 1700. Erano a decine e furono istituite tra Argentina, Paraguay (soprattutto), Brasile, Bolivia e ho letto anche Cile anche se mi sembra un po' improbabile. Molte ad un certo punto furono abbandonate poichè i portoghesi dal nord del Brasile , soprattutto San Paolo, scendevano verso sud come orde barbariche per saccheggiare ma soprattutto per fornire schiavi alle nascenti colonie schiaviste del sudamerica e non solo. A migliaia furono deportati gli indios, di indole spesso pacifica e privi di mezzi di difesa. Nonostante l'interessamento di papa Urbano ottavo che cercò di limitare l'impunità dei portoghesi, le missioni al nord del fiume Paranà furono abbandonate (cioè quelle brasiliane) e ne furono costruite altre più a sud. I gesuiti chiedevano dei comportamenti abbastanza standardizzati: sveglia, pasti, attività ricreative, ore di sonno, di lavoro e studio uguali per tutta la comunità ma nello stesso tempo proteggevano le popolazioni dai pericoli dei portoghesi ed altri che iniziavano a commerciare esseri umani, insegnavano il loro sapere nel campo della medicina, delle arti e della cultura in genere.La prima macchina per stampare in sudamerica per esempio fu costruita e operò in una missione gesuitica.
Ma i gesuiti lasciarono altresì ampia libertà di amministrazione agli indio. Le missioni gesuitiche furono un esempio di società organizzata priva o quasi di corruzione e delinquenza. Una società votata alla pace, al giusto lavoro e all'arte e cultura.
Troppo bello, troppo bravi. Talmente bravi che cominciarono a essere mal guardati dall'Europa. Un Europa triste, nel pieno della controriforma, delle guerre tra regni vicini, odi, vendette, rivalità tra potere temporale e statale. Il sudamerica era un'oasi felice a cui si sarebbe potuto attingere a piene mani se non fosse stato per quel potere sociale/religioso che diventava ogni giorno più forte e più amato dai locali.
Come tutte le cose belle le missioni gesuitiche all'improvviso videro la loro fine.
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Leander ho visto il tuo picchio dalla testa rossa, bellissimo!
Sailing, sono sicura che troveresti tanti motivi di interesse in Paraguay.
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Nel 1750 iniziò il declino sempre a causa della politica portoghese che culminò con la messa al bando dell'ordine dei gesuiti, prima in Portogallo e poi in Spagna. Fu la fine: le missioni vennero date alle fiamme e distrutte, i guaranì uccisi o utilizzati come schiavi. Nulla rimase di tanta emancipazione e successo sociale. La selva si riprese ciò che le era appartenuto fin quando le guerre paraguaiane non ebbero fine e l'Unesco inserì le missioni nel suo lungo elenco.
Credo che il sito di Trinidad sia tra i meno visitati in assoluto.
I maschietti saranno contenti di sapere che gli indios di questa zona antecedentemente all'arrivo dei missionari, praticavano un gioco con la palla e l'utilizzo dei soli piedi, molto simile al calcio moderno.
Spero che questo topic abbia solleticato la curiosità di qualcuno per questo paese così poco interessato dal flusso turistico internazionale.
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Buongiorno! In questo lunedì con tanta pioggia, sto leggendo con molto interesse e gustandomi le belle foto!
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Grazie. Anch'io sotto questa pioggia rimpiango le belle giornate assolate e calde del sudamerica. In Paraguay faceva particolarmente caldo e non mi dispiaceva affatto!
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Ho visto che esiste la guida della lonely sul Paraguay, quindi qualcosa c'è senza dubbio....Mi hai convinto a dare un'occhiata!!
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Non lo sapevo ci fosse la guida. Stuzzicare la fantasia di una persona come te che ha visitato i posti più spettacolari e inusuali del mondo mi riempie d'orgoglio.
Visto che ci sono vi mostro qualche foto di San Ignacio minì che si trova esattamente dall'altra parte del fiume rispetto a Trinidad ma in territorio argentino. Sebbene siano vicinissimi in linea d'aria, per visitare le 2 missioni è necessario recarsi fino a Posadas in Argentina e da lì raggiungere Encarnacion in Paraguay (sono collegate da un lungo ponte) e poi Trinidad. Alla fine diventano 110 km circa.
Potete notare gli ampi spazi verdi quadrati di cui disponevano le missioni, i vari edifici e le decorazioni in pietra, uniche sopravvissute ai roghi e asportazioni.
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Queste di San Ignacio sono le immagini più famose di tutte le missioni, è infatti il sito più visitato. Purtroppo le foto notturne sono praticamente nere, dovrete provare voi stessi per vedere il sito di notte! :)
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Bellissime soprattutto le decorazioni sulle pietre!
In partenza per la Croazia, ritornerò la prossima settimana per vedere magari qualche altra foto!!!
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