In agosto vorrei andare a Praga, c'è qualcuno che ci è stato in camper e che mi può dare qualche consiglio.
grazie
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In agosto vorrei andare a Praga, c'è qualcuno che ci è stato in camper e che mi può dare qualche consiglio.
grazie
Se vuoi consigli sull'itinerario stradale click su http://www.viamichelin.com
se invece cerchi consigli su Praga trovi ben otto diversi articoli sulla città qui http://www.cisonostato.it/stato.php?id=16
Benvenuto!
Io non ci sono stata in camper ma col classico volo aereo, per cui se cerchi informazioni per camperisti non sono in grado di fornirtele....
Però posso assicurarti che è una bellissima meta!
Ero partita un po' prevenuta, perché tutti mi avevano ripetuto all'infinito quanto fosse bella Praga e pensavo che mi avrebbe deluso....invece :173:
E' bella davvero!
Ciao!
Claire :077:
Io personalmente non ci sono stata in camper però conosco amici che ci sono già stati due volte partendo da Firenze, se credi posso informarmi e riferirti.
In ogni caso io dovrei andarci(In aereo) a marzo.
Ciao
Saresti molto gentile ad informarti.
Qualunque tipo d'informazione mi può essere utile dal momento che sono camperista da poco.
Grazie a tutti
Ciao Antonio
Ciao, la compagnia low cost che va a praga è la smart wings.
Se prenoti date un po' lontane ce la fai con 100 euro...il sito è www.smartwings.net/it/ . Buon viaggio
SE A QUALCUNO INTERESSA ANDARCI CON MEZZI PROPRI (AUTO O CAMPER) , CONSIGLIO DI PASSARE DALLA SVIZZERA, PIUTTOSTO CHE PER IL BRENNERO; INFATTI ABBIAMO EVIDENZIATO CHE IL COSTO DEL VIAGGIO (PEDAGGIO AUTOSTRADALE E TESSERINO DI TRANSITO X I VARI PAESI) E' DI PIU' PASSANDO DAL BRENNERO (ANCHE SE, A DIRLA TUTTA, PASSARE DAL TIROLO E' PIU' CARINO A LIVELLO DI PAESAGGIO!).
A PRAGA SI GIRA BENISSIMO A PIEDI E CON I MEZZI PUBBLICI, CHE SONO MOLTO PULITI ..IL METRO E' CERTAMENTE PIU' LINDO CHE A MILANO!
Direi quindi che Praga è piaciuta a molti, con qualsiasi tempo....
In effetti è una sssplendida città!
Un salutone a tutti i naviganti del forum!
Claire
NON TRALASCIAMO IL FATTO CHE E' PULITISSIMA, E CHE SI SPENDE POCO!
BELLISSIMI I CRISTALLI DI BOEMIA (PER CHI INTERESSANo!)
OCCHIO SOLO, NELLA PIAZZA CENTRALE, QD 'SUONA L'OROLOGIO', AI BORSEGGIATORI: NOTORIAMENTE INFATTI I TURISTI HAN TUTTI IL NASO VERSO L'ALTO!
CIAO
Leggetelo, ne vale la pena.
Praga ostaggio dell’Occidente di Blanche Botello - Paris - 19.5.2003
La “Firenze dell’Est” ha subito in alcuni anni una trasformazione velocissima, simbolo del brutale passaggio della Repubblica cèca dal comunismo al capitalismo. Nel bene e nel male.
“Praga è diventata Disneyland”, sospirava, già qualche anno fa, un intellettuale cèco intervistato dalla televisione. Dopo la Rivoluzione di Velluto, la città è rapidamente piombata in un altro mondo, quello dell’Occidente. In alcuni mesi non restava quasi più nulla dell’atmosfera “di prima”.
“Prima” la città di Kafka, intorpidita nella nebbia, aveva le movenze di una città leggendaria. Le strade selciate, poco illuminate, sembravano tutte dare ricovero a fantasmi di un altro secolo, sfuggiti da una taverna nascosta nel sottosuolo, dietro una botola appena visibile agli occhi dei passanti. Le statue del ponte Charles, annerite dall’inquinamento, sembravano pronte a risvegliarsi quando si attraversava il ponte nel bel mezzo della notte, o alla luce di un giorno brumoso, in inverno, quando i luoghi erano deserti. Solo il grido degli uccelli che volavano al di sopra del fiume rompeva il silenzio. La città, ammaliante, irresistibile, invitava continuamente alla contemplazione. Si cercava il rumore dei passi dei cavalli che trainavano i calessi dei secoli passati. Nessun negozio di souvenirs, nessun caffè messo lì a disturbare questa comunione con la città, per tentare di dischiuderne i segreti, di accedere alla sua anima. Certo, questa visione nostalgica e romantica della Praga d’antan nasconde una realtà meno sorridente, quella di un popolo schiacciato da un sistema, sottomesso, terrorizzato, anestetizzato.
Atmosfera da “1984”
Un visione che nasconde, in più, il contrasto delle periferie della capitale cèca che ricordano i romanzi di Orwell, e che si innalzano sempre come un’imponente muraglia quando si arriva dalla strada. Sono dei blocchi di calcestruzzo immensi, tutti uniformi e regolari, dove difficilmente si distingueva un segno di vita. La pesantezza dell’atmosfera era a malapena disturbata dai pochi passanti che rientravano a casa, le spalle curve, in mezzo ai viali invasi dal vento. “1984” di George Orwell è, d’altronde, un “best-seller” tra i libri samizdat cioè che circolavano illegalmente “sotto il cappotto”), prima del 1989.
Oggi le periferie non hanno acquistato nessun fascino; è la vita, invece, che è un po’ migliorata. Qua e là, alcune edicole sono spuntate agli incroci, vicino alle stazioni del metrò e degli autobus, alcuni negozi con articoli colorati hanno invaso i “centri di vita” versione comunista, dove prima si trovavano alcuni servizi (posta, farmacia). Si cominciano anche a costruire dei centri commerciali secondo la moda occidentale il cui stile si sposa perfettamente con quello di questi luoghi.
Agli inizi degli anni ’90, quando si fugge da queste periferie per raggiungere il cuore della città, il contrasto è totale. Tutto è in ebollizione.
Praga diventa una città brulicante, terreno dei giochi delle giovani generazioni. Un profumo di atmosfera “anni ‘60” fluttua nella città. Tutto sembra possibile, i giovani sono ottimisti, provano tutto, senza paura del domani. Aprono dei bar, delle gallerie, creano delle imprese, si lanciano, provano e riprovano. Molti tentativi diventano colpi da maestro. Il popolo, segregato per molti anni, ha sete d’uscire, di consumare i prodotti occidentali, di viaggiare, di imparare le lingue straniere. Le scuole di lingue private, le agenzie di viaggio, i clubs, i ristoranti e i bar si diffondono e prosperano poiché la carta numero uno da giocare, per una delle più belle città del mondo, per la “Firenze dell’Est”, è il turismo, dove tutto resta ancora da fare. Senza alcun controllo, la città si apre verso tutte le direzioni. Non solo è una città magnifica ma in più “non è cara”, constatano gli stranieri che vi si avventano ad occhi chiusi, in cerca di nuove distrazioni, spesso senza sapere niente del paese e poco preoccupati dalla sua drammatica storia recente. Le industrie di trasporto hanno ben presto fiutato l’affare: diventa spesso facile recarsi a Praga a buon mercato in autobus.
I cèchi attoniti scoprono così dei giovani bulli appena maggiorenni, inebriati dal fatto di sentirsi ricchi come i re che non ci sono più, di spendere in ristoranti chic e cari, esibendo il loro tenore di vita senza rispetto né per la povertà ambiente, né per le tradizioni locali: a Praga la gente comune, al verde, va poco i questi luoghi e quando esce, si veste come per la domenica.
Un grosso gadget
Questa città che qualche mese prima sembrava al confine del mondo per qualunque europeo dell’Ovest, diventa troppo spesso più vicina e a portata di qualsiasi portafogli.
“Prima”, bisognava fare una richiesta di visto, cambiare obbligatoriamente 15 euro al giorno, non recuperabili se non si spendevano tutti – e non si spendeva tutto, il tenore di vita era basso e i negozi vuoti – e bisognava viaggiare in treno per 21 ore per raggiungere la città dorata. E bisognava avere dei soldi: gli hotels erano cari e anche il biglietto del treno….Questa trasformazione su tutti i fronti, senza alcuna concertazione, dà alla città le movenze di un bell’oggetto svenduto. Degli edifici alti e brutti spuntano qua e là, distruggendo il bel quadro che prima era la vista della città, osservata dal castello di Praga. Nel cuore della Città Vecchia, dei cartelloni pubblicitari sbarrano le facciate delle vie medievali, invase dai fast-food e dai negozi di souvenirs a buon mercato che diffondono ad alto volume una musica house da supermarket. Praga diventa un grosso gadget, un immenso terreno di gioco, un parco divertimenti per turisti. Difficile controllare il giocattolo: i cèchi, traumatizzati dalla dittatura comunista, sono diventati allergici a tutto quello che somiglia, da vicino o da lontano, a una pulsione autoritaria. Così, quando un giornalista cèco domanda a Vaclav Havel allora presidente, nel 1990, se gli piacciono questi nuovi caffè rumorosi, volgari e a buon mercato che invadono la Città Vecchia, distruggendo il fascino dei luoghi, risponde: “ no, personalmente, io non amo questi posti, ma in nome di cosa posso proibire a chi li apre di fare ciò che vuole? Per imporre i miei gusti?”.
La versione cèca di “è vietato vietare” rifiorisce dunque negli spiriti del paese in questa fine del ventesimo secolo. Risultato: non appena compiuta la “Rivoluzione di velluto”, la città si è trasformata a 200 all’ora. “Non passa giorno senza che una nuova botteguccia non apra i battenti”, ricorda Martin, un praghese di 35 anni che aggiunge: “Senza aver mai lasciato la mia città, ho avuto spesso l’impressione di vivere in un altro mondo”.
Cesta di mele
La nuova Praga ha sviluppato un certo fascino: una vita notturna intensa, creativa e delirante, molto più ricca che a Parigi, clubs originali, laboratori di artisti che hanno potuto infine lasciare la loro creatività schiudersi a viso scoperto… Strade pedonali, condannate nel corso degli anni, nella città vecchia, sono state spianate e hanno aperto nuove vie nel tortuoso quartiere Zikiv, il quartiere “zigano” diventato un luogo pieno di pub e di vita.
Tuttavia la città, se la si osserva bene, non ha perduto tutto il suo passato. Resta ancora quella città bucolica, dove è possibile addormentarsi in un campo vicino ai vigneti, in pieno centro. Dove nel metrò, in autunno, si incrociano delle nonnine con delle ceste di mele sulle ginocchia, e ,d’inverno, giovani con gli sci in mano. La campagna, infatti, non è lontana, qualche dozzina di minuti di treno.
Praga rimane una città dove ognuno parte per il fine settimana – o sogna di farlo, un giorno – per andare a coltivare il proprio pezzetto di terra, a qualche chilometro dalla capitale, che circonda una casa di campagna spesso modesta e in legno, la “chata”, un luogo quasi sacro.
Una città dove gli ospodi, queste taverne così tradizionali, con la loro tovaglia di un verde ormai scolorito, la loro birra alla spina, i loro pilastri da bar, e le loro salsicce, sono sempre ben impiantati, alla periferia.
La Vecchia non ha perduto la sua anima, malgrado le apparenze. Ma per ritrovarla, bisogna prendere tempo: una ricetta estremamente incompatibile con il credo della vita “made in West”.
Blanche Botello - Paris - 19.5.2003 | Traduzione: Paola Menicacci
Tratto da: http://www.cafebabel.com/it
...con buona pace di tutti quelli che vanno ad ammassarsi sul Ponte Carlo, a stiparsi davanti all'Orologio Astronomico, ad accalcarsi tra la folla di Piazza Venceslao, a riempirsi la valigia di souvenirs "made in China", tornano dopo un giorno o due e credono di avere visto Praga! :015:Citazione:
Originariamente Scritto da Ricky
e si va a parare sempre lì ... alla differenza tra turisti e viaggiatori ;)
Quante verità!
Purtroppo siamo spesso costretti a concentrare i nostri desideri di viaggi :005: in poche ore effettive per cui non mi sento di biasimare chi può incontrare una cultura, una città, un popolo solo per pochi giorni, soprattutto perché spesso accade così anche a me! :032: ....
E' chiaro che piacerebbe a tutti poter avere settimane a disposizione per viaggiare con calma, ma non sempre è possibile :052: .....
E' anche vero che la qualità del viaggio dipende anche dalle scelte che si fanno (tour full-immersion stile turisti giapponesi vs tour fai-da-te customizzati al 100%) però sono convinta che che ogni viaggio, ogni escursione, ogni piccola fuga dal nostro tran-tran ci possa comunque dare tanto....
Naturalmente ognuno di noi ha esigenze diverse: forse si parte come turisti e poi, strada facendo, si diventa viaggiatori....
L'importanza di un sito come CSS è anche questa: grazie a voi può crescere la cultura del viaggio e forse ognuno di noi può assimilare nuovi modi di vedere e di interpretare le cose che ci sfiorano tutte le volte che ci mettiamo in movimento....
Che dire? Grazie!!![smilie=711.gif]
Claire
Vista la nuova rotta SkyEurope il ditino ha premuto il tasto prenota e così.....SI PARTE PER PRAGA!!! :022:
Ho già trovato una sistemazione, ho già letto tutti i diari di CSS, adesso tocca a voi con le info:
- cambio
- trasferimento aeroporto-città
- rete trasporti pubblici
- cosa non perdere
- ristoranti e locali in genere
Dimenticavo: ho solo 3 giorni e mezzo :021:
Brava Flo! Quando vai?? :002:
Per il ponte del 25 aprile :)
E brava!! :077:Citazione:
Originariamente Scritto da poochie76
"L'ambigua città vltavina non giuoca a carte scoperte. La civetteria antiquaria, con cui va fingendo di essere ormai solamente natura morta, taciturna sequela di trapassati splendori, spento paesaggio in un globo di vetro, non fa che accrescere il suo maleficio. Si insinua sorniona nell'anima con stregamenti ed enigmi, dei quali solo essa possiede la chiave. Praga non molla nessuno di quelli che ha catturato."
A. M. Ripellino, Praga magica, Torino, Einaudi, 1991, p. 5,11
P.S. Grazie Giorgia :022:
Mi avete anticipato di un attimo. "Praga magica" del Ripellino è un libro BASILARE. Flo, te lo prescivo tassativamente!
L'ho letto quattro volte, prima e dopo i miei due viaggi a Praga. :006:
Lo sto già leggendo ;)
Dal mio resoconto "Praga e Repubblica Ceca":
"" ...E tanto meglio se prima del viaggio vi sarete letti "Praga magica" di Angelo Maria Ripellino, vero e proprio libro di culto su storia, curiosità e misteri della città.
"Tanto vigore, tanto magnetismo di forze occulte sono addensati nella città, che vi riescono esperimenti che fallirebbero altrove". È solo una battuta che un drammaturgo ceco fa dire al protagonista di una commedia ambientata tra le case da nani della Viuzza d'Oro (Zlatá ulicka) degli alchimisti, ma rende l'idea delle atmosfere che si possono respirare aggirandosi nel reticolato di stradine e piazzette del centro storico, meglio se a ora tarda e nelle stagioni di scarso afflusso turistico. ""
Floa quando andrai a Praga?
;) ;)Citazione:
Originariamente Scritto da poochie76
Lo sai sì, che a Praga il mare non c'è?! :002: ;)
Certo che lo so. :141:
Adoro il mare in qualsiasi stagione, ma è soprattutto d'estate che non posso farne a meno. ;)
E poi mi fai così "limitata"? :002:
Tu limitata??? :022:
;)
Che bella Praga, spero di andarci presto anch'io!
Ho segnato tutto! ;) grazie
Qs sito l'avevo già visitato ed ho stampato un sacco di info che però devo ancora vedere bene.
Grazie per la dritta, mi era sfuggita ;)
Cmq tre giorni e mezzo sono pochi per tutto quello che c'è da vedere ed io sono indirizzata verso un'altra escursione: Terezin.
Riprendo qs richiesta di info che potrebbe essere utile sia a me che ad altri futuri visitatori ;)Citazione:
Originariamente Scritto da poochie76
mi sento di dire che si può anche saltare la visita a Konopiste: è un castello un pò "finto": era stato totalmente defraudato ed è stato riempito in epoche successive con ciò che è stato recuperato. La sensazione però che mi ha dato è che abbiano buttato dentro un pò alla rinfusa senza una certa logica ... mi è sembrata un'accozzaglia di cose vecchie.
Non so se qualcuno c'è stato e può dare un'altra opinione ... magari è stata solo una mia impressione :021:
L'ho trovato piuttosto "disneylandizzante" anch'io, anche se il colpo d'occhio d'insieme è gradevole. Mi è piaciuto molto di più Karlstejn, anche se pure lì c'è qualche rimaneggiamento, ma meno pesante.Citazione:
Originariamente Scritto da silviaf26
E poi altri molto belli, come Hluboka nad Vltavou, Valdstejn, Cesky Krumlov, Telc... però tutti un po' lontani da Praga, servirebbe un giro un po' più articolato nel resto della Rep. Ceca.
Io ho preso il trasferimento con CEDAZ...pratico e tutto sommato economico!
Mi sto informando per andare a Terezin da sola.
Che dite ce la posso fare?
Ho avuto un pò di dritte da un amico e non sembra così difficile...vedremo!
Flo hai per caso visto le Iene lunedì sera?
Parlavano di un business legato al sesso nato a Praga dal quale tirano fuori 2 milioni d'euro al mese... :013:
No, purtroppo no, ma ne ho sentito parlare :015:
Io l'ho visto. C'erano anche due patacca italiani che si sono fatti riprendere...........SCEMIIIIIIIIIIIIIIIII :002:
Flo, per Terezin si prende il bus dalla stazione centrale.
Io ho gli orari dell'autobus da Florenc e si ferma davanti alla fortezza :021:
Il problema è che ho capito che il museo ed il Krematorium sono in paese, quindi tocca andarci a piedi (1km). Cmq si può poi prendere l'autobus dalla piazza principale.
www.pamatnik-terezin.cz/showdoc.do?docid=164
Sono fortunata: il 24 aprile il museo è chiuso!! :015:
Proprio quando volevo andarci io :(
L 'autobus parte esattamente da Florenc.
L'autobus da Terezin per Praga non passa esattamente ogni ora.
sono più frequenti in mattina fino alle 12.30 / 13.00 poi bisogna aspettare un po. Informatevi sugli orari di rientro direttamente a Florenc (ci sono bacheche e sportelli informazioni) E' meglio riuscire a partire da Praga di mattina presto (la visita ad entrambi i complessi si può comodamente effettuare in mezza giornata) e riuscire così a tornare con l'autobus delle 13.
Il punto da cui si riparte è lo stesso in cui ti fanno scendere, praticamente davanti alla vecchia fortezza. Ovviamente per il rientro si sosta sul lato opposto, vedrai una panchina un po' dissestata e una tabella con gli orari.
Il primo autobus è alle 9.30.
http://jizdnirady.atlas.cz/DepForm.asp?tt=J&cl=E5
Grazie ;)
prego :002:Citazione:
Originariamente Scritto da poochie76
quando sei là, beviti una PIVO :( anche per me :021:
what's PIVO? :-?
cmq devo ancora buttarmi giù il programmino e comprare la guida :015: