valya
29-03-2008, 12:04:56
Torino a quanto pare non è più solo Savoia e Museo Egizio ...
guardate un po' che meraviglia ho scoperto ... la riqualificazione della fabbrica del Lingotto , con l'avvenieristica
Pinacoteca Agnelli fatta da Renzo Piano
http://architectook.net/wp-content/gallery/lingotto-factory-conversion/Lingotto%20Factory%20Conversion8.jpg
http://www.arte-argomenti.org/schede/luoghi/agnelli/esterno.jpg
L'ingresso alla Pinacoteca si trova presso la libreria, all'interno della 8 Gallery.
Gli ascensori all'interno della libreria conducono al piano della pista, dove si trova la biglietteria.
Alla pista si può arrivare anche con gli ascensori panoramici della rampa nord.
Ospitata nello “scrigno” di Renzo Piano, un contenitore di vetro e acciaio situato sul tetto del Lingotto, la collezione comprende venticinque opere: sei Canaletto, sette Matisse, due Picasso, un Renoir, un Manet, un Balla, un Severini, un Modigliani, due Bellotto, un Tiepolo, due Canova.
guardate questa pagina web
http://architectook.net/lingotto-factory-conversion/
lì al lingotto a quanto pare c'è pure questo:
http://architectook.net/wp-content/gallery/lingotto-factory-conversion/Lingotto%20Factory%20Conversion7.jpg
http://architectook.net/wp-content/gallery/lingotto-factory-conversion/Lingotto%20Factory%20Conversion18.jpg
http://architectook.net/wp-content/gallery/lingotto-factory-conversion/Lingotto%20Factory%20Conversion13.jpg
sapete mica cosa è???
_______________________________
http://www.to.archiworld.it/OTO/Immagini/_attivit%E0/145_scoprire_design.jpg
alla Pinacoteca dal 20 marzo al 6 luglio 2008 c'è la mostra SCOPRIRE IL DESIGN La collezione von Vegesack
La mostra, a cura di Mathias Schwartz-Clauss, racconta la collezione di Alexander von Vegesack proponendo un inedito ritratto del collezionista, della sua passione e della particolare curiosità per la ricerca e la capacità di leggere oltre la pura estetica dell'oggetto.
Un nucleo di più di 300 oggetti, divisi in ventidue sezioni, ripercorre la storia del design del XX secolo, attraverso mobili, modelli di architettura, tessuti, selle, piatti e bicchieri, libri, cataloghi, fotografie, film e documenti, provenienti dalla collezione privata di Alexander von Vegesack,
innovatore culturale, fondatore e direttore del Vitra Design Museum di Weil am Rhein.
Apre l'esposizione un'originale "biografia" tridimensionale che, attraverso la storia della sua famiglia, racconta delle prime ricerche in un bazar del Cairo, dei rapporti con l'Europa dell'Est, della vita, del lavoro, e soprattutto dei viaggi intorno al mondo.
La mostra, la cui linea guida è rappresentata dal mobilio industriale, si articola in un percorso espositivo che presenta pezzi seriali, pezzi unici, e prototipi che hanno segnato la storia del design del '900 come i primi mobili in legno curvato Thonet, le sedie e gli arredi di Jean Prouvé, Charles e
Ray Eames e Alvar Aalto, le architetture domestiche di Le Corbusier, i primi esempi degli anni '20 delle sedie di Mies van der Rohe in tubolare d'acciaio e pezzi importanti di designer contemporanei come Ron Arad o Fernando e Humberto Campana.
Completano la collezione oggetti curiosi e souvenirs di viaggi che raccontano dalla Spagna al Messico, dall'Austria al Giappone, la vita di Alexander von Vegesack che, a partire dagli anni '60, inizia a dedicarsi in modo intuitivo ma al tempo stesso scientifico, alla creazione della sua eclettica collezione.
Da "Vanity" una galleria che presentava vestiti usati, al teatro allestito in una ex-fabbrica di Amburgo, alla fattoria in Les Landes, Francia, fino alla tenuta di Boisbuchet nel Sud-Est della Francia, un centro culturale internazionale dove, dal 1996, in collaborazione con il Centre Pompidou di Parigi e il Vitra Design Museum, organizza una serie di workshop estivi in cui i visiting
professor sono artisti, designer e architetti di fama internazionale con l'obiettivo di stimolare il processo creativo attraverso il pensiero razionale, la creatività e le capacità manuali in un contesto bucolico straordinario.
Filmati e una breve descrizione degli oggetti esposti completano questa unica, non ortodossa raccolta, accompagnata da un ricco catalogo illustrato, edito da Electa con testi di Deyan Sudjiic, Rolf Fehlbaum, Mateo Kries e altri autori.
ho visto in tv delle immagni stamani e sembra moooooooooooolto bella!
guardate un po' che meraviglia ho scoperto ... la riqualificazione della fabbrica del Lingotto , con l'avvenieristica
Pinacoteca Agnelli fatta da Renzo Piano
http://architectook.net/wp-content/gallery/lingotto-factory-conversion/Lingotto%20Factory%20Conversion8.jpg
http://www.arte-argomenti.org/schede/luoghi/agnelli/esterno.jpg
L'ingresso alla Pinacoteca si trova presso la libreria, all'interno della 8 Gallery.
Gli ascensori all'interno della libreria conducono al piano della pista, dove si trova la biglietteria.
Alla pista si può arrivare anche con gli ascensori panoramici della rampa nord.
Ospitata nello “scrigno” di Renzo Piano, un contenitore di vetro e acciaio situato sul tetto del Lingotto, la collezione comprende venticinque opere: sei Canaletto, sette Matisse, due Picasso, un Renoir, un Manet, un Balla, un Severini, un Modigliani, due Bellotto, un Tiepolo, due Canova.
guardate questa pagina web
http://architectook.net/lingotto-factory-conversion/
lì al lingotto a quanto pare c'è pure questo:
http://architectook.net/wp-content/gallery/lingotto-factory-conversion/Lingotto%20Factory%20Conversion7.jpg
http://architectook.net/wp-content/gallery/lingotto-factory-conversion/Lingotto%20Factory%20Conversion18.jpg
http://architectook.net/wp-content/gallery/lingotto-factory-conversion/Lingotto%20Factory%20Conversion13.jpg
sapete mica cosa è???
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http://www.to.archiworld.it/OTO/Immagini/_attivit%E0/145_scoprire_design.jpg
alla Pinacoteca dal 20 marzo al 6 luglio 2008 c'è la mostra SCOPRIRE IL DESIGN La collezione von Vegesack
La mostra, a cura di Mathias Schwartz-Clauss, racconta la collezione di Alexander von Vegesack proponendo un inedito ritratto del collezionista, della sua passione e della particolare curiosità per la ricerca e la capacità di leggere oltre la pura estetica dell'oggetto.
Un nucleo di più di 300 oggetti, divisi in ventidue sezioni, ripercorre la storia del design del XX secolo, attraverso mobili, modelli di architettura, tessuti, selle, piatti e bicchieri, libri, cataloghi, fotografie, film e documenti, provenienti dalla collezione privata di Alexander von Vegesack,
innovatore culturale, fondatore e direttore del Vitra Design Museum di Weil am Rhein.
Apre l'esposizione un'originale "biografia" tridimensionale che, attraverso la storia della sua famiglia, racconta delle prime ricerche in un bazar del Cairo, dei rapporti con l'Europa dell'Est, della vita, del lavoro, e soprattutto dei viaggi intorno al mondo.
La mostra, la cui linea guida è rappresentata dal mobilio industriale, si articola in un percorso espositivo che presenta pezzi seriali, pezzi unici, e prototipi che hanno segnato la storia del design del '900 come i primi mobili in legno curvato Thonet, le sedie e gli arredi di Jean Prouvé, Charles e
Ray Eames e Alvar Aalto, le architetture domestiche di Le Corbusier, i primi esempi degli anni '20 delle sedie di Mies van der Rohe in tubolare d'acciaio e pezzi importanti di designer contemporanei come Ron Arad o Fernando e Humberto Campana.
Completano la collezione oggetti curiosi e souvenirs di viaggi che raccontano dalla Spagna al Messico, dall'Austria al Giappone, la vita di Alexander von Vegesack che, a partire dagli anni '60, inizia a dedicarsi in modo intuitivo ma al tempo stesso scientifico, alla creazione della sua eclettica collezione.
Da "Vanity" una galleria che presentava vestiti usati, al teatro allestito in una ex-fabbrica di Amburgo, alla fattoria in Les Landes, Francia, fino alla tenuta di Boisbuchet nel Sud-Est della Francia, un centro culturale internazionale dove, dal 1996, in collaborazione con il Centre Pompidou di Parigi e il Vitra Design Museum, organizza una serie di workshop estivi in cui i visiting
professor sono artisti, designer e architetti di fama internazionale con l'obiettivo di stimolare il processo creativo attraverso il pensiero razionale, la creatività e le capacità manuali in un contesto bucolico straordinario.
Filmati e una breve descrizione degli oggetti esposti completano questa unica, non ortodossa raccolta, accompagnata da un ricco catalogo illustrato, edito da Electa con testi di Deyan Sudjiic, Rolf Fehlbaum, Mateo Kries e altri autori.
ho visto in tv delle immagni stamani e sembra moooooooooooolto bella!